Ed eccomi qui, a trascorrere il Natale a casa, ligia ai regolamenti che vietano lo spostamento e gli assembramenti famigliari, in una lunga giornata uguale a tante altre. La casa è silenziosa, qualche visita negli alloggi vicini c'è stata, ma tutto si è svolto nel giro di poche ore, senza quel fastidioso chiasso che caratterizza le riunioni famigliari. Evidentemente tutti sentiamo il peso delle restrizioni e l'incombenza del virus, che non ha dato tregua nemmeno in un giorno di festa come questo, e il nostro pensiero inconsciamente va ai malati e a quelli scomparsi, specialmente a loro, il cui numero fa pensare che sia scomparsa un'intera città. Da parte mia è stata una giornata come le altre. Al mattino ho inviato gli auguri alle persone più care e tutti mi hanno risposto, facendomi sentire per un momento la loro vicinanza; in fondo è l'affetto quello che unisce e fa superare qualsiasi distanza. Fortunatamente i disagi della mia malattia stanno rientrando e mi stanno dando un po' di respiro, ma restare inattiva per così tanto tempo e con l'impossibilità di uscire, mi rendono pigra e dolorante. I muscoli stanno perdendo tonicità e diventa faticoso anche alzarsi da una sedia. Oggi ho provato a fare un po' di cyclette, i segni dell'inattività però mi hanno fatto smettere subito dopo pochissimi minuti che ero salita sull'attrezzo. Non va bene :( E' così difficile essere motivati in una situazione come questa. Sto aspettando che l'intero periodo delle feste trascorra, con la speranza di un allentamento delle misure restrittive per poter uscire di casa, e non intendo solo per fare una passeggiata nei dintorni che già quella è possibile. Negli anni passati il periodo natalizio è sempre stato stressante per via gli acquisti da fare nei centri commerciali affollati, per la circolazione convulsa, la mancanza di parcheggi, per le visite tutte ravvicinate in un arco di tempo limitato e per i pranzi succulenti e interminabili, questa volta è stressante per l'opposto, cioè per l'assenza di tutto questo. Mi rendo conto che è un'osservazione assurda, eppure è la constatazione della realtà che vivo. Adesso che sto un pochino meglio posso stare di nuovo al computer e dedicarmi ai miei siti e alla grafica. Un po' mi sento in colpa perché dovrei darmi da fare con le faccende domestiche ed invece sto qui a divertirmi, comunque mi dico che già stare al computer è un passo avanti nella mia ripresa. Nei prossimi giorni starò sicuramente meglio e allora potrò dedicarmi maggiormente alla casa: ci vuole solo pazienza e io ne ho poca.
A chi passa di qui e legge questo topic Auguri di Buon Natale :)
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