Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

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Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

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domenica 28 aprile 2019

Quando le cose non vanno come dovrebbero

Anche Pasqua e il 25 aprile sono  passati e quest'anno erano praticamente appiccicati con pochi  giorni feriali  tra le due festività, ma le cose non sono andate come avrebbero  dovuto. Tanto per cominciare alcune settimane fa mi  ero  raffreddata e per quindici  giorni non sono  stata bene; speravo che almeno per Pasqua sarei  stata meglio e per fortuna è andata così, però  si  sono ammalati i miei famigliari. Tutto  era stato programmato per andare nella casa di  campagna, dove avremmo  fatto la grigliata all'aperto, ma il tempo ha cominciato a fare i capricci: si è rannuvolato, sono iniziate le piogge e le temperature si sono abbassate. Anche con il maltempo il proposito di andare in mezzo al verde  non era cambiato, tutto si  sarebbe realizzato mettendo la griglia al coperto e si  sarebbe pranzato il casa; nessuno aveva previsto l'arrivo  dei malanni. Per farla breve, la mia famiglia si è  dimezzata e Pasqua l'ho  trascorsa con mio marito, mia figlia e il suo compagno. A quel punto non siamo più partiti e la grigliata l'abbiamo  dovuta fare a casa sul grill elettrico, anche perché le carni erano  già state acquistate e non si poteva cambiare menù.
Per il 25 aprile invece ho  deciso  di  approfittarne e di  andare in un centro  commerciale: idea sbagliatissima 😯 Dal momento che quel  giorno pioveva e la gente, come me, non sapeva dove andare ci  siamo  ritrovati  tutti a girare  al coperto per negozi. Dopo un po' sono scappata per la confusione. Era pieno  di  bambini urlanti che si  divertivano  sulle giostrine e su  degli strani pupazzi a forma di  animale automoventi, mentre gli adulti affollavano i negozi e le casse; era praticamente impossibile muoversi. Io ho già  delle difficoltà  a spostarmi  con il girello negli  stand, figuriamoci  se poi sono pure affollati. Sono  riuscita a fare un solo  acquisto e poi me ne sono  andata perché non resistevo più. In questo periodo  è  all'ordine del  giorno la polemica sulla chiusura dei  centri  commerciali la domenica e i  festivi, personalmente trovo  la questione assurda. Mi  chiedo dove deve andare la gente adesso che il passeggio non esiste più, dal momento che la maggior parte dei  negozi  sono  spariti . I centri  commerciali non sono solo  luoghi  destinati all'acquisto, sono  diventati luoghi  di  aggregazione ed intrattenimento e questo indipendentemente dalla loro  ampiezza. Ci vanno  gli  anziani che si  ritrovano per chiacchierare, i disabili e gli invalidi  come me perché  c'è l'accesso alle carrozzelle, le famiglie con bambini in quanto  ci  sono le aree gioco e tutto il resto  della popolazione che si  ritrova semplicemente per passeggiare e guardare le vetrine. Il fatto che i centri  commerciali  siano  al  coperto li  rende confortevoli in tutte le stagioni; sono  caldi in inverno, asciutti se piove  e freschi  d'estate. Chiuderli la domenica e nei  festivi diminuirebbe il  flusso  di  affari  commerciali e le opportunità  di  visita da parte della popolazione. I commessi,  che si lamentano perché  debbono lavorare in giorni  destinati  al  riposo, non pensano  che ci  sono altri lavoratori che hanno occupazioni tali da essere impegnati nei  medesimi  giorni? Non voglio parlare di  medici, infermieri, vigili  del  fuoco, poliziotti  e così  via in quanto  sono persone che svolgono  attività  di primaria utilità, senza e quali non si  garantirebbe un servizio  sociale, ma ad esempio le persone che stanno alle casse del  cinema il giorno  di  Natale? Quelle non hanno  diritto di  festeggiare come tutti  gli  altri? Non mi sembra che svolgano un'attività di primaria utilità. Io credo  che ormai i centri  commerciali svolgano un servizio importante per la popolazione e chi  ci  lavora dentro  dovrebbe capirlo. Piuttosto si  dovrebbe parlare della loro remunerazione e degli orari di lavoro che debbono  sostenere, che forse dovrebbero essere resi  più conformi alla loro professione. Credo  che se  i  centri  commerciali dovessero essere chiusi la domenica e i festivi, la gente che vuole fare acquisti  finirebbe per farli  solo  più  su internet; infatti, anche io sto  cominciando  ad orientarmi in quel  senso, anche se preferisco acquistare in negozio. Se tutti comprassero  solo più su internet, spesa alimentare compresa, credo  i centri  commerciali a quel punto chiuderebbero e allora ci  sarebbero domeniche e festivi tutti i  giorni e sarebbe sicuramente peggio.

La mia guerra agli  scarafaggi mi sta vedendo ogni  giorno  sempre più perdente, ma forse uno  spiraglio si  sta aprendo. Finalmente c'è  stata l'assemblea condominiale e sembrerebbe che tutti si  siano  convinti  a sbarazzarsi  dei  piccioni dal  tetto, mettendo il sistema elettrificato e limitando  così la  presenza di  scarafaggi, che adesso  hanno invaso il condominio. Io sono  diventata così insofferente, che non entro più in cucina se prima non è passato mio  marito  a pulire. La disinfestazione domiciliare, che abbiamo  eseguito tempo  fa, si è  esaurita e non ha risolto il problema e io sono  veramente stressata da questa questione. E' inaccettabile subire l'assalto  di  questi insetti, anche perché non sono  riuscita a capire quale sia la via del loro accesso. Tutte le sere metto insetticida nei punti  critici, ma sembra  inutile. Vorrei davvero cambiare casa, anche se è intollerabile non poter restare dove ho  scelto di  stare.


sabato 13 aprile 2019

Giornate da malanni


Questo  tempo uggioso è favorevole ai malanni e io ne sono una prova; da giorni continuo ad essere raffreddata e con la raucedine e mi sento pure spossata. Ogni  mattina spero di  alzarmi  e stare meglio, invece continuo a tossire e ad essere fiacca. Avevo  chiesto a mio marito di prendermi uno sciroppo per la tosse, ma lui è andato in farmacia e si è  dimenticato di  elencare tutti i farmaci  della mia terapia e mi ha preso un prodotto inadeguato. Poi, non avendo più  voglia di  andarlo a cambiare, lo sciroppo è stato messo nel  ripostiglio dei medicinali col presupposto di un uso  futuro e io sono  rimasta senza medicamento. Non so  se arrabbiarmi o portare pazienza, in quanto anche i mariti invecchiano e la memoria fa loro difetto o, più presumibilmente, non ci  arrivano proprio a ricordare certe cose 😟 Sta di  fatto che io continuo a stare male e non riesco  neanche a pensare a quello che devo  fare; il giorno lo passo un po' al  computer e un po' distesa a guardare la tv: mi sembra di essere un  vegetale 😧
Tra breve sarà Pasqua e io non sono ancora riuscita a fare un pensierino ai miei famigliari. E' vero che non è  tradizione fare regali come a Natale e, se si  deve, ci  si scambia cose come uova di Pasqua o colombe, ma io vorrei fare ugualmente un regalino, anche solo una sciocchezza, e che non sia necessariamente un dolce. Per l'occasione i miei  genitori mi hanno anticipata e mi hanno  regalato il "tronchetto pasquale", un dolce al  cioccolato  buonissimo, lo so perché l'ho già assaggiato anche se non è  ancora festa :D Per la verità dovrei  stare attenta a quello  che mangio, dal momento che sono passati circa due mesi dall'operazione di  colecisti, ma sono  troppo golosa e il binomio dolce e cioccolato è una tentazione davvero irresistibile. I giorni passano in fretta, anche se quando  si è  ammalati sembra che il tempo sia più lungo; in realtà, è solo una falsa percezione dovuta al fatto che non si  vede l'ora di  stare meglio.


giovedì 11 aprile 2019

Raucedine

In questi ultimi  giorni il tempo è cambiato, è sparito il sole, piove e le temperature si  sono abbassate; sono i capricci  di primavera, che prima regala giornate bellissime, che anticipano l'estate, e poi giornate che ricordano l'autunno. Non so come ho  fatto, ma ho preso un colpo d'aria e adesso ho la raucedine. E'  veramente seccante :\ Mi dà un fastidio non riuscire a parlare e a tossire mentre parlo ... 😠 Neanche a farlo  apposta sono le giornate in cui ho  ricevuto più  telefonate ed ho  avuto più impegni. La gente non ci  fa caso  se ho  la voce cavernosa e tossico, ma io mi  sento  a disagio e temo di non essere capita mentre parlo. Purtroppo il malanno impiegherà il suo  tempo ad andarsene e nel  frattempo io sto prendendo medicine per farlo andare via, cioè, così  si  dice, ma in realtà se andrà quando vuole lui e non quando  voglio io, cioè adesso.  Spero  di  stare bene per Pasqua, non mi andrebbe continuare a prendere pastiglie anche durante la festa e fare la figura dell'ammalata. La mia famiglia è  già  stata avvisata del mio  stato e tutti mi  stanno  facendo gli  auguri di pronta guarigione, mentre io mi  chiedo  come sono  riuscita a superare indenne l'inverno per poi  raffreddarmi adesso 😯 Sono così di malumore che non sono neanche andata alla finestra a guardare la pioggia che scende e lava il mio balcone, di  solito è una cosa che mi  rasserena perché lo pulisce dalle lordure dei piccioni, ma ho la gola e l'umore irritati. Quando oggi sono uscita per andare ad un appuntamento, mi sono imbacuccata tutta ed ho preso l'ombrello; per fortuna in quel momento non pioveva forte e mi  sono  bagnata poco. Tornata a casa ho cominciato a tossire ed ho  dovuto  sdraiarmi, ma era solo  stanchezza e non febbre. Questa settimana le giornate sembrano più lunghe del  solito, lo so, è solo l'effetto del maltempo e della mia abitudine a lamentarmi :D


martedì 9 aprile 2019

La salute prima di tutto


Prendo cura di  me stessa sempre, ma questa volta ho voluto  fare qualcosa di più e ho deciso  di  fare un esame clinico che mi viene prescritto da anni e che rifiuto sempre di  fare perché mi dà un senso  di  claustrofobia: la risonanza magnetica. Dal momento che erano  dieci  anni  che non ne facevo più una, avevo  dimenticato parecchie cose riguardo l'apparecchiatura; ricordavo solo  quel  senso  di  soffocamento che mi  dava restare ferma in quel buco ombroso e l'attesa interminabile che la cosa finisse e basta. In dieci  anni, però, qualcosa è cambiato riguardo la strumentazione medica e quando mi  sono presentata per fare l'esame ho dato una rapida occhiata alla macchina, senza indugiare troppo  sui dettagli, per scoprire quanto  fosse paurosa ed ho  atteso  di  essere accompagnata al lettino. La stanza della risonanza era incredibilmente luminosa e bianca e anche l'apparecchiatura era tutta bianca, dentro e fuori, con alcune luci sull'imboccatura e, soprattutto, era un po' più corta di  come me la ricordavo. Una volta distesa sul lettino mi sono ritrovata a fissare il soffitto bianco mentre mi venivano infilate cuffie anti rumore e il gabbiotto, anche quello bianco, sulla faccia ed allora ho  chiuso  gli occhi. Poco dopo ero dentro e l'esame al mio cervello stava per iniziare; chissà quante ragnatele ci  avrebbero  trovato :D :D :D :D Tutto è partito con dei  suoni che mi  ricordavano le giostre a tema fantascientifico e subito ho pensato di  essere su un disco  volante, stile quelli del "Pizza Planet" di  Toy Story, poi mi sono  ricordata di tutte quelle persone che mi  raccontavano che quando  facevano la risonanza magnetica si  addormentavano ed ho  realizzato che forse ci  sarei  riuscita anch'io, così mi  sono  rilassata. Poco dopo ... la musica è  cambiata 😨 Un rumore assordante ha cominciato a martellarmi le orecchie e tutti i pensieri sereni, rilassanti e confortanti  sono  svaniti di  colpo. Ho socchiuso  gli occhi e dalle fessure del  gabbiotto ho intravisto la volta della macchina, bassissima ed incombente su  di me, e subito  li ho  richiusi: pessima idea 😲  Quanto sarebbe durato l'esame? Quando  sarebbe finito? E quanto  sarebbe durato  quell'orribile fracasso che mi faceva scoppiare la testa? La risposta che mi  davo era sempre la medesima: troppo 😰 Quando  finalmente il baccano pareva cessato ecco  arrivare degli  scossoni al lettino, poi dei  suoni fastidiosi ma accettabili per ancora un po' ed infine il rassicurante rumore del lettino che usciva da quella cava della tortura. Quando  tutto era poi finito ed io ero fuori, stordita ma all'aperto e sulla strada, mi sono ricordata del perché detestavo tanto  la risonanza magnetica: il rumore e il mio proposito è stato di  rifarla tra altri  dieci  anni, se sarò ancora viva. Mi auguro che inventino un'altra risonanza meno  rumorosa. Spero.


Ed eccomi  ad affrontare un'altra grande paura; dopo la risonanza magnetica il dentista. Anche in questo  caso ne è passato di  tempo  dall'ultima volta in cui ci  sono  stata: due anni invece di  dieci. Ero preoccupata per la visita di controllo e pensavo  che mi  avrebbero  trovato qualche caria e il pensiero  del  trapano mi spaventava alquanto, anche perché da un po' di  tempo avevo  degli insoliti  fastidi  e le gengive sanguinanti. Purtroppo, essendo passato troppo  tempo dall'ultima visita, ho  dovuto  rifare la panoramica dentaria, esame che adesso si  svolge in 30  secondi, e con mia grande soddisfazione ho scoperto che tutto era rimasto invariato, eccetto un bell'accumulo di  tartaro, colpevole del fastidi  e dei  sanguinamenti. Tra breve inizierò le sedute di igiene orale con un po'  di  apprensione, in quanto saranno lunghette e fastidiose, ma sicuramente niente trapano né anestesie :)


La mia guerra agli  scarafaggi non mi concede tregua e tutti i giorni  continuo a trovare la mia cucina invasa dai fastidiosi insetti. Finalmente ho  avuto la disinfestazione domiciliare da parte di una ditta specializzata, ma non mi sembra di  avere ottenuto  grandi  risultati. L'operatore che è venuto  da me per l'intervento mi ha spruzzato uno specifico  veleno a lunga durata, non tossico per le persone e a base acqua, in tutta la casa e la mansarda, con l'avvertenza di non lavare i pavimenti per alcuni  giorni. Mi è poi stato spiegato che il problema non è comunque risolvibile, in quanto si  tratta di un'infestazione a livello  condominiale e che per eliminarlo  definitivamente bisogna eliminare prima i piccioni  che hanno trovato dimora sul tetto, poiché il loro  guano è  cibo per gli  scarafaggi, per cui,  più ce n'è più ci sono scarafaggi. Questa era una conclusione a cui  ero  arrivata anche io e che avevo già fatto presente a miei  vicini  di  casa, ma come si  fa a convincere un intero condominio che per eliminare i piccioni  bisogna fare un intervento risolutivo e costoso? Tra breve ci  sarà  l'assemblea condominiale e la questione verrà discussa e io temo in un esito negativo :( Se potessi, metterei io il sistema elettrico anti-piccione sul tetto, ma credo sia impossibile per una questione di permessi. E anche di  spesa 😳