domenica 12 aprile 2020
Una Pasqua in casa
Neanche me ne sono accorta che oggi è il giorno di Pasqua, se non fosse per i messaggi e le telefonate di amici e parenti che facevano gli auguri, mi sembrava un giorno come un altro. Tutti i giorni sono diventati uguali e il tempo che passa è limitato a giorno-notte, stagione calda-stagione fredda. Solo quando accendo il computer o guardo la tv mi rendo conto della data, altrimenti sto perdendo la percezione dello scorrere temporale e l'agenda è piena di pagine bianche. Oggi, ad esempio, mi sono alzata ed ho fatto il bucato, poi le telefonate e i messaggi che arrivavano mi hanno fatto capire che non era una domenica qualsiasi e mi sono ricordata che era Pasqua, eppure in tv ci sono state tutte le celebrazioni religiose e le pubblicità di uova e colombe, ma a me scivolato via tutto. Mah! Sono un po' svanita :D
Un po' mi manca uscire per le mie faccende, ma anche potessi uscire tanto è tutto chiuso e non perché è domenica o Pasqua, ma perché c'è un enorme problema che ha sconvolto la vita di tutti ed è necessario che sia tutto chiuso. I giorni scorsi sembrava ce ci fosse un piccolo spiraglio con la riapertura di qualche attività, poi ieri l'annuncio che tutto restava come prima. A parte la delusione, per me, anche di fronte ad una riapertura parziale, sarebbe comunque complicato uscire e quindi non cambierebbe molto la mia situazione. La mia salute delicata mi impedirebbe di andare in luoghi affollati, perciò niente spesa, shopping o passeggiate nelle vie cittadine, solo passeggiate in campagna, neanche nei parchi. Meglio che niente, però. Oggi sono andata sul balcone per la boccata d'aria quotidiana e mi sono accorta che c'erano troppe auto parcheggiate nei dintorni; secondo mio marito era perché "sono tutti a casa", ma anche alla sera sono tutti a casa eppure non c'è un numero così alto di vetture. C'è poco da fare, divieti o no la gente non vuole fare rinunce ed esce lo stesso per andare a trovare parenti o amici perché è Pasqua.