Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

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sabato 1 aprile 2017

Una giornata troppo calda


E' vero che in primavera le giornate sono  più calde, ma quella di  ieri è stata una giornata anomala. Sono uscita con il calibro di abbigliamento che ho usato per tutta questa settimana, ma dopo dieci minuti  ho cominciato a sudare. Ho subito tolto la giacca, ma mi sono resa conto che avevo messo abiti troppo pesanti e che il mio fisico  cominciava a risentirne. Intorno a me c'era gente con le maniche corte e pantaloni estivi, per lo più ragazzi, e si  sa che a quella età il freddo non fa paura e il caldo  si  sopporta bene, ma, a parte tutto, si  superavano i 20°. Appena ho potuto, sono tornata a casa spossata, con le gambe rigide e stanchissima, tanto da gettarmi  sul divano e non riuscire neanche a guardare la tv. Alla sera, nel meteo hanno detto che la giornata appena trascorsa era stata eccezionalmente calda e che presto sarebbe arrivato il mal tempo. Meno male, ho pensato io :) Può sembrare strano essere contenti per l'arrivo  di pioggia e freddo, però io il caldo non lo  sopporto più e preferisco il clima autunno-inverno.


Questa settimana hanno aperto un nuovo outlet non lontano da dove abito e la curiosità di  vederlo  era tanta. Mio marito mi ha accompagnata e tutti e due eravamo  speranzosi di  trovare qualcosa di interessante. Premetto che non sono una persona da outlet, troppo caro per il mio portafoglio, eppure ne avevo  visitato uno anni  fa ed avevo  trovato ed acquistato cose carine, tra cui una borsetta rosa che adoro e che uso  ancora adesso, anche se non è  più  di moda. La visita è iniziata tra la calca per la nuova apertura ed è così che ho  cominciato a guardare le prime vetrine. Niente di interessante. Quando abbiamo  finito di  guardare tutti gli  stand, entrando  anche in alcuni, io e mio  marito eravamo delusi, non tanto per l'outlet in sé, che è piccolino ma grazioso, ma per la roba esposta. Forse siamo  troppo  vecchi, forse siamo  troppo  esigenti, ma questa moda minimal proprio non ci piace. I colori sono  sempre gli  stessi: il nero fa da padrone su  tutto, anche solo  come dettaglio, beige e grigio saranno anche colori naturali ma sono  noiosi, le tinte pastello spariscono con le linee essenziali dei  modelli.  Questa è una moda tecnica, basata sul taglio e priva di  dettagli che spezzano la rigorosa linearità ed è una moda che non è portabile da tutti. Queste linee così  geometriche stanno bene a persone alte e slanciate, che ne evidenziano la fattura, ma le persone piccole oppure con qualche chiletto di  troppo sformano il modello che, essendo  così semplice, sparisce sulle rotondità della figura. Senza contare che colori così sbiaditi fanno sembrare la persona anonima, un numero  fra tanti. Ancora una cosa: l'utilizzo di linee così geometriche e semplici porta ad una uniformità di modelli e , un po' come per le automobili, non si distingue una casa dall'altra. E' una moda massificante, che non esalta l'identità e che, per essere distintiva, bisogna giocarla sul dettaglio, come una collana, un paio di orecchini o una borsa, particolari che devono avere colori accesi o forme strana. Dopo aver visitato l'outlet mi sono venuti in mente i vecchi  fumetti di  fantascienza, in cui i personaggi venivano  disegnati con calzamaglie aderenti o abiti succinti e semplicissimi, stivaletti e visiere trasparenti. All'epoca questi modelli facevano pensare al futuro sorridendo, ma adesso, che siamo  nel futuro, sembra che le calzamaglie e gli abiti succinti si  siano realizzati. Sarà anche una moda pratica e dinamica, ma è pure brutta. A proposito, non ho comprato niente all'outlet, nemmeno una borsetta, io che adoro le borsette, colori troppo  tristi.


E' primavera e io mi sto curando. Dopo la visita dall'otorino che mi ha tolto un tappo di  cerume, ho scoperto  di  avere un'otite e adesso sto mettendo le gocce. Ho anche iniziato la cura per l'ernia iatale, che sarà  ciclica e a vita e così mi ritrovo tutti i  giorni a tenere il conto di pastiglie e gocce che devo  prendere. Per fortuna queste cure sono  tutte di  breve durata e nel giro di qualche mese termineranno, per iniziare l'anno successivo solo per quanto riguarda quelle dell'ernia. In cucina ho creato uno  spazietto per le mie medicine e mi sembra una piccola farmacia; la cosa bella è  che man mano  che passano i  giorni  le scatole spariscono e io dovrei stare meglio; quando lo  spazietto sarà  vuoto ci  metterò una scatola di  biscotti :D  Era da un po' che non mi occupavo così  di  me: la salute è importante :)


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