Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

Benvenuti/Welcome in Sogni  senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

sabato 30 gennaio 2016

Uscita

Finalmente, sono uscita. Dopo una settimana ancora a casa, per via del malanno che non se ne vuole andare, sono andata a fare compere.Non mi aspettavo un clima quasi primaverile. E' vero che tutti i  giorni  guardo dalla finestra per scoprire che tempo fa, ma sperimentare di  persona queste temperature è un'altra cosa. Tutti i  giorni  c'è il sole e non fa freddo; nemmeno al mattino si  vedono le gelate che imbiancano  tutto o, perlomeno, il ghiaccio si  forma solo nei punti esposti a mezzanotte. E'stato persino difficile scegliere l'abbigliamento per l'uscita. Temendo  di  scoprirmi  troppo, ho ancora messo capi pesanti, che invece mi hanno fatta sudare.Tornata a casa non vedevo l'ora di  toglierli il maglione. E' assurdo :o  Non mi ripeto più riguardo il mancato inverno, ma temo, a questo punto, l'estate.

Tra le piccole cose di casa, ho sempre pensato che il cestino da cucito fosse indispensabile. Da bambina, mi ricordo che di questo oggetto ne esisteva una notevole varietà, sia di stili che di prezzi , ed era così comune e utile nella vita di tutti i giorni da non poterne fare a meno. Era identificabile per il suo interno rivestito in tessuto, con tasche per i bottoni, le spolette di filo, le forbici, il metro e con l'immancabile puntaspilli. C'erano cestini imbottiti in vimini o in paglia , arricchiti di pizzi, fiocchi e fiori di tessuto oppure c'erano quelli economici in plastica, con una semplice fodera; senza contare i grandi cestini di legno, non foderati ma composti da più vani sovrapposti, apribili e muniti di gambe, tanto farli sembrare mobiletti, e che sovente venivano posti in qualche angolo della casa, in bella vista, come pezzo d'arredo. Il cestino del cucito era anche considerato un tipico regalo femminile, da farsi a Natale o al compleanno, sempre gradito ed apprezzato; era, insomma, una cosa da mettere nella lista delle idee per un dono infallibile. Anche io, in tempi immemori, avevo ricevuto il mio bel cestino del cucito in regalo e ne ero stata contenta, perché mi piaceva molto ricamare ed avevo bisogno di un cestino personale. Attualmente, invece, sembra che sia diventato un oggetto sorpassato, inutile o addirittura superfluo e trovare un cestino del cucito nei negozi è diventata un'impresa ardua. Alla richiesta specifica del cestino da cucito, diciamo che, più semplicemente, ci viene proposta una serie di scatole o ceste rivestite di stoffa, con proprietà multiuso, ma che proprio per questa qualità sono di per sé anonime. Insomma, il cestino del cucito, quello vero e proprio, non esiste più. O io non sono riuscita a trovarlo. Da mesi, il mio vecchio cestino del cucito si è rotto e così volevo sostituirlo con uno nuovo, ma, come ho detto prima, questo oggetto nella sua vera essenza non esiste più sul mercato e così ho dovuto rassegnarmi all'acquisto di un contenitore multiuso. Di plastica.
Comprendo che il cucito sia un'attività ormai superata; nessuna donna fa più lavori sartoriali perché gli abiti si comprano già confezionati al mercato, supermercato o in negozio, e non dà neppure i classici "due punti" per un rammendo; anche qui, si porta tutto nel negozietto del cinese che lo fa ad un prezzo, per me, esorbitante in rapporto al lavoro da fare. Il ricamo, poi, è cosa da ... nonne. Questo è mondo moderno e dinamico, in cui le piccole cose sono risolte in maniera diversa, probabilmente più semplice e pratica. Però, a me manca il vecchio cestino del cucito, con le tasche e il puntaspilli; sarà perché io do ancora i classici "due punti" ai calzini bucati di mio marito.


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.