lunedì 25 maggio 2020
Visite e rapporti
giovedì 21 maggio 2020
L'estate sta facendo capolino
Dopo una settimana di maltempo e temperature più basse, l'estate sta facendo capolino. Ieri è stata la prima giornata quasi estiva, con tanto sole e temperature molto gradevoli, pertanto mi sono finalmente decisa a ripulire il balcone e a prepararlo per soggiornarci un po' di più. Ho preparato la scopa e il secchio con acqua e conegrina e poi ci è voluto tanto olio di gomito per rendere vivibile il mio spazietto esterno. Per fortuna il balcone non è grande, ma ho impiegato tanto tempo a pulirlo a causa dei piccioni che l'hanno sporcato in maniera estesa e disgustosa. Non è perfetto, ci vorrebbe Ercole per una vera pulizia, però per il momento ci si può soggiornare piacevolmente. Finalmente potrò sedermi sulle seggioline di Ikea e guardare il cielo azzurro. Mio marito l'ha inaugurato ieri sera con una bella chiacchierata con i nostri vicini di balcone, mentre io ero così stanca che mi sono sdraiata sul divano a guardare la tv. L'estate porta a godere di più il balcone e di questi tempi, in cui le uscite sono vissute con una certa apprensione, è sicuramente un'alternativa allettante. Come avevo annunciato nei passati topic non ho acquistato nuove piante decorative e ho mantenuto solo le sopravvissute, che necessiterebbero di un po' di terra, per cui bisognerà pensare a come procuraci il necessario dal momento che non tutti i settori merceologici hanno aperto. In questo momento è meglio non andare nei centri commerciali o nei mercati in quanto c'è l'assalto; questi mesi di chiusura hanno procurato delle carenze di libertà e di materiali che la gente adesso cerca di sopperire in qualche modo. Mio papà questa settimana è andato al mercato e ha dovuto scappare per la ressa che c'era. Mi ha raccontato che hanno tolto le transenne e la vigilanza e che la gente si è riversata sui banchi, infischiandosene del distanziamento sociale. Anche io avrei delle necessità ma, dopo aver sentito quello che mi ha raccontato, credo che mi terrò alla larga da questi posti per almeno un altro po' di tempo. Intanto ho ricevuto i primi arrivi degli acquisti fatti online e ammetto che non sono particolarmente soddisfatta, si tratta di cose che viste dal vero non avrei mai acquistato, adesso, però, ci sono e le uso. Bisogna dire che è il momento di tirare fuori tutta la pazienza possibile. Se prima bisognava aver pazienza perché si stava chiusi in casa, adesso bisogna averne perché hanno dato la larga agli "animaletti" (avrei usato un altro termine, ma non oso). Per fortuna mi so accontentare, appena possibile però vorrei fare gli acquisti giusti. L'estate ha l'inconveniente che fa sudare e le attuali estati fanno sudare il doppio a causa del cambiamento climatico, di conseguenza l'abbigliamento estivo è quello che si rovina di più perché si lava più sovente. Il mio problema sono sempre le magliette. Di solito ne ho una bella scorta, non solo per variarle quando esco ma giusto per il motivo che ho appena detto; adesso mi piacerebbe acquistarne qualcuna nuova, anche solo per il piacere di affrontare la stagione con una novità, ma credo che per questo dovrò aspettare ancora.
domenica 17 maggio 2020
Ancora pioggia
Sta continuando a piovere e, se da una parte l'umidità non è proprio gradevole, d'altra parte stare a casa diventa meno costrittivo e la pioggia è una scusa per non uscire. Eppure, io sono uscita lo stesso :D Approfittando di una pausa tra uno scroscio e l'altro sono andata a fare due passi nell'arco di 200 m da casa accompagnata dal marito, giusto per non perdere l'abitudine a muovere le gambe. Naturalmente in giro c'erano pochissime persone e anche il traffico non era intenso come al solito; giusto il tempo di rientrare ed è ricominciato a piovere. Sono giornate strane e anche se la ripresa della fase 2 è cominciata, si nota che tutto non è più come prima. Ci si muove di meno e la paura è ancora tanta. Le notizie di questi giorni sono state confortanti, eppure la consapevolezza di questo nemico invisibile ci rende tutti più sospettosi ed attenti anche se gli sconsiderati ci sono comunque e continuano a tenere comportamenti inappropriati. Dopo due mesi di isolamento ci si comincia ad abituare alla situazione e non so se questo sia un bene o un male. Ci si ricorda di come era la vita prima, la si vorrebbe di nuovo uguale eppure questa clausura ha fatto riscoprire cose che , in fondo, si vorrebbero continuare a mantenere come il traffico limitato e il minor affollamento dappertutto. Personalmente, delle precedenti abitudini, mi manca lo shopping. Non che prima del lockdown fossi una shopper scatenata, ma andare per negozi era una cosa che mi piaceva e mi rilassava. Adesso, invece, dopo tutto questo tempo chiusa in casa, con altrettanti negozi chiusi e mossa da necessità, ho fatto cadere l'ultimo tabù degli acquisti in internet e mi sono lanciata nelle compere online. Adesso sono in attesa dell' arrivo dei miei pacchi e questo sarà il test per scoprire se la cosa funziona davvero, non tanto per quanto riguarda la consegna di cui sono consapevole che avverrà, piuttosto riguardo la qualità e la vestibilità delle cose prese. I miei precedenti acquisti online erano solo per oggettistica di scarso rilievo, mentre ora sono passata a quelli di vestiario; così scoprirò se ho preso le cose con le misure giuste, se arriveranno con il colore scelto e soprattutto se la qualità è davvero quella descritta. Non mi piace prendere senza toccare con mano. Le foto non giustificano i prodotti e tanto meno le descrizioni che spesso non sono esaurienti, ma in questo momento o si fa così o si aspettano tempi migliori che potrebbero essere ancora molto lontani. Quando finalmente riapriranno tutti i negozi purtroppo ci sarà il problema che si potrà entrare solo in numero limitato e ci saranno le code, senza contare che non si potranno misurare i capi di abbigliamento, e a questo punto credo che mi passerà la voglia di andarci. Se proprio voglio vedere il lato positivo della questione sarà che diventerò più risparmiosa e comprerò solo se necessitata :D Nel caso in cui, invece, gli acquisti online funzionassero e io imparassi a districarmi tra siti ed offerte, beh ....allora .... niente più discorsi sul risparmio 😆
mercoledì 13 maggio 2020
Giornate piovose
Questa settimana le giornate sono tutte praticamente piovose, mi aspettavo, come negli anni passati, l'arrivo di giornate che preludessero all'estate ma quest'anno sembra il contrario. Spero che almeno la siccità diminuisca e che l'estate sia finalmente un po' più fresca rispetto agli anni precedenti, anche se credo non sarà così. Le temperature si sono drasticamente abbassate, persino intorno ai 13°, tanto che la caldaia, spenta da giorni, ha ripreso improvvisamente a scaldare e i termosifoni sono diventati subito bollenti. Restare a casa in questi giorni piovosi non mi sta pesando tanto; ormai mi sono abituata alle consuetudini casalinghe e, se prima l'idea di uscire con la pioggia mi dava un po' fastidio adesso, però, l'affronterei anche solo come diversivo, ma sono diventata così pigra che preferisco starmene sul divano. Direi che, comunque, l'idea di starmene sul divano a guardare la tv non mi entusiasma molto. In queste ultime settimane è stato davvero difficile trovare un programma decente all'infuori del notiziario. Da giorni è il festival delle repliche, anche con ripetizioni nell'arco della stessa giornata, ad orari diversi, del medesimo programma. Non ne posso più. I film vengono ripetuti consecutivamente dopo una o due settimane, le serie di telefilm appena terminano riprendono immediatamente, i programmi di arredamento che seguo io sono riprogrammati in sequenza per cui passano sul video a ciclo continuo e i notiziari parlano solo del covid 19; insomma, la noia televisiva è diventata il vero programma quotidiano. Se si potesse, si compenserebbe questa penuria di programmi con le uscite fuori casa, ma permane ancora il divieto delle passeggiate fine a se stesse. Si potrebbe osservare che un'alternativa alla tv sarebbe la lettura di un buon libro, e su questo sono perfettamente d'accordo, solo che io ho smesso di leggere. Da giovane ero un topo da biblioteca, forse perché a quei tempi non c'era la tv in casa e leggere era uno dei tanti svaghi che ci si poteva permettere, adesso non mi sento più di affrontare la lettura. Nemmeno quella di un fumetto. Sono diventata refrattaria a questo tipo di attività perché non ho più la giusta concentrazione, la serenità di affrontare un racconto e nemmeno la pazienza di conoscere le vicende di una storia e con questi presupposti diventa difficile affrontare la lettura di qualsiasi cosa. Più che leggere sto scoprendo che preferisco scrivere, non tanto racconti di fantasia quanto di cose reali e in particolar modo delle mie vicende personali, forse perché è più facile. Certo che il tempo cambia parecchio le persone. Se mi avessero detto che invecchiando non avrei più preso in mano un libro non ci avrei creduto e invece è andata proprio così e così ho imparato che non bisogna mai fare affidamento sulle proprie preferenze, che tanto il tempo poi le cambia.
martedì 12 maggio 2020
Soluzioni idrauliche e ripresa del 4 maggio
Dal 4 di maggio c'è stata una parziale riapertura delle attività e delle uscite, così ho potuto usufruire del fine settimana per andare da Tigotà e poi dai miei genitori ed è stata la mia prima volta con la mascherina. Il sabato l'ho utilizzato per gli acquisti del materiale di pulizia ed igiene che, data l'attuale situazione, sono stati consumati in largo uso. E' vero: in questi giorni abbiamo usato tanto sapone; sarà anche perché essendoci il marito a casa il sapone è andato per due, ma anche i detersivi per la casa, la lavatrice e la lavastoviglie erano quasi del tutto esauriti. Per mia fortuna, all'ingresso del negozio, vedendomi con il deambulatore, mi è stato permesso di essere accompagnata da mio marito e, dopo la disinfezione di prassi delle mani, sono iniziati gli acquisti. Essendo trascorso tutto questo tempo non ero più abituata a fare la spesa, ma abitudini di questo tipo non si perdono facilmente per cui, conoscendo il negozio, mi sono subito fiondata sugli scaffali per prendere quello che mi serviva, se fosse che le gambe mi hanno tradito. Mentre stavo facendo gli acquisti, mi sono accorta che improvvisamente le gambe stavano andando per conto loro e che mi mancava la coordinazione motoria. Imperterrita mi sono retta al girello ed ho fatto la mia spesa fino all'ultimo, finché non abbiamo riempito il cestello fino all'orlo, che quasi non bastava :D Uscita dal negozio sono crollata esausta in macchina e, tornata a casa, ero piuttosto avvilita per quanto mi era successo. Credevo che la ripresa sarebbe stata più facile; non pensavo che invece due mesi e più di immobilità avrebbero causato problemi così gravi. E' andata meglio la domenica, quando sono andata trovare i miei genitori. Sarà perché forse mi ero sbloccata il giorno prima o forse perché ho camminato di meno, sta di fatto che sono tornata a casa sicuramente non così distrutta come il giorno precedente. Adesso, c'è da pensare se potrò riprendere nuovamente qualche impegno e se potrò fare qualche passeggiata come facevo prima, sempre nel rispetto delle attuali normative, o se invece sarà bene non sforzarsi troppo, insomma, la voglia di stare fuori c'è.
martedì 5 maggio 2020
Uno spiraglio in questo lockdown
Dopo estenuanti settimane di chiusura, da ieri è iniziata una parziale riapertura di attività e spostamenti e finalmente si possono andare a trovare i parenti stretti. Dal punto di vista delle attività a me non cambia molto, mio marito continua a lavorare da casa e io non mi posso spostare da nessuna parte se non c'è qualcuno che mi porta, per cui il mio confinamento casalingo persiste; per quanto riguarda i ricongiungimenti famigliari a quello ci hanno pensato i miei genitori che, giocando di anticipo, oggi sono venuti a trovarmi. E' stata solo una fugace visita senza abbracci e stando a distanza di sicurezza, ma almeno ci siamo visti e abbiamo scambiato due parole di persona. Per fortuna, entrambi stanno bene e adesso che possono muoversi li ho visti davvero sollevati; l'isolamento li aveva rattristati, specie mio papà, in quanto non riuscivano a capacitarsi di questa situazione interminabile e senza soluzioni apparenti che, alla loro età in cui il tempo è prezioso, li aveva obbligati a perdere momenti di vita attiva e lontani dai loro affetti più cari. Purtroppo la tanto auspicata "fase 2" della riapertura è più una "fase 1 e qualcosa", ma non ci si può certo lamentare rispetto a come si stava prima, ora c'è uno spiraglio in cui fare e muoversi. C'è solo tanta paura del contagio, che tende a bloccare gli approcci di ogni tipo ed obbliga a stare attenti, anche se la voglia di ricominciare è veramente tanta. Ogni giorno si parla di programmi per affrontare l'estate e soprattutto l'autunno, spesso non si riesce a trovare la quadra giusta a causa dei mille dettagli che bisogna accordare e degli imprevisti da calcolare, ma ci si impegna per fare comunque qualcosa e questo è un gran bene per tutti. Forse anche io riuscirò ad uscire dalle mura domestiche ed affronterò con tutte le cautele necessarie l'esterno, che non sia il cortile condominiale di cui conosco ormai ogni centimetro, e solo allora testerò la mia capacità fisica e mentale di fronte alle incognite. Non so se ho ancora voglia di avventura, la nuova quotidianità tutta in casa mi ha resa davvero pigra; anche io ho bisogno degli stimoli giusti per una bella ripartenza ed uscire dal mio guscio. La mia prima novità da affrontare saranno le nuove regole di convivenza civile e così sarà la mia prima volta con guanti e mascherina, poi .... vedremo.
Questo lungo periodo di isolamento non ha certo evitato alle seccature di fare la loro comparsa in casa e così si sono di nuovo fatti vedere gli scarafaggi, di cui per mia fortuna si è occupato il marito, e ci sono stati problemi idraulici. Quest'ultima questione nemmeno me la immaginavo. L'anno scorso avevo dovuto cambiare la caldaia, in quanto troppo vecchia e malfunzionante, e l'avevo sostituita con una di recente fabbricazione ed elettronica, per cui ho trascorso l'inverno al caldo e soddisfatta e sopratutto in piena tranquillità per aver fatto la cosa necessaria. Da alcuni giorni, però, mi ero accorta che l'acqua calda non raggiungeva la temperatura desiderata e dopo l'ultima doccia con acqua appena tiepida avevo iniziato ad avere dei dubbi sul suo funzionamento. Siccome la caldaia è ancora in rodaggio e non è ancora trascorso un anno dall'installazione, ho pensato che con l'arrivo del caldo ci fosse un normale assestamento, poi per sicurezza ho controllato la pressione ed ho scoperto che era arrivata a 0. Piena di dubbi ho cercato ancora una volta una risposta nel passaggio stagionale, finché non mi sono lavata i capelli nell'acqua gelata ed allora, dopo una lunga serie di imprecazioni ed un litigio con il marito, si è capito che era ora ora di chiamare un tecnico. Purtroppo le cose succedono sempre nel fine settimana in cui, aldilà delle restrizioni per la pandemia, i servizi sono sospesi e siamo stati obbligati, obtorto collo, aspettare fino a lunedì. In quei giorni, intanto, mi sono accorta accidentalmente che una delle valvole di uno termosifoni stava gocciolando e che sotto il calorifero si era formata una bella pozza d'acqua. A quel punto ho capito che la caduta di pressione della caldaia era dovuta a quella perdita, anche se non capivo come mai non c'era acqua calda. Quando finalmente l'attesa del lunedì si è conclusa ed abbiamo sentito un tecnico, abbiamo scoperto che la pressione della caldaia si poteva alzare girando semplicemente una manopola, ma che il problema del termosifone gocciolante si poteva risolvere solo chiamando un idraulico e non un tecnico per caldaie. Dopo la scoperta della perdita, mio marito si era ingegnato bloccando la valvola rotta con un tappo di resina delle bottiglie da vino e in quel modo avevamo trascorso il fine settimana, finché il lunedì stesso abbiamo avuto la visita di un idraulico. Per farla breve: il sistema di mio marito funziona e la valvola da sostituire non esiste più sul mercato da molti anni, per cui verrà sostituita con un modello più nuovo. Quando avverrà la sostituzione? Ancora non lo sappiamo.
Questo lungo periodo di isolamento non ha certo evitato alle seccature di fare la loro comparsa in casa e così si sono di nuovo fatti vedere gli scarafaggi, di cui per mia fortuna si è occupato il marito, e ci sono stati problemi idraulici. Quest'ultima questione nemmeno me la immaginavo. L'anno scorso avevo dovuto cambiare la caldaia, in quanto troppo vecchia e malfunzionante, e l'avevo sostituita con una di recente fabbricazione ed elettronica, per cui ho trascorso l'inverno al caldo e soddisfatta e sopratutto in piena tranquillità per aver fatto la cosa necessaria. Da alcuni giorni, però, mi ero accorta che l'acqua calda non raggiungeva la temperatura desiderata e dopo l'ultima doccia con acqua appena tiepida avevo iniziato ad avere dei dubbi sul suo funzionamento. Siccome la caldaia è ancora in rodaggio e non è ancora trascorso un anno dall'installazione, ho pensato che con l'arrivo del caldo ci fosse un normale assestamento, poi per sicurezza ho controllato la pressione ed ho scoperto che era arrivata a 0. Piena di dubbi ho cercato ancora una volta una risposta nel passaggio stagionale, finché non mi sono lavata i capelli nell'acqua gelata ed allora, dopo una lunga serie di imprecazioni ed un litigio con il marito, si è capito che era ora ora di chiamare un tecnico. Purtroppo le cose succedono sempre nel fine settimana in cui, aldilà delle restrizioni per la pandemia, i servizi sono sospesi e siamo stati obbligati, obtorto collo, aspettare fino a lunedì. In quei giorni, intanto, mi sono accorta accidentalmente che una delle valvole di uno termosifoni stava gocciolando e che sotto il calorifero si era formata una bella pozza d'acqua. A quel punto ho capito che la caduta di pressione della caldaia era dovuta a quella perdita, anche se non capivo come mai non c'era acqua calda. Quando finalmente l'attesa del lunedì si è conclusa ed abbiamo sentito un tecnico, abbiamo scoperto che la pressione della caldaia si poteva alzare girando semplicemente una manopola, ma che il problema del termosifone gocciolante si poteva risolvere solo chiamando un idraulico e non un tecnico per caldaie. Dopo la scoperta della perdita, mio marito si era ingegnato bloccando la valvola rotta con un tappo di resina delle bottiglie da vino e in quel modo avevamo trascorso il fine settimana, finché il lunedì stesso abbiamo avuto la visita di un idraulico. Per farla breve: il sistema di mio marito funziona e la valvola da sostituire non esiste più sul mercato da molti anni, per cui verrà sostituita con un modello più nuovo. Quando avverrà la sostituzione? Ancora non lo sappiamo.
sabato 2 maggio 2020
Giornate sempre uguali
Dal momento che non è cambiato nulla, le giornate sono sempre tutte uguali. La routine è pressoché la medesima e l'unico evento della settimana è quello di andare a gettare l'immondizia, che permette di scendere in cortile e di fare due passi, per il resto è sempre la stessa solfa. Il vantaggio di queste giornate è che sto di più al computer, così mi sono potuta occupare del mio sito di grafica e di fare aggiornamenti quotidiani: cosa mai successa prima. In questo sito, invece, l'aggiornamento dipende non più dalla mancanza di tempo ma di cose da dire; infatti, è difficile parlare di una ripetitività quotidiana in cui succedono sempre le stesse cose. Ammetto che mi sono abituata in fretta alla comodità di starmene a casa e che non ne patisco più di tanto, però, più che occuparmi delle faccende domestiche, mi occupo del divertimento :D Prima potevo uscire e nel mio piccolo facevo e vedevo qualcosa, adesso, anche quando vado in cortile, non succede nulla. Quando oltrepasso il cancello condominiale la strada è deserta, passa qualche macchina, sempre con un unica persona a bordo, e basta. I giardini che vedo dal balcone di casa, visti da sotto, sono coperti dai muri di cinta e spuntano solo le cime degli alberi, ormai tutti verdi e coperti di foglie, per il resto non si vede altro. Si sentono cantare gli uccelli e li si vedono anche volare; adesso che le strade sono deserte sono più tranquilli e osano andare dove prima non potevano. Visto così sembra un mondo surreale, a cui non siamo abituati, eppure è tutto vero e ogni giorno è sempre così. Dal momento che si vive in un mondo tutto di cemento, in cui la natura è fatta solo di giardini, risulta strano vedere un così notevole fermento di animali; infatti gli unici animali che siamo abituati a vedere sono cani e gatti e i soliti ed ubiquitari piccioni, scoprire che esistono anche altri uccelli è qualcosa di straordinario. In questi giorni ho scoperto di non saperne riconoscere un sacco, a parte piccioni, merli, gazze, cornacchie e passeri, ma ho capito che qui ci sono anche cinciallegre e cardellini, nonché altre passeracee di cui ignoro il nome che evidentemente prima erano troppo timide per farsi vedere e che adesso svolazzano persino sui balconi. Il silenzio della città e la calma della natura sono davvero rilassanti. Questo covid 19 non ha portato solo morte e disperazione, ma anche risvolti dimenticati come l'apprezzamento delle stagioni nella loro veridicità e la vista degli animali selvatici. Questo è un mondo veramente bello, purtroppo doveva arrivare una malattia simile per ricordarcelo.
Dal momento che ho più tempo ho deciso di spenderne un bel po' per i miei siti e così mi sto dedicando al loro aggiornamento praticamente tutti i giorni. Diciamo che adesso ne ho solo più tre siti di cui mi occupo attivamente, il resto è stato chiuso o abbandonato e non intendo fare nessuna riattivazione, anche se gli spazi che io considero attivi sono comunque in stato di congelamento e solo con libera consultazione. Poiché, come ho detto prima, ho tempo, ho deciso di portare a termine un obiettivo che mi premeva da anni, cioè quello di realizzare il maggior numero di bamboline creabili con i dollmaker. Mi sono sempre piaciute queste realizzazioni in pixel graphics e la scoperta di specifici dollmaker che ne permettono la realizzazione è stata sorprendente. Molti siti che avevano i dollmaker sono stati chiusi, e di questo argomento ne ho già parlato in precedenza per cui non mi dilungo in merito, sta di fatto che in passato ero riuscita a salvare del materiale specifico e adesso posso fare i miei montaggi. E' un lavoro molto lungo e richiede tanta pazienza, ma quando si ha tempo e voglia la cosa diventa fattibile. In questo momento mi sto occupando delle candybar e ne ho già prodotte e pubblicate parecchie, ma io voglio creare e pubblicare tutte le bamboline che personalmente mi piacciono e tralasciare quelle che considero brutte. E' un'ambizione di grandi proporzioni, me ne rendo conto, però so che è realizzabile. In termini pratici si parla di centinaia di bamboline, per cui è comprensibile che sia necessario molto tempo, e io, negli anni trascorsi, mi ero già peritata nel crearne e pubblicarne parecchie, oltre il migliaio, adesso devo solo portare a termine quello che avevo iniziato. Sono molto soddisfatta del mio proposito e spero di riuscire nell'intento: auguri a me :)
Iscriviti a:
Post (Atom)