Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

Benvenuti/Welcome in Sogni  senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

giovedì 30 dicembre 2021

Ancora feste

 

Le feste principali, Natale e Santo Stefano, sono passate e sono state faticosissime. Ogni anno che passa trovo  che sia più difficile affrontare questo periodo, lunghissimo, di  festività. Anche la mia famiglia ne risente e vederci per stare insieme è piacevole da un lato e faticoso fisicamente dall'altro. Il giorno di  Natale sono andata dai miei  genitori ormai novantenni e per loro ricevere in casa è sempre un piacere, ma richiede comunque una preparazione che si  svolge nei giorni precedenti e una fatica fisica che non possono più sopportare. Tutti gli anni cerco di  spiegare alla mia mamma che non è importante "mangiare" ma ritrovarsi e stare insieme e ogni volta è uno scontro. Lei è ancorata ai Natali del passato, con i pranzi pieni di portate ed interminabili per la durata; di recente e con difficoltà ha accettato la semplicità di un rinfresco, anche se io continuo a sostenere che sarebbe sufficiente una banale fetta di panettone invece che di piatti pieni salatini, paste dolci e finger-foods. In ogni caso, il fatto di farle accettare un incontro pomeridiano invece che un'intera giornata è stata una conquista personale. Tutto questo per sollevare i miei genitori dalla fatica fisica dei preparativi e questa consuetudine fortunatamente si  ripete ormai da anni. Siamo tutti più anziani, sottoposti a diete e terapie per la salute e meno resistenti fisicamente; ci è  rimasto solo più il piacere di ritrovarsi insieme e anche quello per una durata di tempo limitata. 

Il giorno di Santo Stefano ho ricevuto in casa mia figlia e in settimana sono andata a trovare mio figlio, anche in questo caso sono state per me giornate belle e piacevoli, ma di fatica. Mi manca ancora Capodanno 😟 Per quanto  riguarda l'Epifania, anche qui, congiuntamente abbiamo deciso  di  non fare nessuna riunione e di  dedicarla esclusivamente al riposo e questo perché, per chi  lavora, si ha la ripresa il giorno  dopo.



venerdì 24 dicembre 2021

E' la vigilia di Natale

 

Il tempo è  volato e io, come al solito, non me ne accorgo; penso sempre "sarà domani" e invece è già oggi. Oggi, infatti, è la vigilia di Natale 😄 In linea di  massima sono riuscita a portare a termine tutti  gli obiettivi  che mi  ero prefissata di  completare entro questo giorno e ho anche deciso di prendere alcune drastiche decisioni, quali non andare a visitare i parenti e di ritrovarmi solo con la mia famiglia. E' brutto parlare in questi termini  di persone che non si  vedono per mesi  e che le festività permettono di  riabbracciare, eppure il motivo di questa esclusione è quello di questi ultimi  tempi, cioè sempre il medesimo: il covid. Lunedì prossimo la mia regione finirà in zona gialla e anche se la cosa era risaputa da giorni è comunque fastidioso sentirne la conferma attraverso i mezzi d'informazione. In famiglia siamo tutti coperti dal vaccino e alcuni di  noi anche con la terza dose, pertanto mi sento sicura nell'affrontare questa riunione, però non me la sento di visitare i parenti dal momento che non so  chi hanno incontrato di  recente. La galoppata dei contagi è inarrestabile, d'altra parte è quasi impossibile restarsene a casa in prossimità del Natale e questo è il periodo in cui la gente si muove di più. O perché si  debbono comprare i regali o perché si  fanno gli acquisti alimentari per pranzi e cene ed infine per le immancabili  visite, insomma, siamo tutti fuori. Rispetto all'anno passato è un Natale migliore, la garanzia dei vaccini permette di evitare le terapie intensive o peggio di morire, comunque è pur sempre un Natale funestato da questa epidemia. Al di là di  questi  tristi pensieri io e mio marito siamo riusciti a farci  reciprocamente il regalo  di Natale. Di recente siamo andati in uno dei  nostri  negozi  preferiti di  abbigliamento e ci  siamo comprati un po' di  cose; per me una maglia e un paio pantaloni coordinati, per lui solo due paia di pantaloni. Purtroppo, abbiamo cercato di fare le nostre spese il più in fretta possibile in quanto il negozio, dopo un po' che eravamo dentro, ha iniziato a riempirsi e poi perché non abbiamo più l'energia di un tempo per misurare tanti vestiti. Per farla breve, abbiamo scelto e misurato solo l'indispensabile e poi ce ne siamo andati. Quando sono ritornata a casa io ero stanchissima e sono riuscita a mal pena a preparare la cena. Comincio a trovare difficili queste prove d'abito, specie i pantaloni. I camerini sono piuttosto piccoli e io non ho più l'età per fare contorsioni. Anche se c'è sempre uno sgabello o una sedia misurare i capi richiede abilità atletiche e dopo queste prove uno avrebbe bisogno anche di un letto per riposarsi  😓 Al termine di  questa fatica a casa ho riprovato con calma i miei acquisti ed ho scoperto che non sono soddisfatta; i pantaloni sono troppo lunghi e dovrò accorciarli di  qualche centimetro e la maglia ha uno strano disegno che addosso non mi dona. Non so perché non mi sia accorta subito di  questi difetti, forse per la voglia di avere un regalo per Natale, oppure le luci  del camerino o la fatica per mettersi  e togliersi  questa roba, in sostanza non sono i capi che mi aspettavo. L'unica cosa buona sono i colori dei  vestiti e il collo della maglia, che mi evita di mettere la sciarpa sotto il piumino o il pellicciotto. Andrà meglio ai  saldi 😆


A TUTTI, AUGURI DI BUON NATALE


domenica 12 dicembre 2021

La prima nevicata

 

Alla fine, anche a bassa quota, è arrivata la prima neve. E' nevicato un solo giorno, ma è bastato per stendere un bianco  mantello su tutto il mondo  circostante, in un silenzio irreale e carico di  emozione. E' sempre bello vedere la neve cadere silenziosa dal cielo e depositarsi fino a ricoprire ogni cosa visibile, dalle case alle automobili fino a posarsi sul balcone di  casa e a farlo sembrare inondato di  zucchero a velo. Solo un giorno è durato il fenomeno e già il giorno dopo il candido mantello era pieno di  strappi e trasformato in ghiaccio. Le temperature sono scese sotto lo 0°  e improvvisamente il mondo è diventato un gigantesco  frigorifero. Gli spazzaneve hanno fatto il loro lavoro e le strade sono ritornate ad essere percorribili, mentre i marciapiedi si sono ridotti per i cumuli di neve sui  bordi. L'inverno ha fatto la sua comparsa in un solo giorno e adesso è il momento di sciarpe e cappelli di lana. Io ho già iniziato ad usare i miei, compreso  quello foderato di pelliccia e credo  che per un po' non potrò più farne a meno, specie quando esco. Il cortile condominiale purtroppo non è stato pulito, nessuno ha avuto  voglia di farlo e adesso è pieno di  gobbe ghiacciate e scivolose e io non so come fare ad attraversarlo. Tutti gli anni succede sempre così e finché non arriva un po' di pioggia a lavare via quello strato sporco e pericoloso è meglio starsene in casa. Purtroppo non è sempre possibile, specie adesso che tra due settimane è Natale ed è necessario fare un po' di  acquisti per le feste in arrivo. Ho appena fatto i primi regali per i famigliari più  stretti, per gli altri non so che fare. Anche questo Natale è funestato dal covid e le ultime notizie danno per certo un incremento di  contagi e di morti, non so  se verranno applicate delle restrizioni per i giorni di  festa e nel  dubbio ho deciso che non farò visite. Adesso, dopo che io e mio marito abbiamo fatto le terza dose di  vaccino, mi sento più sicura e spero di  stare con la mia famiglia almeno il giorno  di  Natale, agli altri parenti farò solo auguri  telefonici. Mentre aspetto che la situazione generale si  evolva nel mio piccolo sto cercando di  superare il freddo che si insinua anche in casa. In questi giorni la caldaia si carica in continuazione e anche se i doppi vetri di porte e finestre fanno il loro dovere fa comunque freddo. Da ieri ho iniziato ad avere dolori di  stomaco, la mia ernia iatale sta facendo i  capricci  e non mi fa dormire; neanche a farlo apposta si è  risvegliata nel fine settimana, quando le farmacie sono chiuse ed ha iniziato a tormentarmi senza tregua. Ho cercato di vestirmi di più per stare al caldo, ma non posso  diventare un pupazzo di maglie, neanche riesco  a muovermi. Sono andata a rispolverare la mia vecchia boule elettrica per avere un po' di  sollievo e pare che funzioni, almeno finché sono seduta. Caspita! Sono sempre a lamentarmi, o fa troppo caldo  o fa troppo freddo 😖 Però bisogna provare; quando  si hanno disturbi  di  salute tutto è più complicato e ogni stagione ha le sue difficoltà.



lunedì 6 dicembre 2021

La terza dose

 

Lo scorso lunedì ho fatto la terza dose di  vaccino anti-covid e adesso mi  sento più tranquilla; non solo ho il nuovo green pass, ma posso andare praticamente dappertutto. Quando mi sono recata all'hub ero tranquilla, specie perché sapevo che l'organizzazione di  questi centri garantisce una certa serenità ed è  stato proprio  così. Sono stata seguita dall'ingresso fino all'uscita, persino nella compilazione dei moduli e, nonostante ci  fosse un grande afflusso di persone, la questione si è sbrigata in fretta. L'unica perplessità l'ho avuta al momento del vaccino, infatti prima di  farlo mi hanno comunicato che invece di continuare con lo Pfizer mi avrebbero fatto il Moderna. Ovviamente ho accettato e quando  finalmente me ne sono tornata a casa mi sono subito messa a riposo. La giornata è andata bene anche se data la precedente esperienza mi aspettavo una reazione, che infatti si è presentato esattamente dodici ore dopo la puntura. Mi è esploso un terribile mal di testa e poi è arrivata anche un po' di  febbre, leggerissima certo, che però mi ha obbligata a restare a letto per un'intera giornata. Appena mio marito ha avuto la possibilità  è  corso in farmacia ed ha acquistato la tachipirina per gestire la situazione, così io ho avuto un po' di  sollievo  da quei dolori lancinanti. Inutile dire che ho quasi  sempre dormito, è stato come se avessi  fatto l'influenza, tutta in un unico  giorno ma senza mal di  gola, tosse e naso pieno. La reazione è durata solo 24 ore, che a me sono sembrate eterne, e il giorno dopo mi sentivo  fiacca, proprio come se avessi i postumi della malattia. Il giorno dopo ancora ero migliorata e così nei restanti  giorni  a venire; adesso è  solo un brutto ricordo e, come ho detto all'inizio del topic, ne è comunque valsa la pena per la tranquillità che ne consegue.



lunedì 22 novembre 2021

Anticipo d'inverno

 

Mi ero appena abituata a questo clima autunnale che già c'è un anticipo d'inverno. Infatti le temperature si sono ulteriormente abbassate e le massime a 9°C indicano che si  tratta di una giornata ancora calda altrimenti fa più freddo, e poi c'è tanta nebbia. Praticamente quasi tutte le mattine c'è questo velo lattiginoso e umido che sfoca il paesaggio e scompare nelle ore più calde della giornata per ricomparire la sera, chiaro segno che l'inverno è sempre più vicino mentre in televisione annunciano la neve a bassa quota. Per ora di neve non ne ho ancora vista, o piove o c'è l'umidità della nebbia e mi sembra già abbastanza.  A causa di questa foschia non riesco  a vedere le montagne dalla finestra di  casa; me le immagino con le cime bianche e le pendici  ancora brulle, ma la nebbia le nasconde abilmente alla mia vista. 

Nei  giorni scorsi ho rispolverato i miei pellicciotti per vedere se sono ancora in ordine e credo  che tra breve sarò costretta ad indossarli. Mi piace la morbidezza del loro pelo sintetico, mi fa sentire calda e riparata, soprattutto pronta ad affrontare il freddo. Intanto in casa sono al calduccio e la caldaia continua a scaldare, chissà la bolletta ... 😲 In questi giorni  sono uscita poco anche a causa del  tempo,  però ho azzeccato giornate asciutte e non era nemmeno  troppo freddo, oppure l'ho percepito poco perché ero ben coperta. A tale proposito, mi piacerebbe comprarmi una maglia nuova, giusta per l'inverno, solo che la moda di  quest'anno non è  di mio gradimento: look oversize 😟I colori invece sono bellissimi e caldi; tutte le sfumature del beige e del marrone, senza contare che ho visto splendidi bianchi che ricordano la neve, insomma, una palette graditissima se non fosse per questi modelli ... 😞 Li ho provati per curiosità e non mi donano per niente, mi fanno sentire goffa, vanno bene solo  alle persone magre ed alte, cioè all' opposto del mio fisico. Mi sa che dovrò aspettare il prossimo anno per i miei  acquisti e sperare che la moda cambi  e non riproponga più questi modelli.



giovedì 18 novembre 2021

Giornate di pioggia, clima d'autunno

 

E' stata una settimana piovosa, con quel tipico  clima autunnale che fa desiderare di  restarsene a casa, al calduccio e con una coperta sulle ginocchia, e con questa umidità ho avuto di nuovo problemi  con lo stomaco, che iniziato a fare i capricci e a non darmi  tregua. Per fortuna ero attrezzata e con qualche pastiglietta giusta il bruciore si è calmato e io sono tornata serena. E' stata una settimana noiosa, in cui mi sono dedicata principalmente alle faccende di casa, in quanto non mi andava di uscire con la pioggia, alla grafica, e questo è  stato più  divertente, e meno ai miei siti. Insomma, è stato periodo senza eventi particolari, in cui sono  riuscita a sistemare un po' di  arretrati di lavoro  casalingo che mi ha resa subito più tranquilla. Intanto, pioggia e faccende domestiche a parte, si sta avvicinando il momento di pensare ai  regali  di  Natale, che dicembre arriva tra poco  più di una settimana.  A tale proposito sono  parecchio incerta e non ho ancora capito se si possono fare festeggiamenti con i famigliari oppure si  deve restare a casa propria e nel proprio nucleo  famigliare. In questi  giorni le notizie parlano  di un aumento dei contagi da covid, ma rassicurano in merito al Natale; se davvero ci  si potrà ritrovare allora è meglio che preparo la lista dei doni. Dal momento che debbo sbrigarmi  e sono  sempre senza idee, per me la cosa più semplice è ricalcare lo schema degli anni passati e cioè orientarmi  sugli acquisti alimentari, genere sempre gradito, che si consuma in breve tempo e che non occupa spazio in casa in quanto viene mangiato. Lo so, sono banale e ripetitiva, ma è un sistema che funziona 😄 Un'altra questione da affrontare è che non so come fare gli acquisti, nel senso  che non so se sarà ancora  possibile andare in negozio; di questi tempi ci  aspetta di  tutto. E' vero che ho imparato a fare quelli online, ma preferirei andare di persona in negozio e scegliere sul momento quello che voglio. Al momento non sembra che ci  siano i presupposti per un lockdown, l'esperienza dell'anno scorso, però, mette sull'avviso pertanto è bene avere le idee chiare in anticipo ed avere un piano B. In tutta sincerità mi sono resa conto che il Natale è quasi  alle porte e che persino il 2021 è in dirittura finale solo in questi giorni, guardando l'agenda. Io sono talmente presa dalle mie abitudini che mi perdo nel tempo: scherzi  dell'età 😄 A proposito di  agenda, devo acquistarne una nuova e sarà bene che mi dia una smossa se voglio trovarne una di un colore che mi piaccia. L'anno scorso era stato più semplice,  ne avevo  acquistata  una online e l'avevo scelta rosa, questa volta vorrei sceglierla di  un altro  colore e vorrei andarla a prendere in negozio, però devo  sbrigarmi per poter avere tutte le opzioni giuste. 


La salute è un bene troppo prezioso, che non va trascurato e anche quest'anno mi  sono  presa cura di me ed ho iniziato il vaccino orale antinfluenzale, in ritardo purtroppo. Dal momento che avevo completato le due vaccinazioni anti-covid mi sembrava superfluo preoccuparmi dell'influenza, poi ci ho  ripensato. Non appena la stagione è climaticamente peggiorata sono saltati fuori i raffreddori e io, anche se non ne ho preso uno, ho pensato che forse era meglio cautelarsi anche verso  malattie simile. In fretta e furia mi sono precipitata in farmacia a comprare il Broncho Vaxom e, sebbene abbia mancato il mese di ottobre, questo mese ho iniziato a fare la prima tranche. Non so perché le influenze debbano essere sottovalutate, sono seccanti e possono anche trasformarsi in malattie gravi; comunque adesso mi sento più sicura e non temo  l'arrivo  della stagione invernale. Nel  frattempo mi è arrivata la comunicazione per la terza dose suppletiva anti-covid e dovrò farla tra qualche giorno. Confermo che questa volta c'è  stata una maggiore organizzazione, non è stata necessaria la prenotazione ma c'è stata la chiamata diretta tramite messaggio, e poi non devo  fare la puntura in ospedale ma presso un hub. Per me sarà una novità e spero solo  che vada tutto bene.



venerdì 12 novembre 2021

 

Ne è passato di  tempo dall'ultima volta che sono stata qui, eppure il problema della salute non è cambiato di molto e non sono stata nuovamente bene. Questa volta a darmi fastidio è stato lo stomaco, disturbato dal cambio di  tempo, e per fortuna questa seccatura si è  risolta in breve e adesso  sto meglio. Infatti in questi  giorni è piovuto, faceva più freddo e c'era molta umidità che si  sentiva persino in casa, per cui ci  credo che il mio stomaco si è  ribellato. Quando poi succedono  queste cose si perdono le giornate e recuperare diventa difficile non solo dal punto di vista fisica, ma soprattutto da quello delle attività. Le faccende di  casa sono rimaste ferme ed il resto pure e tutto per colpa di un banale mal di  stomaco. Che stress!!! 😥Comunque, se nel post precedente parlavo di un mancato cambio nell'armadio per l'autunno adesso sono riuscita a completarlo e sto già pensando all'inverno. 

Tra un "non sto bene" e l'altro sono riuscita a comprarmi un paio di  stivaletti bassi per affrontare pioggia e neve ed ho già iniziato ad usarli.  Mentre facevo il cambio nell'armadio ho scoperto che un paio dei miei  stivaletti aveva la suola spezzata ed era inutilizzabile; non so come sia successo, da qui la corsa all'acquisto per la stagione in corso e la mia intenzione era quella di cercare un nuovo paio di un colore che non fosse il nero. In precedenza ho parlato della mia avversione a questo colore, anche se devo  ammettere che per quanto riguarda le scarpe l'ho sempre considerato un colore tollerabile, ma per quest'anno il proposito era diverso e l'obiettivo era un nuovo paio di  scarpe di colore marrone. Per cui sono partita con questa idea in testa e con mia infelice sorpresa ho  scoperto che il nero è il colore moda per le scarpe di  quest'anno 😞 Prima dell'acquisto ho visitato parecchi negozi che avevano una vasta scelta di  scarpe e modelli, tutti innegabilmente neri; così la frustrazione è salita alle stelle finché nell'ultimo negozio in cui mi sono recata non ho trovato un paio di  stivaletti bordeaux e li ho  comprati. Dal mio punto di vista ritengo che questo colore non sia particolarmente adatto ad una signora attempata come me, ma un bel "chisenefrega" ce lo  vogliamo  mettere? Sono scarpe comode e adatte all'uso  che devono  fare 😆 Spero che il prossimo anno ci sia il colore che cercavo, cioè il marrone, così magari faccio un secondo  acquisto e rinnovo  ancora di più il parco-scarpe. Ammetto che nonostante il bordeaux non mi entusiasmasse alla fine sono riuscita ad abbinarlo all'abbigliamento e alle borsette che ho,  ed in fondo ci  sta pure bene 😄 


In questo clima di  covid è diventato difficile accedere ai controlli ospedalieri a causa delle restrizioni che sono state adottate. Infatti, durante il periodo  più buio erano vietate le prenotazioni per le visite di  routine, poi c'è stato un momento di  riapertura e adesso non so se questo c'è ancora data la ripresa dei  contagi. Sta di  fatto che ho periodicamente controllato in internet l'accesso al CPU finché la settimana scorsa non ho trovato che era  nuovamente possibile accedervi. Così ho provato  a telefonare ed ho scoperto che, alla fine del messaggio registrato e dopo aver cliccato i tasti opportuni per accedere al servizio, non venivo più messa in attesa di risposta ma semplicemente ricevevo il messaggio di occupato. Dopo averci  riprovato un altro paio di volte nella speranza di trovare una linea libera ho  dovuto desistere. Mio marito mi ha spiegato che adesso questo sistema è diventato procedura, non c'è più l'attesa di risposta con tanto di musichetta ma solo il segnale di occupato e si è obbligati a richiamare. Dal momento che non sono  riuscita a prenotare una visita ospedaliera con tanto di impegnativa pronta ho pensato ad una visita privata. A parte il costo stellare che dovrei  affrontare, è pure difficile prenotare una visita specialistica privata. Adesso gli specialisti sono registrati in specifici siti che si occupano della prenotazione, che avviene tramite registrazione al medesimo sito, e non mettono più il numero di  telefono dello studio. Mi sono cadute le braccia 😲 Registrarsi  ad un sito del genere significa dare i propri dati e ritrovarsi la mail piena di  spam. Non so  cosa fare 😟 Da due anni non faccio una visita di  controllo per la mia malattia 😖 Però ... finora sono  sopravvissuta 😊 Ci penserò ............ 😔



sabato 30 ottobre 2021

Quando la salute fa i capricci

 

Ho nuovamente trascorso uno di quei periodi in cui la salute ha fatto i  capricci e non sono stata bene per una settimana o poco più. Tutto è iniziato una mattina in cui mi  sono alzata con un forte capogiro e non riuscivo a capire perché. Ci ho messo un po' a dedurre che forse la cosa poteva dipendere dal  fatto che anche l'estate stava facendo i capricci e non voleva lasciare spazio all'autunno. Tutti i pomeriggi c'era un'impennata delle temperature e gli sbalzi conseguenti che si  verificavano al mattino e alla sera io non ero proprio in grado  di  sopportarli. E' pure saltata fuori la mia malattia, che di  solito non si  fa viva con l'autunno, così ho  trascorso intere giornate coricata sul divano in attesa che la situazione migliorasse. Ho ripreso gli integratori smessi qualche mese prima con la speranza di  avere un po' di  forza, ma finché il caldo non è  diminuito io ho continuato ad avere giramenti  di testa e a non stare bene. E' stato veramente seccante 😞 Nel giro di pochi giorni si sono accumulate polvere e cose da lavare e io lì ferma sul divano, che non me la sentivo  di  fare niente. Non ho nemmeno fatto il cambio nell'armadio e le magliette estive si  sono ritrovate insieme alle maglie con la manica lunga che intanto avevo già messo a mano. Che caos! Mi dà fastidio avere l'armadio disordinato. So perfettamente che quando  non si  sta bene bisogna mettere pazienza ed aspettare che passi, ma io di pazienza ne ho poca. Ho trascurato i miei siti e me ne sono stata a riposo, purtroppo non sono nemmeno uscita 😒 In questi ultimi tempi la cosa sembra migliorata e i capogiri sono fortemente diminuiti, spero solo di  non avere altre battute d'arresto che solo due giorni fa mi sembrava di  essermi raffreddata e poi è passato. 


Nonostante la problematica di salute un'uscita l'ho fatta comunque, anche se prima ho detto  di no, ma io mi riferivo ad uscite ad esempio per lo shopping e di  quelle non ne ho  fatta nessuna. L'uscita in questione, se così si può definire, è stata la visita ai propri cari che sono mancati da tempo. Poiché non stavo bene, mio marito si era premurato di  acquistare i  mazzi di fiori da mettere sulle tombe sollevandomi dalla scelta e così siamo potuti andare al cimitero. E' stato faticoso, ma sono riuscita a fare la mia visita. Quest'anno, non so come mai, sono stata fortunata e non ho trovato molta gente, forse perché sono andata all'ora di pranzo, ed ho potuto pulire le lapidi e mettere i fiori in tutta tranquillità. Solitamente la settimana che precede Ognissanti è congestionata dal traffico, trovare parcheggio è sempre un'impresa, poi c'è ressa e rumore e ci  si ritrova a sbrigarsi nella propria faccenda per lasciare posto agli altri. Questa volta non dico  che ho  trovato il deserto, ma parcheggiare davanti all'ingresso per me è stata una vera comodità. 



domenica 10 ottobre 2021

Qualcosa di nuovo da indossare

 

Lo so, in un post precedente avevo detto che non avrei  fatto acquisti per l'autunno, alla fine non è  stato così e adesso c'è qualcosa di nuovo nell'armadio. Nei  giorni  scorsi ho iniziato a fare il cambio stagionale, non del  tutto però, ci sono ancora belle giornate di sole e qualcosa di leggero si può ancora indossare e mi dispiaceva metter via tutto e subito. Mettendo in ordine un po' di  roba mi sono accorta che due paia di jeans erano  troppo lisi per essere ancora utilizzati, così ho pensato di  sostituirli con nuovi acquisti da farsi in un fine settimana. Non appena è stato possibile, ho chiesto a mio marito di  accompagnarmi in uno dei  soliti negozi in cui trovo con sicurezza quello  che cerco e, una volta entrata, mi sono accorta che l'occhio andava sì verso le nuove proposte, ma che stavo guardando tutt'altro che i jeans. E' vero che i jeans sono pantaloni intramontabili, facili da abbinare a maglie e felpe, ma è anche vero che si tratta di un genere informale, tra il casual e lo sportivo, un genere che personalmente indosso  da anni e che mi ha sempre soddisfatta, però non questa volta. Guardando tutti  gli  espositori mi sono resa conto che volevo qualcosa di più classico, forse più elegante ma non per questo formale, sicuramente  simile a quello che avevo già acquistato per l'estate appena trascorsa e con cui mi ero  trovata bene. Infatti, quando è  stato il momento di  scegliere e di provare i capi ho optato per due paia di pantaloni di  foggia classica, scuri, con una fantasia tipo scozzese e che definirei più adatti ad una signora attempata che ad una ragazza, in fondo ho scelto quello che mi rappresenta e quello che voglio essere. Dal momento che alla prova li indossavo bene ed erano comodi, ho cercato un maglia a manica lunga che fosse in abbinamento con entrambi così da non sbagliare accostamento e la scelta del colore è andata al rosa antico, un altro classico direi. Per completare l'outfit ho voluto anche una giacchetta da metterci sopra  e per quella ho deciso di fare una scelta più azzardata, per cui ho preso un giacchino corto, trapuntato, con zip, impermeabile e di  colore rosso, giusto per dare una nota vivace all'insieme. Il nuovo look che si è  venuto a creare è comunque discreto, moderno, sicuramente non sportivo anche se molto comodo, e adatto a quasi tutte le occasioni. Pochi giorni dopo ho avuto l'opportunità di indossare i nuovi  acquisti e questi si  sono confermati un'ottima e soddisfacente scelta. Sinceramente, mi  stupisco  delle mie preferenze: si  vede che sto invecchiando 😁 Mi rendo conto che mi piacciono ancora le tendenze di moda, dai  colori ai modelli, ma adesso preferisco uno stile leggermente più sobrio, più elegante e più classico. Probabilmente questo cambio  di stile è dovuto al fatto che, uscendo  di meno ed avendo meno impegni, non ho più bisogno della praticità dei jeans. Di solito sono in macchina e vengo scaricata il più vicino possibile a dove devo andare, non faccio quasi più la spesa, faccio anche meno passeggiate, quindi posso anche permettermi di  scegliere un abbigliamento diverso e poi sono stanca di vedermi sempre in jeans, alle volte li metto anche in casa. Confermo che i vecchi jeans ancora sani sono tuttora nell'armadio ed in uso, non me la sono sentita di  eliminarli  completamente, e poi sono anche una persona volubile, che potrebbe tornare sui propri passi. Tutto l'entusiasmo che ho adesso per le nuove scelte è anche legato al fatto che si  tratta di  roba nuova e quindi  di novità, pertanto non escludo che una volta entrate nell'uso comune anche le nuove scelte diventino vecchie e possano piacere di meno. E la moda cambia 😄



venerdì 8 ottobre 2021

Seccatura con caldaia e termostato

 

Adesso siamo davvero in autunno e primi accenni di stagione sono ormai passati; il clima è cambiato, ci sono state le migrazioni degli uccelli, le foglie hanno cambiato colore, le vacanze sono finite e l'estate è solo un ricordo, insomma si è voltato pagina e passati ad un'altra stagione. Da parte mia il vero autunno ha riservato una spiacevole sorpresa: nel momento del bisogno la caldaia di casa non si è accesa pur dando  segni  di attività, cioè erogava solo l'acqua calda ma non riscaldava. Bisogna dire che di  recente ci  sono stati giorni di pioggia che hanno comportato una brusca diminuzione delle temperature e portato tanta umidità, e di questo ovviamente ne ha risentito anche la casa. Passando da una stanza all'altra si percepivano gli ambienti più  freddi del solito e le ciabatte si appiccicavano al pavimento facendo "gnec gnec", insomma, era chiaro che una maglia in più non era sufficiente in una tale condizione ed era il momento che la caldaia facesse il suo dovere. Ma come mai non era ancora partita? Il mistero della mancata accensione sembrava risolto nel momento in cui io e mio marito ci siamo accorti che il termostato, che dà l'input alla caldaia, aveva l'icona della batteria sul lampeggiante indicando cioè che le pile erano scariche e che dovevano essere sostituite. Una volta fatta la debita sostituzione, il problema non sembrava affatto risolto. Allora, perché il termostato e la caldaia non si "parlavano" più benché entrambi fossero accesi e funzionanti? A quel punto, io e mio marito ci siamo ingegnati nel trovare un'altra risposta e, per farlo, siamo andati a prendere e a rileggere tutte le istruzioni a nostra disposizione sia del  termostato che della caldaia. Purtroppo per noi queste istruzioni sono scritte a caratteri così piccoli da sembrare miniature ed abbiamo faticato non poco per interpretarle, comunque, nonostante lo sforzo,  non siamo riusciti a venirne a capo. Sconfortati dall'insuccesso e da tutte le supposizioni possibili  ed immaginabili per comprendere quella che era diventata ormai una seccatura, ci  siamo arresi ed abbiamo chiamato il tecnico, anche perché avevamo freddo e fuori continuava a piovere. Morale della storia: il tecnico ha scoperto che il mancato contatto tra termostato e caldaia era dovuto ad un infinitesimale errore di montaggio del termostato dopo il cambio  delle pile. In sostanza, nel cambiare le pile il termostato non era stato sufficientemente incastrato nella sua allocazione e per un mezzo millimetro non faceva presa, persino al tecnico era sfuggito questo infinitesimale dettaglio. Risolta la faccenda, la caldaia si  è subito messa in funzione e dopo un paio di ore l'umidità era sparita. Neanche a farlo apposta, persino il tempo era cambiato ed era spuntato il sole. Troppo tardi, però 😒



sabato 25 settembre 2021

Primi giorni d'autunno

 

In questi giorni il clima è cambiato e l'autunno ha fatto il suo ingresso ufficiale. Generalmente le giornate hanno le mattinate nuvolose e i pomeriggi soleggiati, mentre le temperature sono varie: è il momento di pensare al cambio nell'armadio. Non ho ancora avuto  voglia di  farlo e in prima fila ci  sono sempre magliette, camicette e pantaloni leggeri, eppure ho già iniziato a mettere le maglie di  cotone dalle maniche lunghe perché fa più freddo. Al momento non ho intenzione di fare nuovi acquisti e l'abbigliamento dell'anno scorso mi sembra ancora adatto e alla moda, anche perché le nuove tendenze ricalcano quelle dell'anno scorso. In generale, non mi sembra che adesso ci siano tendenze di  carattere, piuttosto è moda quello che si  decide di  indossare e non quello che viene proposto. Come sempre l'autunno è  caratterizzato da tinte calde che ricordano i colori del fogliame autunnale e, dal momento che nel mio armadio ci  sono già  tinte simili, non mi sembra il caso di fare rinnovi salvo per evidente usura. Sono di nuovo  andata per negozi però non ho trovato niente che mi  facesse impazzire tanto dal  volerlo acquistare, perciò mi sono lo divertita a vedere che cosa c'era di nuovo e basta. In definitiva, credo di essermi  assestata su un determinato stile personale e non me la sento di cambiare radicalmente, per questo motivo non colgo con entusiasmo i nuovi  suggerimenti. L'età mi ha portata a fare scelte più sobrie e pratiche per cui, alla fine, scelgo più o meno  le stesse cose che ho già, cambiando solo fantasie e colori. Piuttosto dovrei pensare alle scarpe, che per me sono sempre un dramma 😔 Quando  trovo un paio di  scarpe che mi piace e mi va bene lo porto fino a consumazione. Sono anche andata a vedere alcuni negozi  di scarpe e i  nuovi modelli mi hanno lasciata tiepida. A parte che il colore dominate è sempre il nero, non ho trovato nemmeno qualcosa di  carino che potesse invogliarmi all'acquisto. Per fortuna l'autunno è  appena iniziato ed ho ancora tempo per pensarci su. C'è da dire che tornare per negozi mi ha fatto piacere e fatto dimenticare i lunghi periodi  di lockdown, anche se non ho comprato niente di speciale è stato bello guardare le vetrine ed entrare nei  negozi. Non ho più fatto acquisti online. Sembra strano a dirsi eppure è finita così. Non so  se  questo è  dovuto ad una abitudine radicata nel tempo, ma non appena c'è  stata la possibilità di  fare gli acquisti dal  vivo tutto è  scattato in automatico e gli acquisti online sono passati nel  dimenticatoio.



giovedì 9 settembre 2021

Di nuovo al ristorante

 


Sono arrivate le prime giornate autunnali, anche se il calendario ci dice che siamo semplicemente agli sgoccioli dell'estate, ed è arrivato il momento di  mettere le maniche lunghe specie al mattino ed alla sera. Non è che mi renda ben conto che la stagione è praticamente finita, probabilmente è a causa delle giornate soleggiate che continuo ad indossare le mie magliette con le maniche corte. Eppure, il vero  caldo è solo  nei momenti  centrali della giornata e, non appena metto il naso  fuori  di  casa, capisco che bisogna uscire con il golfino o la giacchetta leggera sotto braccio. Tutti gli anni trovo  che passaggio  di  stagione sia sempre così  difficoltoso ... 😒 e ogni  volta ci  sono  giornate in cui non azzecco l'outfit. A parte le mie consuete proteste sul clima, in queste settimane ho avuto occasione di provare le differenze di temperatura in quanto sono  tornata al ristorante ed ho dovuto fare le scelte giuste di  abbigliamento: c'è differenza tra pranzo e cena 😀 Dopo mesi  di  assenza dovuta ai lockdown ho finalmente riavuto il piacere di pranzare e di cenare fuori in occasioni diverse, ecco perché ho parlato di cambio di  stagione e di scelta di  abbigliamento. In definitiva non è stato niente di  speciale, sono stata nei ristoranti delle food court dei centri  commerciali che frequento  abitualmente e basta. Per me, comunque, sono stati piacevoli momenti, specie perché non ho dovuto cucinare io 😆 La novità è  stata che finalmente ho potuto usare il mio green pass ed accedere alle parti interne dei locali e questa è stata una buona cosa, soprattutto la sera che comincia ad essere freddina e io non ho più un'età per sopportare sbalzi di temperatura. Certo che avrei potuto portarmi dietro il plaid per stare all'aperto, ma non ho osato e green pass e posto riparato  è stata una buona combinazione. Adesso che ho compiuto il ciclo  vaccinale ed ho il green pass mi sento più  tranquilla e riprendere le vecchie abitudini è stata una gran soddisfazione. Persino mio  marito è stato  contento di  ritornare al ristorante, tra un po' tornerà al lavoro in presenza e dovrà  mangiare il pranzo  fuori, pertanto  queste uscite non sono state altro  che una prova generale. Non capisco perché si  faccia così  tanta difficoltà ad usare il green pass, i ristoranti  sono  tutti  attrezzati per la lettura del codice e ci  vuole solo un minuto prima di poter accedere alla sala e sedersi al tavolo, adesso che arriva l'autunno è molto meglio mangiare al coperto. Mentre ero al  ristorante e mi  guardavo intorno mi sembrava quasi  che la pandemia fosse cessata nel vedere gli altri che mangiavano e parlavano tranquillamente, in realtà siamo ben lontani dal  vederne la fine e tutti quanti cerchiamo di riprendere la nostra vita normale nei  limiti del possibile. Non che io andassi al  ristorante tutte le settimane perché sarebbe insostenibile economicamente parlando, però, adesso  che ci  sono tornata mi sono sentita ... meglio. Direi che mi sono tolta la voglia di mangiare fuori e per un pezzo mi limiterò soltanto alla spesa nel supermercato, senza distrazioni 😄 






sabato 4 settembre 2021

Andare per negozi non fa mai male, solo al portafoglio

 

Stanno arrivando le nuove collezioni autunnali per quanto  riguarda l'abbigliamento e gli accessori e andare per negozi stimola la curiosità e la voglia di  fare compere. Adesso che c'è un po' più di libertà e sicurezza data dalle vaccinazioni per cui ci  si avventura nei centri commerciali e nelle vie dello shopping. Come tanti anche io ho  ripreso la frequenza dei centri commerciali ed, approfittando dei giorni di  vacanza del marito, mi sono fatta accompagnare in centri più lontani rispetto a quelli che frequento abitualmente; ci  sarà voluto più tempo in macchina ma ne è valsa la pena. Finalmente sono riuscita a comprarmi un po' di bigiotteria. Adesso utilizzo soprattutto le collane e, si  sa, che stando  appese al collo e sudando queste si  rovinano in fretta, specie se sono di  metallo di scarsa qualità. Le mie collane sono quasi  tutte annerite e non è bastata un'accurata pulizia per farle tornare belle, ma tanto lo sapevo che erano  prodotti scadenti e la loro  figura l'avevano fatta dignitosamente, per cui era ora di mandarle in pensione. In uno dei centri commerciali che ho visitato sono  riuscita a scovare un negozio di bigiotteria con articoli che mi piacevano e così mi  sono comprata tre collanine da abbinare al rinnovo del guardaroba. Sono stata davvero contenta degli acquisti che ho fatto, pur essendo  consapevole che si  trattava ancora una volta di oggettistica scadente, però il discorso è sempre lo stesso: il tempo di una stagione e poi  si  cambia tutto di nuovo. Mio marito mi ha proposto l'acquisto di bigiotteria di un altro livello, cioè una collana in argento o placcata oro, insomma, qualcosa che sembra più  simile ad un gioiello che a della robaccia, ma io ho rifiutato. Non sono d'accordo nell'investire in gioiellini, specie adesso che esco di meno, ho meno attività sociale e ... sono invalida. Sì, proprio su questo ultimo punto ho insistito sul diniego ed il motivo è facilmente spiegabile. Non si  tratta del fatto che l'invalidità comporti la mancanza di decoro, anzi, è un punto a favore e anche un merito vestirsi bene, piuttosto si  tratta di una precauzione contro i malintenzionati. Io continuo ad uscire da sola e, dal momento che si  vede che sono un'invalida fisica, non vorrei essere preda di uno scippo per un oggetto che non ha nemmeno un alto valore in denaro essendo un gioiello di bassa qualità. Disquisizioni a parte, le collane che ho acquistato le ho già indossate in varie occasioni e con outfit differenti. Sono proprio carine, anche perché sono ancora ... nuove! 😊 Per quanto  riguarda l'abbigliamento non ho molta voglia di  fare acquisti per l'autunno, sarà perché le giornate sono ancora calde e si esce con le maniche corte; pensare ad una maglietta di lana è al momento un pensiero ancora impensabile. Essendoci solo i primi  arrivi non ho ancora compreso quale sarà la tendenza di stagione e così non sono invogliata a fare acquisti, senza contare che ci  sono ancora i  rimasugli dei  saldi estivi e pertanto si possono ipotizzare acquisti di  quel tipo. Beh ... qualcosa per la stagione più fredda alla fine l'ho preso: un pigiamino di cotone di  colore grigio. Non so perché mi abbia colpito il grigio, forse quando ho  fatto l'acquisto non ero  di  buon umore e il grigio mi  è sembrato in quel momento il colore giusto. Va bé, di notte, al buio, non lo vede nessuno, nemmeno io 😆



martedì 31 agosto 2021

L'estate è agli sgoccioli

 



La stagione estiva è terminata e questo lo si  capisce dalle temperature; al mattino e alla sera è decisamente fresco, mentre nelle ore centrali della giornata si  registrano ancora temperature calde che possono raggiungere i 30°C. Sto meglio con questo clima, anche se il pomeriggio mi crea ancora qualche difficoltà. Non so perché ma quest'anno la mia malattia mi ha tormentata per tutta l'estate, obbligando ad uscite solo in carrozzina; spero che l'arrivo dell'autunno migliori la mia situazione fisica altrimenti dovrò pensare ad un'organizzazione diversa della mia vita. Già a causa della pandemia le mie uscite erano diventate rare così  come gli impegni, ma se si mette di mezzo anche la malattia rischio  di non uscire più di  casa. Per la prima volta mio marito si è accorto che per me le scale sono diventate un problema, non che non lo sapesse, però adesso si è  reso conto ed ha realizzato lucidamente che, a causa di un recente episodio in cui era presente, ho bisogno di un ascensore e dell'assenza di barriere architettoniche per poter accedere comodamente a casa mia. A malincuore ha ammesso che sarebbe ipotizzabile un cambio di  abitazione, cosa che per me è stato come la scoperta dell'acqua calda. Capisco  che lasciare una casa dopo 34 anni anni in cui ci  abbiamo vissuto sia traumatico, ma la situazione è quella che ho appena detto e non è che gli anni la migliorano, anzi, si  va sempre più nella difficoltà a causa della vecchiaia. Comunque io continuo a sperare che l'autunno sia un momento di miglioramento, sia fisico che umorale, che io al momento non ne posso più. L'estate mi ha sempre creato difficoltà e quest'ultima ne è stata solo la conferma, anche se non pensavo fosse così pesante. Non sono di buon umore, si è capito, vero? 😟 Persino stare al computer è stato difficile ed ho graficato poco o  niente. Per questo topic ho messo due tag a tema estivo, anche se non è più ora; però è la voglia di  avere un'estate diversa che mi porta a creare e immaginare in positivo. Dal momento che non ho potuto fare delle vacanze reali ho deciso  di  fare delle vacanze virtuali e così ho visto un sacco  di  video su  YouTube riguardanti splendide località marine e città di vari paesi  del mondo, tutti posti che non visiterò mai. Se non altro sono stati momenti  d'evasione e che sono anche riuscita a condividere con mio marito, momenti ripetibili qual si voglia, per fortuna 😄







giovedì 19 agosto 2021

Dall'estate all'autunno

 

E' stata un'estate diversa dalle solite e, climaticamente parlando, è stata una buona estate. Non c'è stato quel caldo  soffocante che ti fa desiderare di  essere ai poli, i temporali hanno spesso  rinfrescato, forse anche troppo, e dato momenti  di  sollievo. La zampata estiva è comunque arrivata nei pochi  giorni passati, con una forte impennata del  termometro che ha segnato temperature tra i 35 e i 36 °C. Mi sembrava di  sciogliermi 😓 Tutti i giorni il condizionatore era acceso dal mattino in cui mi alzavo  fino alla sera quando andavo  a dormire e di notte il ventilatore era sempre in funzione nella camera da letto. Non oso pensare alla bolletta della luce 😔 Sono state giornate difficili in cui non avevo  voglia di  fare niente per via del caldo e mi chiedevo quanto sarebbe durata l'afa. La mia preoccupazione è andata subito ai miei genitori, che essendo  anziani avrebbero avuto non poche difficoltà a superare giornate simili, invece ce l'hanno fatta meglio di  me: altre generazioni 😆. Dopo tanto penare sono arrivati di nuovo i  temporali e la colonnina di mercurio questa volta si è abbassata di parecchio, annunciando un anticipo autunnale. Tutti gli anni è così; dopo ferragosto si passa di colpo dall'estate all'autunno con le prime piogge, poi ci  sono dei  ritorni dell'estate e tutti gli anni ci  si lamenta del  tempo. Quest'anno mi sento preparata ad ogni evenienza climatica, ho fatto gli acquisti giusti per quanto riguarda l'abbigliamento , o almeno credo, e sono pronta ad affrontare la stagione in arrivo. Non credo  che sarà un autunno caratterizzato da nuovi lockdown pertanto  spero di potermi  muovere un po' di più.



mercoledì 11 agosto 2021

Una brutta estate

 

Da qualche anno a questa parte l'estate è  sempre un momento critico da superare e anche quest'anno le cose non sono andate diversamente, confermando le mie solite e negative previsioni. Ormai ci  sono abituata, ma non significa che sia rassegnata o tollerante a questa situazione, anzi, comincio ad esserne veramente stanca e mi immagino ogni volta in un posto o addirittura in un mondo  diverso da quello in cui mi trovo. Come ho detto nel post precedente la mia salute ha iniziato ad avere problemi prima del previsto, cioè a giugno, e il mese di luglio è  trascorso tutto all'insegna del "non sto bene". La mia malattia è stata particolarmente fastidiosa, obbligandomi ad ogni uscita a stare sulla sedia a rotelle e a farmi scarrozzare da mio marito, nonché i temporali del mese mi hanno procurato fastidiosi  disturbi intestinali che hanno contribuito a minare il mio ormai fragile stato di  salute; insomma, un mese pesante da trascorrere già solo per la condizione fisica. Ad acuire una situazione di  suo complicata si è pure aggiunta quella legata al fastidio dei condomini, che si  sono quotidianamente esibiti nelle più disparate molestie sonore tanto da obbligarmi a tenere le finestre chiuse pur di non sentirli. Speravo ardentemente che se ne andassero in vacanza ed invece sono rimasti tutti a casa 😖 Questo frastornante e continuo disagio mi ha riportata all'idea di cambiare casa e di cercare un posto un po' più tranquillo e, come è già successo in passato, è saltata fuori l'amara constatazione di non potermelo permettere economicamente. Probabilmente il posto perfetto per me non esiste e questa delusione è una delle amarezze della mia vita, così profonda che mi sta rendendo insopportabile restare a casa. Anche mio marito quest'estate è stato molto infelice, a parte il malessere condiviso per il rumore dei  vicini, la casa di campagna è stata quasi completamente svuotata, in attesa di lavori che inizieranno alle calende greche, e pertanto è stato impossibile andarci per trascorrere qualche giorno di ferie. Da parte mia la cosa non mi ha dato fastidio: anche là ci  sono vicini inaccettabili e lasciare un posto irritante per andare in un altro uguale non avrebbe migliorato sicuramente la mia situazione. Purtroppo il mondo è pieno di persone sgradevoli, che credono che la libertà significhi fare quello che si vuole indipendentemente da chi ti sta vicino. Credono che impedire loro di essere degli screanzati limiti la loro libertà personale, senza pensare che in realtà sono loro a limitare la libertà degli altri imponendo il loro dubbio comportamento. La cosa peggiore, però, è che insegnano questo ai loro  figli. In futuro avremo una società di primitivi, anzi, di  qualcosa di  peggio dei primitivi perché quelli cercavano solo di sopravvivere campando alla giornata mentre questi si credono esseri civili. Non si può più vivere tutti insieme, la maleducazione spinge all'isolamento e questo non è un comportamento socialmente accettabile. Coprendo il motivo per cui la gente cerca sempre più  spesso  case isolate, alle volte anche con scarsi servizi, ma dovendo  scegliere tra la convivenza con i vicini e percorrere chilometri per fare, ad esempio, dei semplici approvvigionamenti alimentari sia più accettabile questa seconda opzione rispetto alla prima. 



venerdì 25 giugno 2021

E' arrivata l'estate

 

Come previsto, l'estate è arrivata con il suo bagaglio di caldo, che però si è esaurito in pochi  giorni per lasciare spazio a temporali e frescura. Per me, quei pochi  giorni di caldo intenso  si sono  sviluppati in una recrudescenza della mia malattia e a tutt'oggi non sto ancora bene. Questo significa un rallentamento della mia attività quotidiana e un inceppo nel sostegno al marito che lavora ancora da casa. Nel  frattempo il mondo  si sta aprendo  e tornando  ad una quasi  normalità. Approfittando  di  questa ripresa, giorni fa sono riuscita a fare un po' di  shopping e a rimpolpare il mio guardaroba estivo, giusto prima di avere i miei disagi  fisici. Quella è stata la mia ultima uscita e dopo è stato come se mi  mi ritrovassi in uno dei  tanti lock down passati, cioè chiusa in casa e questa volta seduta o distesa sul divano. Benché abbia fatto nuovi  acquisti estivi, a causa della mia condizione, non sono ancora riuscita a fare il cambio nell'armadio e le magliette a maniche corte sono ancora tutte in alto. Le giornate, fresche per la pioggia, hanno contribuito ad allungare il momento del cambio stagionale e il disagio fisico a diminuire il desiderio di indossare i nuovi  abiti e pertanto a metterli  a portata di  mano. Da giorni in televisione si parla dell'estate come del momento delle vacanze e io so  che quest'anno non andrò da nessuna parte, almeno così credo. La casa di  campagna è sottosopra in quanto  si  spera che possa essere ristrutturata per le mie esigenze in tempi  accettabili, perciò andarci per me sarebbe solo un altro disagio. Non so ancora come questa estate gestiremo la situazione; mio marito ha iniziato a spostare un po' di mobili e io non ho voglia di  andare a vedere in quali condizioni si trova adesso. So che la casa è sempre lì, ma vederla con le cose fuori posto o impacchettate mi dà fastidio, anche se mio marito mi dice che posso andarci ugualmente e che lo spazio è  agibile. Non so che altro dire se non ... boh! 😕 Al momento sto solo pensando  a quando  verrà a fare più caldo  e a come affrontare la situazione. Quest'anno la mia malattia si è  fatta sentire in anticipo e non pensavo  che sarebbe successo proprio nel mese di  giugno, mi chiedo  come sarà il resto dell' estate se parto già così debilitata. Per tirarmi su di morale e non abbattermi troppo questa volta ho deciso  di  aggirare l'ostacolo e, dal momento che sono costretta a starmene sul divano, ho deciso di  vivere delle vacanze virtuali guardando su  YouTube dei  video di  spiagge e luoghi  meravigliosi  che mai  visiterò. Certo che una passeggiata virtuale sulla spiaggia non è lo stesso che farla davvero, ma a pensarci  bene come riuscirei a camminare sulla sabbia con un deambulatore? E' vero che esistono spiagge con accesso  ai  disabili , però è  comunque complicato praticarle con la sabbia che finisce nelle ruote e anche farsi  spingere sulla carrozzina è più faticoso  che sul marciapiede. Dal momento che per me il mare è escluso ho deciso  di  guardare i video di spiagge "in", perciò, via alle spiagge delle Maldive, delle Seychelles, delle Hawaii e così via: viaggi  gratis a costo 0 😄 Non ho  voglia di pensare a come sarà l'estate di  quest'anno, è già tanto che non c'è più il lockdown.



venerdì 11 giugno 2021

Ripresa

 

E' passato più di un mese dall'ultima volta che ho scritto in questo blog, ma la mia assenza è stata per via della ripresa, cioè il momento in cui i colori delle regioni sono cambiati e si è potuto uscire nuovamente senza divieti, salvo quello del coprifuoco. Naturalmente ho potuto tornare nei  centri commerciali e fare la spesa, senza contare che ho  rivisto i miei  famigliari. Nel mese di  aprile ho  terminato la mia vaccinazione con Pfizer e questa volta ho  avuto una leggera reazione, esattamente 24 ore dopo l'iniezione. E' stata più la paura che altro; mi sembrava di  avere la febbre e in realtà non l'avevo, ogni poco mi misuravo la temperatura o me la misurava mio marito e in definitiva il valore più  alto che ho  avuto è  stato 36,8 °: ridicolo! A questa sensazione di falsa febbre si è  aggiunta un po' di  stanchezza che mi ha costretta a stare a riposo per tutto il giorno, ma quello successivo era già passato tutto. Dopo la seconda vaccinazione mi sono sentita più tranquilla e poi, nel giro  di  qualche settimana, il passaggio in zona gialla della mia regione mi ha permesso di  riprendere la mia solita vita. Da allora ho  solo più pensato a sistemare la casa, uscire ed occuparmi  del mio  sito  di  grafica, non sarà stato molto, ma io mi sentivo più  distesa. Mi dispiace di non essermi più occupata di  questo  spazietto, ma è anche vero che non ho più graficato in quanto  ero  troppo presa da altri interessi. 

Intanto, in questo periodo  di  tempo, io e mio marito abbiamo consolidato il nostro interesse per gli acquisti online, tanto da diventare una valida alternativa all'acquisto in negozio. Con la riapertura dei  centri  commerciali abbiamo riservato le compere solo più per la spesa e l'abbigliamento. Non credevo  che sarebbe successo, ma questi "apri e chiudi" legati all'alternarsi  dei lockdown ci  hanno  spinti ad un'altra forma di  acquisto e a scoprire che nel farlo c'erano pure dei  vantaggi  economici non trascurabili. Certo che lo schermo del computer non è paragonabile ad una passeggiata tra le vetrine, la vera differenza la fanno i prezzi e mi riferisco ad  una comparazione tra articoli uguali a quelli dei negozi. Un'esempio, per capirci meglio. Stavamo cercando un paio di cuffie per la tv e, dal momento che io  e mio marito  siamo per l'acquisto diretto, ovviamente siamo andati subito in un negozio di elettrodomestici, uno di quelli presenti in un centro commerciale vicino a casa nostra, per trovarlo. Non è stato difficile scoprire che su uno degli scaffali c'era il modello che cercavamo ed eravamo sul punto  di  effettuare la spesa quando mio marito, per curiosità, ha provato a vedere sullo smartphone  quanto costava se l'avessimo preso  su  Amazon. Sorpresa: su Amazon costava 15,00 € in meno. Siamo usciti dal negozio e poi abbiamo acquistato le cuffie su Amazon. Non so perché ci sia una differenza simile di  prezzo tra il negozio ed il sito, non mi interessa, a me conviene e basta. Da quella volta abbiamo fatto anche altri  acquisti e non credo  sarà l'ultima, l'unica cosa che mi secca sono  gli acquisti di abbigliamento e scarpe: quelli non li puoi provare e secondo me fare il reso è fastidioso, io voglio tutto e subito e senza intoppi. A parte queste piccolezze, tornare nei  negozi è stato piacevole e spero che questa estate non sia vincolata da altre chiusure, così posso  dedicarmi  allo shopping vecchio stile. 



domenica 11 aprile 2021

Aprile, il mese delle vaccinazioni

 

La Pasqua quest'anno è caduta nei primi di aprile e, contrariamente agli anni passati, si sapeva già che sarebbe trascorsa all'insegna delle restrizioni da covid per cui da parte nostra non c'erano programmi speciali per trascorrerla. Inaspettatamente, invece di  colombe pasquali e uova di  cioccolato, sono arrivate le chiamate per le vaccinazioni anti-covid. Il primo ad essere stato vaccinato è stato mio figlio, che avendo fatto il covid ha ricevuto un'unica dose di vaccino cui non non seguirà il richiamo, poi è arrivata la chiamata per i miei genitori ultraottantenni. Per loro la questione è stata un po' tortuosa; non sono riusciti a leggere il messaggio sul cellulare ed hanno perso la prima chiamata. Mio marito, non appena ha saputo della questione, si è subito attivato telefonando al numero verde per le vaccinazioni e, siccome questo funziona, nel giro di pochi giorni hanno ricevuto una seconda chiamata e sono stati vaccinati anche loro. Nel  frattempo è arrivato prima l'avviso di vaccinazione  per mio marito, che è il mio "caregiver", e poi per me. L'inizio di aprile è stato segnato dall'ansia da vaccinazione, dovuta non tanto alla puntura, considerata fastidiosa ma comprensibile, quanto all'inoculo di una malattia che finora non ci aveva toccato e la paura delle eventuali  reazioni al vaccino. Premetto, prima di  altre spiegazioni, che per tutti è andata bene. Mio figlio è stato il primo ed è stato vaccinato con lo Pfizer, ci ha raccontato di aver avuto un po' di  dolenzia al braccio dell'inoculo, dolenzia che poi era passata; poi è toccato ai miei  genitori, entrambi  vaccinati con lo Pfizer, e pure loro non hanno avuto problemi. Mio marito invece è stato l'unico  ad essere vaccinato con Astrazeneca, in quanto sopra i sessanta anni e in buona salute, e anche lui non ha avuto problemi, tranne questa leggera dolenzia al braccio che poi è passata nel  giro  di pochissimo. Io sono stata l'ultima ad essere vaccinata e , in quanto "soggetto debole", sono stata vaccinata con lo Pfizer e anche per me è andato tutto bene. Mancano all'appello mia figlia e il suo compagno che, data l'età, verranno vaccinati in seguito. Nel complesso la vaccinazione non ha dato fastidi ed è stata tollerabile. Per la mia famiglia è avvenuta in questi centri allestiti in edifici  riconvertiti ed è risultata valida sia per l'assistenza che per l'organizzazione, per me è avvenuta in ospedale. Avrei  voluta farla anche io in uno di  quei  posti 😒 Arrivare all'ospedale in cui dovevo andare è stato difficile; il parcheggio dell'ospedale era chiuso in quanto ci hanno  allestito un ospedale da campo militare, probabilmente una struttura covid, per cui mio marito ha dovuto trovare posto in parcheggio più lontano e a pagamento. Poi andare dal parcheggio all'ospedale è stato complicato e, dovendo usare il deambulatore, ho dovuto districarmi tra auto parcheggiate e strade trafficate; quando ho  finalmente raggiunto il punto stabilito di vaccinazione, ho  avuto la brutta sorpresa di non trovare l'accoglienza. Nella piccolissima reception non c'era nessuno, né un infermiere o altra persona cui  rivolgersi e, nel giro di un minuto, hanno cominciato ad arrivare tutti i convocati che l'hanno riempita con il rischio di  assembramento. Tutti quanti eravamo già muniti dei moduli specifici, scaricati da internet e debitamente compilati, pronti per la consegna al fine di velocizzare la cosa, invece abbiamo scoperto che ne dovevamo compilarne altri forniti dall'ospedale stesso. In breve è scoppiato il malumore generale per la mancanza di  comunicazione, la similarità di modulistica da compilare e la disorganizzazione. Finalmente in quel trambusto generale è poi arrivata un'infermiera che ci  ha fatti accomodare in una saletta adiacente, vuota e senza servizio di  sicurezza, in cui tutti quanti hanno cercato di  sedersi e di mantenere il più possibile le distanze e poi, dopo un po', sono iniziate le vaccinazioni. A differenza della disorganizzazione di accoglienza, il personale addetto alla vaccinazione è stato gentilissimo, efficiente e premuroso. L'inoculo dura in totale tre secondi d'orologio, non si  sente l'ago né in entrata, né in uscita ma solo questo liquido  che penetra soffusamente nel braccio. Dopo due minuti si comincia ad avvertire un leggero intorpidimento al braccio che poi svanisce spontaneamente nel  giro di qualche minuto e, trascorso il fatidico quarto d'ora nella saletta di prima tra gente che arriva o se ne va, si può finalmente tornare a casa. Credo che complessivamente il disagio più grande sia stato l'ansia da vaccinazione che la vaccinazione in sé. I moduli che si compilano prima di fare il vaccino vengono letti in tutti i punti cruciali e vengono fatte domande specifiche al paziente prima di  vaccinarlo per cui, se dovesse malauguratamente succedere qualcosa, si è pronti ad intervenire in tutta sicurezza. Tra tre settimane tutti noi che abbiamo fatto lo Pfizer dovremo  fare il richiamo, l'unico che dovrà farlo  tra tre mesi è mio  marito in quanto ha fatto Astrazeneca. Non so  che pensare per quanto  toccherà a me; ritornare in quel posto con quei  disagi  organizzativi mi mette in apprensione 😖



sabato 3 aprile 2021

I miei acquisti sono arrivati

 

In un momento di zona gialla ero andata con mio marito in un negozio di divani, per la precisione “Poltrone e Sofà”, ed avevamo ordinato un divano ed una poltroncina per il soggiorno; quando mi avevano detto che sarebbero trascorsi novanta giorni lavorativi prima della consegna, avevo compreso che avrei dovuto pazientare un bel po’ prima di averli ed ho iniziato ad aspettare. Questa settimana è finalmente arrivata la telefonata che ci annunciava la consegna e io e mio marito abbiamo tirato un sospiro di sollievo: finalmente i tanto attesi mobili stavano per arrivare a casa. Al momento della consegna il vecchio divano è stato ritirato e portato via mentre la vecchia poltroncina è finita in mansarda, cioè nel nostro ripostiglio, e i nuovi acquisti hanno fatto il loro ingresso trionfale e preso il posto dei loro predecessori. Non appena i trasportatori se ne sono andati io ho fatto pulizia e poi ho provato subito il nuovo divano: che meraviglia! Essendo un divano letto è più alto del precedente, che non lo era, e poi è rigido; adesso posso sedermi ed alzarmi senza problemi e non sprofondo più nella seduta. Un’altra caratteristica del nuovo acquisto sono i poggiatesta che si possono alzare o abbassare secondo necessità; trattandosi di un divano a due posti ed essendo le sedute separate, io ho deciso di  tenere il mio poggiatesta abbassato mentre mio marito alzato, insomma questa possibilità è una comodità in più per entrambi. E la poltroncina? Comoda anche quella, anche se essendo piccola non parrebbe. Nella visione d’insieme la stanza non ha perso la sua caratteristica disposizione, benché i nuovi mobili siano leggermente più grandi dei precedenti e occupino lo stesso posto degli altri, e i colori dei nuovi acquisti complessivamente non stonano con il resto dell’arredo. Personalmente credevo che la poltroncina gialla avrebbe dato una vistosa nota di colore alla stanza, invece il giallo scelto non è poi così appariscente e si integra bene con tutto il resto, forse il marcato effetto di contrasto era più evidente in negozio che a casa. Anche mio marito è soddisfatto dei nuovi arrivi, li ha provati insieme a me e tutti e due ci siamo abituati subito alla novità, forse perché più comoda, e non rimpiangiamo i vecchi mobili.


Questa è stata la settimana degli arrivi, infatti, dopo quello del divano e della poltroncina, c’è stato quello di un ordine fatto online. A causa del fatto che siamo ancora in zona rossa alcune tipologie di negozio sono chiuse e questa limitazione può diventare insostenibile, specie se gli oggetti da comprare sono indispensabili alla vita quotidiana. In questi giorni si sono rotte le cuffie del televisore e nel mio caso sono indispensabili alla mia vita quotidiana. Siccome l’apparecchio si trova nella stessa stanza dove c’è il mio computer, io e mio marito ci siamo trovati in difficoltà a stare nello stesso ambiente. Per evitare di disturbarci da anni usiamo le cuffie, così, se mio marito vuole vedere un film o seguire le partite, con le cuffie può godersi lo spettacolo mentre io posso lavorare al computer; in questo modo tutti e due possiamo tranquillamente fare attività diverse nella stessa stanza. Dal momento che dopo vari tentativi non siamo riusciti a riparare le vecchie cuffie, mio marito ne ha ordinate un paio nuovo su Amazon e io ne ho approfittato per aggiungere all’ordine altre piccole cose. Per farla breve, ci siamo trovati con un ordine cumulativo e gli oggetti, che sono arrivati tutti insieme, ora sono già in uso. Nella lista le cose aggiunte erano: delle piccole spugne rotonde in silicone, utili per lavare le stoviglie, la cucina, il bagno e così via, dei ganci calamitati da appendere al metallo e dei ganci per la sbarra della cucina, gli utilissimi “infila-ago”, delle “museruole” di  silicone da mettere sotto la mascherina per evitare che finisca in bocca quando si parla, i tappi in silicone per le gambe delle sedie della cucina, un cestello in plastica per la cottura a vapore, il filo per stendere da mettere sul balcone e le calze per me. Uff! Devo ammettere che questo l’ordine più lungo che abbiamo mai fatto fino ad ora! Se i negozi di casalinghi fossero aperti queste cose le avrei cercate lì oppure in ferramenta, ma i primi sono chiusi e il negozio di ferramenta vicino a casa mia non è sempre stato soddisfacente. C’è poco da fare: si compra online. Adesso, neanche a farlo apposta, io e mio marito dobbiamo entrambi comprarci le ciabatte, che si sono consumate a forza di stare sempre in casa, e credo che finiremo per acquistare anche quelle online, dal momento che i negozi di scarpe sono chiusi. Ma si può?




domenica 28 marzo 2021

Giornate a casa

 

La primavera è ormai iniziata da un po' e ci  sono sempre giornate di  sole con temperature più miti, soltanto l'aria è ancora frizzante ed obbliga a mettere la giacca. Dalla finestra di  casa guardo le montagne con le cime ancora bianche e le pendici  scoperte, segno che il bel tempo è costante ma fa ancora un po' freddo. Verrebbe voglia di uscire, di  andare a fare passeggiate e scoprire i giardini  fioriti, invece bisogna restare a casa in quanto siamo ancora tutti in zona rossa e le uniche passeggiate fattibili sono quelle nei pressi di casa, da me però non c'è molto da vedere. Poco importa, ormai mi sono abituata a starmene rintanata tra le mura domestiche e la vita che facevo  prima me la sto  dimenticando. Unica novità in questa routine è  stata la visita a mio figlio, che adesso sta bene dopo l'episodio covid ed ha ripreso la sua vita normale: come sono contenta 😊 In questi giorni la mia smania di  riordinare si è un po' calmata e adesso sto cercando di abituarmi alle nuove sistemazioni delle cose, al contrario mio marito sembra essere stato così contagiato da questo mio impulso al rassetto che questo fine settimana è tornato a ripulire la mansarda. Questa volta non l'ho seguito e ha dovuto cavarsela da solo. So che comunque ha fatto altri sacchetti di immondizia e li ha buttati via, mentre io non me ne sono preoccupata più di  tanto. Certo che questa intenzione di ripulire il magazzino sta diventando un'impresa memorabile che ci  ricorderemo nel tempo. Anni e anni di accumulo senza mai smaltire nulla alla fine hanno creato solo caos. Io penso  che entrambi abbiamo capito che tutta quella roba alla fine è diventata ingestibile e che occupa solo spazio; soprattutto, abbiamo capito che il passato deve essere lasciato andare e che la memoria è dentro di noi. Mi sembra di dire banalità, invece non è facile staccarsi dai  ricordi o, perlomeno, da alcuni ricordi. Ci sono oggetti che vale la pena di  conservare, mentre altri si possono gettare senza tanti problemi. Alcune persone smaltiscono subito quello che non serve loro senza farsi  troppi pensieri, mentre per noi questa operazione è stata più complicata. Probabilmente questo fatto deriva  dall'educazione che abbiamo ricevuto dai  nostri genitori,  che avendo  vissuto la guerra e patito privazioni, ci  hanno insegnato il risparmio e a conservare tutto, anche le cose inutili, al solo scopo di evitare sprechi oppure per mantenere vivo un ricordo  affettivo. Nel mondo attuale tutto questo ha un senso  relativo; si parla di  riciclo e di  gestione dello spreco, ma si  parla anche di una vita più minimal ed essenziale. Insomma, va bene tenere le cose che possono tornare utili o trasformarle in altre cose sempre utili, però è importante tenere quello che serve veramente alla vita di tutti i  giorni senza eccedere altrimenti  le case scoppiano. Per me e per mio  marito questo riordino è una questione legata più all'età, e quindi  gestionale, che di  filosofia di vita. Sicuramente semplificarci la vita ci  fa piacere e ci lascia spazio per dedicarci  a cose che ci piacciono di più del mettere a posto. Io, poi, con i miei problemi di  salute, comincio ad avere serie difficoltà nel mantenere ordinata la casa, per questo motivo  sto cercando  di  facilitarmene la gestione quotidiana, giusto per non dover chiedere un aiuto  esterno ed essere ancora autonoma. Comunque, tutta questa storia è saltata fuori  con la pandemia. Se non si fosse stati obbligati a restare a casa probabilmente avrei  rimandato questo impegno a data da stabilirsi e avrei  continuato a lamentarmi, dicendo  che non ce la facevo più. Insomma, non tutto il male viene per nuocere 😄



domenica 21 marzo 2021

Esplorazione in mansarda

 

Oggi è il primo  giorno  di primavera e la giornata si  aperta all'insegna di  sole e freddo; nei  giorni  scorsi  c'è stato il vento e adesso è  arrivato il freddo, secco  e penetrante, che fa accendere la caldaia di  casa. Siamo ancora in zona rossa e non si può andare da nessuna parte, ma che importa tanto  tutti i  negozi e i centri commerciali sono  chiusi e che faccia sole o che piova non ha nessuna importanza. Come primo  giorno di primavera ho osato andare nella mansarda, cioè nel  magazzino di  casa, per un'incursione esplorativa e per provare a fare un po' di  decluttering. Da settimane mio marito insiste per affrontare il problema e io ogni  volta rimando o trovo  scuse, ma oggi è stato diverso, non so perché proprio  oggi fosse diverso, credo solo che queste settimane di ordine e pulizia in casa mi abbiano spinta ad andare oltre. Appena messo piede in quella specie di magazzino ho cercato una sedia su  cui  sedermi e di  guardarmi il meno possibile intorno: troppo lavoro da fare! Al contrario di me, mio marito si è  messo subito all'opera. Ha iniziato con l'aprire un vecchio mobile e a portarmi  delle cose da prendere in esame, io le visionavo e dicevo: "questo in pattuma, questo si  tiene". In un'ora l'abbiamo ripulito, ma il risultato complessivo è sempre uguale: si  conserva troppo. Nessuno dei  due riesce a liberarsi di  tutto e c'è sempre qualcosa che dispiace buttare via. Anche se siamo riusciti a fare tre sacchetti di immondizia c'è ancora parecchia roba inutile da buttare. Molte delle cose stoccate in mansarda sono dei  figli e dal mio punto di  vista toccherebbe loro deciderne la sorte, per questo però bisogna aspettare che si  decidano a farlo, cioè ... tra millenni 😄 Dopo un'ora di lavoro io mi sono  ritirata, non tanto per la fatica fisica quanto per quella mentale; non sembra, ma ci  vuole concentrazione per fare qualsiasi scelta, specie se si  tratta della scelta definitiva. Mio marito invece è andato avanti ancora per un po', giusto il tempo di guardare delle cose personali e prendere i sacchetti per andarli a gettare nel cassonetto. Forse il prossimo  fine settimana si  farà ancora qualcosa, non so, io non ho molta voglia di  riprendere questo genere di lavoro; so  che  è necessario, ma è così  noioso. Tornata a casa mi sono domandata perché ho messo via così tanta roba inutile e non sono riuscita a trovare una risposta convincente, eccetto che questo genere di pulizia avrei  dovuto farlo anni fa, quando  stavo  meglio, oppure che avrei dovuto buttare via le cose subito per non doverci pensare dopo. La mansarda in passato è stata per lo  più il magazzino di  casa e il luogo delle feste dei  figli,  adesso non saprei cosa farne una volta ripulita, non è abitabile né trasformabile in qualcosa di  diverso da un magazzino. Mio marito vorrebbe farne una stanza di uso indefinito, ma d'estate è un forno e d'inverno un frigorifero, chi ci vorrebbe stare lì dentro? Forse non vedo la questione nella giusta prospettiva solo perché adesso è sporca, piena di cose vecchie di cui molte inutili e io non ho idee in proposito. Probabilmente, quando verrà ordinata e sarà più presentabile, magari potrò pensarla come ad un deposito organizzato, pratico e razionale oppure ... ad una stanza di uso indefinito: si  vedrà 😔