Da una settimana ho lo smartphone e sto cercando di prenderci confidenza. Sono riuscita a vedere i miei forum e i miei blog, a loggarmi, ma ho ancora difficoltà a postarci sopra; una cosa l'ho capita subito: impossibile gestirli da uno schermo così piccolo. Anche ingrandendo l'immagine, devo fare troppi spostamenti sullo schermo per trovare i punti giusti di lettura e per cliccare, non posso neanche gestire i miei gdr, che richiedono operazioni di archiviazione e l'uso di un programma di grafica per creare immagini come i tesserini richiesti all'iscrizione. Persino inviare messaggi per me è ancora difficile. Ne ho già spediti alcuni e sto imparando ad usare la tastiera virtuale con l'aiuto della penna, ma ho anche spedito messaggi con il testo a metà o pieno di errori :( Per ultimo, mi sono registrata a WhatsApp e sto cercando di imparare ad usarlo in maniera adeguata, anche perché ha funzioni interessanti e che potrebbero tornarmi utili. Credo di aver imparato tanto, ma non è ancora finita :D Mi sembra di scoprire un nuovo mondo e non so ancora se mi piace o se invece non mi interessa; finché non subentra l'abitudine, in questo momento sta prevalendo solo il disagio di essere passata a qualcosa di nuovo e per me ancora complicato. Vorrei scaricarmi delle app, ma non ho ancora capito bene quali siano le mie esigenze; essendo abituata a gestire tutto sul computer e ad avere uno schermo grande, mi perdo perdo nel piccolo e non capisco che cosa invece potrebbe servirmi mentre sono fuori casa. La cosa che mi secca è che non riesco a vedere due miei blog nella versione originale. La versione per android non è soddisfacente e devo scoprire se posso migliorarla, aggiungendo dei collegamenti con link. Finora non mi era importato di sistemare la versione mobile dei miei siti, ma adesso che con il nuovo cellulare ho cominciato a visitarli vorrei fare dei cambiamenti. Questo significa mettere mano ai CSS :\ Cosa che non mi piace perché noiosa e complicata :( Un po' di pazienza e tra altri giorni avrò imparato ad usare meglio il nuovo cell.
E' stato un fine settimana pressante e non è ancora finito. Ho dovuto mobilitarmi per l'alloggio di mia figlia e questo mi ha fatto perdere tempo, così ho trascurato in blocco tutti i miei impegni e siti. Finalmente, però, ho potuto complimentarmi di persona con lei per le sue scelte e credo che in definitiva mi piaccia tutto quello che ha deciso. Non mi aspettavo che per la sua casa avesse scelto colori pastello ed uno stilo etnico-chic per i mobili: non vedo l'ora che arrivi tutto l'arredamento. Anche io, da parte mia, sto progettando cambiamenti per la mia casa ed ho iniziato a fare qualche modifica. Anche se piccolo, ho fatto un cambiamento importante: ho rimesso la tv in cucina e io e mio marito abbiamo ripreso a pranzare lì. Certo l'ambiente è piccolo, ma vuoi mettere la comodità di avere tutto a portata di mano? Non devo nemmeno alzarmi per aprire i cassetti e prendere una posata, dal fornello alla tavola e dal tavolo alla lavastoviglie: tutto in pochi passaggi. Anche pulire è più semplice: la cucina è piccola. E' arrivato il momento di abolire la sala da pranzo e per la prima volta, dopo tantissimi anni, avrò un vero salotto e non più un divano striminzito dove a mala pena ci sediamo io e mio marito. Al momento, eliminare la sala da pranzo è solo un sogno, un roseo sogno e da giorni mi cullo nell'immagine di me seduta su un comodo divano a vedere pigramente la tv. E' un desiderio realizzabile, anche in un prossimo futuro, ma al momento mia figlia ha la precedenza e finché non sarà sistemata nella nuova casa non potrò pensare ancora alla mia.
sabato 29 luglio 2017
mercoledì 26 luglio 2017
Cambiamenti
Da pochi giorni ho il mio nuovo smartphone e ho già acquistato degli accessori. Beh ... cose importanti come una cover e la penna. Purtroppo per la cover ho dovuto accontentarmi, dal momento che mi necessitava urgentemente, così ne ho trovata una di colore viola orchidea con fantasia in rilievo e l'ho presa. Su Amazon ne avevo viste di più carine, ma non credo che siano adatte alle dimensioni del mio telefono e ho dovuto rinunciarci per non sprecare i soldi. La nuova cover, comunque, protegge il cell per intero e in borsetta evita che si rovini sfregando contro le altre cose. Quanto alla penna, mi è utile per scrivere i messaggi e cliccare le icone; con le mie parestesie alle mani la mia sensibilità è diminuita e non ho un tocco preciso. Nel complesso sono soddisfatta, spero in futuro di trovare accessori migliori, non tanto per la qualità quanto per colore e fantasia, infatti la penna è di colore nero e io la volevo in tinta con la cover. Quanto allo smartphone .... mi sto abituando :D Faccio ancora un sacco di pasticci e non ho capito come fare ad eliminare le cose inutili, ma finalmente ho imparato a rispondere alle chiamate e ai messaggi. Certo che è solo questione d'abitudine. Mio marito ha lo smartphone da oltre un anno ed ha già imparato ad usarlo correttamente, io neanche da una settimana: volete darmi tempo? :D
Tempo di cambiamenti. Mia figlia sta preparando casa e anche io sto pensando a fare cambiamenti nella mia. Quando mio figlio se ne andò, ricordo che io e mio marito decidemmo di cambiare i mobili della camera dei ragazzi: via il vecchio e avanti il nuovo :) Mia figlia, intanto aveva trovato il suo attuale compagno, ma stava ancora in casa ed era necessario trovare un posto letto anche per lui. Così la vecchia cameretta sparì e si trovò una nuova disposizione per i mobili, arrivò il divano letto e una nuova scrivania. Adesso, però, anche mia figlia sta alzando le tende e nella cameretta ci sarà lo studio per mio marito. Il letto di mio figlio e il divano letto resteranno, in quanto i figli periodicamente vengono a farci visita e da qualche parte devo pur metterli a dormire, ma per tutto il resto ci saranno cambiamenti e mio marito, dopo anni, avrà di nuovo un piccolo spazio-studio. Anche io, però, voglio cambiare qualcosa che mi interessa personalmente: ho deciso di eliminare la sala da pranzo con il tavolo allungabile per un più pratico salotto. Sono finiti i tempi di battesimi, comunioni, cresime, pranzi di Pasqua e Natale, inviti ad amici e parenti; adesso basta, non ce la faccio più a preparare pietanze per gli ospiti e se proprio devo ricevere si va a mangiare fuori o si prende solo il classico caffè. Sono stanca della sala di rappresentanza, con i mobili vecchi, ereditati da mia zia; voglio un divano per guardare comoda la tv con mio marito, quello vecchio è troppo piccolo e adesso desidero solo stare comoda. Non so come vedere la mia vecchia sala, vorrei ricavarne qualcosa perché le spese per mia figlia sono state pesanti e, anche se un divano non costa eccessivamente, in un frangente simile risulta pur sempre un salasso :|
E' una strana estate. Fa caldo e c'è un po' di ventilazione, così riesco a tenere il condizionatore e i ventilatori spenti alcune ore della giornata. C'è solo tanta siccità. Le previsioni annunciano pioggia, ma quando piove a cadere sono solo quattro gocce. In questi giorni la mattina mi alzo, tiro su le tapparelle e neanche guardo fuori dalla finestra che devo già pensare agli impegni della giornata; solo stamattina mi sono attardata e ho dato una sbirciatina fuori. Con la fretta di queste giornate non mi ero accorta che le montagne sono quasi completamente spoglie di neve; si vedono solo delle chiazze biancastre vicino alle cime e ci vorrebbe il binocolo per scoprire se effettivamente si tratta di neve. E' uno spettacolo triste: la variazione climatica di questi ultimi decenni è così evidente. In televisione si parla tanto di questo cambiamento, eppure sembra che non esista una soluzione; io alle volte mi trovo a vivere di rimpianti invece di accettare il presente, però non è semplice affrontare estati ed inverni così anomali. Sarà anche solo un fatto culturale, legato a ciò che si imparava e viveva quando si era piccoli, ma questo cambiamento io lo trovo difficile da assimilare. Forse è solo l'età, col tempo il fisico diventa meno resistente e nel mio caso c'è anche la complicazione della malattia, eppure ogni anno mi sembra più faticoso.
Sono finalmente tornata a fare una visita in libreria e ad acquistare dei libri. Potrebbe sembrare un ritorno alla lettura dopo mesi, invece è solo un ritorno alla lettura di fumetti. Sono diventata davvero svogliata, ma non me la sento di leggere un libro vero e i fumetti sono un piacevole intermezzo che si consuma in poco tempo, senza impegnare troppo la mente. Queste nuove collane tematiche dei fumetti Disney sono molto carine e aiutano a concentrarsi su un unico argomento, attraverso storie divertenti e disimpegnate: sono giuste per me e al momento che sto attraversando. Si tratta di classiche collane da leggere sotto l'ombrellone e io, anche se l'ombrellone non ce l'ho, le leggo volentieri ugualmente e senza farmi complessi di colpa perché non leggo un vero libro. Mi rendo conto, però, di aver acquistato un numero considerevole di fumetti senza pensare a dove metterli. La mia libreria è strapiena che deborda, trovare un nuovo posto a nuovi acquisti significa fare spostamenti e a questo punto credo che, anche qui, dovrei passare alle nuove tecnologie e cominciare a pensare di prendermi un ibook. Mia figlia, che da due anni è in continuo spostamento per motivi di lavoro, ha già adottato questa soluzione ed acquista il cartaceo solo per libri particolari. Questo è un cambiamento a cui non sono preparata. Mio marito l'ha rifiutato in toto perché preferisce il contatto fisico con la carta a quello impersonale di un ibook; io, invece, sono perplessa. Dei libri ho sempre amato le copertine, che con le loro illustrazioni ti fanno avvicinare al contenuto o, quando hai letto il libro, te lo ricordano. Mi piacciono anche le impaginazioni, i caratteri e le illustrazioni interne e mi piace leggere con l'uso del segnalibro. Del segnalibro, poi, c'è tutto un discorso intorno. Per prima cosa è un oggetto personale, spesso decorato con immagini particolari, e quando apri un libro in lettura ti ricorda piacevolmente la pagina della storia interrotta e ti aiuta ad affezzionarti al libro che stai leggendo. E' un piccolo compagno inanimato che legge il libro con te. Con l'ibook niente più segnalibri con immagini di fiori o animali o con la frase che piace tanto, la nappina colorata che sporge dal dorso del libro e la forma allungata e stretta per stare giusto tra le pagine, c'è solo un segnetto impersonale che ti ricorda la riga e la parola lasciata a metà. Che farò senza i miei segnalibri? Li metterò nel cassetto dei ricordi? Se proprio devo comprare un ibook, l'incentivo sarà pensare allo spazio guadagnato in libreria e a quanta polvere in meno dovrò toglierci. Ma che me ne faccio di una libreria vuota? La fisicità stessa di un libro è una compagnia per la mente.
E' un periodo in cui il mio tempo è misurato e quello dedicato ai miei spazi web è diventato misurato, per cui scelgo con attenzione a chi dedicarlo. Purtroppo, tutto il mio tempo l'ho sto dedicando al gdr di Cattivi Soggetti. Il gioco ha avuto molto successo e mi sta assorbendo per intero. Vorrei dedicarmi di più alla grafica, la mia passione, specie adesso che sto creando lavori simili a diorami bidimesionali. Non sempre sono ispirata, forse perché la mia concentrazione è legata agli avvenimenti di vita reale, ma i miei nuovi lavori hanno un che di sperimentale e adesso spaziano in vari temi, dal fantasy alle antiche civiltà e così via. Mi piace provare nuove soluzioni grafiche e preferisco imparare e creare per conto mio piuttosto che seguire i tutorial. E' vero che potrei migliorare le mie capacità, ma credo che alla fine le mie opere sarebbero simili a tante altre che si vedono in internet. Meglio brutti lavori fatti da soli e più personali, che belle opere ma ordinarie.
Tempo di cambiamenti. Mia figlia sta preparando casa e anche io sto pensando a fare cambiamenti nella mia. Quando mio figlio se ne andò, ricordo che io e mio marito decidemmo di cambiare i mobili della camera dei ragazzi: via il vecchio e avanti il nuovo :) Mia figlia, intanto aveva trovato il suo attuale compagno, ma stava ancora in casa ed era necessario trovare un posto letto anche per lui. Così la vecchia cameretta sparì e si trovò una nuova disposizione per i mobili, arrivò il divano letto e una nuova scrivania. Adesso, però, anche mia figlia sta alzando le tende e nella cameretta ci sarà lo studio per mio marito. Il letto di mio figlio e il divano letto resteranno, in quanto i figli periodicamente vengono a farci visita e da qualche parte devo pur metterli a dormire, ma per tutto il resto ci saranno cambiamenti e mio marito, dopo anni, avrà di nuovo un piccolo spazio-studio. Anche io, però, voglio cambiare qualcosa che mi interessa personalmente: ho deciso di eliminare la sala da pranzo con il tavolo allungabile per un più pratico salotto. Sono finiti i tempi di battesimi, comunioni, cresime, pranzi di Pasqua e Natale, inviti ad amici e parenti; adesso basta, non ce la faccio più a preparare pietanze per gli ospiti e se proprio devo ricevere si va a mangiare fuori o si prende solo il classico caffè. Sono stanca della sala di rappresentanza, con i mobili vecchi, ereditati da mia zia; voglio un divano per guardare comoda la tv con mio marito, quello vecchio è troppo piccolo e adesso desidero solo stare comoda. Non so come vedere la mia vecchia sala, vorrei ricavarne qualcosa perché le spese per mia figlia sono state pesanti e, anche se un divano non costa eccessivamente, in un frangente simile risulta pur sempre un salasso :|
E' una strana estate. Fa caldo e c'è un po' di ventilazione, così riesco a tenere il condizionatore e i ventilatori spenti alcune ore della giornata. C'è solo tanta siccità. Le previsioni annunciano pioggia, ma quando piove a cadere sono solo quattro gocce. In questi giorni la mattina mi alzo, tiro su le tapparelle e neanche guardo fuori dalla finestra che devo già pensare agli impegni della giornata; solo stamattina mi sono attardata e ho dato una sbirciatina fuori. Con la fretta di queste giornate non mi ero accorta che le montagne sono quasi completamente spoglie di neve; si vedono solo delle chiazze biancastre vicino alle cime e ci vorrebbe il binocolo per scoprire se effettivamente si tratta di neve. E' uno spettacolo triste: la variazione climatica di questi ultimi decenni è così evidente. In televisione si parla tanto di questo cambiamento, eppure sembra che non esista una soluzione; io alle volte mi trovo a vivere di rimpianti invece di accettare il presente, però non è semplice affrontare estati ed inverni così anomali. Sarà anche solo un fatto culturale, legato a ciò che si imparava e viveva quando si era piccoli, ma questo cambiamento io lo trovo difficile da assimilare. Forse è solo l'età, col tempo il fisico diventa meno resistente e nel mio caso c'è anche la complicazione della malattia, eppure ogni anno mi sembra più faticoso.
Sono finalmente tornata a fare una visita in libreria e ad acquistare dei libri. Potrebbe sembrare un ritorno alla lettura dopo mesi, invece è solo un ritorno alla lettura di fumetti. Sono diventata davvero svogliata, ma non me la sento di leggere un libro vero e i fumetti sono un piacevole intermezzo che si consuma in poco tempo, senza impegnare troppo la mente. Queste nuove collane tematiche dei fumetti Disney sono molto carine e aiutano a concentrarsi su un unico argomento, attraverso storie divertenti e disimpegnate: sono giuste per me e al momento che sto attraversando. Si tratta di classiche collane da leggere sotto l'ombrellone e io, anche se l'ombrellone non ce l'ho, le leggo volentieri ugualmente e senza farmi complessi di colpa perché non leggo un vero libro. Mi rendo conto, però, di aver acquistato un numero considerevole di fumetti senza pensare a dove metterli. La mia libreria è strapiena che deborda, trovare un nuovo posto a nuovi acquisti significa fare spostamenti e a questo punto credo che, anche qui, dovrei passare alle nuove tecnologie e cominciare a pensare di prendermi un ibook. Mia figlia, che da due anni è in continuo spostamento per motivi di lavoro, ha già adottato questa soluzione ed acquista il cartaceo solo per libri particolari. Questo è un cambiamento a cui non sono preparata. Mio marito l'ha rifiutato in toto perché preferisce il contatto fisico con la carta a quello impersonale di un ibook; io, invece, sono perplessa. Dei libri ho sempre amato le copertine, che con le loro illustrazioni ti fanno avvicinare al contenuto o, quando hai letto il libro, te lo ricordano. Mi piacciono anche le impaginazioni, i caratteri e le illustrazioni interne e mi piace leggere con l'uso del segnalibro. Del segnalibro, poi, c'è tutto un discorso intorno. Per prima cosa è un oggetto personale, spesso decorato con immagini particolari, e quando apri un libro in lettura ti ricorda piacevolmente la pagina della storia interrotta e ti aiuta ad affezzionarti al libro che stai leggendo. E' un piccolo compagno inanimato che legge il libro con te. Con l'ibook niente più segnalibri con immagini di fiori o animali o con la frase che piace tanto, la nappina colorata che sporge dal dorso del libro e la forma allungata e stretta per stare giusto tra le pagine, c'è solo un segnetto impersonale che ti ricorda la riga e la parola lasciata a metà. Che farò senza i miei segnalibri? Li metterò nel cassetto dei ricordi? Se proprio devo comprare un ibook, l'incentivo sarà pensare allo spazio guadagnato in libreria e a quanta polvere in meno dovrò toglierci. Ma che me ne faccio di una libreria vuota? La fisicità stessa di un libro è una compagnia per la mente.
E' un periodo in cui il mio tempo è misurato e quello dedicato ai miei spazi web è diventato misurato, per cui scelgo con attenzione a chi dedicarlo. Purtroppo, tutto il mio tempo l'ho sto dedicando al gdr di Cattivi Soggetti. Il gioco ha avuto molto successo e mi sta assorbendo per intero. Vorrei dedicarmi di più alla grafica, la mia passione, specie adesso che sto creando lavori simili a diorami bidimesionali. Non sempre sono ispirata, forse perché la mia concentrazione è legata agli avvenimenti di vita reale, ma i miei nuovi lavori hanno un che di sperimentale e adesso spaziano in vari temi, dal fantasy alle antiche civiltà e così via. Mi piace provare nuove soluzioni grafiche e preferisco imparare e creare per conto mio piuttosto che seguire i tutorial. E' vero che potrei migliorare le mie capacità, ma credo che alla fine le mie opere sarebbero simili a tante altre che si vedono in internet. Meglio brutti lavori fatti da soli e più personali, che belle opere ma ordinarie.
domenica 23 luglio 2017
Nuove tecnologie
Alla fine mi sono convinta ed ho cambiato il telefono. Il vecchio cellulare è andato in pensione, con la sua fantastica tastiera su cui scrivevo i miei messaggini. Approfittando che l'età l'aveva reso affaticato ho deciso che era giunto il momento di metterlo in cassetto e di compararmi uno smartphone. Mio marito era più entusiasta di me dell'idea per cui, quando siamo andati nel negozio, ha guardato tutte le novità mentre io me ne sono stata in un angolo ad aspettare che arrivasse il mio turno. Scegliere è stato facile. "Voglio un cellulare che funzioni e senza pretese" ho chiesto e mi è stato mostrato il huawei in offerta, piccolo e pratico, che sta in borsetta senza dover per forza avere una valigia. Acchiappato al volo :D Dal momento che il cambiamento di telefono era veramente importante, ho anche cambiato il numero ed ho acquistato un vantaggioso pacchetto che mi offre vantaggi sulla navigazione e sui social. Ci sono voluti due giorni interi prima di poter avere tutto pronto e finalmente il mio nuovo cellulare è arrivato a casa. Non ho ancora cominciato a prenderci confidenza e la prima telefonata che mi è arrivata sono pure riuscita a non prenderla :\ Uffa! Ma quanto ci metto ad abituarmici? Eppure tutti ce l'hanno e lo usano, io invece lo guardo come se fosse solo una seccatura e lo lascio sperduto per casa o in borsa. Sarà l'età che mi rende refrattaria alle nuove tecnologie, che invece hanno opportunità che potrebbero essermi utili come pagare alle casse senza usare i contanti o le carte oppure leggere le mail senza portarsi dietro il computer. Insomma, le abitudini possono cambiare, bisogna cercare di comprendere quali sono i vantaggi che offrono.
Ho visto finalmente l'alloggio di mia figlia mentre i lavori di ristrutturazione sono ancora in corso. Sono rimasta a bocca aperta :o Di recente mia figlia mi aveva fatto vedere in internet i mobili che avrebbe acquistato e anche in quel momento lo stupore è stato massimo. Di solito sono abituata a vederla andare in giro con un orrido stile rockettaro o punk, ma entrata nella sua nuova casa sono caduta dalle nuvole. Colori tenui ed ariosi rendono il minuscolo alloggio molto più grande e pronto ad accogliere i mobili in etnico-chic, dalle tinte pastello. E' incredibile!!!! Mia figlia ha scelto uno stile molto giovane e soft, di tendenza ma con carattere. Non riesco a crederci. Non vedo l'ora che tutto sia finito e spero che mi inviti a vedere la nuova casa arredata.
Ho visto finalmente l'alloggio di mia figlia mentre i lavori di ristrutturazione sono ancora in corso. Sono rimasta a bocca aperta :o Di recente mia figlia mi aveva fatto vedere in internet i mobili che avrebbe acquistato e anche in quel momento lo stupore è stato massimo. Di solito sono abituata a vederla andare in giro con un orrido stile rockettaro o punk, ma entrata nella sua nuova casa sono caduta dalle nuvole. Colori tenui ed ariosi rendono il minuscolo alloggio molto più grande e pronto ad accogliere i mobili in etnico-chic, dalle tinte pastello. E' incredibile!!!! Mia figlia ha scelto uno stile molto giovane e soft, di tendenza ma con carattere. Non riesco a crederci. Non vedo l'ora che tutto sia finito e spero che mi inviti a vedere la nuova casa arredata.
martedì 18 luglio 2017
Un altro anno è passato
Un altro anno è passato, ma non si tratta dell'arrivo del Capodanno, anche perché siamo d'estate :D sto parlando del mio compleanno, che è successo ieri. Con gli impegni quotidiani della vita non mi accorgo che il tempo vola e sembrava solo ieri che era iniziato il 2017 e adesso siamo già oltre la metà dell'anno. Sinceramente non mi sento più vecchia né di ieri, né dell'altro ieri e né dei giorni precedenti, sento solo il peso degli anni nel suo complesso e poi tutto dipende da ciò che sto vivendo in questo periodo. Infatti, adesso che anche mia figlia se ne è andata, la casa sembra più grande, mi sembra che ci tanto da pulire e tanti spazi che non so come riempire o svuotare. Sì, sembra strano avere sensazioni così contrastanti, ma è così. Da una parte l'assenza dei figli crea un vuoto e dall'altra c'è la voglia di liberarsi di alcune cose per ricominciare ed avere una vita più semplice e adatta alle nuove esigenze fisiche legate all'età. Insomma, è uno di quei momenti strani della vita in cui serve un cambiamento più mentale che fisico. Il fatto è che tutto stia succedendo in estate, cioè in quella stagione rovente e insopportabile che è diventata il tormento dell'anno, e nel periodo in cui io compio gli anni. A me non sembra che ho un altro anno in più, non è cambiato nulla, come ho detto prima, rispetto ai giorni precedenti; eppure, questa mancata percezione del tempo che passa non esclude il fatto che il tempo trascorra davvero. Sto aspettando l'autunno, nella speranza di avere un po' di tranquillità, per potermi assestare e pensare se è necessario fare cambiamenti effettivi o se si trattato solo della smania del momento. Mio marito mi ha fatto presente che questo è uno dei momenti importanti che vivono i genitori e i figli e questo giustificherebbe ansie e preoccupazioni; sarà anche vero, ma per noi non è ancora finito. Quest'anno il mio compleanno è trascorso come una giornata di normale routine, senza festeggiamenti, torta con le candeline ed i pacchetti con i regali: non c'era nemmeno il tempo per farlo, anzi, è stata la giornata in cui si alternavano gli auguri alle telefonate di aggiornamento dei lavori in casa di mia figlia e c'erano delle decisioni da prendere. E'stato anche il giorno in cui il mio cellulare ha cominciato a fare i capricci ed ho dovuto decidere che era arrivato il momento di mandarlo in pensione. Mio marito mi ha subito detto che il mio prossimo cellulare sarà uno smartphone o qualcosa di analogo, che dovrò sceglierne uno con fotocamera per fare i selfie, che dovrò registrarmi a Whatsapp per mandargli i messaggi, gestirmi internet e le mail anche da lì e pensare se voglio qualche app. Il mio vecchio mondo obsoleto, fatto di vecchi cellulari sta andando in frantumi. Io, che quando sono passata dal computer fisso al portatile credevo di aver conquistato la luna, dovrò affrontare quella che per me sarà una nuova impresa. Eppure, tutti usano queste nuove tecnologie, giovani e anziani, e se ci sono riusciti loro ci riuscirò anche io :)
E' una settimana con un tempo strano; non è caldissimo e la sera è persino fresco. Accendo di meno il condizionatore e i ventilatori e la notte la passo con il lenzuolo addosso. Spero che continui così perché di afa ce ne è già stata abbastanza. Nonostante il clima sia favorevole ho limitato le mie passeggiate, anche perché ci sono impegni più importanti che mi occupano e poi perché mi sento stanca. Le mie piante aromatiche stanno dando segni di termine della loro vita vegetativa e, anche se siamo ancora a luglio, cominciano ad avere le foglie ingiallite e non è per mancanza di innaffiature. La loro fioritura sta giungendo alla fine e tra poco ci sarà la semenza. Potrei provare a raccogliere i semi e a ripiantarli, così avrei ancora il basilico e il timo fino all'autunno, solo che mi sento così svogliata :\ Eppure le mie piantine mi hanno dato tanta soddisfazione, non meritano di finire così.
E' una settimana con un tempo strano; non è caldissimo e la sera è persino fresco. Accendo di meno il condizionatore e i ventilatori e la notte la passo con il lenzuolo addosso. Spero che continui così perché di afa ce ne è già stata abbastanza. Nonostante il clima sia favorevole ho limitato le mie passeggiate, anche perché ci sono impegni più importanti che mi occupano e poi perché mi sento stanca. Le mie piante aromatiche stanno dando segni di termine della loro vita vegetativa e, anche se siamo ancora a luglio, cominciano ad avere le foglie ingiallite e non è per mancanza di innaffiature. La loro fioritura sta giungendo alla fine e tra poco ci sarà la semenza. Potrei provare a raccogliere i semi e a ripiantarli, così avrei ancora il basilico e il timo fino all'autunno, solo che mi sento così svogliata :\ Eppure le mie piantine mi hanno dato tanta soddisfazione, non meritano di finire così.
domenica 16 luglio 2017
Che estate è senza gelato?
Sono trascorse due settimane dall'inizio dei lavori nell'alloggio di mia figlia e io non la vedo da più di un mese. Ci sono momenti in cui mi chiedo come sarà quando anche lei se ne sarà andata definitivamente. In casa ci sono ancora le sue cose, ma lei non c'è. Mi rendo conto che prima o poi sarebbe successo, ma quando se ne è andato il fratello è stato più semplice: c'era ancora lei. Adesso, però, se ne sono andati tutti e due. Ritengo che per loro sia stato giusto così. Li ho sempre educati nella prospettiva di essere autonomi, o se non altro, di staccarsi dalla famiglia e così è stato. In modo diverso e con fini diversi, ma così è stato.
lunedì 10 luglio 2017
Acqua in casa
Mi ero lamentata per la scarsità di temporali, con conseguente siccità, ma oggi sono stata ripagata di tutto. E in abbondanza, direi. Il temporale pomeridiano ,di oggi è stato così violento che mi è entrata l'acqua in casa. Gli infissi saranno anche vecchi e da sostituire, ma l'acqua è penetrata anche attraverso le porte chiuse e le saracinesche abbassate. Il disastro si è consumato in pochi minuti e, quando sono finalmente riuscita ad asciugare i pavimenti e a riaprire le porte, ho scoperto che ai miei vicini era andata anche peggio, vasi e tavoli rovesciati e acqua che si era infilata dappertutto. Le temperature sono improvvisamente calate e l'afa dei giorni precedenti sparita. La frescura sta rendendo l'aria respirabile e la giornata è diventata vivibile. Purtroppo, queste perturbazioni temporalesche durano poco e già per il giorno successivo è previsto il ritorno del caldo. L'unica cosa che dispiace è che queste piogge sono devastanti, creano allagamenti e l'acqua ristagna senza essere assorbita dal terreno; quando ritorna il sole, per evaporazione, si crea umidità e il caldo diventa intollerabile. Sono anni che il clima è questo, ma io non riesco ad abituarmici; continuo a ripensare alle estati di quando ero bambina, estati che attendevo con ansia perché c'erano le giornate di sole e io potevo andare in campagna a giocare sui prati. Adesso, quando vado nella casa di campagna, cerco sempre solo un posto dove stare all'ombra oppure mi rintano in casa con il ventilatore acceso al massimo.
Le mie piante di basilico sono tutte fiorite e a ben guardarle mi sembrano vicine alla loro fine vegetativa. L'idea che ho avuto quest'anno di sostituire i vasi di fiori seccati con vasi di piante aromatiche è stata vincente. Fino ad oggi ho usato il basilico per tutti i miei sughi, ma la scorsa settimana mi sono decisa a fare il pesto. Dal momento che l'idea mi è venuta poco prima di preparare la cena, non avevo il pecorino e così ho fatto il pesto senza il prezioso sapore di questo formaggio. Ho anche messo pochissimo aglio, perché non lo digerisco, ma in ogni caso il pesto è venuto buonissimo. La freschezza degli ingredienti è tutto; persino mio marito ha apprezzato la pasta condita con il pesto casalingo. L'unico problema è stato l'utilizzo del frullatore. Lo so, bisognerebbe fare il pesto nel mortaio, ma non ce l'ho e con i miei problemi di salute sarebbe troppo faticoso, quindi il frullatore è l'unica, pratica soluzione. Ho usato per preparare il mio pesto il frullatore ad immersione, ma avendo poca quantità di ingredienti, il necessario per due persone, sono impazzita per poter ottenere la salsa perché le lame non avevano la giusta profondità per girare. Alla fine ce l'ho fatta e ne è valsa la pena :)
Il lavori nella casa nuova di mia figlia stanno procedendo, però è già trascorsa una settimana e non sono ancora finiti. Non credevo che ci fossero così tanti problemi da risolvere :| Alcuni erano già visibili all'acquisto, altri sono saltati fuori in corso d'opera e questi ultimi sono stati quelli che mi hanno dato più fastidio perché, per quanta attenzione si possa fare, c'è sempre qualche sorpresa sgradita che compare all'improvviso. Questi inconvenienti dell'ultimo minuto stanno facendo lievitare il preventivo che ci era stato fatto prima di iniziare e la cosa peggiore è che si tratta di lavori importanti e necessari per la sicurezza dell'alloggio. Spero solo che questi extra non facciano anche prolungare la durata della ristrutturazione :o
A me sembra che ogni anno che passa i saldi inizino sempre prima. Alla fine di giugno alcuni negozi avevano già iniziato a mettere i primi sconti, ma con il primo di luglio c'è stato il via definitivo. Anche io mi sono lasciata tentare dall'ondata di prezzi stracciati, specie perché quest'anno il colore moda è il rosa cipria e, dal momento che mi piace troppo, ho approfittato per fare spesucce e così mi sono comprate due canotte di quel colore. Anche mio marito ha voluto sfruttare le offerte del periodo e si comprato cose nuove: almeno non io ho sensi di colpa :D Abbiamo scelto una mattinata per fare le nostre compere e ci siamo rilassati, ma appena arrivati a casa i conti sono stati la prima incombenza: non possiamo strafare, ci sono le spese per l'alloggio di mia figlia :o
Le mie piante di basilico sono tutte fiorite e a ben guardarle mi sembrano vicine alla loro fine vegetativa. L'idea che ho avuto quest'anno di sostituire i vasi di fiori seccati con vasi di piante aromatiche è stata vincente. Fino ad oggi ho usato il basilico per tutti i miei sughi, ma la scorsa settimana mi sono decisa a fare il pesto. Dal momento che l'idea mi è venuta poco prima di preparare la cena, non avevo il pecorino e così ho fatto il pesto senza il prezioso sapore di questo formaggio. Ho anche messo pochissimo aglio, perché non lo digerisco, ma in ogni caso il pesto è venuto buonissimo. La freschezza degli ingredienti è tutto; persino mio marito ha apprezzato la pasta condita con il pesto casalingo. L'unico problema è stato l'utilizzo del frullatore. Lo so, bisognerebbe fare il pesto nel mortaio, ma non ce l'ho e con i miei problemi di salute sarebbe troppo faticoso, quindi il frullatore è l'unica, pratica soluzione. Ho usato per preparare il mio pesto il frullatore ad immersione, ma avendo poca quantità di ingredienti, il necessario per due persone, sono impazzita per poter ottenere la salsa perché le lame non avevano la giusta profondità per girare. Alla fine ce l'ho fatta e ne è valsa la pena :)
Il lavori nella casa nuova di mia figlia stanno procedendo, però è già trascorsa una settimana e non sono ancora finiti. Non credevo che ci fossero così tanti problemi da risolvere :| Alcuni erano già visibili all'acquisto, altri sono saltati fuori in corso d'opera e questi ultimi sono stati quelli che mi hanno dato più fastidio perché, per quanta attenzione si possa fare, c'è sempre qualche sorpresa sgradita che compare all'improvviso. Questi inconvenienti dell'ultimo minuto stanno facendo lievitare il preventivo che ci era stato fatto prima di iniziare e la cosa peggiore è che si tratta di lavori importanti e necessari per la sicurezza dell'alloggio. Spero solo che questi extra non facciano anche prolungare la durata della ristrutturazione :o
A me sembra che ogni anno che passa i saldi inizino sempre prima. Alla fine di giugno alcuni negozi avevano già iniziato a mettere i primi sconti, ma con il primo di luglio c'è stato il via definitivo. Anche io mi sono lasciata tentare dall'ondata di prezzi stracciati, specie perché quest'anno il colore moda è il rosa cipria e, dal momento che mi piace troppo, ho approfittato per fare spesucce e così mi sono comprate due canotte di quel colore. Anche mio marito ha voluto sfruttare le offerte del periodo e si comprato cose nuove: almeno non io ho sensi di colpa :D Abbiamo scelto una mattinata per fare le nostre compere e ci siamo rilassati, ma appena arrivati a casa i conti sono stati la prima incombenza: non possiamo strafare, ci sono le spese per l'alloggio di mia figlia :o
mercoledì 5 luglio 2017
Come vola il tempo
E' passato più di un mese dall'ultima volta che sono stata su questo blog, ma non mi è stato possibile fare diversamente. Controllando l'ultima data è stato proprio il giorno prima dell'intervento e da allora il silenzio.
Non so nemmeno io come sia riuscita a fare un intervento chirurgico agli occhi; da sempre è una parte del corpo che mi terrorizza toccare. Le moderne tecnologie, però, fanno superare qualsiasi paura, persino a una fifona come me e, quando dico fifona, intendo da fifa ultra blu. Per fortuna quello che dovevo fare era un intervento lieve, di quelli ambulatoriali, ma non per questo meno importante ed ho dovuto decidere per l'intervento dopo specifica visita oculista. Purtroppo, erano più di dieci anni che non mi facevo controllare, per cui non mi ero resa conto che, oltre ad una normale variazione di visus legata all'ipermetropia e l'età, c'era qualcosa di sospetto. Il mio oculista, che pazientemente mi tiene in cura, ha uno studio attrezzato con sofisticati macchinari di recentissima generazione, in grado di diagnosticare patologie che prima era difficile individuare se non quando già in atto. Ed è così che ha scoperto che i miei occhi erano soggetti al glaucoma, un disturbo che se non adeguatamente curato comporta gravi deficit visivi. La prevenzione comporta un trattamento laser, lo YAG laser appunto, per evitare che la pressione dell'occhio aumenti diventando critica, con conseguenti disturbi che richiederebbero intense cure. Per mia fortuna ho fatto la visita giusto in tempo, anche perché questa malattia non dà segni evidenti e quando questi compaiono è già tardi. Per quanto riguarda l'intervento è possibile farlo, come ho detto prima, in ambulatorio e senza un ricovero ospedaliero perché è di breve durata e non comporta disturbi post operatori. Per quanto mi è riguardato, l'intervento è durato in tutto circa 5-7 minuti per entrambi gli occhi, ma per me è stata un'eternità alla quale, ancora adesso, non riesco a credere di essere sopravvissuta. Prima di fare l'operazione sono stata sottoposta ad un esame che si chiama "campo visivo", che non è doloroso ma solo fastidioso e noioso, e che ha evidenziato il difetto visivo. Subito dopo ho fatto la preanestesia, cioè mi hanno messo alcune gocce di collirio negli occhi, e poi ho atteso per mezz'ora circa in sala d'attesa. Là c'erano dei libri di fotografie bellissimi e mentre me ne stavo tranquillamente guardando uno sono stata chiamata nello studio. Brevi ragguagli sulla situazione oftalmica, altre gocce di collirio anestetico e via nella sala operatoria. Inizio fifa blu. Mi sono abbarbicata al macchinario, uguale a quello che si usa per fare il controllo della vista, e mi è stata inserita una coppetta per tenere l'occhio aperto, cosa non dolorosa, penso sia peggio mettere una lente a contatto, ed è partito il laser di colore rosso. Rapidi colpetti sull'iride della durata di frazioni di secondo e il primo occhio era a posto. Via la coppetta e quasi svenimento. L'oculista gentilmente mi ha fatta stendere su un lettino prima che cascassi per terra e dopo pochi minuti mi sono ripresa. Di nuovo la stessa cosa per l'altro occhio. Via la coppetta e giramenti di testa da fifa blu. Ormai era tardi, tra risatine e battutine, era tutto finito e potevo tornarmene a casa. Riassumendo la cosa: la preparazione dura circa un minuto per ciascun occhio, l'intervento pochi secondi, la fifa blu minuti interminabili. Il decorso post-operatorio, però, richiede un po' di attenzione: riposo per i primi giorni e collirio. Subito mi sono accorta che non potevo stare al computer per il mio solito tempo; anche abbassando la luminosità al minimo, la distanza ravvicinata dello schermo infastidiva gli occhi e l'unica distrazione era la tv, in quanto a distanza più ragguardevole. Comunque tutto è ripreso come prima. Credo, però, di aver subito lo shock da "giorno dopo" e questo, dato il brutto carattere, è pure durato per qualche giorno. Così mi sono presa la mia bella valeriana per tranquillizzarmi e cercare elaborare il fatto che avevo fatto un intervento e che praticamente non me ne ero nemmeno accorta. Ammetto che l'oculista, avendo intuito che sono una persona emotiva, mi ha presentato la cosa in maniera così tranquilla che io l'ho presa quasi come una cosa naturale. Ammetto anche che, subito dopo l'intervento, i miei occhi si sono improvvisamente sgonfiati, o questa è stata la percezione, ed ho iniziato a vedere meglio. Dopo tre settimane dall'intervento ho fatto il primo controllo che evidenziato un andamento post-operatorio positivo e accertato che la vista è migliorata. Tra un po' di mesi ci sarà il secondo controllo per valutare l'assestamento degli occhi e l'adattamento agli occhiali.
Non so nemmeno io come sia riuscita a fare un intervento chirurgico agli occhi; da sempre è una parte del corpo che mi terrorizza toccare. Le moderne tecnologie, però, fanno superare qualsiasi paura, persino a una fifona come me e, quando dico fifona, intendo da fifa ultra blu. Per fortuna quello che dovevo fare era un intervento lieve, di quelli ambulatoriali, ma non per questo meno importante ed ho dovuto decidere per l'intervento dopo specifica visita oculista. Purtroppo, erano più di dieci anni che non mi facevo controllare, per cui non mi ero resa conto che, oltre ad una normale variazione di visus legata all'ipermetropia e l'età, c'era qualcosa di sospetto. Il mio oculista, che pazientemente mi tiene in cura, ha uno studio attrezzato con sofisticati macchinari di recentissima generazione, in grado di diagnosticare patologie che prima era difficile individuare se non quando già in atto. Ed è così che ha scoperto che i miei occhi erano soggetti al glaucoma, un disturbo che se non adeguatamente curato comporta gravi deficit visivi. La prevenzione comporta un trattamento laser, lo YAG laser appunto, per evitare che la pressione dell'occhio aumenti diventando critica, con conseguenti disturbi che richiederebbero intense cure. Per mia fortuna ho fatto la visita giusto in tempo, anche perché questa malattia non dà segni evidenti e quando questi compaiono è già tardi. Per quanto riguarda l'intervento è possibile farlo, come ho detto prima, in ambulatorio e senza un ricovero ospedaliero perché è di breve durata e non comporta disturbi post operatori. Per quanto mi è riguardato, l'intervento è durato in tutto circa 5-7 minuti per entrambi gli occhi, ma per me è stata un'eternità alla quale, ancora adesso, non riesco a credere di essere sopravvissuta. Prima di fare l'operazione sono stata sottoposta ad un esame che si chiama "campo visivo", che non è doloroso ma solo fastidioso e noioso, e che ha evidenziato il difetto visivo. Subito dopo ho fatto la preanestesia, cioè mi hanno messo alcune gocce di collirio negli occhi, e poi ho atteso per mezz'ora circa in sala d'attesa. Là c'erano dei libri di fotografie bellissimi e mentre me ne stavo tranquillamente guardando uno sono stata chiamata nello studio. Brevi ragguagli sulla situazione oftalmica, altre gocce di collirio anestetico e via nella sala operatoria. Inizio fifa blu. Mi sono abbarbicata al macchinario, uguale a quello che si usa per fare il controllo della vista, e mi è stata inserita una coppetta per tenere l'occhio aperto, cosa non dolorosa, penso sia peggio mettere una lente a contatto, ed è partito il laser di colore rosso. Rapidi colpetti sull'iride della durata di frazioni di secondo e il primo occhio era a posto. Via la coppetta e quasi svenimento. L'oculista gentilmente mi ha fatta stendere su un lettino prima che cascassi per terra e dopo pochi minuti mi sono ripresa. Di nuovo la stessa cosa per l'altro occhio. Via la coppetta e giramenti di testa da fifa blu. Ormai era tardi, tra risatine e battutine, era tutto finito e potevo tornarmene a casa. Riassumendo la cosa: la preparazione dura circa un minuto per ciascun occhio, l'intervento pochi secondi, la fifa blu minuti interminabili. Il decorso post-operatorio, però, richiede un po' di attenzione: riposo per i primi giorni e collirio. Subito mi sono accorta che non potevo stare al computer per il mio solito tempo; anche abbassando la luminosità al minimo, la distanza ravvicinata dello schermo infastidiva gli occhi e l'unica distrazione era la tv, in quanto a distanza più ragguardevole. Comunque tutto è ripreso come prima. Credo, però, di aver subito lo shock da "giorno dopo" e questo, dato il brutto carattere, è pure durato per qualche giorno. Così mi sono presa la mia bella valeriana per tranquillizzarmi e cercare elaborare il fatto che avevo fatto un intervento e che praticamente non me ne ero nemmeno accorta. Ammetto che l'oculista, avendo intuito che sono una persona emotiva, mi ha presentato la cosa in maniera così tranquilla che io l'ho presa quasi come una cosa naturale. Ammetto anche che, subito dopo l'intervento, i miei occhi si sono improvvisamente sgonfiati, o questa è stata la percezione, ed ho iniziato a vedere meglio. Dopo tre settimane dall'intervento ho fatto il primo controllo che evidenziato un andamento post-operatorio positivo e accertato che la vista è migliorata. Tra un po' di mesi ci sarà il secondo controllo per valutare l'assestamento degli occhi e l'adattamento agli occhiali.
La casa di mia figlia è in pieno fermento di ristrutturazione. Fa caldo e i lavori procedono, anche se abbiamo avuto una sgradevole sorpresa idraulica che farà lievitare il prezzo del preventivo. Da parte mia cerco di tenermi informata telefonicamente sull'andamento dell'opera e spero tanto di non venirne coinvolta di persona, anche se mi rendo conto che mia figlia sta già facendo i salti mortali per gestire la nuova casa e il lavoro. Quest'occasione mi ha riportato alla mente quando ho allestito il mio primo alloggio, ai tempi del matrimonio. A quei tempi non c'era internet, né gli smartphone e tanto meno il pc, bisognava andare di persona a visitare i negozi di mobili, fare valutazioni sul posto e contrattare, adesso si scelgono le cose sul catalogo multimediale e si va in negozio già con le idee chiare, sapendo anche quando si spende. Probabilmente questo è un vantaggio, ma io mi sono resa conto che comunque ci sono meno negozi e meno scelta e alla fine ti ritrovi a fare gli acquisti in grandi centri. Infatti, mia figlia ha scelto Ikea.
E' arrivata l'estate e il caldo e io patisco terribilmente questa stagione. La scorsa settimana sembrava promettere bene con l'arrivo di una perturbazione che doveva portare temporali e tanto fresco, invece si è risolta con un paio di temporali, quattro gocce e di nuovo il sole. Lo scorso mese mi sono comprata un cappello di paglia, uno di quelli che si usano al mare, e ho deciso di indossarlo quando esco. Non me ne importa niente se ho un aspetto strano, mi ripara dal sole e soprattutto mi evita la luce diretta, che adesso che sono stata operata è diventata fastidiosissima. A casa ci sono i ventilatori e il condizionatore, ma non posso evitare di uscire e in qualche modo devo affrontare il caldo. Il cappello mi fa sudare un po' ma è comunque d'aiuto: crea una piccola ombra intorno al viso e sembra che il caldo sia più sopportabile.
Anche quest'anno mio figlio è venuto a casa per il compleanno, ma non ha voluto che facessimo festa. Dal momento che arrivato in anticipo rispetto alla data precisa, ha solo ritirato il regalo e non ha nemmeno voluto la torta. Io sono rimasta delusa, ma devo anche capire che da un po' di anni preferisce festeggiare con gli amici piuttosto che con noi. Oltretutto, quest'anno non c'era nemmeno la sorella con il compagno, troppo impegnati con la casa nuova, quindi è comprensibile che se ne sia disinteressato. Forse, è arrivato il momento di pensare che siamo solo più io e mio marito e che i figli hanno ormai una vita loro.
Questo è l'anno degli scarafaggi. Ce n'è una vera invasione e nel mio piccolo condominio abbiamo dovuto chiare i tecnici della disinfestazione per poter arginare l'arrivo di questi sgraditi insetti nelle stanze di casa. Tutte le sere devo mettere l'insetticida e sembra che adesso ci sia una tregua, ma la situazione non si è comunque risolta. Non comprendo questa esplosione di scarafaggi, posso supporre che sia dovuta all'annata per loro propizia; in ogni caso sono insetti rivoltanti e dopo che ne ho trovato uno che correva sul piano della mia cucina, tutte le sere sono in apprensione. Ci sono cose da cui non ci si può difendere e, anche se si prendono tutte le precauzioni possibile, è inevitabile che qualcuno sfugga. Saranno le leggi di natura, ma io detesto gli scarafaggi :(
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