Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

Benvenuti/Welcome in Sogni  senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

domenica 9 dicembre 2018

Mercatini

Il Natale si  sta avvicinando e quasi ovunque spuntano  come funghi i mercatini, cioè quei piccoli mercati di  cianfrusaglie ed idee regalo che colorano questo periodo invernale. Come tante altre persone anche io sono  curiosa e, anche se so che non comprerò nulla, mi lascio  sempre attrarre da questi banchetti di legno, pieni  di  stravaganze. Ho iniziato la mia personale stagione di mercatini andando  visitarne uno di  antiquariato  e roba vecchia. Premetto che non sono attratta dal passato, ma la curiosità  e i ricordi  ammetto che siano particolarmente suggestivi quando  si  visitano  queste bancarelle coperte di  cose polverose e usurate; per cui, mi lascio tirare anche solo  da una visita veloce. La prima cosa che mi  viene sempre in mente, quando guardo quegli oggetti antichi, è che anche in casa mia ci  sono oggetti  simili, ma io, invece di  considerarli  antiquariato, li considero semplicemente vecchi  e li tengo  ed uso solo perché sono ancora in buono  stato. Comunque, non compro mai  niente, ma questo  viaggio nel passato ha per me anche risvolti  malinconici, che alla vista mi riporta  alla mia infanzia, che ora mi  sembra essere stata un periodo  sereno e spensierato. Diversi  sono i  veri  mercatini  natalizi. La prima cosa che mi  colpisce sempre è che sono tutti pressoché uguali, con i banchi di legno e il tappeto rosso o di  altri  colori per le esposizioni della merce. Ciascuno  espone un prodotto merceologico in varie versioni  e colori e, un po' come per i  centri  commerciali, gli stessi  prodotti si  ritrovano dappertutto. Dalle candele profumate alle sciarpe di lana, dalla bigiotteria argentata alle borsette di  finta pelle, dai  foulard svolazzanti indiani alle casette di  corteccia d'albero, insomma, c'è non c'è che l'imbarazzo della scelta in un mare di  fantasia e spesso di inutilità. Quello che colpisce, però, è il colore della merce e il calore del legno, che sotto l'illuminazione artificiale appaiono agli occhi irresistibili ed allettanti, tanto che si  calamitati  verso  quel piccolo mondo di  carabattole e si  acquista più per suggestione che per necessità.
Anche per questo Natale ho  già  fatto quasi  tutti i miei  acquisti e anche questa volta la scelta è  stata di  tipo alimentare. Sarò anche noiosa, banale, poco  creativa e impersonale, ma il vantaggio di un regalo alimentare è  sempre lo  stesso: una volta consumato non imbarazza in casa. Anche io  gradisco ricevere regali alimentari, specie se sono fatti  con pasta, salumi e formaggi; non debbo spendere quando  quando  faccio la spesa perché li ho  già a casa. Ormai in me prevale l'utilitarismo rispetto all'edonismo.

Non so perché, ma mi  sembra che quest'anno l'autunno sia volato; sarà perché sono stata tanto  occupata a congelare i miei forum e non ho avuto  tempo per viverlo, o più semplicemente perché ho avuto altri impegni, insomma, so  che è  volato e siamo  quasi  a Natale. La stagione è stata comunque strana: dopo le piogge, il sole. Da una settimana le temperature sono intorno ai  15°C  e le più basse intorno ai  3°C; c'è sempre il sole e non sembra nemmeno  che siamo  quasi in inverno. Tutti i giorni non so mai  cosa indossare per uscire; mi metto sciarpa e cappello, poi sudo inevitabilmente. Sono giornate splendide, in cui viene voglia di  fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura, eppure il dubbio di  questa stagione così  anomala c'è  sempre: che accadrà tra qualche giorno? Arriverà la neve? Sarà sempre soleggiato? In questi  giorni,  più che la neve, c'è stata la nebbia, spessa, lattiginosa e tanto umida. Al mattino mi  alzavo  e quasi non vedevo le case intorno  a me e mi chiedevo  come avrei  fatto  ad uscire, solo il pomeriggio regalava il sole. Dalla finestra di  casa ho guardato le montagne, ricoperte di  neve solo a metà, e ho pensato  che l'inverno è ancora lontano; se non fosse per il calendario sembrerebbe primavera.


lunedì 26 novembre 2018

Una lunga assenza giustificata

Da più di un mese trascuro  questo blog e non l'ho più aggiornato, ma questa lunga assenza ha una giustificazione: mi sono occupata di altri  forum e blog che ho da tanti anni e che sono su un altro  circuito. Se tutta questa dedizione potrebbe sembrare una ripresa della loro frequentazione con maggiore assiduità è invece una considerazione sbagliata, infatti ho cancellato  due dei  miei  siti e congelato  gli  altri. Questi  drastici provvedimenti sono legati essenzialmente al  fatto che non riesco più a gestirli come una volta; per me adesso è più difficile stare ore al  computer e soprattutto per alcuni alcuni  forum è  subentrato anche il disinteresse per il tema che trattano. Fatica a parte, dovuta essenzialmente alla mia malattia, mi sono accorta che principalmente la mia mancata presenza su  alcuni  dei miei forum era proprio legata alla noia. Dopo anni di  attaccamento la passione si è praticamente spenta e di conseguenza l'aggiornamento e la manutenzione sono  diventati pesanti, per cui da parte mia è  diventato inutile tenere aperti  siti su  cui non ci andavo praticamente più. Il lavoro di  chiusura e  congelamento è  stato comunque lunghissimo, ho salvato alcune sezioni e le ho trasferite in altri  siti, ho dovuto  aprire dappertutto topic per comunicare il cambiamento in corso e fatto un lungo lavoro di pulizia delle discussioni obsolete, che sono  state  cestinate. A questo lavoro è stato unito anche quello  del  rinnovo  grafico, che ha dato  così un nuovo aspetto ai  forum in congelamento, pur mantenendoli in ordine e gradevoli alla vista. Per la verità non credo  di  aver ancora finito. Passo ogni  tanto a controllare che il blocco  funzioni e ogni  volta scopro  che qualcosa non è stato fatto; si  tratta di minuzie, ma veramente non sono  riuscita a pensare a tutto e c'è  sempre qualcosa che va ancora limato. Adesso mi sento un po' più libera e meno  costretta, ma mi  chiedo  quali siano i miei nuovi interessi e, per la verità, mi  sembra che ora questi siano legati più  alla vita reale che a quella virtuale. Comunque, non ho  abbandonato  del  tutto l'attività in  internet, l'ho solo  ridimensionata. Il mio obiettivo è  quello  di occuparmi  di  cose che veramente mi piacciono, senza più scegliere argomenti che fanno solo visite e che di  conseguenza mantengo  attivi  solo per obbligo. A questo proposito mi sono accorta di  aver mantenuto  attive sezioni di cui non me ne importava assolutamente nulla, tipo una sezione sul ciclo di  Twilight , serie di libri  e film che non leggerò e vedrò mai perché  detesto i  vampiri. Cavalcando  quest'onda di pulizia ho ridimensionato forum troppo lunghi e quasi  quasi mi è  tornata la voglia di riprendere le attività a pieno  ciclo, poi mi sono detta che tanto non ce l'avrei più  fatta e che mi sarei  addentrata solo in seccature, così sono passata ad altro. Ho ancora un grosso lavoro da fare, cioè  ho ancora due siti a cui tengo parecchio e sto pensando  se fonderli o meno per recuperare tempo nell'amministrazione, ma sono indecisa. Nel  dubbio, aspetto di  vedere come si  evolveranno e poi passerò all'azione.

L'autunno, che sembrava non iniziare mai, adesso si è manifestato nella sua interezza e ci  sono  stati  parecchi  giorni  piovosi  ed umidi, con tanto di nebbia mattutina e serale. Quest'anno mi  sono accorta poco  del trascorrere del  tempo, immersa nel  mio lavoro di pulizia e congelamento  dei miei siti e negli  avvenimenti  di  vita reale, così non ho avuto  modo  di guardare il cambiamento degli alberi e dei prati e di  ammirare i colori  di  stagione. Per la prima volta ho potuto vedere l'incanto dell'autunno ieri, quando  sono andata a trovare mio  figlio, e finalmente ho  visto tutte quelle sfumature del  giallo e dell'arancio che caratterizzano la stagione. Non sono  riuscita a fare foto perché ero  troppo impegnata nel  viaggio e nella visita, ma la sensazione di  vedere la natura in procinto  di  riposare è stata stupenda. Finalmente sono  riuscita a vedere le montagne più da vicino, che di  solito scorgo  solo dalla finestra di  casa, coperte di  neve ed immense, alte ed immobili, con quell'aspetto maestoso  e distaccato che si  conviene ai giganti. Con i miei problemi  di  deambulazione mi  rendo  conto  che non posso  più andare a fare le scarpinate per i sentieri  di montagna, né riprovare a sciare, avevo  fatto un po' di  fondo  moltissimi anni fa, né fare una semplice passeggiata sulle pendici più accessibili, posso  solo  guardare e godere del paesaggio. Dal finestrino dell'automobile ho  riempito  gli occhi di immagini bellissime, finché non è  arrivata la sera e la natura è  sparita nel  buio.

Anche per questa stagione ho  fatto nuovi  acquisti  e il mio  guardaroba ha cambiato  aspetto, ma questa volta sono  stata accorta e con pochi  capi mirati sono riuscita a creare nuovi  outfit, mescolando il nuovo  con il vecchio. Direi  che l'acquisto più importante, quello che ha determinato il  cambiamento, sono stati  due paia di pantaloni a tinte neutre, una tendente al  grigio  chiaro  e l'altra al marrone. Mentre li provavo in negozio pensavo agli acquisti che avevo  fatto settimane prima, ma una volta a casa, accostandoli a vecchie maglie, mi  sono resa conto che potevo  fare abbinamenti impensabili ed attuali. Improvvisamente mi è scoppiato l'entusiasmo per la scoperta e così ho  riordinato e ridisposto  tutti i miei capi nell'armadio, per potermi facilitare la scelta degli  abbinamenti. Da questa nuova disposizione è  venuto  fuori  che il nero, colore che per anni ha sovrastato  tutti  gli  altri,  è diventato praticamente inesistente e che adesso ho  un forte orientamento per le tinte neutre e i colori pastello, a parte il bordeaux, che essendo uno  dei  colori moda di  quest'anno, ha una buona presenza tra maglie pantaloni. Può sembrare strano, ma questo  cambio cromatico ha determinato possibilità di abbinamenti con vecchi  capi che di  colpo sono diventati  di nuovo  moderni e tutto questo mi ha fatto sentire bene. Infatti, adesso che posso scegliere e  creare tutti questi outfit per uscire, e sono parecchi,  sono contenta.  Ma la cosa che soprattutto è da sottolineare è che quando  mi  guardo  allo  specchio mi piaccio. Non ho certo il fisico  di una modella,  e nemmeno l'età, però, basta il tocco giusto per avere un aspetto gradevole e dignitoso. In definitiva, ho scelto come linea di  abbigliamento uno stile semplice, pratico ma al  contempo molto  femminile; persino i  bijoux sono  diventati più discreti ed ho  eliminato  quelli che per me erano  diventati  vecchi  e pacchiani. Mi sembra di  aver trovato una nuova me e la cosa mi  fa stare bene e tutto questo solo con pochi  cambi  di  vestiti nell'armadio :D


lunedì 8 ottobre 2018

Libera!!!

E' successo tutto così in fretta, che non riesco ancora a capacitarmi  di  come sia riuscita  a superare senza drammi  un fatto, in apparenza banale, come un piccolo intervento  chirurgico. La scorsa settimana ero andata dal dermatologo per controllare un brutto neo sul viso, che mi accompagnava da anni e che col tempo si era ingrossato in maniera significativa e  visivamente sgradevole. Dopo un'attenta analisi, la valutazione è stata quella di un neo benigno ed incistato e mi è  stato consigliato di  eliminarlo solo per questioni  estetiche. La notizia mi ha subito sollevata, anche perché pensavo  che il neo, dal momento che si  stava ingrossando  a dismisura, fosse un sintomo di  qualcosa di  brutto, ma, appena rassicurata dell'inezia, il giorno  dopo ero già dal  chirurgo e tutto è sparito nell'arco  di un minuto. Incredibile! Io che per decidermi  di  fare un piccolo intervento svengo  al solo lontano pensiero :o :o :o  Eppure, ce l'ho fatta e mi sono anche decisa di  risolverlo  subito !!!!  :) Bisogna dire che le nuove tecnologie mediche sono diventate estremamente sofisticate, hanno una precisione millimetrica e soprattutto sono  rapide, infatti i tempi di intervento sono piccoli e sopportabili. Il mio  neo è stato polverizzato con un laser ad alta tecnologia e adesso mi  ritrovo  con un buco al posto  di  quella brutta sporgenza. Quello  che mi ha colpito  di più di  questa esperienza sono state state la tempestività e la risolutezza che ho tirato fuori nel  risolvere un problema che mi portavo  dietro  da anni; non riesco a persuadermi del  fatto che ho  affrontato  di  botto un intervento che potevo  già fare anni fa. Non so  quale sia stata la molla che ha mi spinto  ad attivarmi; io che considero ogni  ostacolo una montagna insormontabile, decidere e agire così in fretta è  stato  quasi un miracolo: due giorni per risolvere anni di  ripensamenti e dubbi.  Sono proprio  strana :D Comunque, a mio vantaggio e quello  che ha dissolto ogni  dubbio  è stata la certezza che si  trattava di un'operazione ambulatoriale, facile e di  brevissima durata. Adesso sto medicando la ferita e attendo  che si  formi  una cicatrice, ma il viso  sembra avere un aspetto diverso  a cui non sono ancora abituata. Come fanno le persone che fanno modifiche alla propria faccia a ritrovarsi  quando  si  guardano  allo  specchio? Io per un semplice neo tolto da poco non faccio altro che specchiarmi per convincermi  che non c'è più. Liberaaaaaaa da quel  brutto neo!!!!!!!!!! ^_^ ^-^ ^_^ ^_^ ^_^


Un altro passo avanti: dopo l'operazione al  viso è toccato al cambio stagionale nell'armadio. Anche per una banalità del  genere mi sono decisa ad agire subito; basta tentennamenti perché i pomeriggi  di  sole invogliano a mettere ancora i vestiti estivi e benvenuto autunno :) L'operazione del  cambio, in verità, non è così  semplice, non si tratta di  solo  di  spostare i capi d'abbigliamento da una parte  all'altra dell'armadio, ma anche di  valutarne lo stato  e l'interesse personale. A fine stagione spesso ripongo le cose senza neanche guardare se sono in ordine, solo perché la nuova stagione è incombente ed è necessario cambiare vestiti, ma nel momento  del  cambiamento successivo questa  brutta abitudine viene fuori.  Infatti, perdo tempo per controllare che ogni  capo  sia a posto e che non sia sgualcito e intanto mi  sono  ritrovata tra le mani le maglie e i pantaloni acquistati  solo l'anno scorso, ma che adesso  sembrano  già fuori moda. Sono  tutti  capi in ottimo stato, ancora validi e portabili, ma disamorarsene per me è  così  semplice, invece la cosa importante è non cedere alla tentazione di  eliminarli. Differente è  stato l'approccio  con i capi neri. Ho già detto in post precedenti che il nero non mi  va più a genio e quindi , appena trovo  qualcosa nell'armadio di  quel  colore lo  elimino subito senza esitazione. Così è stato anche questa volta: la felpa nera col cappuccio e la zip, ancora in buono  stato, è stata subito  eliminata, condannata all'esilio solo per il suo colore. Gli unici  a salvarsi  sono stati un paio di pantaloni neri, abbinati ad una maglia grigia che mi piace tantissimo, ma per il resto sono stata tassativa e il nero nel mio armadio è praticamente sparito. Mi viene voglia di  fare shopping, ma il mio portafoglio dice no :(

Un piccolo sguardo  al  tempo; ho così  tante cose da fare che neanche guardo  fuori dalla finestra per vedere se piove. Beh ... controllare se piove lo  faccio, mentre mi preparo per affrontare la giornata :D L'autunno, comunque, procede la sua avanzata con cautela, ma io ho  dovuto accendere il riscaldamento. Ci sono  state giornate decisamente fresche, non dico  fredde perché non è ancora stagione, tanto che mi  sono  decisa ad accendere la caldaia e a ritrovarmi  con il problema del  termostato, dimenticato dalla stagione passata. Detesto cambiare quelle cose elettroniche a cui  sono a abituata da anni, ci  metto così  tanto  tempo ad imparare ad usarle che cambiarle è  sempre una seccatura. Il mio vecchio  termostato sta già perdendo  colpi e non so  se riuscirò a tenerlo  attivo anche per questo inverno, spero  solo  di non doverlo  cambiare all'ultimo momento. I nuovi  modelli sono  ormai  tutti  digitali e sembrano  smartphone attaccati  al muro, il mio, invece, ha ancora qualche piccola parte meccanica e non ha un aspetto così moderno. Certo  che bisognerà adattarsi  alle nuove tecnologie, che sono più costose, più delicate e ... più complicate :\


martedì 2 ottobre 2018

Giornate uggiose

Sono arrivate le vere giornate autunnali, uggiose e grigie, che già al mattino  ti fanno sentire la voglia di  restare ancora un po' sotto le coperte, intanto la sveglia ti  dice che è ora di  alzarti. Dalla finestra si  vede solo il cielo plumbeo, mentre la pioggia cade e bagna il balcone sporco per i "regalini" dei piccioni; solo le montagne non si  vedono, nascoste dalle nuvole, ma io so  che sono laggiù, imponenti e silenziose. Sto aspettando  di  vedere le foglie cambiare colore e ammirare quell'esplosione di  sfumature che caratterizza questa stagione, ma le temperature sono ancora tiepide e le piante sono verdi, con tutto il fogliame sopra. L'estate se ne sta andando lentamente e alcune persone sembrano non accorgersene, infatti continuano ad indossare le magliette con le maniche corte mentre io sto  già pensando  di mettermi  le felpe più  leggere. Che confusione! Né la natura, né le persone sanno  più in che stagione stanno  vivendo e le previsioni  meteo sono sempre insicure. Da qualche mese ho sullo smartphone l'app del meteo ed è veramente divertente leggere cosa mi arriva; nell'arco  della stessa giornata ci sono temperature e previsioni così inverosimili che mi  viene da pensare che ci  sia un omino che mette il naso  fuori  dalla finestra e scrive ciò che vede e sente sul momento. Scherzi  a parte, le bizzarrie del  tempo sono una costante, il fatto è  che è  difficile abituarcisi. Mi piacerebbe andare nella mia casa di  campagna ed accendere il camino, ma credo sia impossibile per il momento. Gli impegni  sono  ripresi e non c'è  tempo per regalarsi una vacanza, per cui mi  consolo  con un po'  di  grafica. Di solito, in questo periodo, mi dedico  alla creazione di  tag con soggetto l'autunno, invece, mi  ritrovo  a fantasticare su  soggetti estivi  e primaverili. La bizzarria del  tempo è  contagiosa anche riguardo l'ispirazione :D

Da circa un mese sto pensando  di  ridimensionare la mia attività sui  forum ed ho iniziato congelandone uno. Ammetto che un po' mi è dispiaciuto, ma sinceramente l'interesse per l'argomento che tratta, alcune serie fantasy e del  fantastico, mi ha resa davvero tiepida e, piuttosto che chiuderlo e cancellarlo, ho preferito la stasi. Sto pensando  di  estendere la cosa anche ad altri siti e questo  mi  renderebbe più libera e meno costretta, specie dal punto di  vista degli  aggiornamenti. L'obiettivo è  quello  di  essere meno virtuale e più reale e di  dedicarmi di più  ai  blog, che parlano  di  temi più personali e che quindi mi piacciono  di più. Non che gli  altri  argomenti dei miei siti non mi piacessero e che adesso li trovo  meno  stimolanti. Ovviamente la grafica resta il punto  di  forza dei miei spazi web e a quella proprio non ci  rinuncio, per questo motivo  non voglio  chiuderli: ho  faticato parecchio per creare targhette e gadget e gettare via tutto lo  considero uno  spreco; piuttosto faccio solo il rinnovo  grafico, ma tengo il forum sigillato. E' strano pensare che stia prendendo una decisione così  drastica dopo anni  di lavoro. Quando  ho  aperto  tutti i miei forum pensavo che solo la dedizione e la costanza li avrebbero  tenuti vivi, non immaginavo  che invece la noia o il disinteresse potessero portarmi a distaccarmene; invece, è  proprio  così. Col tempo, alcuni  argomenti  si  sono  esauriti  da soli diventando obsoleti, altri sono diventati  semplicemente noiosi e di  conseguenza il mio interesse è  diminuito. Pazienza, è stata una bellissima esperienza, ma non è  detto che finisca così, perché non c'è  la parola fine. Può essere che l'interesse si  ravvi  dopo un po' di  tempo oppure che sorgano  nuove curiosità, perciò i miei  spazi  web, a questo punto, possono  rinnovarsi  e trasformarsi in qualcosa di  diverso. Si vedrà, io non mi pongo limiti 😄


giovedì 27 settembre 2018

Il freddo e il sole

Uno dei più  classici  luoghi comuni è quello delle mezze stagioni che non esistono più, ma sinceramente non saprei  dire da quando ha avuto inizio questo genere di  convinzione, so  solo  che adesso è realmente un dato di  fatto. L'autunno è iniziato da qualche giorno e il freddo e il sole si  alternano  nell'arco  della stessa giornata, creando un clima così mutevole da rendere inutili le previsioni  meteo. Infatti, in questa stagione, questo tipo di  servizio dovrebbe  essere più  dettagliato  e annunciare che all'ora tale sono previsti X°C e c'è sole, all'ora tal'altra Y°C e c'è  nebbia, all'ora tizia Z°C e piove, e via dicendo; insomma per ogni ora della giornata sarebbe opportuno dare una dettagliata previsione, che ci  dica quali siano le temperature e le precipitazioni previste, perché il clima cambia così  rapidamente che è impossibile starci  dietro.  Lo so, è solo un delirio dettato dal  voler scherzare sull'argomento, ma sinceramente io trovo  che sia un problema affrontare questa stagione in fatto  di  abbigliamento. Se si  esce di  mattina e si  sta fuori  tutta la giornata, siamo  arrivati al punto che dobbiamo portarci  dietro la valigia per poterci cambiare vestito secondo il momento.  Se mi capita di  fare la giornata fuori, io parto vestita a strati, che levo  secondo l'ora  e le temperature, per poi ritrovarmi  sempre con roba in mano  e che non so  mai  dove mettere: uffa  :\ E' vero: mi lamento  troppo, ma questo è anche il posto  giusto per parlare delle biricchinate del  tempo e di immaginare come si  vorrebbe che fosse. Siamo  tutti consapevoli  che le condizioni climatiche sono  cambiate, ma nessuno  di noi  si è  ancora abituato. L'adattamento a queste nuove stagioni, come ci  insegna la storia, è un processo  evolutivo  che dura secoli e noi non abbiamo  tutto  questo a disposizione per cambiare ed adattarci e la tecnologia non può certo  venirci incontro. O forse sì, ma non credo  che siano stati ancora inventati i vestiti che si  adattano al variare delle temperature nell'arco  di una sola giornata e, se esistono per davvero, non credo  che siano  così  fashion da essere indossati tutti i  giorni per andare al  lavoro o ad un evento importante e che tanto meno siano pratici. Io  me li immagino come mini stazioni meteo, con tanto  di  manica a vento ed igrometro incorporato, un po' in stile steampunk, con tanti  accessori che trasformano  all'istante una gonna in un bikini; davvero stravaganti, no? :D Non credo  che indosserei mai una cosa del  genere :o


domenica 23 settembre 2018

Una settimana lunga e pesante

Era chiaro che non appena sarebbero  finite le vacanze tutto sarebbe ritornato alla solita quotidianità, infatti la mia  agenda aveva iniziato a riempirsi  di impegni, ma io pronta a ripartire. Ma non così in fretta :$  Effettivamente ho avuto una settimana così pressante, tra impegni  ed imprevisti, che mi sembrava non dovesse finire mai. Tra le cose che ho  dovuto evadere c'è stato anche un evento importante, che ha regalato un po' di piacevolezza nel marasma degli impegni: i 60 anni  di  matrimonio dei miei genitori. Per i soliti motivi  legati a salute, impegni  ed imprevisti i miei genitori non avevano potuto festeggiare le nozze d'oro, per cui  avevano deciso  che avrebbero  rimandato e la festa e così, di  anno in anno, sono  finiti ai 60 anni. Questa volta, però, doveva esserci una festa, con tanto di invito al ristorante e riunione della famiglia, ma le cose anche questa volta non sono andate come immaginato. I problemi dei miei  genitori  e quelli personali hanno impedito  di organizzare i festeggiamenti previsti; infatti, proprio in quei giorni, mio papà doveva fare visite mediche importanti e io avevo  avevo una caterva di incombenze da sbrigare. A quel  punto, la mia mamma si è sentita sconfortata per non poter realizzare quello  che voleva e, per evitare che l'anniversario naufragasse, ho deciso di ritagliare uno spazio giusto in quella settimana bollente ed ho organizzato un piccolo  pranzo nella mia casa di  campagna. Purtroppo, i miei  figli erano entrambi  assenti causa la programmazione last minute, che ha impedito loro di organizzarsi e partecipare. Ammetto che nel  complesso non è  stato quello che i miei  genitori avevano in progetto, ma come si  fa ad allestire un evento in così poco  tempo, specie se gli imprevisti e la salute si  mettono  di mezzo? Alla fine tutto è andato  bene e io non riesco  ancora a capacitarmi di come sia riuscita ad incastrare impegni e festicciola, tutto in una settimana così  caotica. Col passare degli  anni mi  rendo  conto che sto  diventando  sempre più lenta e meno  reattiva, per cui, se non ho una chiara ed adeguata pianificazione, fatico  a gestire gli imprevisti ed entro subito in panico. Per questo motivo  mi domando  come questa volta sia riuscita a gestire ed improvvisare tutto.
Non che le settimane a venire siano meno  cariche di  questa appena trascorsa, ma brontolare e sfogarsi un po' fa sempre bene. A quanto pare, è  nella natura umana lamentarsi  della fatica quotidiana; lo facciamo  da generazioni e io sto facendo la mai parte: non ho  certo intenzione di interrompere la tradizione :D

L'autunno è  arrivato; con le sue stranezze meteorologiche ci fa pensare ancora all'estate, anche se  quella porta è  chiusa da giorni. I pomeriggi sono ancora caldi  e soleggiati e le foglie degli alberi  ancora verdi; tutto  fa pensare ad un'anomala primavera più che alla stagione che prelude al  riposo. Nella mia casa di  campagna ho trovato le mie rose ancora fiorite e con i  boccioli, il melo carico  di pomi  da raccogliere e l'erba del praticello da tagliare; nulla sembrava far pensare all'autunno, eccetto alcuni  rami secchi che raccontano la vecchiaia delle mie piante e che potevano essere scambiati per un segno stagionale. E' vero, nonostante il mio papà abbia messo nuovi  alberi, il nocciolo e le piante di  fico sono ormai  troppo anziane e la loro età spicca tra i nuovi  acquisti. L'autunno farà presto cadere le foglie e il mesto pensiero di  rivederli ancora vegeti la prossima primavera è sempre più evidente, tanto che mi  chiedo che cosa farò se quegli alberi  seccassero per davvero. La prima cosa da fare, ovviamente, sarà abbatterli  e farne legna da ardere per il camino, ma come compenserò la loro  mancanza? Quei vecchi  alberi raccontano la vita del giardino e il ricordo  dei miei suoceri, la loro  perdita e sostituzione preluderebbero al conseguente cambiamento e al passaggio generazionale; sarà anche un ciclo biologico, ma come è  triste vederli  spegnersi. L'autunno ci  racconta di un riposo che terminerà  con un risveglio, ma non sempre è  così per tutte le piante. L'inverno può determinare la fine per alcune di loro e la primavera non sarà certo una rinascita. In questo ciclo  della natura io, invece di pensare alla desolazione in arrivo, cerco  di  godermi gli aspetti visivi più eclatanti e, mentre la stagione continua con le sue bizzarrie climatiche, penso al mio  giardino, tranquillo e solitario, mentre io me ne sto lontana in faccende. Tutto ciò è così pacificante.

Non è stata una settimana semplice e tra le tante cose che sono  successe c'è  stato un episodio che mi ha scossa notevolmente: l'incontro  con il chirurgo che forse mi opererà. Sapevo  che i  calcoli alla colecisti non potevano  essere curati, ma incontrare in così  breve tempo, dopo la consapevolezza del mio stato, il medico  che fa questo  tipo  di operazione mi  messa in subbuglio. Ammetto di  essere una persona impressionabile, ansiosa e paurosa e trattare l'argomento in dettaglio ha reso  sempre più concreto un evento  che considero estremamente spiacevole e che vorrei  fosse lontano  nel  tempo. Al contrario, tra breve, ci  sarà la programmazione. Anche se questo tipo di intervento, fatto nelle migliori  condizioni  fisiche, è considerato di  routine e semplice, è comunque un'operazione e come tale richiede pure un'anestesia totale. Al momento io sono  completamente terrorizzata e, pur avendo  ottenuto  tutte le informazioni e rassicurazioni possibili a riguardo, io continuo a pensarci  sopra sgradevolmente. Col trascorrere del  tempo, invece di  essere diventa più razionale e calma, sono diventata ancora più ansiosa e fifona. Mi rendo  conto che devo  affrontare un ricovero, un esame del  sangue e poi ... l'operazione e che tutto, dato che sono nelle condizioni ottimali per farlo, durerà pochi  giorni;  io, comunque, fosse possibile, vorrei  evitare un simile trambusto. Forse è  anche la pigrizia di  affrontare il diversivo che mi  rende così  nervosa; gli anni  mi hanno portata a preferire la tranquillità  della routine che, per quanto possa riservare stress e seccature, è  comunque prevedibile e gestibile: ogni cosa che è  al  di  fuori di  questa ripetitività genera apprensione. Fifa blu a parte, è una cosa da fare e anche se andassi in cima a una montagna il problema verrebbe con me; meglio levarselo mentre è  ancora piccolo.


lunedì 17 settembre 2018

Non sono solo quattro gocce

A forza di  fare il clima sta cambiando  ed è  arrivata la pioggia, ma non sono  solo  quattro  gocce. I giorni  scorsi il meteo  annunciava l'arrivo  di una perturbazione che avrebbe portato piogge, ma dal  momento che l'estate non ha voglia di  andarsene,  pensavo che ci  sarebbero  state solo precipitazioni scarse e di  breve durata ed invece piove per davvero. L'agenda comincia a riempirsi  di impegni e io, come al  solito, non ho voglia di uscire quando piove. Con il girello non è possibile affrontare la pioggia se non si  va al  coperto, per cui ho paura che dovrò  rimandare qualcosa e fare degli spostamenti imprevisti. Detesto questo  genere di programmazione, non ho più pazienza e voglio che tutto sia sempre lineare; cosa realmente impossibile, ma tanto alla fine so che riprogrammerò tutto e le cose andranno  a posto.
Approfitto della pioggia per evitare di innaffiare le piante sul balcone che, nonostante l'arrivo  dell'autunno, continuano ad essere vegete anche se stanno dando  segni della loro  fine vegetativa. E' il secondo  anno  che punto sulle piante aromatiche piuttosto che su  quelle ornamentali, ammetto di  averne avuto un gran vantaggio pratico rispetto al mero godimento  visivo. Sono stata molto  soddisfatta dall'uso in cucina delle mie coltivazioni e per questo motivo mi  sento portata a continuare su  questa linea anche per l'anno  venturo. Non so perché, ma sembra che i piatti cucinati usando  le erbe del mio balcone siano più buoni e questo non dipende tanto dall'utilizzo di prodotti freschi quanto dalla soddisfazione delle proprie colture.

Con l'inizio di  settembre sono iniziate le sagre e le fiere paesane e ho visto su internet che c'è un fittissimo calendario  di  manifestazioni per tutti i  gusti. Il tema principale però è quello  dell'autunno e quindi si può scegliere tra le manifestazioni enogastronomiche a base di prodotti di  stagione come le feste dell'uva o delle zucche o tra quelle espositive con mercatini ed eventi musicali. Da tempo non vado più a queste fiere per mancanza di  tempo o  semplicemente perché non ho più voglia di  stare in mezzo alla calca e al  rumore, ma quest'anno ho  fatto un'eccezione e sono andata a vedere il De Bello  Canepiciano. E' una manifestazione molto originale con tema il Medioevo ed adatta alle famiglie. Per mia fortuna è attrezzata per gli invalidi e quindi ho potuto  circolare facilmente e vedere un po' di  cose davvero  strane. Dalla presentazione che c'era in internet credevo  fosse la solita esposizione con bancarelle e spettacoli  circensi, invece si è  dimostrata tutta un'altra cosa. In primo luogo si  svolge all'interno delle vie del paese, che per l'occasione sono state cosparse di paglia per ricreare un ambiente antico  e fuori  dal  tempo, e poi è tutto strettamente a tema, con le persone vestite  in abiti medioevali. Le bancarelle ci sono, ma sono  tutte a tema rigorosamente medievale e rappresentano un aspetto della vita di  quell'epoca. I venditori sono in realtà persone preparate a spiegarti  quello  che stai  acquistando  e a raccontarti uno spaccato di  vita che la loro  bancarella rappresenta. Gli spettacoli ricalcano ciò  che si  vedeva in quell'epoca lontana, ripetendo gesti, canti e movenze antiche e persino le aree destinate ai  giochi per bambini sono attrezzate con giochi  antichi Ammetto che è  stata un'esperienza molto suggestiva, anche se non sono  riuscita a vedere tutto, senza contare che la manifestazione dura ben  due giorni e che nel  secondo  giorno  c'era la rappresentazione più importante, cioè l'assalto al  castello con tanto di  cavalli  cavalieri. Purtroppo, come ho  detto prima, non riesco  più a sopportare la calca e il rumore e dopo un po' ho dovuto andarmene via; queste manifestazioni attirano un sacco  di pubblico ed è anche piacevole ed interessante parteciparci, ma io non ho più il fisico  di una volta e dopo un'ora, un'ora e mezza io abbandono  e me ne vado.
Metto qualche foto, le poche sono  riuscita a fare di  sfuggita , che non sono  certo  significative, ma ritraggono un po' l'aspetto dell'evento. Come ho  detto prima, c'era molta gente e tutti  facevano  foto  e giravano  video, per cui  non sono  riuscita a centrare gli obiettivi  migliori, ma mi accontento; almeno posso dire che c'ero :D










mercoledì 12 settembre 2018

L'arrivo delle cimici verdi

L'autunno è  segnato dall'arrivo  delle cimici  verdi, quei  fastidiosi insetti puzzolenti che ti  ritrovi  dappertutto e di  cui  non riesci  mai  a liberarti. Sono una piaga come quella degli  scarafaggi, ma quando  cominci  a vederle in giro sai  che la stagione sta cambiando. Il mio problema è tenerle alla larga quando  stendo il bucato; inevitabilmente me ne trovo  qualcuna sulle lenzuola o  sulle tovaglie e la cosa mi infastidisce perché puzzano  e attaccano il loro odore alla biancheria. Dal momento che l'autunno è  diventato un'estate più  fresca io continuo a stendere fuori, ma devo  fare attenzione agli orari per evitare l'incontro  con questi  fastidiosi insetti. Sembra che ormai  siano ubiquitari e come me  altre persone ne lamentano la presenza, ma fanno parte del pacchetto autunnale e dobbiamo  tenercele . Quando  ero  bambina non ricordo  di  aver mai visto l'invasione di  cimici  verdi che c'è  adesso; forse se ne vedeva qualcuna, ma come oggi mai.  L'adattamento  alle nuove condizioni  climatiche ha quindi favorito alcune specie di insetti rispetto ad altre, senza contare che l'arrivo  di nuove specie non autoctone ha portato  ad un aumento della popolazione entomica. Non mi piacciono  gli insetti, ce poco da fare :(

La salute innanzitutto. Con questa prerogativa ho iniziato un percorso  di  visite specialistiche per tenere sotto controllo la mia salute  che, col  passare degli anni, diventa più cedevole. Non so nemmeno io  dove ho  trovato la forza per affrontare il disagio delle prenotazioni, del  raggiungimento  degli  studi  e delle visite stesse; sono una persona che col tempo sta diventando  sempre più pigra, ma anche più ansiosa, e conciliare questi due aspetti per raggiungere obiettivi prefissati è diventato piuttosto  complicato. Comunque, pur essendo io una persona complicata, quando prendo una decisione, cerco  di  portarla a compimento e questa volta ho deciso  di  fare così. Finora sembra che le cose dal punto  fisico vadano  bene, ma non avendo  ancora finito la lista degli incontri  specialistici mi aspetto qualche notizia sgradevole e con la sfiga che ho  io di  sicuro  ci  sarà. Spesso penso  ai miei genitori che, essendo molto anziani, sono  sotto costante controllo medico e mi domando  come riescano a tollerare una simile situazione; si lamentano, ma vanno  avanti lo  stesso. Quasi  tutti i giorni  hanno bisogno  di  ricette per le loro  terapie e periodicamente fanno  visite specialistiche; insomma, per loro fare le visite mediche sta diventando un'attività come un'altra. Personalmente sono  restia ad applicare alla mia persona una cosa del  genere ed immaginare il mio  futuro con un andazzo  simile mi preoccupa alquanto ed è per questo che mi  domando  come sono  riuscita adesso a prenotare tutte queste visite per me. Spero solo che, finito  questo periodo di  controlli, la parola "medico" finisca nell'ultima pagina del mio vocabolario.


martedì 11 settembre 2018

Possibile che ci siano sempre problemi con internet e il computer?

Il titolo  del post è una domanda retorica, anche perché la risposta più ovvia che viene da dire è "sì". Da agosto ho  di nuovo problemi  di  collegamento e internet è lentissimo, caricare le pagine diventa un'impresa e questo capita in alcuni momenti della giornata, che però non saprei  specificare in quali. Succede e basta. Prima delle ferie avevo perso il collegamento e dopo qualche telefonata tutto  era stato ripristinato, ma adesso ci  sono  di nuovo disagi. Stare senza internet mi  tocca relativamente, posso  trovare delle alternative per passare il  tempo; la cosa diventa seria quando  si  tratta spedire mail, effettuare pagamenti o per motivi  di lavoro, specie se il computer di  famiglia serve soprattutto per questo. Nel mondo  moderno non è più possibile effettuare una comunicazione o un'operazione senza doversi  necessariamente connettere; le vecchie telefonate e le lettere sembrano avere un valore relativo ed obsoleto perché tutto si muove in rete. Ammetto che ci  sono  vantaggi  considerevoli, che ti permettono  di  effettuare operazioni direttamente da casa e celermente, di ottenere informazioni e di comunicare in tempo  reale; insomma, le comodità e la rapidità fanno comodo  a tutti. Ma il rovescio  della medaglia salta fuori non appena la connessione  sparisce. Lo scambio si interrompe mentre i tempi di lavoro si  allungano e non c'è modo  di ottenere una conferma o una risposta con mezzi alternativi, anche perché il cartaceo è  sparito  quasi  del  tutto e la comunicazione telefonica è meccanizzata. Si ha la sensazione di  essere usciti dall'ingranaggio e la cosa peggiore è che tutto  questo  fa venire ansia, proprio perché il meccanismo  comunicativo è ormai  questo e quando viene a mancare ci  sente tagliati  fuori. Io, purtroppo, non vado d'accordo  con la tecnologia e nemmeno mio  marito, per cui, se ci  succede qualcosa con il computer, entriamo  subito  nel panico e non sappiamo a chi  rivolgerci. Molti hanno l'amico  che se la cavicchia, altri se la cavicchiano  da soli, noi invece dobbiamo  sempre rivolgerci ad un tecnico  e spendere soldi: non ne posso più. Non dico che lastra di pietra e scalpello  siano la soluzione migliore, ma anche non volendo con questo  sistema siamo  riusciti  a leggere messaggi  vecchi  di  secoli. Prova a leggere questo post tra un mese e voglio vedere se c'è  ancora.


lunedì 10 settembre 2018

Tempo bizzarro

Le stranezze del  tempo non finiscono mai  di  stupire, anche se ormai dovremmo  esserci  abituati. Dopo alcuni  giorni, in cui sembrava che l'autunno  fosse alle porte, le temperature si  sono nuovamente alzate ed è  tornato il caldo estivo, anche se la mattina e la sera sono diventate più confortevoli per una più marcata frescura, tanto da far pensare ancora alle vacanze. Oggi  ascoltavo le previsioni meteo e sono  rimasta basita all'annuncio di un rialzo  fino  ai  30°C, eppure credevo che simili temperature non si  sarebbero più toccate ed invece l'afa è ancora presente. Questo tempo va bene ai  vacanzieri  ritardatari, ma per chi ha ripreso le attività non è proprio allettante andare al lavoro e sudare le classiche sette camicie non tanto per la fatica quanto per il caldo. La mia nuova felpa rosa cipria resterà in armadio ancora per un po, mentre le lagnanze  riguardo  i miei acquisti poco  goduti dei  saldi  estivi  sono completamente dimenticate e sono tornata ad indossare le mie nuove magliette. Intanto, nei giorni  scorsi,  avevo  acquistato al mercato un nuovo copriletto adatto ai primi  freddi, con una fantasia molto  tradizionale e classica, ed entusiasta l'ho subito messo  a mano, sicura che mi avrebbe riparata dalla frescura notturna.  Da alcune notti, però, si è reso praticamente inutile per il rialzo  delle temperature e, quasi  quasi, mi  viene voglia di  riaccendere il ventilatore quando  vado  a dormire. Ogni  anno è  sempre la stessa storia: la stagione autunnale parte a fine agosto o ai primi di  settembre, poi svanisce per ritornare all'estate e ripresentarsi autentica nel mese di novembre. Io dovrei  essere ormai abituata a questo andazzo ed invece ogni anno questo cambiamento mi  coglie sempre impreparata e lamentosa, tanto che dovrei  scrivermi sull'agenda, insieme agli impegni  e le scadenze, che l'autunno di una volta non esiste più. Scherzi  a parte, dopo la calura estiva e le vacanze c'è  veramente voglia di  fresco  e di  autunno, o meglio, c'è  voglia di un clima che faccia dimenticare quel clima di rilassatezza e di svago che si è appena trascorsi per essere più concentrati nel riprendere le normali  attività.

Quest'anno è stato caratterizzato da un lavoro importante e molto dispendioso: il cambio degli infissi  di  casa, ma mio marito sta preventivando per l'anno venturo la tinteggiatura della sala da pranzo e dell'ingresso, stanze che hanno subito più danni  durante l'intervento. Sinceramente non me la sento proprio di pensare alla presenza di operai in casa e a tutto  quello  che ne consegue e alla proposta ho risposto con chiaro  diniego. Fortunatamente, in un certo senso,  l'intervento  appena fatto è  stato economicamente prosciugante e il preventivo  è stato rimandato di un altro  anno, nell'attesa di una ripresa patrimoniale. Al di là dell'effettiva necessità di una tinteggiatura della sala da pranzo a me è  invece tornata la voglia di cambiarci mobili: totale follia :o  Se non ho voglia di  affrontare una banale tinteggiatura, che comporta solo lo spostamento  di mobili, figuriamoci un cambio di mobili che, oltre ad un lavoro ancora più faticoso, è tre volte più dispendioso. Eppure, io continuo ad avere una certa insoddisfazione di  fondo, tanto che sono andata all'Ikea ed ho comprato due nuovi cuscini per il divano, tanto per avere un minimo di novità nella stanza. Una volta messi sul sofà si è  visto che non erano stati un acquisto ottimale; i colori e le fantasie si  sono dimostrati poco  adatti alla texture del mobile, ma la sofficità delle imbottiture ha subito compensato tutto. Mi rendo  conto che voglio un nuovo  divano, ma adesso non me lo posso permettere e, se proprio  devo intervenire sulla sala da pranzo, è più importante la tinteggiatura. Lo so, sono un'incontentabile e mio  marito ha tanta pazienza; forse dovrei  smetterla di  guardare tutti  questi programmi di case e di  arredamento, che mi  mettono in testa strane idee, e guardare qualche fiction :D


giovedì 6 settembre 2018

Quando fuori piove

Anche se il calendario  dice che l'autunno non è ancora iniziato, la stagione è ormai cambiata e sono iniziate le prime piogge e, quando  fuori piove, è il momento di  fare i lavori in casa. Non so perché riesco  sempre ad accumulare così  tante faccende :o  intanto l'agenda comincia a riempirsi  d'impegni e l'idea di uscire con questa umidità non mi attira di  certo; insomma, tra dentro  e fuori  ho un sacco  di  roba da fare. E dire che a me l'estate non piace, eppure sono ancora con la testa nelle vacanze e non sono ancora tornata mentalmente... al lavoro. La pioggia mi dice che devo iniziare ad occuparmi dell'armadio e a smetterla di arrampicarmi  nelle parti più alte per prendere giacche o maglie quando  devo uscire. Uffa! I miei acquisti dei saldi estivi  me li sono  goduti poco e già devo pensare all'abbigliamento  autunnale. Nei giorni scorsi, mentre ero  fuori per impegni, sono andata in un grande magazzino ed ho  fatto il primo acquisto, se così lo si  vuole chiamare, autunnale. E' stato più per sfizio che per necessità: mi sono comprata una felpa da mettere con i jeans. Di colore rosa cipria. Ovviamente. Non credo che sia più il colore di moda di  questa stagione ventura e sinceramente non me ne importa niente, mi piace e basta. Quando ho  riposto la felpa nell'armadio, mi  sono  resa conto che c'erano altri capi del  medesimo  colore ed ho subito pensato a quando  ho avuto il mio momento  viola, che è  durato anni. Adesso le mie preferenze sono  virate dal  viola al rosa cipria e anche all'azzurro, colori più adatti alla primavera che al resto delle stagioni, però attualmente mi  fanno  sentire bene e mi vesto  così.  Tuttora permangono  nell'armadio i colori neutri, come i  grigi  e i  beige, sempre nelle tonalità chiare, mentre è quasi  totalmente sparito il nero, colore che adesso trovo  assolutamente deprimente. Mi rendo  conto che al momento mi piacciono i colori tranquilli, quelli che mi  danno l'aspetto di donna calma e serena, anche se nella realtà non lo  sono  affatto, insomma, mi piacciono le tinte pastello. E' forse indossare questi  colori pacifici che mi  fa sentire bene e a mio agio, per cui non vedo il motivo a preferire colori di  tendenza, che neanche mi piacciono. Negli anni passati  sentivo l'autunno  come una stagione che preludeva all'inverno e al  freddo intenso, una stagione necessariamente di passaggio e di  cui non apprezzavo la vera essenza, di  conseguenza le mie preferenze cromatiche dovevano necessariamente essere molto calde ed accese, quasi  sempre dominate dal marrone in tutte le sue declinazioni, dal fucsia e dalle tinte ocra, insomma le tipiche tinte che la moda riserva all'autunno. E' solo in questi ultimi anni, in cui l'autunno è diventato la mia stagione preferita, che ho iniziato ad andare in controtendenza e a preferire colori più chiari e luminosi.
La borsa per me è  sempre stato  l'accessorio  che determina la stagione e con l'autunno, tutti  gli  anni, saltavano  fuori  dall'armadio le borsette nere e marrone scuro; solo di  recente non è più così e, complice anche la moda, ho iniziato a preferire borse dai  toni più  chiari e apprezzabili  tutto l'anno. In fondo, la moda attuale non è più moda, è  più una sorta di  suggerimenti  che la persona adotta secondo il proprio  gusto  e stile. L'unica cosa che permane in questi ultimi  tempi è l'orientamento minimal  dei vestiti. Infatti i tagli  sono  sempre rigorosi, piuttosto lineari e tendono  a seguire la figura della persona; non ci sono  più fronzoli e accessori marcati e se c'è qualche volant è solo  per sottolineare una linea del  vestito e niente di più. Anche le lunghezze si  sono assestate e le gonne troppo corte o  troppo  lunghe sembrano avere sempre le stesse misure standard. Un po' mi sono abituata a questi modelli di  abiti stringati; sarà perché tutta questa linearità è più semplice da abbinare o solo perché  sono capi pratici  da indossare. Non sono vestiti che mi fanno impazzire, ma li porto. L'ultima volta che sono andata in un outlet ho visto una carrellata di  abbigliamento con queste linee e con queste tinte unite che mi ha lasciata basita. Saranno anche capi eleganti, alcuni, ma questo genere di  tagli e questa scelta di  tinte unite o di  fantasie minimaliste porta ad una massificazione tale che è  quasi impossibile distinguere uno stile sartoriale da un altro. E' un po' come per le automobili: si  distinguono le monovolume, i suv, le famigliari, ma per capire a quale casa automobilistica appartengano l'unica differenza importante è la fanaleria posteriore. Un po' poco, no?


venerdì 31 agosto 2018

Buongiorno Autunno

Un'altra pagina del libro  delle stagioni ed ecco l'autunno. Il primo  temporale di  fine agosto ha segnato l'arrivo del fresco e le temperature sono improvvisamente calate di  alcuni  gradi. Si sta meglio. L'umidità, invece, non è  del  tutto gradevole; entra nella casa con  le finestre aperte e ti obbliga a cambiare vestiti e a pensare che forse è il momento di  guardare nell'armadio per il prossimo  cambio. Da giorni  nei  negozi di  abbigliamento  ci  sono i primi  arrivi  autunnali, ma io mi sto ancora godendo  gli acquisti degli ultimi  saldi estivi e non ho proprio  voglia di pensare ai  capi con le maniche lunghe. Mio marito invece è  stato previdente ed ha già acquistato una giacca per i primi  freddi; sicuramente tra qualche settimana la indosserà, ma io sono riluttante a mettere mano alle mie giacche e scoprire se sono ancora adeguate. Quest'anno ho  visto  tanto  rosso per l'arrivo  dell'autunno ed è un colore che non mi piace, a dirla tutta, è un colore che non mi è mai  piaciuto. In passato avevo  acquistato  capi  rossi, soprattutto invernali e adatti al  periodo  delle feste, ma il rosso proprio non è il mio  colore. Non capisco perché con l'arrivo  delle stagioni più fredde inevitabilmente i colori  debbano  essere tristi; ci  sono stati periodi in cui  il  grigio  e il nero erano imperanti e, anche se sono colori discreti ed eleganti, personalmente li trovo deprimenti. Mi sembra che nel  campo  della moda si  abbia una concezione del  colore legata essenzialmente alla stagione, ma non capisco  se questo sia legato più ad un fatto culturale che ad una percezione naturale delle stagioni. Sta di  fatto  che la moda, che dovrebbe essere espressione non solo  di  tendenza ma di  creatività, ogni  anno propone le stesse gamme di palettes, alternandole nel tempo, tanto che dopo alcuni anni, se si conservano i vestiti, i medesimi  colori  sono ancora à la page. Personalmente sono nel periodo "colori pastello" preferibilmente bianco, che con l'arrivo  dell'autunno non c'entra per niente. Di una cosa sono però  sicura: detesto il nero, tanto che ho  eliminato dall'armadio la maggior parte dei  capi  di  questo  colore, specie quelli  estivi. So perfettamente che il  nero  nell'armadio è un facile abbinamento, ma adesso preferisco  un'alternativa che sia diversa e forse più  personale.


martedì 28 agosto 2018

L'estate è agli sgoccioli

Sono bastati pochi  temporali per cambiare le temperature e l'estate si è  trasformata in un anticipo d'autunno. I cambiamenti  sono  così  rapidi che pare le stagioni mutino come lo sfogliare le pagine di un  libro; fino  a ieri ci  si  squagliava come gelati al  sole e adesso bisogna già indossare la giacchetta. Questo cambiamento così  veloce mi  sorprende tutti  gli  anni e come sempre mi coglie impreparata. E'  vero che l'arrivo  dell'autunno  mi fa sentire meglio e mi  rende più  attiva, ma io sono  sempre restia a coprirmi; in estate si  fa così in fretta a vestirsi, bastata un vestito leggero ed è fatta, mentre adesso sono  così pigra ad infilarmi  calze e  vestiti. Da qualche giorno i  miei  ventilatori  e il condizionatore tacciono e quasi mi  manca il loro  ronzio quotidiano: adesso è sufficiente tenere la finestra aperta per sentire un po'  di  fresco. La sera e la mattina sono diventate pungenti, per cui i vetri devono  essere addirittura accostati per impedire al fresco  di entrare; eppure solo fino  a pochi  giorni  si  faceva di  tutto pur di  ottenerlo. Non si è  mai  contenti e io in prima fila :D Tutti i giorni  c'è il sole, ma è ingannevole pensare che la stagione non sia cambiata; tra pochi  giorni inizierà il mese di  settembre e ben presto arriverà l'autunno, anche se sarà  accompagnato da giornate in cui  si  arriverà ancora a 30°C. Il vero autunno inizierà  alla fine di  novembre e nel  frattempo sarà possible godere di una stagione più  mite e gradevole. Ho in progetto di  fare un bel po'  di passeggiate, per rifarmi  dell'estate che con il caldo  mi  ha fatta spesso restare a casa, anche se so  che la nuova stagione arriveranno impegni  a valanga e non ci  sarà molto  tempo per queste frivolezze. Al momento mi  godo l'agenda vuota, anche perché non c'è  stato ancora il rientro  totale e alcuni attualmente sono in ferie e rientreranno  nelle prossime settimane. Il bello  del mese di  agosto è la tranquillità  che si  gode per le ferie degli altri. Le città diventano meno  affollate, è più  facile trovare parcheggio e passeggiare è più semplice e tranquillo; è vero che tutti i negozi  sono praticamente chiusi  e bisogna fare la spesa solo  nei  supermercati, ma anche lì c'è meno  ressa tra gli scaffali e alle casse. Insomma, qualcosa di positivo in questo fine estate c'è.

Sembrava che l'acquisto  di una scopa elettrica, data la presenza di un aspirapolvere in casa, fosse solo un semplice sfizio e invece si è  rivelato molto più utile del previsto. Da un po' di  tempo  avevo  fatto presente a mio  marito che mi faceva piacere avere quel  tipo di  elettrodomestico, specie dopo averlo  visto a casa di mia figlia, per sveltire la pulizia di stanze come il bagno  e cucina, che si  sporcano più facilmente delle altre. Data l'agevolezza della scopa elettrica, ritenevo più  facile utilizzarla in quei posti dove ci  vuole una pulizia immediata, senza dover montare un elettrodomestico più ingombrante e complesso, che comunque resta complementare nella pulizia generale della casa. Dopo mesi, in cui avevo  visionato svariati modelli in più supermercati, finalmente la decisione finale e la scelta è  caduta su una Colombina De Longhi cordless. Ho sempre avuto una gran fiducia in questa marca italiana, in quanto in passato avevo  avuto degli elettrodomestici  che mi  avevano  dato grande soddisfazione e così è  stato anche questa volta. La nuova scopa elettrica è  leggera e maneggevole, si  svuota facilmente e si  carica come se fosse un cellulare: più facile di  così :)  La vera novità, però, non è stata la scopa elettrica in sé, né il suo acquisto, ma la reazione di mio marito. All'inizio era scettico sulla spesa, ritenuta inutile per la presenza dell'aspirapolvere, ma, pur di  facilitarmi  la vita a causa della mia salute, la mia dolce metà era disposta ad accontentarmi in quello  che poteva sembrare apparentemente un capriccio. Quando finalmente l'elettrodomestico è  arrivato a casa ed è  stato  rapidamente montato, mio marito l'ha anche provato e si è  convinto della sua praticità e facilità di utilizzo, tanto che ha deciso  che poteva utilizzarlo anche lui. Infatti mi è capitato  di sorprenderlo mentre usava la nuova scopa elettrica invece di  quella tradizionale, il tutto di  sua iniziativa .Non immaginavo  che una scopa elettrica potesse cambiarci  così la vita: io adesso non posso  farne a meno. L'aspirapolvere, comunque, continua ad essere il sistema migliore per la pulizia di  fino e lo  ritengo indispensabile per pulire punti inaccessibili, ma la mia scopa elettrica è di un più rapido utilizzo, specie perché  compatta e senza filo Adesso e così  facile togliere le briciole in cucina dopo aver mangiato o  i capelli in bagno dopo la doccia;  però sapere che anche mio marito può fare queste cose di  sua iniziativa è il più  bell'aiuto che si  possa avere :) :) :)


martedì 21 agosto 2018

Anche quest'anno ferragosto è passato

Ferragosto non è una festività  come Natale o  Pasqua ma è comunque sentita come tale, anche se non ha una specifica valenza come le citate feste; è comunque il momento che celebra le vacanze e di  solito la settimana che include tale data è  vissuta come un periodo di  ferie o perlomeno  di  riposo, tanto che tutte le attività cessano e i  servizi  sono  ridotti al minimo. Tutti  gli  anni mio  figlio arriva giusto in questo periodo  per trascorrere le vacanze con noi e in casa nostra tutto  era già pronto per la sua venuta. Io e mio  marito avevamo  fatto la spesa acquistando l'occorrente per preparare  i  suoi piatti preferiti ed erano in programma delle uscite per trascorrere al meglio il soggiorno e ... tutto è andato in  fumo  dopo il suo primo  giorno  d'arrivo. Un improvviso  temporale ha di  colpo cambiato le temperature, che da alte sono precipitate, portando un'inaspettata e forse non troppo  gradevole frescura tanto che mio figlio si è  raffreddato. Dopo quattro  giorni  di  febbre alta, non  appena si è  sentito  meglio, è  subito  rientrato lasciandoci di nuovo  da soli e con il  frigo pieno  di  roba non consumata. Sinceramente in questi ultimi anni non era mai  capitato un evento  simile proprio  a ferragosto, anche se in passato abbiamo subito anche di peggio, evidentemente questo non è l'anno  giusto perché in quegli  stessi  giorni io ho iniziato una nuova terapia che mi avevano prescritto in ospedale e sono  stata malissimo, tanto da doverla interrompere subito. Contemporaneamente mia mamma è caduta facendosi male alla testa e dopo  pochi giorni mio papà è  stato  ricoverato in pronto  soccorso per problemi  cardiaci. Beh .... se questo  doveva essere il periodo  delle ferie non so  che altro pensare. Mi auguro che la settimana incandescente sia terminata, anche perché non saprei più  come gestirla. Proprio in quei  giorni pure internet si è messo  a fare i capricci e così non ho potuto occuparmi  dei miei  forum e dei miei  giochi e passare il tempo davanti alla tv è, come dico sempre, un'impresa per la scarsità  di programmi  decenti. Insomma, per farla breve, mi auguro che le sventure siano finite e che in tv inizino i nuovi programmi annunciati, che se succede qualcos'altro almeno ho un diversivo. Dopo questo concentrato di  sfiga alla massima potenza non può che andare meglio, o no? E poi parlano  di  stress da vacanze, io sono perfettamente d'accordo  :D :D :D


lunedì 13 agosto 2018

In vacanza



Restare senza internet è un bella scocciatura, però è un disagio che si è risolto in breve tempo; il gestore a cui sono abbonata è stato tempestivo perciò il collegamento si è rapidamente ripristinato. E’ susseguita, solo per qualche giorno  successivo la riparazione, una serie di messaggi  e telefonate di  controllo da parte della compagnia telefonica, ma finalmente sono  riuscita a partire per una vacanza senza il problema del  computer e del  telefono fisso  che non funzionavano. La mia meta è  sempre la stessa: la mia casa di  campagna, piccola, senza pretese ed immersa nel  verde. Sono arrivata dopo un tranquillo viaggio in auto, con aria condizionata, ma appena scesa  ad attendermi c’era un caldo  esasperante. Non piovendo  da giorni e senza innaffiature il giardino di  casa era  un disastro. Tutte piante avevano le foglie flosce e c'erano  già i primi  segni  di ingiallimento e secchezza; solo le mie rose, potate l’ultima volta che c’ero  stata, avevano fatto  sbocciare nuovi  fiori e finalmente le ho potute ammirare in tutta la loro  bellezza e profumo. Quanto lavoro per rimettere tutto a posto! Il prato davanti a casa era di nuovo  da tagliare, i cespugli  erano diventati giganteschi e con rami pendenti che  ostruivano il passaggio e poi era necessario controllare la frutta per valutare l’eventuale raccolta. I pomeriggi assolati e caldi hanno impedito di lavorare con costanza e quotidianamente, obbligando  a svolgere le più banali attività o  di  mattina o  di  tardo pomeriggio, e passare il tempo quando non si lavora qui è  sempre un’impresa. Tra campi e boschi in questo posto non c’è tv né internet, ma io non  mi preoccupo: questo è uno  dei  vantaggi della vacanza, che offre un totale riposo dalla tecnologia intensiva; pertanto faccio le parole crociate o grafico sul mio portatile, nell'attesa che le temperature si mitighino e mi permettano anche sane passeggiate. Con questo clima torrido non sento nemmeno il frinire delle cicale o cantare gli  uccelli, l’afa sembra aver zittito  tutti, solo le vespe e le mosche continuano a ronzare imperterrite. Il caldo pomeridiano purtroppo mi ha creato un grande disagio ed ammetto di  essere stata anche male; mi sembrava che il respiro mancasse e il cuore pulsava all'impazzata, dandomi un senso  di  ansia incontrollabile. Non ero preparata a soffrire così tanto, il mese di  giugno in cui ero  stata qui era stato  clemente e tranquillo, ma quello  di agosto si mostrato all'altezza delle mie peggiori prospettive e, anche se temevo che sarebbe finita così, non ero comunque pronta a stare così male. Questo tormento del caldo è diventato un appuntamento annuale inarrestabile e irrimediabile, tanto che a malincuore non vedo l’ora che l’estate termini.
Durante questa vacanza i miei genitori  sono  venuti a farmi  visita e come sempre è stato  un momento di  festa per tutti, anche se è durato il lasso di una giornata. Il giardino e la sua cura sono l’argomento principale di  discussione e accudirlo insieme diventa l'intrattenimento della giornata; si  lavora fianco  a fianco parlando  e progettando, mentre si  suda e si aspetta il momento  del pranzo. Una volta a tavola si parla ancora di piante e di  fiori, delle coltivazioni future e del mantenimento di  questo fazzoletto  verde e, mentre si chiacchiera, il tempo passa velocemente finché arriva al  momento  del  commiato con la promessa di  rivederci  ancora lì. 
Ammetto di  essere una persona semplice riguardo le vacanze; infatti, mentre ero immersa nel mio  contesto agreste, uno degli argomenti  di  discussione con mio marito è stata proprio la meta delle vacanze, che per noi tutti  gli anni è  sempre la medesima. Mi piacerebbe rivedere il mare, ma la prospettiva del  viaggio, del caldo, delle spiagge affollate è per me un deterrente che non riesco più  a superare fisicamente e mentalmente. Nel tempo sono diventata troppo…. casalinga. Non amo i disagi e preferisco uscire da una casa per entrare in un’altra, che in definitiva è poi  sempre la mia. Anche se la casa di  campagna non offre i confort della casa di  città è comunque la mia casa e non devo  renderne conto  a nessuno. E’ vero che non c’è il mare, ma mi basta andare in internet e vederlo  gratis. Cielo, come sono diventata pigra!!!

L'arrivo  di un temporale con tanto di  grandine ha creato  scompiglio  nella mia tranquilla vacanza. Il vento  era veramente forte, non solo da piegare le piante ma tanto da far penetrare l'acqua in casa. Improvvisamente è  mancata la luce e neanche dopo un'ora il collegamento  era stato  ripristinato; intanto la furia del temporale iniziava a placarsi e la speranza che la situazione migliorasse era tanta. Dopo un'altro po'  di  attesa, la luce non c'era ancora e la serata iniziava a prendere piede quindi la decisione di partire. Così ho  anticipato la mia partenza e me ne sono  tornata a casa, alle mie attività e al mio solito quotidiano. Mi è  dispiaciuto molto andarmene a causa di un imprevisto che mi avrebbe creato disagi insostenibili. Come ho  già  detto la casa non è  dotata di  confort e non supporta tali imprevisti; infatti mi  sarebbe stato impossibile cucinare e mantenere al fresco i cibi nel  frigo, la luce delle candele sarebbe stata insufficiente per trascorrere la serata e la pioggia da quelle parti rende impraticabili le strade di  comunicazione. Insomma, basta un temporale per trovarsi  nei  guai e andarsene era la soluzione migliore, anche perché  sarei partita in ogni  caso il giorno  dopo. Tornata in città e alle comodità mi sono  ritrovata a riprogettare un'altra vacanza in campagna, ma è solo una fantasia purtroppo.