Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

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lunedì 8 giugno 2020

Nuove abitudini

La pandemia ha cambiato alcune abitudini delle persone sostituendole con altre nuove, ma la gente sembra averle assimilate e adottate pur di poter uscire di  casa. Anche io, come molti altri, da un po'di  tempo mi sto avventurando oltre  le mura domestiche ed ho assimilato facilmente le nuove abitudini d'uscita. Mi preparo come al  solito, mi trucco solo gli occhi perché il resto della faccia è coperto dalla mascherina, la indosso, nella borsetta ho sempre per sicurezza un disinfettante per le mani e un paio di  guanti monouso e quando  sono pronta esco. Dopo mesi ho fatto la mia prima uscita per le vie della città e sono andata dal mio ottico di  fiducia a sistemare i miei occhiali. Ho visto per strada un sacco  di persone che come me portavano la mascherina e nei  negozi osservavano le regole di entrata, facendo la coda distanziati, tranquilli, come se la cosa che stavano facendo fosse normale. In fondo, è strano che tutto questo sia diventato la normalità. Nessuno si  scompone di  fronte a questi provvedimenti, che invece di normale non hanno  niente, e applica le regole come abitudine. Sono riuscita a riparare gli occhiali e a fare una breve passeggiata guardando le vetrine dei  negozi, cosa che mi ha riportata  a quello che vivevo prima della pandemia. Nel  frattempo ho scoperto che hanno inventato delle mascherine colorate, con stampe fantasia e persino glitterate, dall'aspetto meno medicale di  quelle che si  usano adesso e, quasi  quasi,  ci  sto facendo sopra un pensierino; se devo  indossare una mascherina che almeno  sia chic 😄 Essendo  stata la prima volta che ritornavo nel solito mondo ho provato un po' di  disagio per l'osservanza delle code e ci ho rinunciato, però, vedendo con quanta disinvoltura lo facevano  gli altri ho pensato che potrei provarci  anche io se sono necessitata, si tratta solo di  avere pazienza. Dal momento che quella prima uscita era andata bene,  ho deciso  di  alzare l'assicella e dopo due giorni sono andata in un centro commerciale. Ammetto che scegliendo un giorno feriale ho  trovato in giro meno  gente rispetto al  fine settimana, comunque niente di  diverso da quello che avevo già visto nelle vie dei  negozi per quanto riguardava i comportamenti. Anche lì gente a passeggio con le mascherine e nei negozi le solite avvertenze sulla disinfezione delle mani, sull'uso dei  sacchetti per le mani e sul distanziamento sociale. A quel punto sono entrata nei posti in cui avevo  deciso  di  andare ed ho fatto i miei acquisti rispettando le suddette modalità, il tutto come se lo facessi da sempre. Sono anche andata a mangiare al ristorante, uno di  quelli in cui vado  di  solito, e tutto è filato  liscio. Per mia fortuna a mangiare c'erano anche mia figlia e il suo compagno, per cui la prenotazione l'hanno fatta loro e non ho dovuto occuparmene io. L'unica cosa che mi ha convinta poco è stata la constatazione che i  tavoli erano sempre gli stessi, sia per numero che per disposizione. Secondo le nuove normative ci  dovrebbe essere distanziamento sufficiente alla sicurezza tra le varie sedute, mentre qui questa norma è stata seguita in modo diverso; invece di  togliere i tavoli le persone venivano fatte accomodare in posti distanziati di modo che i tavoli stessi  fungessero da barriere, se il numero di posti dentro era già tutto occupato si poteva stare nei  tavoli all'aperto o  attendere il proprio turno negli appositi spazi di  attesa. Insomma, alla fine una soluzione si  trova :)  A questo punto, oserei dire che un po' di  normalità è tornata, anche se queste nuove regole hanno cambiato le abitudini, ma dopo la tragedia del virus credo  che questo sia il meno da sopportare.