Non so nemmeno io come sia riuscita a fare un intervento chirurgico agli occhi; da sempre è una parte del corpo che mi terrorizza toccare. Le moderne tecnologie, però, fanno superare qualsiasi paura, persino a una fifona come me e, quando dico fifona, intendo da fifa ultra blu. Per fortuna quello che dovevo fare era un intervento lieve, di quelli ambulatoriali, ma non per questo meno importante ed ho dovuto decidere per l'intervento dopo specifica visita oculista. Purtroppo, erano più di dieci anni che non mi facevo controllare, per cui non mi ero resa conto che, oltre ad una normale variazione di visus legata all'ipermetropia e l'età, c'era qualcosa di sospetto. Il mio oculista, che pazientemente mi tiene in cura, ha uno studio attrezzato con sofisticati macchinari di recentissima generazione, in grado di diagnosticare patologie che prima era difficile individuare se non quando già in atto. Ed è così che ha scoperto che i miei occhi erano soggetti al glaucoma, un disturbo che se non adeguatamente curato comporta gravi deficit visivi. La prevenzione comporta un trattamento laser, lo YAG laser appunto, per evitare che la pressione dell'occhio aumenti diventando critica, con conseguenti disturbi che richiederebbero intense cure. Per mia fortuna ho fatto la visita giusto in tempo, anche perché questa malattia non dà segni evidenti e quando questi compaiono è già tardi. Per quanto riguarda l'intervento è possibile farlo, come ho detto prima, in ambulatorio e senza un ricovero ospedaliero perché è di breve durata e non comporta disturbi post operatori. Per quanto mi è riguardato, l'intervento è durato in tutto circa 5-7 minuti per entrambi gli occhi, ma per me è stata un'eternità alla quale, ancora adesso, non riesco a credere di essere sopravvissuta. Prima di fare l'operazione sono stata sottoposta ad un esame che si chiama "campo visivo", che non è doloroso ma solo fastidioso e noioso, e che ha evidenziato il difetto visivo. Subito dopo ho fatto la preanestesia, cioè mi hanno messo alcune gocce di collirio negli occhi, e poi ho atteso per mezz'ora circa in sala d'attesa. Là c'erano dei libri di fotografie bellissimi e mentre me ne stavo tranquillamente guardando uno sono stata chiamata nello studio. Brevi ragguagli sulla situazione oftalmica, altre gocce di collirio anestetico e via nella sala operatoria. Inizio fifa blu. Mi sono abbarbicata al macchinario, uguale a quello che si usa per fare il controllo della vista, e mi è stata inserita una coppetta per tenere l'occhio aperto, cosa non dolorosa, penso sia peggio mettere una lente a contatto, ed è partito il laser di colore rosso. Rapidi colpetti sull'iride della durata di frazioni di secondo e il primo occhio era a posto. Via la coppetta e quasi svenimento. L'oculista gentilmente mi ha fatta stendere su un lettino prima che cascassi per terra e dopo pochi minuti mi sono ripresa. Di nuovo la stessa cosa per l'altro occhio. Via la coppetta e giramenti di testa da fifa blu. Ormai era tardi, tra risatine e battutine, era tutto finito e potevo tornarmene a casa. Riassumendo la cosa: la preparazione dura circa un minuto per ciascun occhio, l'intervento pochi secondi, la fifa blu minuti interminabili. Il decorso post-operatorio, però, richiede un po' di attenzione: riposo per i primi giorni e collirio. Subito mi sono accorta che non potevo stare al computer per il mio solito tempo; anche abbassando la luminosità al minimo, la distanza ravvicinata dello schermo infastidiva gli occhi e l'unica distrazione era la tv, in quanto a distanza più ragguardevole. Comunque tutto è ripreso come prima. Credo, però, di aver subito lo shock da "giorno dopo" e questo, dato il brutto carattere, è pure durato per qualche giorno. Così mi sono presa la mia bella valeriana per tranquillizzarmi e cercare elaborare il fatto che avevo fatto un intervento e che praticamente non me ne ero nemmeno accorta. Ammetto che l'oculista, avendo intuito che sono una persona emotiva, mi ha presentato la cosa in maniera così tranquilla che io l'ho presa quasi come una cosa naturale. Ammetto anche che, subito dopo l'intervento, i miei occhi si sono improvvisamente sgonfiati, o questa è stata la percezione, ed ho iniziato a vedere meglio. Dopo tre settimane dall'intervento ho fatto il primo controllo che evidenziato un andamento post-operatorio positivo e accertato che la vista è migliorata. Tra un po' di mesi ci sarà il secondo controllo per valutare l'assestamento degli occhi e l'adattamento agli occhiali.
La casa di mia figlia è in pieno fermento di ristrutturazione. Fa caldo e i lavori procedono, anche se abbiamo avuto una sgradevole sorpresa idraulica che farà lievitare il prezzo del preventivo. Da parte mia cerco di tenermi informata telefonicamente sull'andamento dell'opera e spero tanto di non venirne coinvolta di persona, anche se mi rendo conto che mia figlia sta già facendo i salti mortali per gestire la nuova casa e il lavoro. Quest'occasione mi ha riportato alla mente quando ho allestito il mio primo alloggio, ai tempi del matrimonio. A quei tempi non c'era internet, né gli smartphone e tanto meno il pc, bisognava andare di persona a visitare i negozi di mobili, fare valutazioni sul posto e contrattare, adesso si scelgono le cose sul catalogo multimediale e si va in negozio già con le idee chiare, sapendo anche quando si spende. Probabilmente questo è un vantaggio, ma io mi sono resa conto che comunque ci sono meno negozi e meno scelta e alla fine ti ritrovi a fare gli acquisti in grandi centri. Infatti, mia figlia ha scelto Ikea.
E' arrivata l'estate e il caldo e io patisco terribilmente questa stagione. La scorsa settimana sembrava promettere bene con l'arrivo di una perturbazione che doveva portare temporali e tanto fresco, invece si è risolta con un paio di temporali, quattro gocce e di nuovo il sole. Lo scorso mese mi sono comprata un cappello di paglia, uno di quelli che si usano al mare, e ho deciso di indossarlo quando esco. Non me ne importa niente se ho un aspetto strano, mi ripara dal sole e soprattutto mi evita la luce diretta, che adesso che sono stata operata è diventata fastidiosissima. A casa ci sono i ventilatori e il condizionatore, ma non posso evitare di uscire e in qualche modo devo affrontare il caldo. Il cappello mi fa sudare un po' ma è comunque d'aiuto: crea una piccola ombra intorno al viso e sembra che il caldo sia più sopportabile.
Anche quest'anno mio figlio è venuto a casa per il compleanno, ma non ha voluto che facessimo festa. Dal momento che arrivato in anticipo rispetto alla data precisa, ha solo ritirato il regalo e non ha nemmeno voluto la torta. Io sono rimasta delusa, ma devo anche capire che da un po' di anni preferisce festeggiare con gli amici piuttosto che con noi. Oltretutto, quest'anno non c'era nemmeno la sorella con il compagno, troppo impegnati con la casa nuova, quindi è comprensibile che se ne sia disinteressato. Forse, è arrivato il momento di pensare che siamo solo più io e mio marito e che i figli hanno ormai una vita loro.
Questo è l'anno degli scarafaggi. Ce n'è una vera invasione e nel mio piccolo condominio abbiamo dovuto chiare i tecnici della disinfestazione per poter arginare l'arrivo di questi sgraditi insetti nelle stanze di casa. Tutte le sere devo mettere l'insetticida e sembra che adesso ci sia una tregua, ma la situazione non si è comunque risolta. Non comprendo questa esplosione di scarafaggi, posso supporre che sia dovuta all'annata per loro propizia; in ogni caso sono insetti rivoltanti e dopo che ne ho trovato uno che correva sul piano della mia cucina, tutte le sere sono in apprensione. Ci sono cose da cui non ci si può difendere e, anche se si prendono tutte le precauzioni possibile, è inevitabile che qualcuno sfugga. Saranno le leggi di natura, ma io detesto gli scarafaggi :(
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