Un vecchio proverbio diceva "aprile, ogni goccia un barile", ma il cambiamento climatico l'aveva reso ormai stantio e credo che nessuno se lo ricordi più. Quest'anno, invece, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, l'inquinamento atmosferico si è ridimensionato e dalle mie parti la CO2 è arrivata al -20% dei valori massimi, pertanto la stagione ha fatto il suo corso normale e aprile è tornato ad essere piovoso. Certo che le precipitazioni non sono state abbondanti, però un po' d'acqua si è vista. Io speravo che tutta questa pioggia mi lavasse bene il balcone invece non è stato così, comunque un piccolo aiuto me lo ha dato e al resto ci penserò io 😆 Dal momento che le giornate sono state ancora freddine e ci sono stati sbalzi di temperature, non ho ancora spento la caldaia e questa sarà una cosa a cui pensare nei giorni a venire. Poiché sto andando sempre più frequentemente sul balcone sto pensando a come sistemarlo per la stagione estiva e sinceramente non ho molte idee. Sicuramente non aggiungerò vasi, quelli che avevo eliminato settimane fa non verranno rimpiazzati e quelli ancora esistenti non so ancora se tenerli o eliminarli come gli altri. La cosa che invece mi sta frullando in testa è quella di aggiungere un piccolo divisorio per creare un angolo conversazione. Ho ancora il piccolo tavolino e le due sedie abbinate, acquistate anni fa da Ikea, e dal momento che sono ancora funzionanti non vedo perché non migliorare la loro postazione creando un angolo più riservato. Ho visto che alcuni inquilini del condomino hanno appiccicato alla ringhiera del balcone dei divisori di legno, in pratica i graticci da giardino, che creano separazione, danno un po' d'intimità al balcone e riparano dal vento. Mi piacerebbe imitarli, però non credo che potrò farlo. In primo luogo i brico sono chiusi, poi non credo che simili strutture siano approvate dal regolamento di condominio; però posso sempre pensare a soluzioni alternative. Nell'attesa che mi venga in mente qualcosa posso sempre dedicarmi alla semplice pulizia del balcone, ma sono diventata così pigra .... aprile non è ancora finito e io aspetto il barile di pioggia che finisca di lavarmi il balcone 😂😂😂😂
Qualcosa si sta muovendo in questo scenario pandemico e la buona notizia l'ho sentita stasera in televisione; il Presidente del Consiglio Conte ha dato ragguagli sull'ultimo decreto ministeriale che apre ad una parziale "fase 2" e tra le varie cose ha detto che saranno possibili le visite ai congiunti, così finalmente potrò vedere i miei genitori. Sono due mesi che li sento solo telefonicamente e so che hanno sofferto per essere rimasti chiusi in casa, specie il mio papà che essendo abituato ad un'intensa vita sociale si è trovato confinato tra le mura domestiche come in una trappola. La mia mamma invece, anche a causa dei problemi di salute, ha patito di meno in quanto è già abituata a stare a casa, ma pure a lei sono mancate le passeggiate e il mercato. E' vero che in questa situazione gli anziani sono le persone più esposte al pericolo virale, ma è anche vero che non li si possono tenere così a lungo chiusi in casa, si finisce che si considerano agli arresti domiciliari. Da tempo sto cercando soluzioni per poter portare i miei genitori in luoghi aperti, ma le attuali restrizioni sono fortemente limitative e diventa difficile conciliare una banale uscita in campagna con quello che viene definito "viaggio senza giusta motivazione". Non so come fare 😢 Nelle città ci sono troppe persone e troppi problemi da affrontare mentre nelle campagne c'è un po' di respiro, ma come arrivarci? Il viaggio è lungo. Tra breve apriranno i parchi e i giardini cittadini, ma dopo due mesi di isolamento tutti vorranno andarci e io come faccio a portarci i miei genitori? Si dovrà anche tenere il distanziamento sociale e la mascherina, ma si finirà anche per fare a turno e sarà come quando si va a fare la spesa: una fila interminabile e ore d'attesa, come fanno a resistere ad una simile fatica due ultraottantenni? Per il momento si dovranno accontentare di una breve visita da parte mia e credo che per loro sarà già una soddisfazione :)
domenica 26 aprile 2020
sabato 25 aprile 2020
Adesso che ho tempo
Non essendoci speranza in una ripartenza immediata, mi sto dedicando con maggior impegno al mio sito "Passione in Viola", anche perché ho più tempo da dedicarci. Ho scoperto che avevo iniziato dei progetti e che li avevo accantonati proprio per mancanza di tempo o perché non sapevo come finirli, alcuni risalgono addirittura ad otto anni fa, così in questo periodo sono finalmente riuscita a finirne qualcuno. Non descrivo la mia grande soddisfazione perché credo sia comprensibilmente deducibile, in ogni caso sono davvero compiaciuta con me stessa per i miei risultati. Gli obiettivi abbandonati erano sostanzialmente legati alla realizzazione di dolls creabili con svariati dollmaker gratuiti di internet, ma negli anni i siti che permettevano queste realizzazioni purtroppo sono stati inspiegabilmente chiusi. Per mia fortuna io avevo salvato del materiale e questo mi ha permesso di terminare i vecchi topic abbandonati. Queste bamboline sono ormai praticamente introvabili e se qualche sito le espone ancora non è più roba salvabile. Contrariamente a questa tendenza, io permetto nel mio sito il download delle bamboline che ho realizzato e mi sembra anche una cosa giusta. Infatti, un tempo i dollmaker erano aperti a tutti, gratuiti e illimitati nelle creazioni, non vedo perché io adesso dovrei porre dei limiti a chi è interessato a questo tipo di lavori. Le creazioni pixel, quelle fatte da artisti, sono lavori unici, spesso firmati e non si possono scaricare in quanto vincolati da copyright, ma qui si sta parlando di cose in serie, che chiunque poteva realizzare e non c'era esclusiva, fatta eccezione della firma del sito di produzione e del tempo che ognuno metteva per il montaggio. A tale proposito, io ho esposto come crediti i siti di produzione delle dolls, anche se adesso non ci sono più; forse non avrà senso, ma a me è sembrato giusto così. Non so perché queste cose siano sparite dalla circolazione. Quando i siti con i dollmaker prosperavano non c'erano ancora i social e la gente si divertiva creando bamboline, poi tutto è cambiato. Non voglio dire che sia a causa dei social che questi siti abbiano chiuso i battenti, penso piuttosto che chi si occupava della loro gestione non ha più avuto tempo o voglia di gestirli, oppure il dominio è diventato a pagamento, insomma , una qualche ragione c'è stata. Comunque siano andate le cose, adesso di dollmaker attivi non ce ne sono quasi più e se ci sono o non permettono di salvare i propri lavori o non danno più il formato in png. In questi giorni ho fatto un tuffo del passato e mi sono anche divertita, mi chiedo se ci sia ancora qualcuno che apprezza queste cose semplici oppure si preferisce altro che io nemmeno conosco. Sui social io non ci vado e al momento non mi interessa andarci, pertanto sono completamente disinformata sull'orientamento dei divertimenti grafici che si usano adesso. Persino i vecchi siti di gadget grafici sono spariti, ma qui c'è una ragione logica; alcuni CSS che permettevano la visione di animazioni in internet sono diventati obsoleti, per cui tutti questi lavori sono diventati a loro volta inutili: anche il linguaggio tecnico di internet si è modificato per valide ragioni come ad esempio la velocità di caricamento. Forse anche i dollmaker usavano una forma tecnica ormai superata e non è stato più possibile modificarli, per cui si è finito per chiuderli: è una cosa che non saprò mai, eccetto che è un divertimento perso.
venerdì 17 aprile 2020
Le solite giornate
Da marzo, mese che ha segnato l'inizio dell'isolamento, le giornate sono diventate quasi tutte uguali; a casa mia si sono instaurati nuovi orari per i pasti, legati a quelli del marito che lavora da casa, le attività domestiche sono diventate le attività prevalenti e tv e computer sono diventati i passatempi preferiti. Solo le uscite in cortile per andare a gettare la spazzatura sono gli eventi settimanali di rilievo, fatta eccezione per l'unico giorno destinato alla spesa, che però è prerogativa del marito. Sono giornate noiose, lo ammetto, ma al di là di questo hanno comunque un vantaggio indiscutibile e decisamente apprezzabile: hanno ritmi lenti. La frenesia e lo stress della normalità sono stati mitigati dal lockdown, che ha portato con sé anche un silenzio meraviglioso, che induce a pensare di più a sé stessi. La fatica fisica che prima mi creava tanti problemi ora è contenuta da questi nuovi ritmi e dalla presenza del marito, insomma, non sto poi così tanto male. Il vero problema non è affrontare la noia del quotidiano, ma la ripresa della normalità di prima. Se adesso l'agenda è vuota, come sarà quando cominceranno ad esserci di nuovo impegni e scadenze? In fondo, sembra quasi di essere in vacanza. Ci sono persone che di fronte a questa costrizione diventano irritabili ed insofferenti, non riescono ad accettare di non poter uscire e di non poter riavere la vita di prima, per cui si inventano tutte le scappatoie possibili pur di mettere il naso fuori casa, anche a costo dei subire le pesanti sanzioni dello stato. Io non sono fra questi. Stare a casa mi piace, anche se fare una passeggiata per le vie deserte e i negozi chiusi sarebbe davvero un'esigenza irrinunciabile. Mi è dispiaciuto perdermi la primavera. Credo che il non aver potuto godere di aiuole e alberi fioriti sia stata la cosa più difficile da sopportare; i giardini che vedo dal balcone o dalla finestra non hanno comunque compensato questa mancanza, specie adesso che ho eliminato la maggior parte dei miei vasi. Comunque, anche quando riprenderò la mia vita normale, non credo che mi metterò a coltivare nuove piante. Nonostante tutto il tempo a disposizione non sono ancora riuscita pulire il balcone. L'incertezza delle condizioni meteo mi ha reso difficile sostare fuori a lungo, figuriamoci se avessi dovuto mettermi a pulire tutto. La mia preoccupazione è quella di non ammalarmi; meglio un balcone in disordine che un raffreddore. Prima o poi sarà bello e potrò fare quello devo :
martedì 14 aprile 2020
Parrucchiera "fai da te"
La primavera continua il suo cammino e ci regala giornate di sole, solo le temperature non sono sempre così miti. Ieri sera l'aria era umida e fredda e non si poteva stare sul balcone, speravo di potermi godere un po' di serata sul terrazzo ed invece ho dovuto scappare in casa. In questi giorni la caldaia si accende raramente, eppure, anche se secondo il termostato ci sono i gradi richiesti, io sento freddo e devo mettermi un plaid sulle gambe quando sto seduta. Se penso che sta per arrivare il caldo, quello vero, allora mi accontento di questo clima freddino ed umido e non mi lamento più. Con l'arrivo della primavera viene spontaneo fare cambi nell'armadio e nel proprio look, al momento, però, data la situazione contingente, più che al cambio nell'armadio o al look si pensa solo a tenere pulito l'abbigliamento di casa. Non ho mai fatto così tante lavatrici con la roba di casa. A parte questa osservazione da lavandaia, un'occhiata allo specchio me la do sempre e, anche se non mi trucco più perché non devo uscire, l'ordine personale è comunque importante e i capelli sono in ogni caso tra le cose importanti da tenere in ordine. A parte lavarli e metterli in piega, devono anche avere un taglio curato per dare un aspetto dignitoso alla persona. L'anno scorso avevo avuto la "bella idea" di tagliarli corti e scalati e per tutto l'inverno mi ero lamentata che avevo freddo al collo, adesso, però, con il passare dei mesi i capelli si sono allungati e il collo è di nuovo coperto. Purtroppo i tagli corti e scalati sono belli finché hanno la giusta lunghezza, ma quando crescono diventano subito disordinati, hanno un aspetto stile "manga" e legarli non è sempre la soluzione giusta, per cui è necessaria un'adeguata risistemata con le forbici. A causa del lockdown le pettinatrici e i parrucchieri non possono praticare e la riapertura delle loro attività sembra ancora lontana, per cui bisogna necessariamente trovare soluzioni alternative e io ho trovato la mia. Dopo giorni che mi guardavo allo specchio e mi sentivo a disagio per i capelli in disordine, ho deciso di tagliarli da sola. Per evitare disastri e calmare al tempo stesso la frustrazione da mancata parrucchiera ho cercato in internet i giusti consigli per fare un taglio "fai da te". Mi si è aperto un mondo 😮 Evidentemente questo problema è condiviso da un sacco di gente che per necessità, ma anche solo per risparmio, si taglia i capelli da sola. Dopo aver letto pagine in diversi siti e visto un po' di video su YouTube ho capito che sarei riuscita anche io a fare qualcosa e così ho affilato le mie forbicine per la frangia e ho intrapreso l'opera. Ho lavato i capelli come al solito, li ho tamponati con l'asciugamano, pettinati per lisciarli, li ho divisi a metà ed ho iniziato a tagliare via tutte le punte che spuntavano dalla massa. Non potendo controllare il taglio nella parte posteriore della testa mi sono fatta aiutare dal marito, che si è pure offerto di tagliarmi i capelli proprio in quel punto, ma per me lui l'unica cosa che lui può tagliare è l'erba del prato 😆 Il risultato finale che ho ottenuto dopo taglio e piega non è certo quello da parrucchiera, ma almeno ho un aspetto più accettabile. So che devo migliorare l'acconciatura, e per quello ci vorrà ancora un po' di tempo e capelli più lunghi, ma adesso posso già sentirmi meglio :) Ho di nuovo freddo al collo :\
domenica 12 aprile 2020
Una Pasqua in casa
Neanche me ne sono accorta che oggi è il giorno di Pasqua, se non fosse per i messaggi e le telefonate di amici e parenti che facevano gli auguri, mi sembrava un giorno come un altro. Tutti i giorni sono diventati uguali e il tempo che passa è limitato a giorno-notte, stagione calda-stagione fredda. Solo quando accendo il computer o guardo la tv mi rendo conto della data, altrimenti sto perdendo la percezione dello scorrere temporale e l'agenda è piena di pagine bianche. Oggi, ad esempio, mi sono alzata ed ho fatto il bucato, poi le telefonate e i messaggi che arrivavano mi hanno fatto capire che non era una domenica qualsiasi e mi sono ricordata che era Pasqua, eppure in tv ci sono state tutte le celebrazioni religiose e le pubblicità di uova e colombe, ma a me scivolato via tutto. Mah! Sono un po' svanita :D
Un po' mi manca uscire per le mie faccende, ma anche potessi uscire tanto è tutto chiuso e non perché è domenica o Pasqua, ma perché c'è un enorme problema che ha sconvolto la vita di tutti ed è necessario che sia tutto chiuso. I giorni scorsi sembrava ce ci fosse un piccolo spiraglio con la riapertura di qualche attività, poi ieri l'annuncio che tutto restava come prima. A parte la delusione, per me, anche di fronte ad una riapertura parziale, sarebbe comunque complicato uscire e quindi non cambierebbe molto la mia situazione. La mia salute delicata mi impedirebbe di andare in luoghi affollati, perciò niente spesa, shopping o passeggiate nelle vie cittadine, solo passeggiate in campagna, neanche nei parchi. Meglio che niente, però. Oggi sono andata sul balcone per la boccata d'aria quotidiana e mi sono accorta che c'erano troppe auto parcheggiate nei dintorni; secondo mio marito era perché "sono tutti a casa", ma anche alla sera sono tutti a casa eppure non c'è un numero così alto di vetture. C'è poco da fare, divieti o no la gente non vuole fare rinunce ed esce lo stesso per andare a trovare parenti o amici perché è Pasqua.
venerdì 10 aprile 2020
Adesso sto un po' meglio
Finalmente sto un po'meglio :) Dopo lunghe giornate trascorse a soffrire per l'astenia adesso la cosa sta rientrando e questo è dovuto al fatto che sto facendo una banale cura a base di ginseng, pappa reale ed un integratore vitaminico, che stanno dando i risultati sperati. La scorsa settimana mio marito, stanco di vedermi abbattuta e approfittando del giorno dedicato alla spesa, è passato in farmacia per farsi dare dei rimedi da banco adatti alla mia situazione. I risultati non sono venuti subito, c'è voluta un po' di pazienza ma adesso le cose sono decisamente migliorate. Finalmente sono riuscita a scendere nel cortile condominiale con mio marito e ho potuto prendere un po' d'aria mentre gettavo l'immondizia. Credo che quelle uscite siano state i migliori eventi della giornata perché, per il resto, è sempre tutto uguale. Sono anche riuscita a dedicarmi alle pulizie di casa, senza esagerare però, ma anche quelle sono state un piccolo passo verso quella normalità che prima non potevo nemmeno permettermi. Sarà la primavera a rendermi così fiacca. Tutti gli anni ho sempre dei cedimenti al cambio di stagione e quest'anno è stato un po' peggio rispetto le annate precedenti. Ho anche ripreso ad occuparmi del mio sito di grafica con maggiore impegno e sono fiera dei miei piccoli risultati.
Le giornate stanno diventando più calde e il riscaldamento di casa sta cominciando a spegnersi, i primi tepori invogliano a tenere le finestre aperte, almeno con una fessura, ma stando sul balcone si sente che l'aria è ancora fredda. Da casa vedo il verde e i fiori dei giardini circostanti e vorrei tanto andare a fare una passeggiata, ma è vietato. Il decreto ministeriale sta imponendo ancora l'isolamento e le uscite solo per necessità, io speravo in almeno quattro passi fuori porta, ma credo che il cortile sia per ora l'unica possibilità da svolgere in esterno.
Oggi mio marito è riuscito a trovare le mascherine, che sono diventate più preziose dell'oro e per questo introvabili. Quando le ha portate a casa, ho voluto vedere sulla confezione la provenienza ed ho scoperto che sono un prodotto italiano; probabilmente sono state realizzate in fabbriche riconvertite e questo, dal mio punto di vista, è una cosa buona. Mio marito non andrà più in giro con la sciarpa sul naso e io mi sento più sicura. Dal momento che non esco nemmeno per la spesa, a me non servono, per cui saranno la sua esclusiva; purtroppo non sono molte ma dureranno per parecchie settimane, visto che si esce una volta ogni sette giorni. So già che verranno usate con la massima parsimonia e con la speranza di trovarne ancora, ma è tutto così complicato. Mi chiedo se la produzione italiana riuscirà a soddisfare questa enorme richiesta, dall'estero arriva poco e le cose bisogna farsele da soli, intanto l'emergenza continua e il trend in discesa dei contagi è ancora insufficiente. Ma quanto è lungo questo tunnel? 😕
Le giornate stanno diventando più calde e il riscaldamento di casa sta cominciando a spegnersi, i primi tepori invogliano a tenere le finestre aperte, almeno con una fessura, ma stando sul balcone si sente che l'aria è ancora fredda. Da casa vedo il verde e i fiori dei giardini circostanti e vorrei tanto andare a fare una passeggiata, ma è vietato. Il decreto ministeriale sta imponendo ancora l'isolamento e le uscite solo per necessità, io speravo in almeno quattro passi fuori porta, ma credo che il cortile sia per ora l'unica possibilità da svolgere in esterno.
Oggi mio marito è riuscito a trovare le mascherine, che sono diventate più preziose dell'oro e per questo introvabili. Quando le ha portate a casa, ho voluto vedere sulla confezione la provenienza ed ho scoperto che sono un prodotto italiano; probabilmente sono state realizzate in fabbriche riconvertite e questo, dal mio punto di vista, è una cosa buona. Mio marito non andrà più in giro con la sciarpa sul naso e io mi sento più sicura. Dal momento che non esco nemmeno per la spesa, a me non servono, per cui saranno la sua esclusiva; purtroppo non sono molte ma dureranno per parecchie settimane, visto che si esce una volta ogni sette giorni. So già che verranno usate con la massima parsimonia e con la speranza di trovarne ancora, ma è tutto così complicato. Mi chiedo se la produzione italiana riuscirà a soddisfare questa enorme richiesta, dall'estero arriva poco e le cose bisogna farsele da soli, intanto l'emergenza continua e il trend in discesa dei contagi è ancora insufficiente. Ma quanto è lungo questo tunnel? 😕
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