Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

Benvenuti/Welcome in Sogni  senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

lunedì 25 maggio 2020

Visite e rapporti


La pandemia ha inevitabilmente bloccato i  rapporti umani a causa del distanziamento sociale che si è  venuto a creare e così ci  si è mantenuti in contatto attraverso i nuovi  mezzi di  comunicazione, quali cellulari, tablet e computer. Solo in questo modo è stato possibile vedere da lontano i propri congiunti e amici e la loro mancanza è stata attutita da telefonate e videochiamate. La fase 2 ha finalmente portato ad un allentamento delle restrizioni e, settimana dopo settimana, sono state riaperte quasi  tutte le attività per cui  è  stato possibile rivedersi di persona, guardarsi in faccia e non più attraverso uno schermo. I primi ad incontrare sono stati i miei  genitori e ieri ho finalmente rivisto mia figlia e il suo compagno, che sono venuti a cena a casa mia in un'improvvisata dell'ultimo minuto. Purtroppo niente baci  ed abbracci, solo inchini alla giapponese e saluti vulcaniani; e persino a tavola sono riuscita ad apparecchiare in modo che ci  fosse una certa distanza; il loro lavoro li porta a frequentare luoghi in cui  c'è molta gente e quindi  sono state necessarie le dovute cautele. E' stata comunque una serata piacevole, in cui si è parlato della loro attività e degli aneddoti che sono loro capitati e così abbiamo potuto  fare quattro  risate tutti insieme. Mi sono resa conto che queste cose mancavano davvero e poterle rifare, specie con quello che sta accadendo, è ancora più bello. La sorpresa più interessante, però, è venuta quest'oggi, giornata in cui ho rivisto in videochiamata le mie vecchie amiche del liceo. Con una di loro mi ero rimessa in contatto qualche tempo fa, ma le altre non le vedevo  e sentivo  da anni ed è stata proprio lei a creare il riallacciamento. E' stato un momento di intense emozioni e mi è sembrato di essere tornata indietro nel tempo, quando  ci  si  vedeva a scuola tutti  i  giorni. L'amicizia, se è  genuina, supera le barriere temporali e ti fa vivere momenti come se il tempo non fosse passato; si parla e si  ride come se l'ultima volta fosse stata ieri e invece sono passati decenni. Ci siamo lasciate con la promessa di  rivederci dal vivo, ma non so se questo poi avverrà davvero; ognuna di noi ha ormai la propria vita e famiglia e anche se c'è la voglia di  incontrarci poi va finire che si viene assorbiti dalla vita che si  conduce e si  rimanda ad un tempo indecifrabile. Non è  colpa di  nessuno, è solo un semplice processo di  trasformazione e contingenza che vivono tutte le persone normali. Si vedrà 😄


giovedì 21 maggio 2020

L'estate sta facendo capolino

Dopo una settimana di  maltempo  e temperature più basse, l'estate sta facendo  capolino. Ieri è stata la prima giornata quasi  estiva, con tanto sole e temperature molto gradevoli, pertanto mi sono  finalmente decisa a ripulire il balcone e a prepararlo per soggiornarci un po'  di più. Ho preparato la scopa e il secchio con acqua e conegrina e poi ci è voluto tanto olio di  gomito per rendere vivibile il mio spazietto esterno. Per fortuna il balcone non è grande, ma ho impiegato  tanto tempo a pulirlo a causa dei piccioni che l'hanno sporcato in maniera estesa e disgustosa. Non è perfetto, ci vorrebbe Ercole per una vera pulizia, però per il momento ci  si può soggiornare piacevolmente. Finalmente potrò sedermi sulle seggioline di Ikea e guardare il cielo azzurro. Mio marito l'ha inaugurato ieri sera con una bella chiacchierata con i nostri  vicini  di  balcone, mentre io ero  così stanca che mi sono sdraiata sul divano a guardare la tv. L'estate porta a godere di più il balcone e di  questi tempi, in cui le uscite sono vissute con una certa apprensione, è  sicuramente un'alternativa allettante.  Come avevo annunciato nei  passati topic non ho acquistato  nuove piante decorative e ho mantenuto solo le sopravvissute, che necessiterebbero  di un po' di  terra, per cui bisognerà pensare a come procuraci il necessario dal momento che non tutti i settori merceologici  hanno aperto. In questo momento è  meglio non andare nei  centri commerciali o nei  mercati in quanto c'è l'assalto; questi mesi  di  chiusura hanno procurato delle carenze di libertà e di materiali che la gente adesso  cerca di  sopperire in qualche modo. Mio papà questa settimana è andato al mercato e ha dovuto scappare per la ressa che c'era. Mi ha raccontato che hanno  tolto le transenne e la vigilanza e che la gente si è  riversata sui banchi, infischiandosene del  distanziamento sociale. Anche io avrei  delle necessità ma, dopo aver sentito quello che mi ha raccontato, credo che mi terrò alla larga da questi posti per almeno un altro po' di  tempo. Intanto ho ricevuto i primi arrivi degli acquisti fatti online e ammetto che non sono particolarmente soddisfatta, si  tratta di  cose che viste dal  vero non avrei mai  acquistato, adesso, però, ci  sono e le uso. Bisogna dire che è il momento di tirare fuori  tutta la pazienza possibile. Se prima bisognava aver pazienza perché si  stava chiusi in casa, adesso bisogna averne perché hanno dato la larga agli "animaletti" (avrei usato un altro  termine, ma non oso). Per fortuna mi so  accontentare, appena possibile però vorrei fare gli acquisti giusti. L'estate ha l'inconveniente che fa sudare e le attuali estati fanno sudare il doppio a causa del cambiamento climatico, di  conseguenza l'abbigliamento estivo è quello che si  rovina di più perché si lava più sovente. Il mio problema sono  sempre le magliette. Di solito ne ho una bella scorta, non solo per variarle quando  esco ma giusto per il motivo  che ho appena detto; adesso mi piacerebbe acquistarne qualcuna nuova, anche solo per il piacere di  affrontare la stagione con una novità, ma credo  che per questo dovrò aspettare ancora.


domenica 17 maggio 2020

Ancora pioggia

Sta continuando a piovere e, se da una parte l'umidità non è proprio gradevole, d'altra parte stare a casa diventa meno costrittivo e la pioggia è una scusa per non uscire. Eppure, io sono uscita lo stesso :D Approfittando  di una pausa tra uno scroscio e l'altro sono andata a fare due passi nell'arco  di  200 m da casa accompagnata dal marito, giusto per non perdere l'abitudine a muovere le gambe. Naturalmente in giro c'erano pochissime persone e anche il traffico  non era intenso come al solito; giusto il tempo di  rientrare ed è ricominciato a piovere. Sono giornate strane e anche se la ripresa della fase 2 è cominciata, si nota che tutto non è più come prima. Ci si muove di meno e la paura è ancora tanta. Le notizie di  questi giorni sono state confortanti, eppure la consapevolezza di  questo nemico  invisibile ci  rende tutti più sospettosi ed attenti anche se gli  sconsiderati ci  sono comunque e continuano a tenere comportamenti inappropriati. Dopo due mesi  di isolamento ci  si  comincia ad abituare alla situazione e non so se questo sia un bene o un male. Ci si ricorda di  come era la vita prima, la si  vorrebbe di  nuovo uguale eppure questa clausura ha fatto riscoprire cose che , in fondo, si  vorrebbero continuare a mantenere come il  traffico limitato e il minor affollamento dappertutto. Personalmente, delle precedenti  abitudini, mi manca lo shopping. Non che prima del lockdown fossi una shopper scatenata, ma andare per negozi era una cosa che mi piaceva e mi rilassava. Adesso, invece, dopo tutto questo  tempo chiusa in casa, con altrettanti negozi  chiusi e mossa da necessità, ho fatto cadere l'ultimo tabù degli acquisti in internet e mi sono  lanciata nelle compere online. Adesso  sono in attesa dell' arrivo dei miei pacchi e questo sarà il test per scoprire se la cosa funziona davvero, non tanto per quanto  riguarda la consegna di cui sono consapevole che avverrà, piuttosto riguardo la qualità e la vestibilità delle cose prese. I miei precedenti acquisti online erano solo per oggettistica di  scarso  rilievo, mentre ora sono passata a quelli di  vestiario; così scoprirò se ho preso le cose con le misure giuste, se arriveranno con il colore scelto e soprattutto se la qualità è davvero quella descritta. Non mi piace prendere senza toccare con mano. Le foto non giustificano i prodotti e tanto meno le descrizioni che spesso non sono esaurienti, ma in questo momento o si  fa così o si  aspettano tempi migliori che potrebbero essere ancora molto lontani. Quando  finalmente riapriranno  tutti i  negozi purtroppo ci  sarà il problema che si potrà entrare solo in numero limitato e ci saranno le code, senza contare che non si potranno misurare i capi di  abbigliamento, e a questo punto credo che mi passerà la voglia di  andarci. Se proprio voglio vedere il lato positivo della questione sarà che diventerò più risparmiosa e comprerò solo se necessitata  :D Nel caso in cui, invece, gli acquisti online funzionassero e io imparassi a districarmi tra siti ed offerte, beh ....allora .... niente più discorsi  sul risparmio 😆


mercoledì 13 maggio 2020

Giornate piovose

Questa settimana le giornate sono  tutte praticamente piovose, mi aspettavo, come negli anni passati, l'arrivo  di  giornate che preludessero all'estate ma quest'anno sembra il contrario. Spero che almeno la siccità diminuisca e che l'estate sia finalmente un po' più fresca rispetto agli anni precedenti, anche se credo non sarà così. Le temperature si  sono  drasticamente abbassate, persino intorno ai  13°, tanto che la caldaia, spenta da giorni, ha ripreso improvvisamente a scaldare e i termosifoni sono diventati subito  bollenti. Restare a casa in questi  giorni piovosi non mi sta pesando tanto; ormai mi sono abituata alle consuetudini casalinghe e, se prima l'idea di uscire con la pioggia mi dava un po' fastidio adesso, però, l'affronterei anche solo  come diversivo, ma sono diventata così pigra che preferisco  starmene sul divano. Direi che, comunque, l'idea di  starmene sul divano a guardare la tv non mi entusiasma molto. In queste ultime settimane è stato davvero difficile trovare un programma decente all'infuori del  notiziario. Da giorni è il festival delle repliche, anche con ripetizioni nell'arco  della stessa giornata, ad orari  diversi, del medesimo programma. Non ne posso più. I film vengono  ripetuti consecutivamente dopo una o due settimane, le serie di  telefilm appena terminano riprendono immediatamente, i programmi di  arredamento che seguo io sono riprogrammati in sequenza per cui passano sul video a ciclo continuo e i notiziari parlano solo del covid 19; insomma, la noia televisiva è diventata il vero programma quotidiano. Se si potesse, si  compenserebbe questa penuria di programmi con le uscite fuori casa, ma permane ancora il divieto delle passeggiate fine a se stesse. Si potrebbe osservare che un'alternativa alla tv sarebbe la lettura di un buon libro, e su  questo sono perfettamente d'accordo, solo che io ho smesso di leggere. Da giovane ero un topo da biblioteca, forse perché a quei  tempi non c'era la tv in casa e leggere era uno dei  tanti  svaghi che ci  si poteva permettere, adesso non mi sento più di  affrontare la lettura. Nemmeno quella di un fumetto. Sono diventata refrattaria a questo tipo di  attività perché non ho più la giusta concentrazione, la serenità di  affrontare un racconto e nemmeno la pazienza di conoscere le vicende di una storia e con questi presupposti diventa difficile affrontare la lettura di  qualsiasi  cosa. Più che leggere sto scoprendo  che preferisco  scrivere, non tanto racconti di  fantasia quanto di cose reali e in particolar modo delle mie vicende personali, forse perché è più facile. Certo che il tempo cambia parecchio le persone. Se mi avessero detto che invecchiando non avrei più preso in mano un libro non ci  avrei  creduto e invece è andata proprio così e così ho imparato che non bisogna mai fare affidamento sulle proprie preferenze, che tanto il tempo poi le cambia.

martedì 12 maggio 2020

Soluzioni idrauliche e ripresa del 4 maggio


Nel topic precedente avevo accennato ad un problema idraulico, dovuto alla perdita di una valvola di uno dei termosifoni di  casa, che mi aveva causato un malfunzionamento della caldaia e, finalmente questa settimana, l'idraulico è arrivato per fare la sostituzione della valvola rotta. Il lavoro è stato sbrigato nel  giro  di pochissimo tempo e fatica per cui mio marito, approfittando  dell'occasione, ha chiesto un'ispezione al lavandino del bagno, che da tempo ha degli strani  gocciolamenti. La perdita, pur essendo lieve, dura da anni e da sempre è stata imputata al cattivo lavoro di montaggio dei tubi  di  scarico sotto il lavello, lavoro che è stato migliorato da mio marito con un po' di  bricolage. La richiesta, contrariamente, alle nostre aspettative, ha richiesto molto tempo e sudore, finché l'idraulico non ha scoperto la causa: una piccola incrinatura sotto la piletta. L'aggiunta di un po' di  mastice non è valsa a nulla, l'incrinatura, essendo all'interno del foro del lavandino, era irraggiungibile dalle mani o dagli attrezzi per cui era stata saldata solo parzialmente. A quel punto, l'unica soluzione era cambiare lavandino. La cosa che maggiormente mi ha rammarica è stata il fatto che probabilmente questo danno invisibile era avvenuto anni fa, durante il montaggio originario del lavandino stesso, ed essendo invisibile ha sempre dato perdite a nostra insaputa. Ancora una volta la ristrutturazione del bagno fatta male è saltata fuori e io mi sono inalberata. Dal momento che una spesa così grossa come il cambio del lavandino non era certo preventivata, siamo rimasti sconcertati ma abbiamo optato  comunque per la sua sostituzione. L'idraulico ha ascoltato con attenzione le mie richieste riguardo la forma e le dimensioni del  nuovo lavandino e, dopo altri  giorni di attesa, finalmente è arrivato con il nuovo lavello. Il montaggio ha richiesto poco  tempo, ma la soddisfazione ha compensato il costo di  sostituzione. Dopo undici, lunghi anni ho finalmente un lavandino di  forma e dimensione adatte al mobiletto  che lo ospita, moderno e pratico, e io finalmente sono felice :)


Dal 4 di maggio c'è  stata una parziale riapertura delle attività e delle uscite, così ho potuto  usufruire del fine settimana per andare da Tigotà  e poi dai miei genitori ed  è stata la mia prima volta con la mascherina. Il sabato l'ho  utilizzato  per gli acquisti del materiale di pulizia ed igiene che, data l'attuale situazione, sono stati consumati in largo uso. E' vero: in questi  giorni abbiamo usato tanto sapone; sarà anche perché essendoci il marito a casa il sapone è andato per due, ma anche i detersivi per la casa, la lavatrice e la lavastoviglie erano quasi  del tutto  esauriti. Per mia fortuna, all'ingresso del negozio, vedendomi con il deambulatore, mi è stato permesso di  essere accompagnata da mio marito e, dopo la disinfezione di prassi delle mani, sono iniziati gli acquisti. Essendo  trascorso tutto questo tempo non ero più abituata a fare la spesa, ma abitudini di  questo  tipo non si perdono facilmente per cui, conoscendo  il negozio,  mi sono subito fiondata sugli scaffali per prendere quello che mi serviva, se fosse che le gambe mi hanno tradito. Mentre stavo  facendo  gli acquisti, mi sono accorta che improvvisamente le gambe stavano andando per conto loro e che mi mancava la coordinazione motoria. Imperterrita mi sono retta al girello ed ho fatto  la mia spesa fino all'ultimo, finché non abbiamo riempito il cestello fino all'orlo, che quasi non bastava :D Uscita dal negozio sono crollata esausta in macchina e, tornata a casa, ero piuttosto avvilita per quanto mi  era successo. Credevo  che la ripresa sarebbe stata più facile; non pensavo che invece due mesi  e più di immobilità avrebbero  causato problemi  così gravi. E' andata meglio la domenica, quando  sono andata trovare i miei genitori. Sarà perché forse mi ero sbloccata il giorno prima o  forse perché ho camminato di  meno, sta di  fatto che sono tornata a casa sicuramente non così  distrutta come il giorno precedente. Adesso, c'è  da pensare se potrò riprendere nuovamente qualche impegno  e se potrò fare qualche passeggiata come facevo prima, sempre nel  rispetto delle attuali normative, o se invece sarà bene non sforzarsi  troppo, insomma, la voglia di  stare fuori c'è.


martedì 5 maggio 2020

Uno spiraglio in questo lockdown

Dopo estenuanti settimane di chiusura, da ieri è iniziata una parziale riapertura di attività  e spostamenti e finalmente si possono andare a trovare i parenti stretti. Dal punto di vista delle attività a me non cambia molto, mio marito continua a lavorare da casa e io non mi posso spostare da nessuna parte se non c'è qualcuno che mi porta, per cui il mio confinamento casalingo persiste; per quanto riguarda i ricongiungimenti famigliari a quello ci hanno pensato i miei genitori che, giocando  di  anticipo, oggi sono venuti a trovarmi. E' stata solo una fugace visita senza abbracci e stando  a distanza di  sicurezza, ma almeno ci  siamo  visti e abbiamo scambiato due parole di persona. Per fortuna, entrambi stanno bene e adesso che possono muoversi li ho visti davvero sollevati; l'isolamento li aveva rattristati, specie mio papà, in quanto non riuscivano a capacitarsi di  questa situazione interminabile e senza soluzioni apparenti che, alla loro  età in cui il tempo è prezioso, li aveva obbligati a perdere momenti di  vita attiva e lontani dai loro affetti più cari. Purtroppo la tanto auspicata "fase 2" della riapertura è più una "fase 1 e qualcosa", ma non ci  si può certo lamentare rispetto a come si  stava prima, ora c'è uno spiraglio in cui fare e muoversi. C'è solo tanta paura del contagio, che tende a bloccare gli approcci di ogni  tipo ed obbliga a stare attenti, anche se la voglia di  ricominciare è veramente tanta. Ogni giorno si parla di programmi per affrontare l'estate e soprattutto l'autunno, spesso non si  riesce a trovare la quadra giusta a causa dei mille dettagli che bisogna accordare e degli imprevisti da calcolare, ma ci  si impegna per fare comunque qualcosa e questo è un gran bene per tutti. Forse anche io riuscirò ad uscire dalle mura domestiche ed affronterò con tutte le cautele necessarie l'esterno, che non sia il cortile condominiale di cui conosco ormai  ogni centimetro,  e solo allora testerò la mia capacità fisica e mentale di  fronte alle incognite. Non so  se ho ancora voglia di  avventura, la nuova quotidianità tutta in casa mi ha resa davvero pigra; anche io ho bisogno degli  stimoli  giusti per una bella ripartenza ed uscire dal mio guscio. La mia prima novità da affrontare saranno le nuove regole di  convivenza civile e così sarà la mia prima volta con guanti e mascherina, poi .... vedremo.

Questo lungo periodo  di isolamento non ha certo evitato alle seccature di  fare la loro comparsa in casa e così si sono di nuovo fatti  vedere gli scarafaggi, di cui per mia fortuna si è occupato il marito, e ci sono stati problemi idraulici. Quest'ultima questione nemmeno me la immaginavo. L'anno scorso  avevo dovuto  cambiare la caldaia, in quanto troppo vecchia e malfunzionante, e l'avevo sostituita con una di recente fabbricazione ed elettronica, per cui ho trascorso l'inverno al caldo  e soddisfatta e sopratutto in piena tranquillità per aver fatto la cosa necessaria. Da alcuni  giorni, però, mi ero accorta che l'acqua calda non raggiungeva la temperatura desiderata e dopo l'ultima doccia con acqua appena tiepida avevo iniziato ad avere dei  dubbi sul  suo  funzionamento. Siccome la caldaia è ancora in rodaggio e non è ancora trascorso un anno dall'installazione, ho pensato che con l'arrivo  del caldo ci  fosse un normale assestamento, poi per sicurezza ho controllato la pressione ed ho scoperto che era arrivata a 0. Piena di  dubbi ho cercato ancora una volta una risposta nel passaggio stagionale, finché non mi sono lavata i capelli nell'acqua gelata ed allora, dopo una lunga serie di imprecazioni ed un litigio con il marito, si è capito che era ora ora di  chiamare un tecnico. Purtroppo le cose succedono sempre nel fine settimana in cui, aldilà delle restrizioni per la pandemia, i servizi sono sospesi e siamo stati obbligati, obtorto collo, aspettare fino a lunedì. In quei giorni, intanto, mi sono accorta accidentalmente che una delle valvole di uno termosifoni stava gocciolando e che sotto il calorifero si  era formata una bella pozza d'acqua. A quel punto ho capito che la caduta di pressione della caldaia era dovuta a quella perdita, anche se non capivo come mai non c'era acqua calda. Quando  finalmente l'attesa del lunedì si è conclusa ed abbiamo sentito un tecnico, abbiamo scoperto che la pressione della caldaia si poteva alzare girando semplicemente una manopola, ma che il problema del termosifone gocciolante si poteva risolvere solo chiamando un idraulico e non un tecnico per caldaie. Dopo la scoperta della perdita, mio marito si  era ingegnato bloccando la valvola rotta con un tappo di  resina delle bottiglie da vino e in quel modo avevamo trascorso il fine settimana, finché il lunedì stesso abbiamo avuto la visita di un idraulico. Per farla breve: il sistema di mio marito funziona e la valvola da sostituire non esiste più sul mercato da molti anni, per cui verrà sostituita con un modello più nuovo. Quando avverrà la sostituzione? Ancora non lo sappiamo.


sabato 2 maggio 2020

Giornate sempre uguali

Dal momento che non è cambiato nulla, le giornate sono sempre tutte uguali. La routine è pressoché la medesima e l'unico evento della settimana è quello di andare a gettare l'immondizia, che permette di scendere in cortile e di fare due passi, per il resto è sempre la stessa solfa. Il vantaggio di queste giornate è che sto di più al computer, così mi sono potuta occupare del mio sito di grafica e di fare aggiornamenti quotidiani: cosa mai successa prima. In questo sito, invece, l'aggiornamento dipende non più dalla mancanza di tempo ma di cose da dire; infatti, è difficile parlare di una ripetitività quotidiana in cui succedono sempre le stesse cose.  Ammetto che mi sono abituata in fretta alla comodità di  starmene a casa e che non ne patisco più di  tanto, però, più che occuparmi delle faccende domestiche, mi occupo del divertimento :D Prima potevo uscire e nel mio piccolo facevo e vedevo qualcosa, adesso, anche quando vado in cortile, non succede nulla. Quando oltrepasso il cancello condominiale la strada è deserta, passa qualche macchina, sempre con un unica persona a bordo, e basta. I giardini che vedo dal balcone di casa, visti da sotto, sono coperti dai muri di cinta e spuntano solo le cime degli alberi, ormai tutti verdi e coperti di  foglie, per il resto non si vede altro. Si sentono cantare gli uccelli e li si vedono anche volare; adesso che le strade sono deserte sono più tranquilli e osano andare dove prima non potevano. Visto così  sembra un mondo  surreale, a cui non siamo abituati, eppure è  tutto vero e ogni giorno è  sempre così. Dal momento che si  vive in un mondo  tutto di  cemento, in cui la natura è fatta solo di  giardini, risulta strano vedere un così notevole fermento di  animali; infatti gli unici  animali che siamo abituati a vedere sono cani  e gatti e i soliti ed ubiquitari piccioni, scoprire che esistono anche altri uccelli  è qualcosa di  straordinario. In questi giorni ho  scoperto di  non saperne riconoscere un sacco, a parte piccioni, merli, gazze, cornacchie e passeri, ma ho capito che qui ci  sono anche cinciallegre e cardellini, nonché altre passeracee di cui ignoro il nome che evidentemente prima erano troppo timide per farsi vedere e che adesso svolazzano persino sui  balconi. Il silenzio della città e la calma della natura sono davvero  rilassanti. Questo covid 19 non ha portato solo morte e disperazione, ma anche risvolti  dimenticati come l'apprezzamento delle stagioni nella loro veridicità e la vista degli animali selvatici. Questo è un mondo veramente bello, purtroppo doveva arrivare una malattia simile per ricordarcelo.  

Dal momento che ho più tempo ho deciso  di  spenderne un bel po' per i miei siti e così mi sto dedicando  al loro aggiornamento praticamente tutti i  giorni. Diciamo che adesso ne ho solo più tre siti di  cui mi occupo attivamente, il resto è  stato chiuso o  abbandonato  e non intendo fare nessuna riattivazione, anche se gli spazi che io considero attivi sono comunque in stato di  congelamento e solo con libera consultazione. Poiché, come ho detto prima, ho tempo, ho deciso  di portare a termine un obiettivo che mi premeva da anni, cioè quello di  realizzare il maggior numero di  bamboline creabili con i dollmaker. Mi sono sempre piaciute queste realizzazioni in pixel graphics e la scoperta di  specifici  dollmaker che ne permettono la realizzazione è stata sorprendente. Molti siti che avevano i dollmaker sono stati chiusi, e di  questo argomento ne ho  già parlato in precedenza per cui non mi dilungo in  merito, sta di  fatto che in passato ero  riuscita a salvare del  materiale specifico e adesso posso fare i miei  montaggi. E' un lavoro molto lungo e richiede tanta pazienza, ma quando  si ha tempo e voglia la cosa diventa fattibile. In questo momento mi  sto occupando  delle candybar e ne ho  già prodotte e pubblicate parecchie, ma io voglio creare e pubblicare tutte le bamboline che personalmente mi piacciono e tralasciare quelle che considero brutte.  E' un'ambizione di grandi proporzioni, me ne rendo conto, però so  che è realizzabile. In termini pratici si parla di  centinaia di  bamboline, per cui è  comprensibile che sia necessario molto tempo, e io, negli anni trascorsi, mi ero già peritata nel crearne e pubblicarne parecchie, oltre il migliaio, adesso  devo  solo  portare a termine quello che avevo iniziato. Sono molto soddisfatta del mio proposito e spero di  riuscire nell'intento: auguri a me :)