Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

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Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

martedì 29 novembre 2016

Freddino


Che strano, questa volta le previsioni meteo ci hanno azzeccato davvero e, come previsto, fa più freddo. Generalmente sono  scettica sulle previsioni  del tempo, basta cambiare canale alla tv e già  ci  sono differenze, invece, adesso sembra che quello che hanno  detto sia vero. Già da ieri il  termometro si era abbassato, ma stamattina l'aria era più pungente, mentre la solita foschia ha accolto il mio risveglio  con il suo  grigiore e scendere dal  letto è stato difficile. Ho dovuto aspettare la sera per poter vedere alla finestra il profilo  delle montagne ed uscendo sul balcone mi sono accorta che in casa stavo  meglio. Possibile che l'inverno sia alle porte? Questo passaggio  stemperato dall'estate all'autunno e il proseguire della stagione in maniera così  blanda fa pensare ad una primavera eterna. Solo oggi  mi  sono accorta che oltre all'arrivo  del Natale c'è  anche l'arrivo  dell'inverno; queste stagioni così anomale portano il pensiero a momenti  vacanzieri e se non fosse per la routine che ti obbliga a vivere le attività quotidiane si farebbero  solo programmi di  relax. Adesso  devo  cominciare a pensare alle solite cose: cambi nell'armadio e regali natalizi :D


lunedì 28 novembre 2016

Dopo la pioggia, la nebbia


La pioggia si è  allontanata, lasciando  solo  tanta umidità ed al mattino ed alla sera è  comparsa la nebbia. Mi auguro  tanto di non dover uscire in questi orari per la scarsa visibilità e perché è più  freddo, o perlomeno, come tale si percepiscono le temperature. Finalmente l'autunno  si mostra nella sua vera veste e le previsioni meteo  hanno annunciato l'arrivo  del freddo, quello invernale. Non riesco  a capacitarmi  dell'anomalia di  stagione che prevederebbe già delle precipitazioni nevose, ma è inutile lamentarsi  delle variazioni  climatiche: ci  sono  e basta. Per compensare il tempo che è  diventato strano, ho portato sulla mia tavola i frutti della casa di  campagna: mele e nocciole. Sono l'ultima produzione prima dell'arrivo  dell'inverno.


Le mie mele sono di una particolare qualità, molto antica e di  cui non conosco il nome, che matura in autunno  e si  mantiene per tutto l'inverno. Si  tratta di mele molto piccole, grosse come un mandarino, dalla polpa bianca e dura, saporite e se, ben conservate, hanno la durata di  qualche mese. Questa particolare qualità veniva coltivata nelle campagne ed il raccolto si  faceva, come ho  accennato prima, in autunno. I contadini usavano  riporre queste mele in luoghi  freschi  e asciutti e il consumo durava tutto l'inverno fino alla primavera, questo perché non c'era altra frutta, fatta eccezione per noci  e nocciole. Adesso, l'agricoltura industrializzata produce altri  tipi di  mele e la qualità che ho io  è  caduta in disuso, credo per due ragioni: non è un prodotto bello a vedersi in quanto è  troppo piccolo ed ha una polpa troppo dura. Le mele del supermercato sono tutte grandi, con polpa tenera e solitamente dolce, qualità che le rende appetibili  ad un vasto pubblico e quindi  più  facilmente commerciabili. Le mie vecchie mele, però, hanno il pregio di  non subire trattamenti chimici come pesticidi o conservanti, anche se spesso presentano parti marce o toccate da insetti ed uccelli; sono  genuine, brutte, ma autentiche.
Le nocciole, invece, io adoro mangiarle tostate. Solitamente le tosto direttamente in padella, dopo averle sgusciate e i gusci li conservo per la stufa, che ne aiutano l'accensione. La mia mamma le nocciole le tosta in forno e vorrei provare a farlo  anche io, ma in padella è più veloce :D

Recentemente ho fatto una scoperta che potrei definire dell'"acqua calda", ho provato ad usare il nastro della kinesio taping. Avendo una malattia che colpisce i muscoli, ho problemi di movimento e , soprattutto crampi e dolori muscolari. Stanca della situazione, mi è  venuta l'illuminazione ed un giorno  sono andata in un grande negozio di  articoli  sportivi ed ho acquistato un rotolo di  questo nastro adesivo. Dopo aver visto alcuni tutorial in internet, ho provato a posizionare il nastro sul piede malato e, già dopo poche ore, è avvenuto il miracolo. I dolori sono spariti e anche sotto sforzo riuscivo  a camminare. Se  penso  che il fisiatra me lo aveva prescritto quando  avevo  ricevuto il colpo di  frusta  e io non l'avevo mai  voluto usare...  :$ Solo adesso ho  capito quanto valga :) Di recente, ho  anche scoperto che viene utilizzato con successo per i malati come me. Il vantaggio è  che si  tratta di un prodotto non medicato e che funziona agendo  semplicemente sulla struttura muscolare, favorendo il  drenaggio linfatico e la circolazione sanguigna. Dopo qualche giorno  di  applicazione ( il nastro  si  tiene sia di  giorno  che di  notte) si possono constatare risultati  apprezzabili, senza l'uso  di farmaci e con un costo contenuto. Wow! :)


domenica 27 novembre 2016

Acqua e disastri

La settimana piovosa si è  bruscamente interrotta ed è comparso un clima quasi primaverile. Sole, cieli sereni di  giorno e stellati di notte sembrano aver fatto dimenticare tutta l'acqua dei  giorni  scorsi  che in alcuni punti  del paese ha anche creato  disastri. Dalle mie parti si è  solo  verificata un po' di  allerta, ma niente di  significativo. Circa vent'anni fa o poco  più c'erano  state esondazioni e vasti allagamenti, ma i lavori di  rinforzo  degli  argini, fatti dopo l'incidente, hanno retto e da allora i danni sono sempre stati contenuti. Io, ovviamente, proprio nella settimana di pioggia, avevo i miei impegni  da sbrigare e così ho dovuto muovermi in macchina. In una di  queste occasioni è stato necessario passare in una delle zone allertate a rischio esondazione ed ho  visto un fiume che, per il suo carattere subdolo, viene chiamato "Orco". D'estate questo fiume è  praticamente in secca e sugli argini e parte del letto la gente va prendere il sole e fare il bagno nell'acqua bassa. Intere famiglie, con ombrelloni e teli da mare, soggiornano su questa spiaggia improvvisata che, anche se è sassosa, è molto  frequentata. Anche io, quando i miei figli  erano molto piccoli, ero andata una volta in gita sulle sponde di  questo  fiume, tanto per provare, ma a cui ho presto rinunciato per il  tipo  di  frequentazione umana. Nel periodo  autunnale, però, il fiume aumenta la portata in base alle precipitazioni e il letto si  riempie nuovamente di  acqua. Quest'anno le piogge sono state abbondanti e l'Orco ha dimostrato di  essere all'altezza del suo nome,  ancora una volta, incutendo paura con la sua piena. Il livello dell'acqua è salito fino all'altezza massima delle sponde e il fiume si è  riempito di fango,  aumentando la velocità della corrente che è  diventata subito turbolenta. Da una parte, vedere questo  fiume in piena è uno spettacolo della natura: le acque turbinose viaggiano ad una velocità impressionante, mosse da una corrente vorticosa; dall'altra, l'impeto della piena è un pericolo  costante che può avere imprevedibilmente effetti disastrosi. Per raggiungere la destinazione a cui dovevo andare, ho attraversato il fiume Orco e vedere il suo livello poco sotto il ponte su  cui  passavo  mi ha un po' spaventata, tanto che speravo  che la traversata fosse il più  rapida possibile. Nei tempi di  secca c'è  da chiedersi  come mai ci  sia un ponte così alto per un fiume così  basso, ma basta passare in un' occasione come questa per ricredersi.


Sto continuando la corsa ai  regali e, proprio come avevo  fatto l'anno  scorso, per alcune persone sono andata un po' di più  sul personale. Adesso ho tanti pacchetti da fare e non ho ancora iniziato, ma mi manca ancora qualche regalo. Non vedo il momento di  terminare questa ricerca, anche perché i negozi  e i  centri  commerciali cominciano ad essere più  frequentati ed è  difficile trovare un orario  tranquillo in cui poter osservare la merce, pensare, decidere ed acquistare.  Optando per il  regalo personale sto impiegando più  tempo  del previsto, in quanto sono  obbligata a visitare più negozi  e più centri commerciali. Come avevo  presunto, il traffico è  aumentato e rientrare a casa dopo lo shopping è stato più difficile, con conseguente dilatazione degli orari di  arrivo. Sono stanca , ma sto  cercando  di  tenere duro; pochi  regali  ed è  finita, poi inizieranno le visite con distribuzione. Le feste natalizie ormai  sono  così e la consuetudine strutturata in questo modo non cambia più. Tutti  gli  anni, arrivati a novembre, ci si  comincia a muovere per gli  acquisti di  Natale, arrivando  fino alla vigilia, e solo a gennaio, dopo l'Epifania, si  tira un sospiro  di  sollievo. Mentre ero intenta alla ricerca del  dono giusto per le persone dell'immancabile lista, un regalo me lo  sono fatta a me :D Ho ceduto  alla tentazione dei  bijoux e mi sono  regalata una parure di  collana ed orecchini  rosa e di una seconda collana lunga con perline colorate: una piccola coccola, per consolarmi  dalla fatica degli  acquisti me la merito anche io :)


giovedì 24 novembre 2016

Settimana di pioggia

Se volevo  la pioggia, ecco  che è arrivata. A secchiate, però. Sta piovendo  da quasi una settimana e io ho  avuto ovviamente i miei impegni da sbrigare giusto nei  giorni in cui pioveva di più. Non fa molto  freddo ma è tanto umido, così ho dovuto uscire con  ombrello e scarpe antipioggia. La cosa più seccante è  stata evitare le macchine che passano  nelle pozzanghere  e ti lavano da capo  a piedi. La gente in auto ha fretta e se ne frega di  chi  cammina o  attraversa la strada, passano, ti bagnano e neanche si  accorgono che ci  sono passanti; è già tanto che non ti investano. Non mi piace muovermi in città quando piove, tutto sembra sempre in ritardo anche se non è  vero; dai mezzi pubblici agli  uffici, sembra che tutto si muova a rallentatore, eppure, se si  guarda l'orologio il tempo è  quello di  sempre. Sono giornate in cui è  meglio  starsene a casa, a guardare la pioggia che cade dai  vetri  della finestra, ma non è possibile se si  hanno  cose da fare. Perché le scadenze e gli  appuntamenti cadono anche nei giorni  di pioggia?
Tutta questa pioggia mi sta lavando il balcone e tenendo alla larga  i piccioni, mi  spiace solo per i miei  vasi  che sono  rimasti abbandonati sotto le intemperie. Eppure, stanno  bene; forse perché non c'è ghiaccio né al mattino né alla sera . Adesso  c'è il vero autunno, quello che quando  ti alzi  ti saluta con il cielo  grigio, gli alberi ingialliti e quasi spogli e la nebbia o, come adesso, con la pioggia.


lunedì 21 novembre 2016

E' il momento di pensare ai regali di Natale

Le giornate passano in fretta e, senza neanche accorgersene,  è arrivato il momento di pensare ai  regali  di Natale. Praticamente, il giorno  dopo  i Santi sono  spuntati nei  supermercati i primi panettoni, seguiti dalle confezioni  di  dolci e da quelle degli  spumanti. Inevitabile non compilare la lista dei  regali da acquistare, a quella vista. Come tutti gli altri, anche io  ho iniziato a fare i primi acquisti di panettoni,, dolci  e spumanti ed ho  già  compilato  la lista delle persone a cui  debbo  fare i regali natalizi. Quest'anno  vorrei sbrigarmela il prima possibile, cioè prima che i negozi  diventino  superaffollati e il traffico congestionato, insomma vorrei fare gli  acquisti necessari adesso, anzi, vorrei averli  già  fatti. A dicembre ci  saranno molte più articoli di  adesso e, quando le idee scarseggiano, vedere queste proposte d'aiuto nella scelta, ma io non ho  voglia di  aspettare così  tanto, anche perché adesso ci  sono  gli sconti per invogliare la gente a fare spese. Come faccio  tutti gli  anni, ho  già iniziato a brontolare sull'inutilità di  questi acquisti, spesso fatti per persone che, se tutto va bene, vedo una volta all'anno e che, anche se sono parenti, non me ne importa niente. Le convenzioni sono  dure a morire, specie quelle commerciali, e poi nessuno  vuole ammettere che sono inutili. Come mi  secca spendere soldi per persone a cui  non tengo e dalle quali  vengo  ricambiata nello  stesso  modo: è un'ipocrisia. Purtroppo il Natale è  fatto anche di  questo, cioè, il Natale , quello  finto.

Dopo un sacco  di  tempo è  arrivata la pioggia e l'autunno  sta mostrando il suo  vero aspetto. Al mattino il cielo è  grigio e la foschia mi impedisce di  vedere le montagne dalla finestra di  casa. Piove. In casa l'umidità fa percepire le temperature più  fredde ed è stato inevitabile alzare il termostato della caldaia, anche perché non stendendo più all'aperto sono costretta a stendere in casa e con la pioggia l'umidità è insopportabile. Uffa, mi scoccia uscire con la pioggia :$ Sono  come i  gatti: non mi piace bagnarmi le zampine. L'agenda, però, dice che ci  sono  degli impegni da ottemperare e così sarò  costretta ad imbacuccarmi ed uscire con la pioggia. Non sarà  semplice. Niente deambulatore e dovrò  cavarmela con le stampelle :(

 E' da un lungo periodo  che ho  di nuovo  difficoltà a gestire i miei  forum e blog. E' già successo in precedenza, non solo una volta, ma a quanto pare è inevitabile passare attraverso  queste fasi. Ho un gdr in attività e sto  cercando  di  starci  dietro come posso, il resto lo barcameno altrettanto. Mi secca poter graficare di meno. Le giornate trascorrono  all'insegna del lavoro casalingo  o degli impegni  esterni e la sera è il momento in cui riesco  a connettermi  con i miei  siti: troppo poco per le cose che ho  da fare. Sto  trascurando  gli  aggiornamenti  e la parte amministrativa, ma non posso  fare diversamente; in fondo questo è  solo  divertimento, non è  certo un attività remunerata né un obbligo. Inutile lamentarsi .


venerdì 18 novembre 2016

Cielo autunnale

Al mattino il cielo è  sempre grigio ed alzarsi  sta diventando  faticoso. Che voglia di  dormire! Se fossi un animale, sarei  sicuramente uno  di  quelli  che vanno in letargo. E' da questa settimana che faccio fatica ad alzarmi, pur non avendo  cambiato abitudini. Dalla finestra di  casa guardo il cielo per scoprire come sarà la giornata, le previsioni meteo  sono  così incerte, ma ogni  giorno ritrovo  sempre quella condizione indescrivibile di  stabilità: nessuna precipitazione in arrivo e giornate più o meno  soleggiate. La metà  di novembre è  stata superata e dell'autunno è arrivato soltanto il  freddo, ma della pioggia neanche l'ombra. Sul balcone di  casa ci  sono  ancora i vasi e sono  così incerta sul loro  ritiro. Gli sbalzi  di  temperatura che si  verificano la notte non fanno  bene alle piante, ma il calore del sole durante il giorno sulla serra di plastica non è certo  favorevole. Sono passata dall'indecisione alla pigrizia e le piante stanno dove sono: è stato un passo facile. Sarà che il grigio di  questo cielo  autunnale non aiuta e rende le giornate montone e, anche se ho un sacco  di  cose da fare, ho poca voglia di  farle. E dire che in estate mi lamentavo  che non riuscivo  a muovermi, a fare i miei lavori di  casa e a seguire i miei impegni  fuori di casa per il caldo, adesso mi lamento perché è ... autunno. Ma questa non sarebbe la mia stagione preferita, quella in cui mi  sento più  attiva e produttiva? Bah, sono piena di  contraddizioni :$

domenica 13 novembre 2016

Il mio risotto con pinaioli


Dopo aver fatto ben seccare i pinaioli, funghi mangerecci  che crescono  sotto i pini, li ho riposti in un recipiente per poterli  conservare. Con questi  funghi ho preparato il mio risotto.

Ingredienti

Una manciatina di pinaioli secchi, due manciate di  riso ( io uso  il carnaroli oppure il baldo)
mezza cipolla piccola
 una grossa noce di  burro
 un poco  di olio d'oliva
 un poco  di  vino bianco
 brodo di  dado
 prezzemolo tritato
 una cucchiaiata di parmigiano  grattugiato 
 pepe a piacere.

Preparazione
Metto in ammollo in acqua tiepida i  funghi secchi e appena si  sono ammorbiditi, li strizzo e, se sono troppo grandi li  taglio a pezzetti. In una padella dal  bordo  alto metto a sciogliere il burro con l'olio ed aggiungo la cipolla tritata. Non appena la cipolla diventa trasparente, aggiungo i  funghi e li faccio appena rosolare. Unisco il riso e lo faccio tostare, poi verso il vino  bianco e, non appena è  evaporata la parte alcolica ( cioè, non si  sente più odore di  vino), copro con il brodo. A questo punto porto a cottura a fuoco  medio, aggiungendo  brodo caldo e un po' d'acqua dei  funghi, se è  necessario. Le qualità di  riso che solitamente uso io per il risotto richiedono una cottura di  circa 15 minuti o poco più. Poco prima della fine della cottura, aggiungo il prezzemolo e a cottura ultimata il parmigiano  grattugiato ed il pepe. Se piace si può  mantecare il riso  con un po' di  burro prima di  servirlo.



sabato 12 novembre 2016

Sotto gli aghi di pino

Le recenti piogge, seguite da giornate soleggiate, hanno favorito lo  spuntare dei funghi e i miei genitori, da provetti fungaioli, si sono subito messi alla ricerca con abbondante raccolta. Con mia grande sorpresa, nel giardino della mia casa di  campagna sono spuntati i pinaioli, funghi mangerecci ma di  meno pregio rispetto ai porcini, nascosti sotto gli aghi di pino. Io ero appena partita quando i miei  genitori si sono recati alla casa e, con grande soddisfazione, hanno  fatto la piacevole sorpresa. Adesso, mi è arrivata metà del raccolto di pinaioli, che io ho fatto diligentemente seccare sul termosifone, e sto  già pensando  di  gustare i miei funghi nel risotto :D


Se i  giorni scorsi  c'era la prima brina, adesso il  freddo è  diventato più  pungente. Non ci  sono precipitazioni, anzi, il sole continua imperterrito a rischiarare tutte le giornate ma il suo calore si è  affievolito. Tutte le mattine mi sveglio vedendo i tetti ricoperti di  ghiaccio, mentre le montagne hanno le cime appena ricoperte di  neve: dovrebbe essere il contrario. Le temperature sono più basse e anche in casa comincia ad essere più freddo. E' il momento di  rispolverare i piumini, che tra qualche giorno  verranno indossati. Nell'armadio le maglie di  cotone sono  state riposte e hanno fatto la comparsa le prime maglie di  lana. Per i maglioni c'è  ancora tempo.


lunedì 7 novembre 2016

La prima brina


Ho poco tempo per guardare fuori dalla finestra, ma stamattina ho casualmente potuto accorgermi  della prima brina sui  tetti. Forse c'è già da qualche giorno e io non ci ho  fatto caso; l'autunno si  sta rivelando a poco  a poco con temperature più basse, anche se continuano ad esserci  belle giornate di  sole. Quando  ero  bambina il mese di novembre era sempre uggioso e pioveva tanto, addirittura poteva nevicare; adesso è sempre bello e non fa nemmeno  troppo  freddo. Qualche giorno  fa ho acquistato una maglia ed, essendoci ormai l'assortimento stagionale, c'era molta scelta, solo che io ho preso una maglia non troppo pesante perché  credo  che nemmeno l'inverno  sarà poi così gelido. Insomma, è autunno è io metto ancora la giacchettina e le maglie di  cotone.

Forse questa sarà una settimana libera da impegni. Forse. Guardare l'agenda e vederla vuota mi  sembra strano, ma può anche succedere. Credo che mi  concentrerò sui lavori casalinghi ed in cima alla lista c'è ... stirare :$  E' un lavoro decisamente noioso e ogni  volta va a finire che mi  ritrovo  con una cesta piena di  roba da passare col  ferro, che invece di  diminuire tende ad aumentare con i  giorni. Dovrò mettere tanta pazienza e darmi  da fare.


mercoledì 2 novembre 2016

La strada delle fate


Quando sono arrivata nella mia casa di  campagna la prima cosa che ho notato era una lunga fila di  funghi nel prato davanti alla porta, poco oltre un'altra fila dei medesimi spuntava tra i fili d'erba ancora verdi. Osservandoli con attenzione sembrava che segnassero il  passaggio di una fatina in volo, che con la sua bacchetta magica li aveva fatti crescere per segnare il suo passaggio. So bene che è un'interpretazione fantasiosa alla casualità spontanea e che, in queste giornate umide nebbiose, è  tempo di  funghi, però un po' di immaginazione non guasta mai, specie quando  si  arriva con la nebbia e la casa è fredda. Osservando  con più attenzione, anche nell'aiuola recintata, dove cresce il tagete e c'è un piccolo pino, c'erano altri  funghi, non commestibili, ma che anche qui sembravano  fatti crescere apposta per le fate. E che dire del vecchio melo? Tre grossi funghi a ventaglio e dall'aspetto vellutato  erano spuntati per creare il posto ideale per un terrazzo fatato. Un po' di  fantasia è utile per affrontare al meglio i disagi  della casa, che appena arrivata mi accolto con tutte le stanze fredde. Solo dopo un'ora  e più la stufa e il caminetto hanno diffuso un gradevole tepore ed è stato possibile cambiarsi  ed iniziare le attività. Lo so, non sono più abituata a questa vita rustica e la mancanza di  comodità si  fa sentire.




Nel mio giardino hanno cominciato a cadere le foglie delle mie piante, alcune sono quasi pelate, altre hanno ancora un po' di  chioma. La prima cosa da fare è stato pulire il prato dalle foglie secche e , per mio  fortuna, questo è un lavoro di mio  marito. Essendo il  giardino piccolo  si  fa in fretta a fare le pulizie, solo che quando le foglie sono  tante allora ci vuole il suo  tempo. Non essendo le temperature ancora basse, c'è l'erba verde e il giardino  stenta ad andare a riposo. Ho scattato alcune foto per mostrare come le piante abbiano un aspetto più da inizio autunno che da stagione inoltrata.

La mahonia ormai con le foglie rosse

Foglie di vite

Acero ingiallito

Mentre ero  nella mia casa di  campagna ho  notato tantissimi uccellini. Purtroppo non sono  riuscita a riconoscere tutte le qualità in quanto, essendo piccoli ed inavvicinabili, si nascondevano  nel fogliame ed era solo possibile udire il loro canto. Sono stati di  compagnia mentre passeggiavo nel  giardino e scattavo le mie foto. Avrei  voluto immortalarne qualcuno, ma erano  troppo sfuggenti. Nemmeno  d'estate ho visto così tanto movimento nell'aria. Credo sia la stagione che porti a questi uccelli  di  fare la loro comparsa nella vicinanza di  case.


Dal momento che i miei famigliari sono  quelli che frequentano  di più la casa, in questi gironi  di  ferie, ho deciso di curiosare un po' tra i ricordi per riacquistare confidenza con l'ambiente. Nella casa di  campagna ci  sono  tutte le cose del passato di  famiglia, cose il cui unico  valore è  quello affettivo e che, sinceramente, sarebbero da pattumare ma da cui è difficile staccarsi, anche se sono polverose, consumate ed inutili. So  che può sembrare assurdo tenere tutte queste cose, ma in questo scenario  della rimembranza io ho ancora i miei vecchi  testi e quaderni  delle elementari. Come ho detto prima, per curiosità e per immergermi nel mio passato, li ho ripresi in mano  e sfogliati, dopo anni  che giacevano  nel dimenticatoio. Che differenze dalle cose che si  studiano adesso e quanto ero ordinata: avevo tutti dieci  e lode . Prima di tutto i computer non esistevano, anzi, in prima elementare io usavo  ancora i pennini e l'inchiostro e quando in seconda elementare arrivò la stilografica sembrava di  vivere in un mondo  avanzato; insomma, l'informatica era inesistente o  appena agli  albori. Cose da ridere, al giorno  d'oggi :D Sfogliando quei  vecchi libri e quaderni ne emergeva una cultura innanzitutto molto religiosa, ma anche molto legata alle tradizioni italiane: la scansione del tempo legata alle stagioni e alla cultura contadina, racconti letterari e poesie di autori ormai dimenticati, la geografia che adesso non si  studia più, la storia romana. Attualmente una preparazione del genere sembra vecchia di  secoli, tanto che c'è  da chiedersi  come abbiamo  fatto a sopravvivere fino ai  giorni nostri. Eppure, siamo qui. Adesso io uso il  computer e gestisco  forum e blog, ma quando  ero una ragazzina avevo i quaderni per cose personali  e i diari, tutti fitti di immagini  ritagliate e pensierini scritti con una calligrafia ordinata e colorati con i pennarelli. Ora faccio tutto  con un programma di  grafica 8|