Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

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domenica 16 marzo 2014

Primavera in campagna

Dopo ben due mesi  sono  finalmente tornata a visitare la mia casa di  campagna: quanta polvere sui mobili. A parte questo, la vera sorpresa è stata nel mio giardino: ho  visto per la prima volta le viole e le primule fiorite; infatti,  questi  fiori erano stati piantati tempo fa dai miei genitori, ma in tutti questi anni non ero mai  riuscita vederli  nel loro periodo  della fioritura. Frequentando la casa solo d'estate, mi era impossibile vedere le piantine fiorite e tutto quello  che vedevo  era solo il loro fogliame, più o meno  verdeggiante, in base alle temperature di stagione e alle innaffiature. Quest'anno ho finalmente potuto scoprire che le viole del mio giardino sono di  tre colori; viola scuro intenso, viola classico  e bianco. Per me è  stata una novità, anche se ero  a conoscenza della presenza di  queste tre qualità, ma vedere con i  miei occhi  è stata tutta un'altra cosa, una vera scoperta e anche una bella soddisfazione.
Ma la sorpresa più bella sono stati i crochi. Mia madre li aveva piantati di recente e mi  aveva avvisata che li avrei potuti vedere fioriti in questa stagione, ma io me ne ero dimentica, poi mio padre mi telefonò nei giorni  scorsi dicendomi della loro fioritura e ieri finalmente li ho visti: stupendi, sono  di  tutti i colori.
Tutto il giardino si è svegliato e il praticello davanti la porta di  casa è  coperto di pratoline e di myosotis selvatico, quello che mia madre chiama "occhi  della Madonna" ma di  cui io non conosco il vero nome. Tutti gli alberi hanno le gemme e le mie piante di  mirabolano sono coperte di  fiori bianchi, persino le ortensie sono coperte di  foglioline e forse quest'anno  fioriranno, visto che l'anno scorso hanno patito la siccità e gli  sbalzi  di  temperatura. Sono  molto contenta del mio piccolo giardino :) 

Se la visita alla mia casa di  campagna mi ha resa felice, mi ha resa molto  meno  felice la presenza umana. L'arrivo  della primavera fa risvegliare la campagna e subito incominciano i lavori necessari dopo il riposo invernale, quindi, ecco il via ai trattori, che arrivano nei  campi con il loro rumore costante accompagnato dall'intercalare dei richiami  dei lavoranti. La quiete, rotta solo dal canto degli uccelli o dal ronzio degli insetti, viene disturbata dal  rombo  di motori e dalle voci umane. Fin qui, niente di  speciale e anche tollerabile, visto che fa parte del contesto. La cosa che mi ha disturbata sono stati i miei vicini. La mia casetta  non è poi  così isolata, di  fronte c'è la casa dei miei vicini , separata solo da una stradina larga quanto un trattore. I miei vicini sono persone simpatiche e con loro abbiamo buoni rapporti, ma sono, a mio avviso, alle volte, un po' ... invadenti. In tutti questi anni, hanno sempre rispettato la mia riservatezza e il mio proverbiale carattere orsesco e con loro ho fatto lunghe chiacchierate, nelle serate estive. Ma ieri mi hanno stupita: sono arrivati con un gatto, che dopo poco è entrato nel mio "sacro" giardinetto. Mi piacciono gli animali ed ho con loro un buon rapporto, infatti sono riuscita subito ad accarezzare il micino, ma questo, presa confidenza, ha cominciato subito a gironzolare indisturbato tra i  miei fiori. Oh, cielo! Da quando è morto il mio cane non ho più voluto altri animali con me: ho  sofferto troppo. La presenza del micio mi ha disturbata, anche se era adorabile, ma non mi va di  avere bestiole altrui in casa mia, specie se i padroni se la filano facendo  finta di niente. Comunque, senza tanti complimenti l'ho poi rimandato a casa sua dai  suoi padroni, che, alla chetichella, erano  tornati alle loro faccende, lasciandomi l'ospite alle mie cure. Fortuna che si  sono  fermati poco e io poi potuto godermi un po'  di pace e di  silenzio.




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