Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

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lunedì 19 dicembre 2022

Fuga dal centro commerciale

 

Lo scorso  fine settimana ho chiesto a mio marito di  accompagnarmi in uno dei centri commerciali che frequento abitualmente, non tanto per fare spese ma perché so che allestiscono un mercatino di  Natale con le bancarelle di legno. A causa del covid la cosa non era stata più realizzata ma, adesso che la situazione è migliorata, ho pensato che l'esposizione sarebbe stata ripristinata. Non impazzisco per i mercatini di Natale, solitamente ci sono  sempre le stesse cose più o meno artigianali e difficilmente sono attratta dagli acquisti, però ne apprezzo l'allestimento pieno di luci e colori. Per una serie di  cose che non sto a raccontare siamo usciti di sabato pomeriggio e, dal momento che il centro commerciale scelto, ha ampi parcheggi non abbiamo avuto difficoltà a trovare un posto. Appena arrivati siamo andati nell'area esterna in cui  vengono disposti i banchetti e, con mia sorpresa, non ce ne era neanche uno, al loro posto c'era invece un enorme stand con Babbo Natale ed elfi a seguito e un sfilza di bambini accompagnati da mamme e papà, pronti a sedersi in braccio al vegliardo e a raccontargli i loro desideri. Un'idea natalizia molto carina, solo che io sono un po' cresciuta per andarmi a sedere in braccio a Babbo Natale e quindi ho sperato che almeno  all'interno del centro commerciale ci fosse qualcosa di più vicino alle mie aspettative. In effetti il mercatino c'era, se cinque banchetti sparuti potevano chiamarsi mercatino; negli anni passati di  bancarelle all'interno ce ne era  triplo se non di più, senza contare che c'erano pure quelle esterne. Non so, se è colpa della crisi, del covid, della guerra o di  che altro ma sta di  fatto che il mercatino  era tutto lì e io l'ho visto nel giro di  cinque minuti e poi ho pensato che era meglio andare a visitare i negozi o l'ipermercato e così  sono entrata in un negozio di  abbigliamento. Purtroppo, non ho trovato niente di interessante, anche perché non dovevo  fare acquisti personali né regali, e quando ne sono uscita mi sono accorta che il centro commerciale si  stava riempiendo. In breve si è formata la calca, tutti i bar del centro erano strapieni e non si  riusciva nemmeno ad andare a vedere le vetrine: ho detto a mio marito che era il momento di andarcene e sono scappata via da quel putiferio. Sulla via del ritorno  mi sono accorta che persino il traffico  era aumentato rispetto all'andata; non appena messi i piedi nell'ingresso di casa e chiusa la porta mi sono sentita meglio. Non ho più l'età, la voglia e il fisico per affrontare i centri commerciali nel periodo  natalizio. Per fortuna i regali li ho presi in tempo e se manca qualcosa chiederò al marito di  andarlo a prendere, io me ne starò tappata in casa e, se voglio uscire, solo passeggiate nei pressi di casa.



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