Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

Benvenuti/Welcome in Sogni  senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

martedì 31 marzo 2020

Sono stanca

E' un periodo  veramente pesante; ho perso il conto dei  giorni che sono a casa e credo  di  aver superato i quaranta, anche perché  ero in isolamento da prima che diventasse obbligatorio. Comincio ad avere segni  di  astenia e a faticare a reggermi in piedi, forse con il nuovo  decreto potrò uscire in un raggio limitato intorno alla casa e credo sia già molto, ma ho paura di non farcela e dovrò  essere trasportata in carrozzina. Sono stata ligia al regolamento, ma a che costo... Per gli invalidi  come me diventerà difficile riprendere la quotidianità e, dal momento che fin dopo Pasqua saranno in vigore queste restrizioni, potrei avere problemi a camminare. Non mi sono azzardata a chiedere consiglio in ospedale con una mail perché temo siano tutti impegnati  con il coronavirus e magari non hanno  nemmeno  tempo  di leggerla, temo  anche che il medico  di base, data la patologia, mi risponda di  rivolgermi  agli specialisti e non si  sbilanci  con una terapia diversa da quella che sto  già facendo, per cui sto cercando di resistere. La cyclette non è  sufficiente e mi  stanca ancora di più; avrei bisogno  di  fisioterapia, ma anche quella non è fattibile perché tutti  gli  studi  sono  chiusi. Basterebbe un po' d'aria, ma dopo  tutto questo  tempo trascorso  tra le mura domestiche anche una banale passeggiata potrebbe diventare un'impresa. Il tempo non è d'aiuto. In questi  giorni ci  sono  stati sbalzi  di  temperature, anche molto basse, vento e pioggia e la primavera ha mostrato il suo lato più  capriccioso. Tutti gli anni nel periodo pasquale succedono questi sbalzi  climatici e tutti  gli anni io li sopporto sempre di meno, quest'anno poi .... bah! Non ne parliamo. In casa faccio qualche faccenda ma, avendo perso l'allenamento legato alle uscite, mi stanco subito e devo  smettere per cui  finisco  davanti al computer o davanti alla tv. Graficare e fare i giochi  di internet dopo un po' mi annoiano e in tv c'è  ben poco  da vedere, ripetono  tutti i programmi e tutti i  film oppure parlano solo del covid 19: che barba!!!!! :\ Se penso  che prima mi lamentavo perché avevo troppi impegni adesso non c'è paragone. Esce solo mio marito, solo per fare la spesa  e solo una volta settimana, anche lui però comincia ad essere stanco di  questo andamento. Tra un po' per lui inizierà il lavoro da casa, forse sarà un diversivo e forse lo  sarà anche per me; per ora stiamo solo facendo le prove generali degli orari per abituarci e si  fatica a rispettarli a causa dell'essere stati  troppo  tempo in casa e anche per via del cambio dell'ora legale. A quello io non mi sono ancora abituata. Al mattino mi  sveglio troppo tardi e alla sera non riesco ad andare a dormire all'ora giusta e se ci  riesco non dormo: anche l'insonnia si mette di  mezzo :|  Direi che le lamentazioni sono state più che sufficienti e che non servono certo a cambiare la situazione, se non altro sono state lo sfogo del momento e domani è un altro  giorno.


sabato 28 marzo 2020

La primavera dalla finestra

Nei  giorni  scorsi  c'è stato un ritorno all'inverno dopo l'arrivo  della primavera. Le temperature sono calate di  alcuni  gradi, è piovuto e anche nevicato. Ho saputo  che la mia casa di  campagna si è  trovata coperta da un velo di  neve, ma io non ho certo potuto andare vedere com'era; me la sono immaginata con il tetto bianco e il giardino incolto  e credo fosse davvero così. Uno dei nostri vicini è passato nei pressi e ci ha detto telefonicamente che il tetto era bianco  ma a posto; un bella fortuna, visto che quest'anno è stato riparato ben due volte. I fiori del giardino adesso saranno sommersi  dall'erba, che non viene più tagliata da mesi, e gli alberi da frutto avranno  sicuramente patito questo  freddo improvviso; temo che quest'estate non raccoglierò un bel niente. Tutti gli anni è  la stessa storia: gli inverni  sono  troppo  miti, arriva la primavera e sotto Pasqua  fa freddo  e nevica. Non so  cosa dire. Tutti i giorni  guardo dalla finestra per vedere gli alberi dei giardini  confinanti, li vedo verdi o  coperti di  fiori e vorrei andare a fare una passeggiata, anzi, mi basterebbe una corsa in macchina per guardare fuori dal  finestrino pur di  assaporare un'aria diversa da quella domestica. Non ho ancora pulito il balcone. Con questo freddo ho di nuovo dovuto vestirmi  come quest'inverno e non ho avuto  voglia di iniziare le pulizie all'aperto; giorni addietro io e mio marito avevamo  eliminato vecchi vasi  e piante morte e già quello è  stato un inizio di pulizia. Aspetterò ancora, tanto, chi ha fretta?

Tutto è pronto per il lavoro da casa. Non parlo per me ma per mio marito, che all'inizio settimana ha ricevuto un nuovo  computer dal  compagno  di mia figlia. L'installazione è  andata a buon fine e tra breve inizierà il lavoro in studio. Ho  tempo un settimana per adattarmi ai nuovi  orari e capacitarmi  che mio marito starà ancora con me e che dovrò preparare il pranzo per due. In questi giorni  di ferie forzate averlo  vicino mi sembrava una lunga vacanza, adesso, però, sarà così fino a nuove disposizioni. Da subito ho capito che mentre è al computer non potrò disturbarlo  per farmi prendere la scatoletta sul ripiano in alto della cucina, né per farmi  aiutare a stendere il bucato, insomma, dovrò starmene buona buona e lasciarlo lavorare tranquillo. Sinceramente sono contenta, queste sono inezie; da sempre è andato a lavorare fuori e io mi sono arrangiata da sola, anche quando  avevo i  bambini piccoli, non vedo  alcuna ragione per cui non posso farlo di nuovo, in fondo  si parla solo di poche settimane fa. In questi  tempi di  epidemia, sapere che deve uscire per andare al  lavoro, per me sarebbe una grande preoccupazione, pertanto mi  ritengo una persona fortunata. E' brutto dover lavorare fuori di  casa con questa paura incombente del contagio, eppure c'è un sacco di  gente che lo deve fare per forza ed è  a loro che va la mia gratitudine; senza di essi io non potrei vivere al  sicuro nella mia casa.


martedì 24 marzo 2020

Un mese a casa

E'  trascorso un mese da quando  sono  rimasta volontariamente a casa in isolamento a causa del coronavirus e comincio ad avere un po' di  stanchezza. I giorni scorsi io e mio marito avevamo cercato di  rendere più confortevoli le stanze in cui abbiamo  deciso  di  soggiornare ciascuno per conto proprio e la cosa sta funzionando. Ci  rilassiamo, ci  dedichiamo ai nostri interessi da scrivania, ci ritroviamo per i pasti e per chiacchierare o per vedere un po' di  tv insieme, ma nella maggior parte del  tempo  stiamo separati per evitare tensioni a causa di questa forzatura casalinga. Non è che si  stia male a casa, piace ad entrambi, ma una boccata d'aria ogni  tanto ci  vuole e non intendo  andando solo  sul balcone. Ci facciamo forza e resistiamo; siamo una coppia affiatata, che si  vuole bene, ma siamo anche persone responsabili che comprendono la necessità di  rimanere chiusi. Mio marito non è più andato a fare la spesa, ma in fondo si  consuma poco; la mancanza di  adeguata attività  fisica ci  sta rendendo più inappetenti e così si mangia di meno. Il piatto di pasta è  diventato il piattino di pasta, la fettina di  carne è diventata la fettina per due e le provviste sono sufficienti ancora per altri  giorni. Meglio così, da una parte. La cyclette è  diventata la nostra forma di attività fisica, però non è la stessa cosa che andare a fare una passeggiata, ed è anche noiosa. E' una situazione che rende pigri e fa apprezzare di più il divano. Mi rendo  conto che sto guardando molta più televisione di prima, in primo luogo per essere aggiornata riguardo l'andamento dell'epidemia poi perché ho meno  voglia di  stare al  computer. Purtroppo, tolti i notiziari e i programmi di  approfondimento, non c'è molto altro da vedere. E' pieno di  film e telefilm di morti ammazzati 😯 Possibile che, vista la situazione drammatica che stiamo  vivendo, non si possa mettere qualcosa di  diverso nei palinsesti, magari meno drammatico? Se guardo la tv da sola in genere prediligo i programmi sulle case, però ripetono in continuazione sempre gli stessi episodi e le stesse serie e alla fine anche quelli diventano noiosi. Tanti canali  e così poca roba da vedere.
Adesso anche la voglia di  graficare sta diminuendo. Ci sono momenti in cui mi dedico  solo  ai miei giochi in internet e non creo nulla, persino andare nei miei siti più che piacevole sembra faticoso. Per questo  topic ho deciso  di  creare due tag dedicate alla Pasqua; in questi giorni  ho  visto le pubblicità delle uova di  cioccolato e mi è  venuta voglia di  farle. Mi domando chi comprerà uova e colombe se poi non si posso  vedere parenti e amici. E' una situazione assurda.


giovedì 19 marzo 2020

Quando si cambia stile di vita

Non si può più uscire, anzi, non si  deve uscire e restare a casa impone nuove abitudini  di vita. Da quando mio marito si è  ritrovato in ferie forzate e non  possiamo più fare le nostre attività in esterno, abbiamo cercato di ricrearci  degli  spazi per poter svolgere i nostri interessi personali in maniera indipendente, ritrovandoci  solo per i pasti,  per chiacchierare un po', per fare qualche lavoro domestico insieme o per guardare qualcosa in tv che piaccia a tutti  e due. Le giornate sembrano interminabili e stiamo cercando  di  riempirle con attività che prima erano svolte nella maggior parte nel  tempo libero. Si  cerca soprattutto di  vincere l'inedia che comporta questa situazione di isolamento, sforzandoci  di  essere attivi e di stare un po' meno davanti al computer  o alla tv, anche se, dopo tutti questi  giorni, sono la soluzione più  facile. Ieri ci  siamo detti che se dovevamo  stare in casa potevamo  renderla più confortevole, così abbiamo deciso  di  fare un po' di  spostamento di mobili nei  nostri  spazi. Non è stato niente di impegnativo o  faticoso in quanto non abbiamo spostato grandi volumi, ma solo un paio di  tavolini e riportato alla luce una vecchia poltroncina che stava prendendo polvere in mansarda, il nostro  ripostiglio. Abbiamo impiegato  tutto il pomeriggio, ci  siamo  stancati, abbiamo posizionato e riposizionato più  volte le cose, fino a raggiungere quella che per noi era la soluzione perfetta, e alla fine abbiamo pensato alla cena. Nel nostro piccolo abbiamo cercato di rendere il più possibile piacevole il nostro ambiente domestico, dal momento ci  dobbiamo trascorrere molto  tempo, anche se in realtà era gradevole anche prima di  questo  trasloco. La cosa buona è  stata che abbiamo  fatto tutto a costo zero, usando  quello che avevamo  già, e abbiamo anche creato il passatempo di un giorno. Io credo che questa storia del  coronavirus stia cambiando lo stile di vita a moltissime persone, che si  ritrovano a dover cambiare di  colpo le proprie abitudini e che questo sia difficile da realizzarsi. Ci si sente limitati, ma quello che è peggio è che si è maldisposti a rinunciare alle proprie consuetudini per un bene più grande. Capisco  che sia difficile stare a casa, lo  so perfettamente, ma possibile che tutti vivano in una scatola di  cartone così  brutta da volerne uscire ad ogni costo? Non lo  credo proprio; non sarà un palazzo principesco ma è la propria casa, e chi non ha nemmeno  quella? Che poi, con i mezzi che ci  sono adesso, possiamo stare in contatto con tutto il mondo, e allora? Un piccolo sforzo e stiamo a casa.


lunedì 16 marzo 2020

Uno sprazzo di sole

Dopo due giorni  umidi  e nuvolosi oggi c'è stato uno sprazzo di sole che ha subito illuminato la casa. Infatti stamattina mi sono alzata più presto  del solito, forse svegliata dalla luce che trapelava attraverso le tapparelle abbassate, e sono uscita sul  balcone. Nel cielo c'erano ancora parecchie nuvole, ma per fortuna non era più umido  come nei giorni scorsi. In quel mentre mio marito mi ha fatto notare in lontananza i cavalli  che correvano nel recinto di una fattoria poco  distante da casa nostra e sono  rimasta a guardarli  finché  sono  spariti dalla nostra vista, nascosti da una tettoia che fa loro da riparo. In quel momento lo sguardo  ha abbracciato in un colpo solo i  tetti delle case e dei  giardini  confinanti, da cui si  vede che è ormai primavera, e tutto è  finito lì perché poi siamo  rientrati. Un'altra settimana di  reclusione ci  aspetta, mentre il morbo impazza ovunque, quale citazione letteraria e di manzoniana memoria. In questo momento ho i ricordi narrati dai miei  genitori che hanno  vissuto la guerra sotto i bombardamenti e le loro devastanti descrizioni  fatte di  fughe, fame e paura, ma credo che questo sia qualcosa di peggio. Non appena si  accende la tv il bollettino dei  morti è sempre in ascesa e contemporaneamente si annuncia che il picco dei contagi non si è ancora raggiunto; impossibile non rabbrividire a queste notizie, è un incubo ad occhi aperti. Al momento in casa abbiamo ancora cibo a sufficienza, ma prima o poi bisognerà andare a fare la spesa. Ho tanta paura per mio marito che sarà costretto ad uscire alla ricerca di viveri. Non abbiamo una mascherina; non siamo  riusciti ad acquistarne una, che sono andate tutte esaurite prima ancora di pensare di  farne acquisto. Però,  ho dei  guanti  monouso :) Tempo addietro, prima che tutto questo succedesse, avevo acquistato una confezione-scorta di  guanti  bianchi usa e getta per i lavori  domestici e adesso  sembrano tornare utili per andare a fare la spesa; non è molto, ma questa piccola precauzione dà soddisfazione. Io purtroppo non posso uscire, sono invalida e immunodepressa, per cui  sono una persona a rischio e me ne rendo conto, stare in casa per me è l'unica soluzione, ma questo non toglie che sono preoccupata per il mio consorte che deve fare anche la mia parte. Comunque, continuo a non sentirmi  oppressa dal  dover stare in casa, anche se oggi, dopo aver visto quei  cavalli che correvano sul prato ho avuto desiderio di essere là a guardarli più  da vicino. Per fortuna mi è  tornata la voglia di  graficare e di  scrivere qui in questo  blog e tutto sembra meno  grigio.

domenica 15 marzo 2020

In isolamento

Sono ormai tre settimane, forse anche di più, che sono in isolamento e adesso anche mio marito si è unito a me, in ferie forzate a causa della terribile situazione causata dal coronavirus, e tutti e due ce ne stiamo  tappati in casa. Questa clausura obbligatoria mi sta facendo perdere la nozione del tempo e faccio fatica a rendermi conto in quale giorno della settimana mi  trovo: mi sembrano tutti uguali. Ho la sensazione di essere un astronauta nella stazione spaziale, dal momento che sono  quotidianamente chiusa in questa capsula che è la mia casa, e anche il mondo lo vedo  da lontano, cioè  dalla finestra o in tv,  che sono i miei oblò.  Non è  forse così che ci  si  sente quando  si  è  nello  spazio? Non ci  sono mai  stata, ma me lo immagino  in questo modo. Come per gli astronauti l'attività fisica ridotta mi sta indebolendo  fisicamente, infatti o sono  al computer o guardo la tv, per cui cerco  di  fare un po' di  cyclette per mantenere le gambe toniche, ma è così faticoso  e noioso. Persino le faccende domestiche  mi sembrano più pesanti  del solito e va a finire che ci  dedico  sempre meno  tempo. Quando  si potrà di nuovo uscire credo che farò non poca fatica a riabituarmi e non parlo solo  dal  punto di  vista fisico. Adesso che anche mio marito è a casa mi  risulta difficile organizzarmi; le abitudini  sono  sconvolte dalla sua presenza e, siccome sono  contenta che lui sia con me, mi sembra che sia sempre un giorno  di  festa per cui tendo  a rilassarmi invece che a impegnarmi in qualche attività domestica. E' vero: ci si impigrisce a stare sempre chiusi 😮 Non mi annoio, questo sia chiaro, il discorso è  che tendo  a dedicarmi  di più alle cose divertenti che a quelle importanti. Mi sta persino passando la voglia di  cucinare. Mio marito  ha fatto un po'  di  rifornimento, acquistando  anche piatti pronti e io tendo  a prediligere quelli piuttosto che a preparare io qualcosa. Metto le cose in microonde o in pentola, pochi minuti ed è  tutto pronto. Che pigrona 😂
E' il momento di  connettersi, ma non solo  con internet ma anche con Skype e WhatsApp. Dopo anni che non usavo  Skype ho provato a riattivarlo e mi sono accorta che la app si è  rinnovata, o sono io che non mi  ricordavo più  come funzionasse, sta di  fatto che ci ho  messo  due giorni per mettere due contatti, imparare ad usarlo ed ho  già dimenticato come ho fatto 😞 C'è poco da fare, non  essendo  nata nell'era digitale è faticoso  adattarsi a questi  sistemi, eppure, dato il momento critico, sono  utilissimi per comunicare a distanza. In questo modo ho potuto parlare con mia figlia e scoprire che sta bene e tra breve potrò anche comunicare con mio  figlio, anche se ho  avuto di  recente sue notizie, tutte confortanti. La necessità spinge a fare passi in avanti e anche per me e mio marito, che siamo  refrattari a questa modernità tecnologica, è importante adeguarsi. Non è semplice avere la famiglia  separata in uno stato di  crisi e non sapere come sta, questi sistemi  agevolano la comunicazione permettendo  di  vedersi, e non è poco. Sono una mamma apprensiva, anche se i  miei  figli sono adulti e consapevoli, e non riesco  a smettere di  fare la chioccia, d'altra parte anche la mia mamma lo è  nei miei riguardi nonostante la mia veneranda età. Beh ... da qualcuno avrò pur imparato 😂

venerdì 13 marzo 2020

La solita piaga

Le temperature si stanno innalzando, le giornate di  sole annunciano la venuta della  primavera, i giardini sono ormai verdi  e fioriti e gli uccelli sono indaffarati con i nidi; questo si direbbe uno scenario delizioso e pacifico, se non fosse lo  sfondo  di un apocalisse. Assurdo? Mica tanto. Le drastiche misure di  contenimento per il coronavirus, imposte dallo stato, stanno limitando all'estremo i contatti umani e quindi le uscite sono accettabili  solo per comprovata necessità, pertanto io continuo a starmene reclusa in casa in attesa di  tempi migliori. Tutto potrebbe andare bene ed essere sopportabile nel mio confort quotidiano se con il caldo  non si  fosse risvegliata la solita piaga: gli scarafaggi 😭 Non bastava la paura del covid 19, adesso anche quella dei detestabili insetti. Che cosa mi manca ancora nella lista delle cose spaventose? Le cavallette? Altro che le piaghe d'Egitto ... 😫 Da giorni gli scarafaggi hanno fatto la loro comparsa nella mia cucina, che ultimamente pulisco in modo risoluto, e io ho iniziato a buttare insetticida dappertutto appestando la stanza. Data la situazione di  emergenza nazionale non credo  che verrà effettuata una disinfestazione condominiale, anche perché è impossibile fare riunioni per deliberarne l'intervento e quindi  dovrò tenermi le maledette bestiacce. Credo che la mia tensione nervosa cominci  ad essere messa dura prova 😒 Ogni  giorno cerco  di  dosare la fatica fisica per le mie attività utilizzando il programma stabilito con la psicologa e mi impegno a mantenere la casa pulita e a mantenermi attiva, ma quando  vedo i miei  sforzi cancellati dall'arrivo  di uno scarafaggio allora entro in crisi. E' già  dura non poter uscire e vedere i propri impegni  cancellati, convivere con questa piaga diventa ancora più  difficile. Purtroppo non riesco  a pulire il balcone dalle lordure dei piccioni perché potrei prendere un colpo d'aria a causa del clima instabile e constatare che l''arrivo  questi insetti potrebbe essere anche determinato dalla cattiva pulizia esterna mi sta mettendo  di malumore. Cosa posso fare? Non riesco  a fare tutto.  Uffaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!! 😵😵

In questi giorni di isolamento  forzato ho iniziato a guardare con maggiore frequenza la televisione e a seguire tanti programmi di  arredamento case. La cosa mi permette di  fantasticare sulla mia casa di  campagna, che mi piacerebbe ristrutturare e trasformare come una di  quelle che vedo in tv. A parte che è impossibile, prima di  tutto non c'è la metratura e non ho un castello, poi è ... una casa di  campagna 😄 Ultimo e non meno importante è il costo della ristrutturazione. Per quello che vorrei  fare io dovrei  avere almeno la disponibilità di Paperon de Paperoni e non è  certo il mio caso, in secondo luogo l'eventuale ristrutturazione imporrà un tetto  nuovo e il rifacimento degli impianti a norma, poi, se resta ancora qualcosa, bagno e cucina. Stop 😶 La fantasia fa creare castelli in aria. Ma qualora avessi la disponibilità di Paperone e la metratura di un castello, ma chi la pulirebbe poi una casa così? Faccio  già  fatica tenere pulito un alloggio figuriamoci la Casa Bianca 😂😂😂😂😂😂 Sono i deliri di chi non ha altro da pensare.
Bah! Diamoci  alla grafica, che è meglio; anche il costo della fantasia è minore.


giovedì 12 marzo 2020

Silenzio

Sono trascorse tre settimane e forse più da quando  sono in autoisolamento, adesso, dopo l'ordinanza del Presidente del Consiglio, è diventato obbligo per tutti e la città è quasi  deserta. Ieri sera ho ascoltato la sua comunicazione in diretta televisiva e il suo appello di restare chiusi in casa non mi pesa, anzi, proprio per questa ragione ho iniziato a fare un po' di pulizia e la casa è quasi luccicante. Paura e preoccupazione sono all'ordine del giorno, non tanto per me ma per mio marito che continua ad andare al  lavoro e ad occuparsi  della spesa; se gli succedesse qualcosa per me che sono invalida sarebbe un disastro 😱 Ogni  giorno cerco  di  fare attenzione mentre sbrigo le faccende domestiche, di  salire il meno possibile sulla scala e di non affaticarmi troppo; mi rendo  conto che se cadessi e mi facessi male, andare in ospedale per avere assistenza ora come ora sarebbe critico. Tutti i  giorni seguo in televisione l'andamento della situazione generale, con la speranza di  qualche miglioramento, e al momento non sembra esserci niente di positivo; ci  vorranno settimane prima che tutto passi e si possa tornare alla normalità. Questa reclusione generale ha in fondo un aspetto positivo: c'è silenzio. Niente bambini strillanti nei cortili, il traffico automobilistico è sensibilmente diminuito e non si  sentono nemmeno passare le ambulanze con le sirene spiegate, persino nella casa i  rumori sono diminuiti, segno  che la gente ha poca voglia di muoversi  e come me segue solo più i telegiornali. In questo silenzio  forzato sembra che di essere nel castello della bella addormentata, in cui tutti attendono  che l'incantesimo malvagio  venga spezzato dall'arrivo  del principe. Favole a parte, è tutto  così  surreale e al  tempo  stesso vero che c'è da chiedersi  come sia possibile che si  sia giunti a tanto. Per quanto possa sembrare paradossale, io  apprezzo questo silenzio, mi aiuta a concentrarmi  e mi  distende i nervi; mi disturba solo la motivazione che lo ha determinato.

La primavera è praticamente cominciata, anche se il 21 marzo non è  ancora arrivato ci  sono  fiori e foglie verdi ovunque, dove per me "ovunque" sta per "fin dove arriva la vista dalla finestra di  casa". E' ancora freddo, non si  va sotto zero, ma fa freddo. La caldaia continua ad essere in funzione e non è  ancora il momento di  tenere porte e finestre aperte. Ci sono  giornate di  sole alternate a giornate nuvolose e umide e la stagione sembra confermare la sua costante e nota mutevolezza.
Vorrei poter andare nella casa di  campagna e scoprire se ci  sono  fiori nuovi nel mio giardino, ma è uno spostamento proibito così, per ovviare la mancanza,  sono andata a rivedere le fotografie degli anni passati: quanti colori e quanti meravigliosi fiori ho avuto. Se tutto  va bene, forse la casa verrà ristrutturata e diventerà accessibile anche a me che non posso più  fare le scale, e forse allora potrò tornarci e soggiornarci piacevolmente, adesso è  solo  retaggio della mia famiglia che non ha problemi  fisici  come i miei.
Credo  che quest'anno  passerò direttamente dall'inverno all'estate senza passare dalla primavera, dal momento che debbo  starmene a casa e non posso  vivere in esterno la stagione corrente, pazienza: dal  freddo  al caldo in un  colpo solo. Oggi, ad esempio,  è nuvolo e mi  chiedo  se domani pioverà, com'è previsto. Una volta la pioggia era vista come un mezzo che puliva l'aria e portava via le malattie, mi domando  se questa credenza abbia una sua fondatezza e qualora l'avesse porterebbe via anche questo  brutto coronavirus? Io vorrei che fosse davvero così, ma ormai  si è  abituati alla siccità e anche questa fievole speranza legata ad una credenza sembra svanire con le nuvole che se vanno.

martedì 10 marzo 2020

Tanta paura

Ed eccomi qui, ancora in casa. Non sono più uscita, ho sospeso  tutti i miei  impegni e le mie passeggiate, non faccio più la spesa e sono in auto isolamento da giorni. Ieri, la conferma ufficiale del Presidente del  Consiglio: isolamento in tutta Italia, si  esce solo per necessità contingenti. Il problema coranavirus sta creando  disagi  e paure dappertutto. Sinceramente non mi pesa restare chiusa in casa, ci  sono abituata; comunque mi piacerebbe andare in un centro  commerciale e vedere un po' di negozi, anche senza fare  acquisti, poi mi dico che tanto vale stare dove sono e non ci penso più. L'unica attività che mi sono concessa è il consueto appuntamento  con la psicologa per continuare l'addestramento a superare la mia invalidità, per il resto non vedo più nessuno eccetto mio marito. I miei  genitori non vedo ma li sento al telefono quotidianamente, mentre mio figlio non lo vedo da due mesi e lo sento telefonicamente tutte le settimane, mia figlia invece sono riuscita ad incontrarla eccezionalmente domenica. Stiamo tutti chiusi nelle nostre abitazioni e suppliamo ai mancati incontri  con le telefonate: nostra unica consolazione. Mio marito continua ad andare al lavoro e finalmente sono  riuscita a convincerlo ad andarci in macchina e a non prendere più i mezzi pubblici, ma lui si lamenta della mancanza di parcheggi e del  tempo perso  a cercarne uno; mia figlia, invece, sta perdendo  tutte le sue opportunità lavorative per via della sospensione degli assembramenti ed è obbligata a stare ferma. E' un momento terribile ed angosciante 😢 La paura del contagio è quotidiana, anche perché  questo virus non è una semplice influenza ma qualcosa di incurabile ed inarrestabile. Si prendono  tutte le precauzioni possibili, ma la fatalità è  dietro l'angolo. Quello che più mi  infastidisce è la gente che non si  attiene alle disposizioni, che continua a fare i propri  comodi indipendentemente dalla situazione e che mette a repentaglio,  più che se stessi, gli altri. L'idiozia è più pericolosa del Covid 19. Mi rendo  conto che c'è un vero disastro a livello  educativo, disastro che parte già dalle famiglie stesse che non sono più in grado ad educare alla rinuncia. Nessuno vuole più rinunciare alle proprie necessità, che spesso più che necessarie sono  voluttuarie, per cui fa il proprio  comodo indipendentemente da chi  gli  sta intorno e gli effetti di  questa dilagante maleducazione si  vedono proprio nei momenti di  difficoltà. La cosa che più mi preoccupa è che  rimettere a posto le cose, adesso come adesso,  è praticamente impossibile.


martedì 3 marzo 2020

Piccoli cambiamenti grafici

Sarà la primavera, ma avevo  voglia di fare qualche piccolo cambiamento grafico in questo blog e così ho iniziato cambiando il logo. Purtroppo, non so per quale motivo, cambiando il logo è venuto fuori che non posso più avere l'impostazione precedente del layout e nel top compare il titolo in lettere del sito 😖 Ho provato in mille modi a rimettere l'impostazione precedente, ma è stato  tutto inutile ed allora ho fatto impercettibili modifiche per adattare il tutto al nuovo  stile: mi è sembrata la soluzione migliore. Credo che forse Blogspot abbia volutamente cambiato alcune impostazioni, che non appena si  fanno modifiche saltano  fuori e sostituiscono i vecchi codici. Sinceramente mi  sembra che l'homepage adesso  sia più ordinata e lineare e non so  se cambiare anche stile al  blog o lasciarlo così. Purtroppo i nuovi  layout di  Blogspot non sono adatti al tipo di blog che ho aperto; li ho provati in amministrazione con l'anteprima e  sono risultati decisamente inadeguati e scomodi, vorrei aggiungere anche brutti, ma mi sembra eccessivo in quanto tutto dipende dal  sito che si ha e, se non vanno bene al mio, non è detto che non vadano  bene agli altri. Credo che al momento lascerò tutto così com'è. Non ho  voglia di perdere il tempo dietro tentativi, cambi di  colore e di immagini, insomma, non ho voglia di mettere mano ai codici di  questo circuito che mi sono  sempre risultati ostici. Ho dei  siti altrove e li si impazzisce di meno nel  fare questi cambiamenti, a meno  che non si  abbiano esigenze particolari, e poi c'è un supporto migliore. Qui, solo per cambiare il logo e capire come sistemare le scritte ci ho perso un'ora :|
 Mi è tornata un po' la voglia di  graficare, quindi anche quella di scrivere in questo spazietto, e questo mi dà soddisfazione. Come al  solito sono  alla ricerca di poser e di materiale grafico , questa volta, però, ho deciso  di  affidarmi  di più alla fantasia e di  riutilizzare quello che ho già  in archivio  da tempo, non sarà il massimo o ... forse sì :D :D

E' bastato un giorno di pioggia per tornare indietro con la stagione e sulle montagne è persino nevicato. Dalla finestra di  casa mi  sono accorta che le pendici  dei monti erano tutte bianche, mentre da me era solo  tutto  bagnato. Subito ho  pensato ad un ritorno d'inverno, ma è durato poco. Già oggi è tornato il sole, anche se l'aria è ancora fredda ed è bene stare coperti quando  si  esce di  casa.
Sto pensando di ripulire il balcone e di prepararlo  per la bella stagione. Queste giornate soleggiate stanno  invogliando a stare fuori e il balcone potrebbe essere una facile ed immediata soluzione. Come al solito dovrò affrontare l'annoso problema dei  piccioni, che hanno lordato tutti i  bordi  e il mancorrente, e quello delle piante. Al primo non ho  soluzione, a parte lo  schifo  di dover pulire, al secondo sì e sono combattuta. Tutti gli anni penso  sempre all'acquisto di  nuove piante o al mantenimento di  quelle vecchie, questa volta, invece, sto pensando  all'eliminazione, se non totale ma quasi, di  quelle che ho. Non riesco più a stare dietro a queste cose; con l'arrivo  dell'autunno non monto più la serra di plastica, che sta in cantina da anni, e lascio le piante al loro destino invernale. Credo che questa decisione derivi dal  fatto che ogni anno si presenta il problema dei piccioni  e degli scarafaggi e io non ne posso più. Spostare i vasi, fare operazioni di  rinvaso o di aggiunta di  terra, pulire e disinfettare l'area esterna sono operazioni pesanti, senza contare che seguono le costanti innaffiature e il mantenimento della pulizia. Vorrei  semplificarmi la vita riducendomi solo  alla pulizia e basta. Non sembra, ma vedere i propri vasi  ben curati sporcati dalle cacche di piccione fa venire un nervoso inimmaginabile 😬 C'è da aggiungere che non sono più una ragazzina e un lavoro così impegnativo non me lo posso più permettere, quindi la semplificazione mi è sembra la strada giusta. Ne riparlerò più avanti.