Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

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domenica 9 dicembre 2018

Mercatini

Il Natale si  sta avvicinando e quasi ovunque spuntano  come funghi i mercatini, cioè quei piccoli mercati di  cianfrusaglie ed idee regalo che colorano questo periodo invernale. Come tante altre persone anche io sono  curiosa e, anche se so che non comprerò nulla, mi lascio  sempre attrarre da questi banchetti di legno, pieni  di  stravaganze. Ho iniziato la mia personale stagione di mercatini andando  visitarne uno di  antiquariato  e roba vecchia. Premetto che non sono attratta dal passato, ma la curiosità  e i ricordi  ammetto che siano particolarmente suggestivi quando  si  visitano  queste bancarelle coperte di  cose polverose e usurate; per cui, mi lascio tirare anche solo  da una visita veloce. La prima cosa che mi  viene sempre in mente, quando guardo quegli oggetti antichi, è che anche in casa mia ci  sono oggetti  simili, ma io, invece di  considerarli  antiquariato, li considero semplicemente vecchi  e li tengo  ed uso solo perché sono ancora in buono  stato. Comunque, non compro mai  niente, ma questo  viaggio nel passato ha per me anche risvolti  malinconici, che alla vista mi riporta  alla mia infanzia, che ora mi  sembra essere stata un periodo  sereno e spensierato. Diversi  sono i  veri  mercatini  natalizi. La prima cosa che mi  colpisce sempre è che sono tutti pressoché uguali, con i banchi di legno e il tappeto rosso o di  altri  colori per le esposizioni della merce. Ciascuno  espone un prodotto merceologico in varie versioni  e colori e, un po' come per i  centri  commerciali, gli stessi  prodotti si  ritrovano dappertutto. Dalle candele profumate alle sciarpe di lana, dalla bigiotteria argentata alle borsette di  finta pelle, dai  foulard svolazzanti indiani alle casette di  corteccia d'albero, insomma, c'è non c'è che l'imbarazzo della scelta in un mare di  fantasia e spesso di inutilità. Quello che colpisce, però, è il colore della merce e il calore del legno, che sotto l'illuminazione artificiale appaiono agli occhi irresistibili ed allettanti, tanto che si  calamitati  verso  quel piccolo mondo di  carabattole e si  acquista più per suggestione che per necessità.
Anche per questo Natale ho  già  fatto quasi  tutti i miei  acquisti e anche questa volta la scelta è  stata di  tipo alimentare. Sarò anche noiosa, banale, poco  creativa e impersonale, ma il vantaggio di un regalo alimentare è  sempre lo  stesso: una volta consumato non imbarazza in casa. Anche io  gradisco ricevere regali alimentari, specie se sono fatti  con pasta, salumi e formaggi; non debbo spendere quando  quando  faccio la spesa perché li ho  già a casa. Ormai in me prevale l'utilitarismo rispetto all'edonismo.

Non so perché, ma mi  sembra che quest'anno l'autunno sia volato; sarà perché sono stata tanto  occupata a congelare i miei forum e non ho avuto  tempo per viverlo, o più semplicemente perché ho avuto altri impegni, insomma, so  che è  volato e siamo  quasi  a Natale. La stagione è stata comunque strana: dopo le piogge, il sole. Da una settimana le temperature sono intorno ai  15°C  e le più basse intorno ai  3°C; c'è sempre il sole e non sembra nemmeno  che siamo  quasi in inverno. Tutti i giorni non so mai  cosa indossare per uscire; mi metto sciarpa e cappello, poi sudo inevitabilmente. Sono giornate splendide, in cui viene voglia di  fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura, eppure il dubbio di  questa stagione così  anomala c'è  sempre: che accadrà tra qualche giorno? Arriverà la neve? Sarà sempre soleggiato? In questi  giorni,  più che la neve, c'è stata la nebbia, spessa, lattiginosa e tanto umida. Al mattino mi  alzavo  e quasi non vedevo le case intorno  a me e mi chiedevo  come avrei  fatto  ad uscire, solo il pomeriggio regalava il sole. Dalla finestra di  casa ho guardato le montagne, ricoperte di  neve solo a metà, e ho pensato  che l'inverno è ancora lontano; se non fosse per il calendario sembrerebbe primavera.