Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

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Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

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giovedì 7 novembre 2024

Temperature in ribasso

 

L'impegno di oggi mi ha portata a percorrere un itinerario extraurbano e quindi mi aspettavo  di  trovare ancora nebbia e così è stato, quello che non mi aspettavo è che le temperature si  fossero abbassate ancora di più rispetto ai giorni scorsi. E' una settimana fredda e umida a causa della nebbia, ma non so se il fatto di  andare fuori città sia stato determinante nella percezione della temperatura però era veramente molto freddo. Stamattina mio marito, che era uscito a gettare l'immondizia, mi aveva avvisata che la giornata era nebbiosa ma più fredda di quanto potessi immaginare e quindi di vestirmi  di  conseguenza. Ho subito colto al volo il suo consiglio e mi sono preparata adeguatamente per affrontare il freddo e, una volta uscita di casa, l'aria mi ha gelato la faccia e mi sono precipitata a salire sulla macchina. E' il primo  vero  freddo della stagione, le temperature stanno scendendo intorno ai 3°C, non gela ancora forse per via della nebbia ma ci stiamo  avvicinando alle brinate invernali. Partiti da casa, quando  abbiamo superato i confini  cittadini, i prati e i campi erano umidi e la nebbia si  stava alzando fluttuando  lentamente verso l'alto. Si potevano vedere chiaramente i raggi  del sole che la penetravano, creando  dei  fasci lineari che cadevano come saette verso il terreno quasi  volessero  bucarlo, mentre in lontananza si stagliavano le sagome nere degli alberi dando  vita ad un un paesaggio surreale e un po' cupo. Nonostante il riscaldamento acceso nell'automobile io avevo  freddo. Da anni tengo sulla macchina un plaid da utilizzare all'occorrenza e questa volta è stato necessario usarlo. Mentre me ne stavo avvolta nella stoffa pelosa mio marito mi informava che, secondo le previsioni meteo, nei prossimi giorni è in arrivo la prima ondata di  freddo e che forse inizieranno anche le prime gelate. E' chiaro segno che la stagione invernale si sta avvicinando e con essa anche la fine di  questo difficile anno, ma non nutro speranze positive per il prossimo. Mentre viaggiavamo guardavo scorrere  la strada e continuavo a vedere la nebbia salire mentre il sole si  faceva più alto in cielo, il paesaggio intorno si  faceva più nitido e potevo vedere le case e i paesi  arroccati sulle colline. Intanto il navigatore snocciolava la strada da percorrere, da quando ce l'abbiamo mio marito lo usa sempre e noto che aiuta a concentrarsi sulla guida: è una buona invenzione. Con il procedere delle ore la giornata ha iniziato a diventare più calda, finché il freddo è  diminuito ed è diventato tollerabile. Quando abbiamo potuto rientrare a casa eravamo  entrambi  stanchi e alla fine ci siamo anche addormentati, non so se è solo per la stanchezza della giornata o anche per il freddo, ma un pisolino ci ha ristorati. La giornata di oggi mi portata a considerare che l'arrivo del  freddo inevitabilmente si  rifletterà anche sulla casa dove abito e dopo l'anno scorso i problemi  di  riscaldamento torneranno alla ribalta. Non so come affrontare la questione con il marito e sicuramente sfocerà in litigi e malumori, ma sono sicura che anche questo non sarà un inverno facile. 



mercoledì 6 novembre 2024

Nebbia d'autunno

 

Siamo nuovamente in un periodo nebbioso; terminato il passaggio della perturbazione piovosa c'è un momento di alta pressione, ma essendo autunno c'è nebbia. Al mattino ci si  sveglia con una coltre lattiginosa che avvolge case ed automobili, non è spessa, però sfoca tutto. La sera, all'imbrunire o poco  oltre, si alzano banchi  fluttuanti che spinti dal vento avvolgono il paesaggio che diventa subito spettrale, anche se Halloween è già passato, e la visibilità si  riduce rendendo più difficile viaggiare in automobile. La settimana è appena iniziata ed io ho già parecchie cose da fare pertanto uscire in queste condizioni non mi alletta di certo. Ieri dovevo andare da mia madre per portarle la spesa e controllare alcune cose con lei e sono uscita di pomeriggio; era chiaro, freddo ma c'era il sole. Essendo autunno le giornate finiscono in fretta e in un attimo arriva buio e con il buio arriva la nebbia. Terminata la visita io e mio marito abbiamo fatto ritorno a casa e vedendo  che si  era alzata la nebbia abbiamo preso la tangenziale per sicurezza. Ovviamente la nostra idea era la medesima di altri ed infatti era piena di  automobili. Per fortuna la nebbia non era fittissima e si poteva procedere abbastanza speditamente, nel mentre il navigatore di  bordo ci guidava anche se la strada la conosciamo benissimo. Quando  eravamo quasi  a metà percorso il navigatore ci  avvisati che c'era un tamponamento a catena da superare, causato probabilmente dalla nebbia, e questo ha provocato un noioso rallentamento. Intanto la nebbia continuava a fluttuare spinta dal vento sempre più freddo, così è stato necessario alzare il riscaldamento che l'umidità entrava nell'abitacolo. Superato faticosamente l'ingorgo causato dall'incidente la strada è tornata ad essere più scorrevole ed allora abbiamo potuto muoverci  e tornare a casa. Appena scesa dalla macchina sono stata colta dal freddo e dall'umidità e non mi è restato che scappare a tapparmi a casa. E' autunno e la nebbia fa parte della stagione, il fatto è che il cambiamento climatico  ci ha abituati  bene e si preferisce sempre di più il caldo alle stagioni fredde anche se pure quelle si  sono mitigate. Anche io mi sto abituando  sempre più a questo clima mite e non so se è per l'età o per semplice adattamento e poi temo l'inverno perché la casa nuova ha il pavimento freddo.



sabato 2 novembre 2024

Ragnatele, zucche e alberi di Natale

 

Finalmente ho avuto una pausa da spendere (il termine volutamente induce a interpretarlo con doppio senso 😄) in un centro  commerciale, giusto per divagare dallo stress di queste settimane. Forse era un po' che non ci passavo e per questo motivo sono rimasta allibita nel vedere contemporaneamente gli addobbi di Halloween e quelli di Natale nella stessa vetrina, appiccicati come se le due cose andassero di pari passo, senza alcuna distinzione. Probabilmente sono io che non capisco come sta andando il mondo ed ho una visione a comparti stagni, perché vedere una simile accoppiata è veramente da brividi, cioè cose del tipo "appendo le ragnatele e le zucche sull'albero di natale". Comprendo che entrambe le ricorrenze abbiamo una indiscutibile valenza commerciale, specie Halloween, ma nella medesima vetrina abbinarle insieme, senza separarle, solo in nome dell'economia,  mi sembra oltremodo esagerato. Nel mese di ottobre era iniziato il martellamento per Halloween e verso la fine aveva fatto una timida comparsa quello di Natale, adesso c'è solo una smaccata pubblicità di  entrambe le cose, il cui unico messaggio è "che sia Halloween o Natale non importa, compra e basta". Nel  centro commerciale che ho  visitato, a rimarcare la situazione, c'erano già le classiche luminarie natalizie che ornavano i punti strategici del complesso e rammentavano ai visitatori che la festa più importante dell'anno è vicina. Ma che è ?! E non era passato nemmeno Halloween 😕😕 Sinceramente sono rimasta infastidita nel vedere teschi e pipistrelli a fianco di babbi natale e palline colorate, che, ribadisco, sono pure un'accoppiata di pessimo gusto. In questo modo non si ricorda alle persone un evento, si spegne loro la gioia dell' aspettativa. Tutto si  riduce in un'ansiosa corsa all'acquisto, non c'è il tempo né per gustare, né per digerire la festa e nel mio caso insorgono solo più fastidio e repulsione. A parte il fatto che io proprio non sopporto Halloween, ma il Natale anticipato ed così abbinato mi diventa pure antipatico. Mi domando se sono  solo io ad avere questa allergia alle anticipazioni o se anche altre persone la pensano come  me. Probabilmente la mia sarà una sensazione sbagliata, ma mi sembra che tutta questa ansia commerciale stia portando le persone sempre più  verso l'indifferenza nei  riguardi  delle ricorrenze sociali, che si vivono più per abitudine che per sentimento e si fanno acquisti e regali più per dovere che per generosità. E' possibile che questa sensazione sia dovuta al fatto che sono anziana e i miei ricordi risalgono a quando l'attesa di Natale era di 25 giorni e non c'era tutta questa pubblicità, Halloween non esisteva e si pensava solo all'arrivo dei giorni da dedicare alle visite ai  cimiteri. Era tutto più semplice, persino troppo e anche meno colorato rispetto adesso, ma questa amplificazione non mi sembra che abbia migliorato la vita alla gente. Di questo argomento ne ho già parlato negli anni scorsi e credo che continuerò a ripeterlo, anche perché ogni anno che passa invecchio di più e divento sempre più bisbetica; però mi piacerebbe che questa commercializzazione delle ricorrenze venisse ridimensionata. E' chiedere troppo?