Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

Benvenuti/Welcome in Sogni  senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

giovedì 31 dicembre 2020

In attesa del nuovo anno

 

Manca poco alla mezzanotte e sta per iniziare un altro anno, che tutti vorrebbero diverso dal precedente e in cui  ripongono fiducia e speranza, ma io ho i miei dubbi. Non credo  che il 2021 sarà meglio del 2020, sarà forse un po' meno spiazzante, ma ci  saranno cose belle e cose brutte come in tutti gli anni passati. La cosa brutta che sicuramente ci  sarà sarà il covid, di  quello non ce ne libereremo tanto presto, per il resto si  vedrà. Quanto alle cose buone credo che ognuno di noi scoprirà le proprie solo vivendo  fino all'ultimo questo 2021, io non mi aspetto niente di particolare e , come gli altri, scoprirò le belle sorprese nei giorni a venire. Nel frattempo aspetto lo scoccare dell'ora e me ne accorgerò dal concerto di  botti che, nonostante i divieti, ci  sarà lo stesso, fastidioso  ed inutile quanto la gente che vi concorre a farlo: anche il 2021 inizierà all'insegna dell'inciviltà. Dal momento che non si può festeggiare il capodanno con parenti e amici, ho deciso  di  togliermi uno sfizio e oggi  pomeriggio ho preparato le lasagne al forno. Almeno riempire la pancia è consentito, quindi, via all'abbuffata!!!!

A chi passa da queste parti auguro tanta serenità e ogni  bene possibile.

BUON ANNO

domenica 27 dicembre 2020

Una boccata d'aria

 

Queste giornate di festa sono noiose, si è obbligati a starsene chiusi in casa  e trascorrere il tempo non è  così  semplice. Dal momento che adesso sto un po' meglio, ne ho approfittato per scendere in cortile a gettare l'immondizia e a prendere una boccata d'aria, così  mi sono svagata per un momento. Invece di prendere il mio deambulatore, ho preso una stampella e mi sono attaccata al braccio  del marito per scendere le scale e attraversare il cortile: che sensazione! Erano giorni che non muovevo le gambe in quel modo e già mi sembrava di  aver fatto chilometri, invece ero solo arrivata ai cassonetti. Mentre io  e mio marito gettavamo la spazzatura abbiamo incontrato alcuni vicini che abitano nel condominio, usciti anche loro per lo  stesso motivo, e ci  siamo messi a chiacchierare. E' stato un incredibile momento di  socializzazione; dal momento che siamo tutti in clausura e non ci  si incontra nemmeno  sul balcone o sulle scale, quella che nella normalità sarebbe stata una normale conversazione a cui non avremmo nemmeno  fatto caso, invece è stata un'opportunità in cui eravamo contenti di  ritrovarci. Ognuno di  noi ha la sua storia di lontananza da raccontare, che finisce con "ci attacchiamo al telefono" per superare la distanza che ci  separa dai nostri cari; se non ci  fossero queste tecnologie saremmo tutti isolati, a chiederci come stanno. La mia boccata d'aria però ha avuto un prezzo; tornata a casa mi sono  ritrovata con un terribile mal di  schiena che mi ha impedito di piegarmi per l'intera giornata, una chiara conseguenza delle precedenti giornate di malattia e della scarsa attività fisica. Sono rimasta immusonita ed intrattabile per tutto il giorno, tanto che mio marito si è rinchiuso  nel suo studio e si è fatto vedere solo per i pasti. Che sfortuna! E' già difficile riprendersi  da queste ricadute della malattia, ma restare chiusa in casa per il rispetto di un decreto rende il recupero ancora più difficile. Non mi sono rimessa del tutto, ma sento che la necessità di uscire adesso è importante e, anche se stare in casa mi piace, ho voglia di riprendere le mie abitudini. In questi  giorni il tempo è  migliorato, non ci  sono più le nuvole e il cielo è  sereno, mi piacerebbe starmene un po' fuori; eppure i divieti estesi fino alla fine delle festività mi impediscono di  andare dove voglio. Ho sempre trovato le feste natalizie un periodo lungo e pesante, questa pandemia non ha cambiato di una virgola la loro lunghezza, né la pesantezza, ne ha cambiato solo la modalità: da troppa attività a nessuna. Una via di mezzo, no?! 

Tra la malattia e l'obbligo di  restarmene a casa mi sono ritrovata a guardare di più la televisione. Nei precedenti post mi  ero lamentata riguardo le programmazioni ripetitive, quelle invedibili per eccesso  di  violenza, quelle che non mi interessavano per l'argomento, l'eccesso  di informazione (troppi speciali  sul covid) e via dicendo, ma adesso sono  riuscita a trovare qualcosa che mi intrattiene un po' di più. Con la chiusura dei cosiddetti negozi "non indispensabili" e l'obbligo di  fare la spesa vicino a casa, mi sono ritrovata a fare acquisti online e mio marito, per velocizzare le consegne ed avere sconti, offerte speciali e così via, ha fatto l'iscrizione Prime di Amazon. Nel pacchetto d'iscrizione era pure compreso un canale televisivo con film e serie tv e io, dopo averlo snobbato per parecchio tempo per mancanza di  fiducia dell'offerta, mi sono finalmente decisa ad aprirlo e a guardare cosa c'era dentro. Ammetto che la scelta degli spettacoli, pur essendo ampia, comprende cose già viste, nel senso di "già passate in tv", e altre no; nell'insieme non tutto è di mio gradimento ma, alla fine, dopo aver pazientemente vagliato il menù, ho scoperto che qualcosina d'interessante c'è. In questo modo ho cominciato a vedere qualche film che non avevo ancora visto e a seguire una nuova serie televisiva a cartoni animati, così mi sono divertita :) Sinceramente vorrei  riprendere le mie abitudini ma, in attesa che il momento torni, ho una possibilità in più per trascorrere quei momenti di pausa in cui non mi va di  stare al  computer.



venerdì 25 dicembre 2020

Natale in casa

 

Ed eccomi qui, a trascorrere il Natale a casa, ligia ai  regolamenti che vietano lo spostamento e gli assembramenti  famigliari, in una lunga giornata uguale a tante altre. La casa è silenziosa, qualche visita negli alloggi vicini c'è stata, ma tutto si è svolto nel giro di poche ore, senza quel fastidioso chiasso che caratterizza le riunioni famigliari. Evidentemente tutti sentiamo il peso delle restrizioni e l'incombenza del virus, che non ha dato tregua nemmeno in un giorno di  festa come questo, e il nostro pensiero inconsciamente va ai malati e a quelli scomparsi, specialmente a loro, il cui numero fa pensare che sia scomparsa un'intera città. Da parte mia è stata una giornata come le altre. Al mattino ho inviato gli auguri alle persone più care e tutti mi hanno risposto, facendomi sentire per un momento la loro vicinanza; in fondo è l'affetto quello che unisce e fa superare qualsiasi distanza. Fortunatamente i disagi della mia malattia stanno rientrando  e mi stanno dando un po' di  respiro, ma restare inattiva per così  tanto tempo e con l'impossibilità di uscire, mi rendono pigra e dolorante. I muscoli stanno perdendo  tonicità e diventa faticoso  anche alzarsi da una sedia. Oggi ho provato a fare un po' di  cyclette, i segni dell'inattività però mi hanno fatto smettere  subito dopo pochissimi minuti che ero salita sull'attrezzo. Non va bene :( E' così difficile essere motivati in una situazione come questa. Sto aspettando  che l'intero periodo  delle feste trascorra, con la speranza di un allentamento delle misure restrittive per poter uscire di  casa, e non intendo solo per fare una passeggiata nei dintorni che già  quella è possibile. Negli anni passati il periodo  natalizio è sempre stato stressante per via gli acquisti da fare nei  centri commerciali affollati, per la circolazione convulsa, la mancanza di parcheggi, per le visite tutte ravvicinate in un arco  di  tempo limitato e per i pranzi succulenti e interminabili, questa volta è stressante per l'opposto, cioè per l'assenza di  tutto  questo. Mi rendo  conto che è un'osservazione assurda, eppure è  la constatazione della realtà che vivo. Adesso che sto un pochino meglio posso stare di nuovo  al computer e dedicarmi ai miei  siti e alla grafica. Un po' mi sento in colpa perché dovrei darmi da fare con le faccende domestiche ed invece sto  qui a divertirmi, comunque mi dico che già stare al computer è un passo avanti nella mia ripresa. Nei prossimi giorni starò sicuramente meglio e allora potrò  dedicarmi maggiormente alla casa: ci  vuole solo pazienza e io ne ho poca.

A chi passa di  qui e legge questo topic Auguri di Buon Natale :)



mercoledì 23 dicembre 2020

Che noia!

 

Il cielo è grigio e nuvoloso, ma non piove né nevica, resta coperto quasi  tutto il giorno e fino a quando  diventa buio;  so che resta come tale anche di notte perché non si  vedono le stelle brillare. Le temperature, pur essendo  basse, sono sopportabili e ci  sono mattine in cui mi alzo e non vedo il ghiaccio sui tetti delle case e sulle automobili parcheggiate; è il solito inverno degli ultimi tempi, mite e senza precipitazioni. Anche se è iniziata la stagione fredda e ci  si avvicina al Natale, è  tutto così  strano e diverso dagli altri anni; la pandemia ha cambiato le abitudini e le regole e sono giornate noiose, non solo per il tempo piatto ma perché stare a casa e fare poco o niente è seccante. Da domani l'Italia diventa interamente zona rossa e non si potrà più circolare, se non per vere necessità come il lavoro, la spesa o la salute, perciò bisognerà starsene tutti  a casa. Il mio problema è che non sto molto bene e sono costretta a casa per motivi  di  salute, vorrei uscire e andare a vedere i negozi con le vetrine natalizie, ma non me la sento e anche se me la sentissi adesso non si può. Riuscissi almeno a fare le faccende domestiche ... passerei il tempo, invece sono stanca anche per quelle. Sto cercando  di portare pazienza e aspetto di stare meglio per recuperare il tempo perso e, appena avrò un po' più di  forza, sto pensando di  fare qualche passeggiata intorno a casa: almeno quella è un'attività esterna concessa. Nelle vie non si  vedono quasi le decorazioni natalizie che ornano i balconi e i negozi, è un Natale decisamente sobrio da questo punto di  vista. Forse negli anni passati è  stato vissuto in maniera troppo vistosa, ma adesso è tutto così "minimal". Non potendo  raggiungere i grandi  centri  commerciali posti fuori  città non so come se la siano cavata con gli addobbi, ma credo che la sobrietà di  questi tempi sia la cosa giusta da rispettare. In fondo questo Natale così fuori  dalla tradizione non ha bisogno dello  sfarzo delle luci e forse il covid ha persino ridimensionato quell'abitudine appariscente che imperversava da troppo tempo. Il Natale è una festa intima, famigliare, fatta degli affetti più cari, di  bontà, di  generosità e non ha bisogno di  troppi  fronzoli, anche se qualche scintillio in più, in definitiva, non fa poi così  tanto male, solo non bisogna esagerare. Non ho  fatto progetti per queste feste, improvviserò. L'unica cosa che mi importa davvero è  stare bene e superare l'empasse del momento, per il resto si vedrà.



lunedì 21 dicembre 2020

Scambio di regali

 

L'atteso scambio di  regali con i  famigliari è finalmente arrivato e così abbiamo festeggiato il Natale in anticipo, prima che tutta l'Italia finisse in zona rossa e non ci  si potesse vedere più. Direi che la parola "festeggiare" non sia il termine adeguato per un incontro senza pranzo e neanche una tazzina di caffè,  ci si è  limitati a scambiarci i doni e a chiacchierare per un po', sempre con la mascherina sulla faccia e seduti ad adeguata distanza in una sorta di incontro surreale. Io e mio marito siamo andati prima a trovare i miei genitori e poi mia figlia e il suo compagno e ci  siamo intrattenuti quel tanto che è bastato per una semplice visita di  cortesia, poi ce ne siamo  tornati a casa. Lo so, come avvenimento non è stato un granché, ma in compenso io mi sono stancata tantissimo, più del necessario. Prima di andare a fare le nostre visite programmate mio marito mi aveva chiesto se volevo  restare a casa, dal momento che attualmente non sto godendo di una buona forma fisica, ma io ho insistito per andarci e questa, alla fine, si è rivelata per non essere stata una buona idea. Il viaggio mi è  sembrato più  lungo  del solito e il ritorno ancora di più, scesa dalla macchina, benché vicinissima alle abitazioni dei miei cari, ho avuto grandi  difficoltà a camminare nonostante l'uso del deambulatore e una volta tornata a casa sono crollata esausta sul divano. In quel momento ho  realizzato che le visite, e le feste in special modo, non fanno più per me. Riesco a mala pena a tollerare un'incontro, e pure breve, in cui si  chiacchiera e basta, figuriamoci la durata di un pranzo tra chiacchiericcio, tante portate e dopo-pranzo. A questo punto, mi viene da dire: meno  male che quest'anno non c'è stato niente di  tutto ciò! Va bè, per me questo è un periodo problematico per la salute, me ne rendo  conto, ma forse, al di  là di  questo, è che in generale proprio non ce la faccio più a resistere fisicamente a simili frangenti. Fortunatamente l'incontro con mio figlio, se tutto andrà bene, sarà per il prossimo mese e gli incontri con gli altri parenti sono  saltati, altrimenti non so  come avrei  fatto a farcela. Io credo  di  aver idealizzato questi momenti di  vicinanza perché mi  ricordo di come erano in passato, ma adesso le cose sono  diverse; sono più anziana e la malattia sta facendo il suo decorso, forse è arrivato il momento di accettare un ridimensionamento e di farlo comprendere anche agli altri. Quest'anno, a causa del covid, tutti quanti viviamo le festività natalizie in maniera differente e bisognerebbe approfittarne per meditarci sopra, specie per quanto riguarda gli eccessi  e il consumismo. Cogli anni io mi  sono ridimensionata parecchio, non che prima fossi portata agli eccessi come adunate oceaniche di parenti, crapule e spese pazze, quello che devo imparare ora è che posso incontrare le persone per un tempo più limitato e senza strapazzarmi  troppo. E' vero che quando si è in compagnia non ci si rende conto del tempo che passa e la fatica scompare,  però la stanchezza salta fuori dopo e si  fa sentire. Per me adesso è  così, speriamo di  ricordarcelo per il prossimo Natale. 



sabato 19 dicembre 2020

Quando non si sta bene

 

Purtroppo non sto ancora bene e ieri sono stata peggio, mi sono trovata a trascorrere la giornata coricata e la cosa non mi è piaciuta. So che ci  vorrà ancora qualche giorno prima che mi rimetta, ma io non ho pazienza e vorrei  stare meglio  subito, la malattia però ha i suoi tempi per cui devo  solo  attendere che l'attacco passi. Di positivo  c'è che inizierò l'anno nuovo in  forma, almeno  spero. Nel  frattempo in questi giorni mi sono dedicata poco  ai miei siti ed ho preferito la grafica, pertanto mi  sono sbizzarrita nel creare qualche tag natalizia che mi ha risollevato l'umore. Sicuramente meglio graficare che guardare la tv. A parte qualche film romantico a tema natalizio non c'è proprio niente di  buono da vedere. La cosa seccante è che se si è  coricati sul divano non si può stare al computer e quindi niente grafica, pertanto l'unica cosa da  fare è  guardare la tv; si potrebbe leggere, ma è troppo  faticoso e richiede concentrazione e chat, telefonate e messaggi sono altrettanto impegnativi  quando  si ha bisogno  di  riposo. Insomma, mi sono ritrovata a fare zapping nella speranza di trovare programmi vedibili e, come ho  già affermato in altri post precedenti, non sono  riuscita trovare niente di  soddisfacente. Sarà che con l'età sono diventata difficile, ma è anche vero che le programmazioni stanno diventando  sempre più  ripetitive e i programmi che vengono pubblicizzati come nuovi in realtà sono l'ennesima edizione di format già visti. E' brutto quando  si è costretti ad intrattenersi solo con la tv e non si  riesce a trovare ... l'intrattenimento. Sarà, ma adesso capisco perché la mia mamma si lamenta dicendo "non c'è niente da vedere in tv": così tanti canali e così poca roba da vedere.

Dal momento che in televisione l'intrattenimento è quello che è, c'è però tanta informazione, forse troppa, così mi sono ritrovata a seguire tutti i notiziari e gli approfondimenti annessi e la novità, o meglio, la conferma è stata che il periodo natalizio sarà da zona rossa per tutta l'Italia. Questo per me sarà il primo anno senza i miei famigliari e senza pranzi  festivi e ammetto che mi dispiace. Negli anni passati mi  lamentavo per la maratona di portate e ogni anno spiegavo a mia mamma che non era necessario preparare tutta quella roba da mangiare e lei mi  rispondeva che se non la preparava non era festa, adesso tutte quelle discussioni sono svanite. E'  strano, però, quelle che sembravano noiose scene ricorrenti adesso assumano un significato diverso; in fondo, quei battibecchi facevano parte della tradizione stessa e adesso  che non ci  sono mancano. Di conforto in questo periodo è la notizia che mio figlio sta meglio ed è in via di  guarigione, il covid se ne sta andando  senza troppi danni e stiamo tutti aspettando l'esito del tampone. In definitiva, nonostante la salute abbia fatto capricci, in queste feste ci apprestiamo all'arrivo  di un nuovo  anno e confidiamo che riservi almeno un po' di speranza, che ce n'è  di  bisogno.



mercoledì 16 dicembre 2020

In attesa che arrivi Natale

 

Sono giornate atipiche, con tante incertezze, sia riguardo il tempo che la situazione generale. Credevo che sarebbe piovuto, invece c'è stato solo un cielo grigio e nuvoloso che non ha prodotto nemmeno una goccia e tra breve verranno annunciate in tv le nuove restrizioni natalizie che bloccheranno praticamente tutti in casa: c'era da aspettarselo 😷. Con fatica, sono riuscita ad organizzare una giornata in cui poter consegnare, in anticipo sulla prevista chiusura, i regali ai miei famigliari e adesso  che ho la data e comunicato a tutti che sarà solo un banale scambio di doni e auguri, senza neanche una tazzina di caffè, io non sto bene. Sembra che la stanchezza dei  giorni precedenti si sia accumulata ed intensificata, tanto da anticipare la crisi della mia malattia che solitamente si manifesta più avanti nella stagione, ma credo anche che sia maggiorata dalla tensione legata alle ultime restrizioni sociali. Sarà necessario prepararsi al lockdown natalizio, che vieterà qualsiasi spostamento ed incontro, ed obbligherà a stare chiusi in casa. Uffa! :\ Oggi ho dovuto comunicare ai miei famigliari che forse non potrò presenziare allo scambio  dei  regali, infatti non penso che la mia questione si  risolva nei prossimi  giorni e, anche se loro hanno compreso, io mi sento avvilita e spero di  stare meglio per l'incontro programmato. Sono fortemente motivata a rimettermi in salute pur di poter vedere le persone care almeno per un momento, specie adesso che so che mio figlio sta meglio e che il suo covid sta sfumando, poi mi imbozzolerò in casa senza fare storie, secondo le nuove normative di legge. Trascorrerò il Natale e tutte le altre feste con mio marito e direi che questa è una cosa che mi fa molto piacere e, anche se non faremo niente di  speciale, sarà comunque un bel periodo da trascorrere in due e pensare ai nostri cari nelle loro case. Non so più quante sono le feste che ho  trascorso con lui, ne ho perso il conto e ne sono  felice, sapere che lui c'è e che mi fa compagnia è una gioia immensa. Sarà un Natale diverso, ma non per questo saremo soli, ci  sono le nuove tecnologie che ci permetteranno di  stare in comunicazione con la famiglia e in fondo sarà uno dei tanti natali, solo un po' più distante.



martedì 15 dicembre 2020

Stanchezza

 

Che strane giornate! Il sole si  alterna alle nuvole e le temperature si  alzano e si abbassano troppo rapidamente, dovrebbe esserci un clima invernale ed invece c'è questa bizzarria che lascia confusi. Le previsioni meteo hanno annunciato la pioggia e quasi quasi ci  credo, dal momento che il cielo è nuvoloso ed è più umido, poi vedremo se davvero pioverà. Non so  se è per questo tempo cosi altalenante o se se  si sta avvicinando il momento in cui la mia malattia diventa critica, sta di  fatto che ho una stanchezza insopportabile. Al mattino mi  alzo e sono già stanca, durante il giorno anche peggio e così riesco a fare poco  o nulla. Qualche settimana fa avevo  finito una scatola di integratori a base di  gingsen che mi aveva dato un po'  di  carica, adesso  sono al punto di partenza se non peggio. Mio marito si è premurato di acquistarmene un'altra scatola, questa volta a base di prodotti più forti e io spero di  risollevarmi da questa situazione fastidiosa. Ero così contenta di  essere riuscita ad andare in un negozio di prodotti d'igiene e pulizia, che si  trova fuori dal mio comune, per poter completare i sacchetti natalizi da regalare alla mia famiglia, che tutto si è  complicato. Ho cominciato a stare poco bene e poi la notizia che forse la settimana di Natale sarà una settimana da zona rossa, con forti limitazioni e divieti. Uffa! Ero finalmente riuscita a trovare un giorno per vedere tutti e adesso il progetto sfuma :\ Ho appena allineato sul tavolo  della sala da pranzo i miei sacchetti natalizi, pieni di cose da regalare, che non so  come consegnarli e adesso sono lì, solo  a prendere polvere, perché presto ci saranno nuove regole da rispettare. Io e mio marito ci  stiamo organizzando per fare le consegne in anticipo, cioè prima che un altro lockdown blocchi gli spostamenti e ci  isoli nuovamente dalla famiglia. Abbiamo già tenuto in considerazione che queste saranno solo  delle consegne, senza senza pranzi o  cene che si  voglia, giusto per mantenere attiva nei minimi termini la tradizione dello scambio  di  regali. La situazione generale è critica e lo sappiamo tutti, ma il governo ha anche cambiato parere così  troppe volte che non ci  si  raccapezza più e non si sa come comportarsi 😖 Se i  negozi sono chiusi l'economia non funziona, se i negozi  sono aperti ci  sono  gli assembramenti, ma che deve fare la gente? Tot caput, tot sententiae. E' vero, questa mia stanchezza non è  solo  fisica, ma anche mentale. Negli anni passati il Natale è sempre stato un momento convulso per via degli acquisti e delle visite concentrati in un unico periodo, quest'anno è tutto diverso, ma non è nemmeno tutto così  lineare. Pur avendo semplificato con il tempo e con l'esperienza gli acquisti e limitato le visite solo ai parenti  stretti e ai  famigliari, la questione si  era ridimensionata ed era diventata più sopportabile, la pandemia invece ha cambiato tutto. Le visite sono diventate praticamente inesistenti come i momenti conviviali, ci si è ridotti solo più alle telefonate e alle videochiamate, quanto allo scambio di regali ... beh, credo  che questo sia l'anno in cui ho speso  di meno, dal momento che ad alcuni non ho  regalato niente. Intanto, in questo clima di incertezze, abbiamo  avuto notizie positive da mio figlio, che finalmente sta un po' meglio. Sicuramente questo Natale non lo vedremo, non credo  che per quella data sia completamente fuori dal covid, anche se adesso è sfebbrato e fuori  dal letto. Mi fa davvero  strano non poterlo incontrare ed abbracciare. Anche per lui, io e mio marito stiamo pensando ad una maniera per fargli avere i nostri doni; il suo sacchetto è insieme a tutti gli altri e io non vedo l'ora di  farglielo avere. Il pensiero che abbia preso questa malattia orribile non ci ha fatto stare tranquilli, solo la speranza della sua giovane età ci ha tenuto su di morale. Come sono stanca! 😒



mercoledì 9 dicembre 2020

Neve sulle montagne

 

La pioggia ha cancellato tutta la neve che era caduta nei  giorni  scorsi, ripulendo così le strade e i tetti delle case. Stamattina alzandomi ho visto dalla finestra di casa che le montagne erano tutte coperte di neve e mi sembrato un bello spettacolo. E' diventato così  difficile vedere le montagne bianche, i ghiacciai delle vette sono completamente scomparsi e in estate le pendici fino alla cima sono grigie, senza neanche un filo bianco; solo in questa stagione si  coprono di un velo  di neve che dura però poco. In questo momento tutti gli impianti sciistici  sono chiusi e le montagne sfoggiano il loro bel vestito candido ed intonso perché la gente non può andare a calpestarle, anche io posso ammirarle da lontano, ma è così che mi piace. Non sono mai stata particolarmente attratta dagli sport invernali, intendo nel senso  di praticarli perché guardarli in tv è tutta un'altra cosa :D per cui non mi importa niente di  questa chiusura causa covid. Sono anni  che non vado più in montagna, nemmeno d'estate, e credo  che adesso per me sarebbe un po' complicato andarci dal momento che cammino con il girello e arrampicarmi per sentieri scoscesi o attraversare le ripide stradine di paesi montani direi che è praticamente impossibile: la montagna è bella vederla dalla finestra di casa o in televisione :D 



lunedì 7 dicembre 2020

Una notizia terribile

 

La nevicata è finita e la neve è stata quasi  completamente cancellata dalla pioggia; fa tanto  freddo però, conseguenza delle precipitazioni appena terminate. Il cielo è rimasto nuvoloso e forse verrà giù ancora qualcosa, si  vedrà nei prossimi giorni che tempo farà. Io me ne sto rintanata in casa e non ho molta voglia di  uscire, eppure ho tutto l'abbigliamento possibile per fronteggiare il freddo  e tutto il resto; non so se sono pigra o se è l'effetto di  questa situazione pandemica, comunque preferisco  starmene al  caldo. Proprio riguardo la situazione pandemica vorrei fare un accenno. Dopo la notizia che il 25, il 26 dicembre e il 1° gennaio sono vietati gli  spostamenti tra comuni e quindi non posso festeggiare con i  miei  famigliari, sono riuscita finalmente a concordare un giorno in cui ci  si potesse ritrovare tutti insieme per farci  gli auguri. Non è stata una cosa semplice, ognuno di noi ha comunque un calendario con qualcosa da fare, anche se in questa situazione le cose da fare non sono molte, ma da qui alla fine dell'anno comunque qualcosina che impegna c'è  sempre. Proprio quando la questione sembrava risolta per il meglio è arrivata una notizia shock: mio figlio è risultato positivo al covid. L'avevamo sentito telefonicamente durante i giorni in cui nevicava e ci aveva comunicato che aveva un leggero mal di gola, stanchezza e che aveva la testa pesante, forse per la febbre; non abbiamo dato molto peso alla cosa a causa del  tempo sfavorevole e abbiamo pensato che avesse preso un colpo d'aria perché magari era uscito con abiti troppo leggeri, per cui l'abbiamo rassicurato dicendogli che era solo un problema stagionale. Il giorno dopo la notizia shock. Sinceramente non so cosa pensare. In questi ultimi  tempi abbiamo ricevuto notizia di persone che conosciamo che sono state contagiate, alcune ce l'hanno fatta altre no, adesso sapere che nostro figlio è tra quelli che hanno preso il virus è qualcosa di impensabile. In verità, è pensabile e pure plausibile, solo che non si pensa mai che la cosa possa capitare anche a te finché non succede. La malattia è sempre più vicina e non ce ne accorgiamo; si  cerca di fare il possibile per evitarla, ma per quanto si possa fare, la fatalità è un'incognita imprevedibile ed incontrollabile. Sono in apprensione per mio figlio e so che non posso andarlo  a trovare, non tanto per la lontananza o per i  divieti di  spostamento quanto per la questione in sé. E' giovane e molto probabilmente ce la farà ( voglio essere positiva in questo), ma se mai io o mio marito venissimo in contatto con il problema allora non so  se ce la faremmo: noi non siamo propriamente... giovani. In televisione stanno parlando  dell'arrivo  dei  vaccini e si dice che verranno fatti a coloro che non sono  stati contagiati, io però non so  ancora se aderirò a questa vaccinazione. I miei dubbi riguardano il tempismo con cui sono saltati fuori tutti questi vaccini e i test che sono stati fatti a riguardo. Qual'è la loro effettiva efficacia nel  tempo? Soprattutto, quali sono gli effetti collaterali? Funzionano bene a tutte le età? Anche se ci  sono patologie presenti? Insomma, i dubbi sono tanti e in più non ho voglia di mettermi nel sangue una malattia con cui credo  di non essere venuta mai in contatto. Le vaccinazioni che si  fanno da bambini sono sperimentate da anni e sicure, ma questa vaccinazione, nata come un fungo e che lascia dubbiosi persino gli scienziati, mi mette in agitazione. Se non altro non debbo  farla domani e c'è  ancora tempo per pensarci, intanto si  saprà qualcosa di  più. Nel mentre continuo a pensare a mio figlio .................................



sabato 5 dicembre 2020

Prima neve

 

La pioggia di  questi  due ultimi  giorni si è  trasformata in neve e le temperature sono scese ancora di più. La mattina mi sono svegliata e dalla finestra ho scorto i tetti, le automobili e le strade coperti da uno strato bianco e ho visto scendere dal cielo candidi fiocchi che si  posavano anche sul mio balcone e la domanda che mi facevo le scorse settimane, cioè se sarebbe nevicato oppure no, ha finalmente avuto la sua risposta. Il paesaggio nevoso è sicuramente bello a vedersi, un po' meno viverlo. La prima nevicata di  stagione è capitata proprio il giorno in cui avevo  deciso  di  andare a fare la spesa al supermercato. Erano settimane che non andavo più a fare la spesa a causa del fatto di essere in zona rossa e, quando  finalmente mi sono decisa ad andarci perché il passaggio a zona arancione lo consentiva, si è messo a nevicare. Per fortuna il supermercato vicino a casa mia ha il parcheggio sotterraneo e così non ho dovuto nemmeno prendere l'ombrello, mio marito mi ha scaricata all'asciutto e io ho fatto la mia spesa senza problemi. Dopo tutti questi giorni trascorsi nel rispetto delle regole uscire mentre nevicava non è  stato certo un peso: qualunque cosa pur di  stare un po' fuori. Una volta entrata nel  supermercato ho notato che c'erano già  gli immancabili panettoni, ben in vista e ben impilati, e io sono andata a vedermeli per entrare un po' in quello  spirito natalizio  che quest'anno fatica a farsi  sentire. La notizia che il nuovo Dpcm vietata lo spostamento tra comuni il 25, il 26 dicembre e il 1° gennaio ha fatto naufragare la possibilità di  ritrovarmi con i miei famigliari giusto in quei  giorni e adesso si  sta pensando di  trovare date che concilino gli impegni  tutti per poterci  fare gli auguri  e stare un po' insieme. Mentre giravo  tra gli  scaffali del supermercato pensavo ai  regali  che avrei  voluto acquistare, dai formaggi ai salumi, dai biscotti ai cioccolatini, a tutte quelle altre cose alimentari che solitamente metto nei miei sacchetti come dono, poi mi sono  resa conto che sarebbe stato difficile consegnarli e ho pensato solo più alla mia spesa. Tornata a casa non mi sono neanche rammaricata della cosa, probabilmente tutta questa storia legata alla pandemia alla fine porta a pensare solo alle cose positive. I miei cari li vedrò lo stesso, quando  e come potrò, e in un modo o nell'altro riceveranno anche i miei regali che, se non saranno alimentari, saranno di pulizia e igiene, prodotti che hanno il vantaggio di non deteriorarsi  subito. La neve, comunque, non è  durata molto, si è  trasformata di nuovo in pioggia che ha ripulito le strade e i tetti. Non è ancora inverno e questo è  stato solo un assaggio. 



mercoledì 2 dicembre 2020

Ma che freddo!

 

In due giorni le temperature sono scese vertiginosamente e si è messo  pure a piovere: ma che freddo! E' vero che l'inverno è  sempre più vicino, eppure non mi aspettavo un cambio così repentino. Le previsioni  meteo prevedono la neve per il fine settimana ed è in un momento come questo che mi rendo  conto che starsene a casa non è poi così brutto, in fondo il lockdown ha qualche lato positivo. La caldaia sta funzionando bene e le finestre con i doppi vetri trattengono il calore senza alcuna dispersione, i tempi degli  spifferi sono finiti e io li ho già dimenticati. Sto così bene che non è  necessario che mi copra eccessivamente. Negli anni passati, quando  stavo  seduta al computer, dovevo mettermi un plaid sulle gambe e indossare una seconda maglia, talvolta mi tiravo  sulla testa il cappuccio della felpa per non sentire freddo  alle orecchie, altrimenti mi  veniva subito l'otite, adesso sto semplicemente bene e mi godo il calduccio casalingo. Non so  se è solo per l'inizio di  stagione o se veramente la caldaia e le finestre con i doppi vetri sono meglio, in ogni caso riesco  a sopportare questo freddo un po' più intenso. 

Standomene a casa quasi  tutti i  giorni durante la giornata, ogni tanto, mi  guardo un po' di  tv e, non so è  solo una mia impressione, ma non c'è niente di  buono da vedere. Pur avendo  tanti canali sceglierne uno decente sta diventando un'impresa. Nel  complesso i programmi sono veramente scarsi; o si parla solo di covid, e a tale riguardo c'è veramente un'eccedenza d'informazione, o ci  sono le repliche di programmi già visti migliaia di volte. Riguardo le repliche mi  riferisco  ai programmi di arredamento, che sono quelli che seguo di più, perché i telefilm sono per la maggior parte di  genere "crime" e quelli proprio non li  reggo a causa delle tematiche efferate ed esplicite che presentano. Se si vuole qualcosa di diverso ecco i  telefilm su fantasmi, zombi e vampiri e a tale riguardo non mi  esprimo neanche perché a mio avviso  sono assolutamente inguardabili e basta. Insomma, trovare un programma leggero che ti intrattenga almeno un'oretta è davvero difficile. Per fortuna si sta avvicinando il Natale ed allora posso vedermi qualche film d'amore natalizio, ingenuo e prevedibile, ma almeno non ripugnante ed invedibile. Da tempo mi sono pure ridotta a vedere i programmi per bambini, e neanche tutti, solo alcuni, e questo per potermi  distrarre un po'. Certo che un adulto che si  ritrova a vedere i cartoni animati farà sorridere, ma sinceramente non so che altro vedere in questa scipita programmazione televisiva. Sto invecchiando e col tempo sono diventata sempre più impressionabile, per cui mi  rifiuto di vedere come svago cose che mi infastidiscono e disgustano; non ho quella curiosità morbosa che sembra caratterizzare gli spettatori moderni, anzi, ritengo che il relax televisivo, se non tutto ma almeno in parte,  debba essere disimpegnato, specie in un momento come questo in cui la realtà è  altamente drammatica.