E' un periodo veramente pesante; ho perso il conto dei giorni che sono a casa e credo di aver superato i quaranta, anche perché ero in isolamento da prima che diventasse obbligatorio. Comincio ad avere segni di astenia e a faticare a reggermi in piedi, forse con il nuovo decreto potrò uscire in un raggio limitato intorno alla casa e credo sia già molto, ma ho paura di non farcela e dovrò essere trasportata in carrozzina. Sono stata ligia al regolamento, ma a che costo... Per gli invalidi come me diventerà difficile riprendere la quotidianità e, dal momento che fin dopo Pasqua saranno in vigore queste restrizioni, potrei avere problemi a camminare. Non mi sono azzardata a chiedere consiglio in ospedale con una mail perché temo siano tutti impegnati con il coronavirus e magari non hanno nemmeno tempo di leggerla, temo anche che il medico di base, data la patologia, mi risponda di rivolgermi agli specialisti e non si sbilanci con una terapia diversa da quella che sto già facendo, per cui sto cercando di resistere. La cyclette non è sufficiente e mi stanca ancora di più; avrei bisogno di fisioterapia, ma anche quella non è fattibile perché tutti gli studi sono chiusi. Basterebbe un po' d'aria, ma dopo tutto questo tempo trascorso tra le mura domestiche anche una banale passeggiata potrebbe diventare un'impresa. Il tempo non è d'aiuto. In questi giorni ci sono stati sbalzi di temperature, anche molto basse, vento e pioggia e la primavera ha mostrato il suo lato più capriccioso. Tutti gli anni nel periodo pasquale succedono questi sbalzi climatici e tutti gli anni io li sopporto sempre di meno, quest'anno poi .... bah! Non ne parliamo. In casa faccio qualche faccenda ma, avendo perso l'allenamento legato alle uscite, mi stanco subito e devo smettere per cui finisco davanti al computer o davanti alla tv. Graficare e fare i giochi di internet dopo un po' mi annoiano e in tv c'è ben poco da vedere, ripetono tutti i programmi e tutti i film oppure parlano solo del covid 19: che barba!!!!! :\ Se penso che prima mi lamentavo perché avevo troppi impegni adesso non c'è paragone. Esce solo mio marito, solo per fare la spesa e solo una volta settimana, anche lui però comincia ad essere stanco di questo andamento. Tra un po' per lui inizierà il lavoro da casa, forse sarà un diversivo e forse lo sarà anche per me; per ora stiamo solo facendo le prove generali degli orari per abituarci e si fatica a rispettarli a causa dell'essere stati troppo tempo in casa e anche per via del cambio dell'ora legale. A quello io non mi sono ancora abituata. Al mattino mi sveglio troppo tardi e alla sera non riesco ad andare a dormire all'ora giusta e se ci riesco non dormo: anche l'insonnia si mette di mezzo :| Direi che le lamentazioni sono state più che sufficienti e che non servono certo a cambiare la situazione, se non altro sono state lo sfogo del momento e domani è un altro giorno.
Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.
Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.
martedì 31 marzo 2020
sabato 28 marzo 2020
La primavera dalla finestra
Nei giorni scorsi c'è stato un ritorno all'inverno dopo l'arrivo della primavera. Le temperature sono calate di alcuni gradi, è piovuto e anche nevicato. Ho saputo che la mia casa di campagna si è trovata coperta da un velo di neve, ma io non ho certo potuto andare vedere com'era; me la sono immaginata con il tetto bianco e il giardino incolto e credo fosse davvero così. Uno dei nostri vicini è passato nei pressi e ci ha detto telefonicamente che il tetto era bianco ma a posto; un bella fortuna, visto che quest'anno è stato riparato ben due volte. I fiori del giardino adesso saranno sommersi dall'erba, che non viene più tagliata da mesi, e gli alberi da frutto avranno sicuramente patito questo freddo improvviso; temo che quest'estate non raccoglierò un bel niente. Tutti gli anni è la stessa storia: gli inverni sono troppo miti, arriva la primavera e sotto Pasqua fa freddo e nevica. Non so cosa dire. Tutti i giorni guardo dalla finestra per vedere gli alberi dei giardini confinanti, li vedo verdi o coperti di fiori e vorrei andare a fare una passeggiata, anzi, mi basterebbe una corsa in macchina per guardare fuori dal finestrino pur di assaporare un'aria diversa da quella domestica. Non ho ancora pulito il balcone. Con questo freddo ho di nuovo dovuto vestirmi come quest'inverno e non ho avuto voglia di iniziare le pulizie all'aperto; giorni addietro io e mio marito avevamo eliminato vecchi vasi e piante morte e già quello è stato un inizio di pulizia. Aspetterò ancora, tanto, chi ha fretta?
Tutto è pronto per il lavoro da casa. Non parlo per me ma per mio marito, che all'inizio settimana ha ricevuto un nuovo computer dal compagno di mia figlia. L'installazione è andata a buon fine e tra breve inizierà il lavoro in studio. Ho tempo un settimana per adattarmi ai nuovi orari e capacitarmi che mio marito starà ancora con me e che dovrò preparare il pranzo per due. In questi giorni di ferie forzate averlo vicino mi sembrava una lunga vacanza, adesso, però, sarà così fino a nuove disposizioni. Da subito ho capito che mentre è al computer non potrò disturbarlo per farmi prendere la scatoletta sul ripiano in alto della cucina, né per farmi aiutare a stendere il bucato, insomma, dovrò starmene buona buona e lasciarlo lavorare tranquillo. Sinceramente sono contenta, queste sono inezie; da sempre è andato a lavorare fuori e io mi sono arrangiata da sola, anche quando avevo i bambini piccoli, non vedo alcuna ragione per cui non posso farlo di nuovo, in fondo si parla solo di poche settimane fa. In questi tempi di epidemia, sapere che deve uscire per andare al lavoro, per me sarebbe una grande preoccupazione, pertanto mi ritengo una persona fortunata. E' brutto dover lavorare fuori di casa con questa paura incombente del contagio, eppure c'è un sacco di gente che lo deve fare per forza ed è a loro che va la mia gratitudine; senza di essi io non potrei vivere al sicuro nella mia casa.
Tutto è pronto per il lavoro da casa. Non parlo per me ma per mio marito, che all'inizio settimana ha ricevuto un nuovo computer dal compagno di mia figlia. L'installazione è andata a buon fine e tra breve inizierà il lavoro in studio. Ho tempo un settimana per adattarmi ai nuovi orari e capacitarmi che mio marito starà ancora con me e che dovrò preparare il pranzo per due. In questi giorni di ferie forzate averlo vicino mi sembrava una lunga vacanza, adesso, però, sarà così fino a nuove disposizioni. Da subito ho capito che mentre è al computer non potrò disturbarlo per farmi prendere la scatoletta sul ripiano in alto della cucina, né per farmi aiutare a stendere il bucato, insomma, dovrò starmene buona buona e lasciarlo lavorare tranquillo. Sinceramente sono contenta, queste sono inezie; da sempre è andato a lavorare fuori e io mi sono arrangiata da sola, anche quando avevo i bambini piccoli, non vedo alcuna ragione per cui non posso farlo di nuovo, in fondo si parla solo di poche settimane fa. In questi tempi di epidemia, sapere che deve uscire per andare al lavoro, per me sarebbe una grande preoccupazione, pertanto mi ritengo una persona fortunata. E' brutto dover lavorare fuori di casa con questa paura incombente del contagio, eppure c'è un sacco di gente che lo deve fare per forza ed è a loro che va la mia gratitudine; senza di essi io non potrei vivere al sicuro nella mia casa.
martedì 24 marzo 2020
Un mese a casa
E' trascorso un mese da quando sono rimasta volontariamente a casa in isolamento a causa del coronavirus e comincio ad avere un po' di stanchezza. I giorni scorsi io e mio marito avevamo cercato di rendere più confortevoli le stanze in cui abbiamo deciso di soggiornare ciascuno per conto proprio e la cosa sta funzionando. Ci rilassiamo, ci dedichiamo ai nostri interessi da scrivania, ci ritroviamo per i pasti e per chiacchierare o per vedere un po' di tv insieme, ma nella maggior parte del tempo stiamo separati per evitare tensioni a causa di questa forzatura casalinga. Non è che si stia male a casa, piace ad entrambi, ma una boccata d'aria ogni tanto ci vuole e non intendo andando solo sul balcone. Ci facciamo forza e resistiamo; siamo una coppia affiatata, che si vuole bene, ma siamo anche persone responsabili che comprendono la necessità di rimanere chiusi. Mio marito non è più andato a fare la spesa, ma in fondo si consuma poco; la mancanza di adeguata attività fisica ci sta rendendo più inappetenti e così si mangia di meno. Il piatto di pasta è diventato il piattino di pasta, la fettina di carne è diventata la fettina per due e le provviste sono sufficienti ancora per altri giorni. Meglio così, da una parte. La cyclette è diventata la nostra forma di attività fisica, però non è la stessa cosa che andare a fare una passeggiata, ed è anche noiosa. E' una situazione che rende pigri e fa apprezzare di più il divano. Mi rendo conto che sto guardando molta più televisione di prima, in primo luogo per essere aggiornata riguardo l'andamento dell'epidemia poi perché ho meno voglia di stare al computer. Purtroppo, tolti i notiziari e i programmi di approfondimento, non c'è molto altro da vedere. E' pieno di film e telefilm di morti ammazzati 😯 Possibile che, vista la situazione drammatica che stiamo vivendo, non si possa mettere qualcosa di diverso nei palinsesti, magari meno drammatico? Se guardo la tv da sola in genere prediligo i programmi sulle case, però ripetono in continuazione sempre gli stessi episodi e le stesse serie e alla fine anche quelli diventano noiosi. Tanti canali e così poca roba da vedere.
Adesso anche la voglia di graficare sta diminuendo. Ci sono momenti in cui mi dedico solo ai miei giochi in internet e non creo nulla, persino andare nei miei siti più che piacevole sembra faticoso. Per questo topic ho deciso di creare due tag dedicate alla Pasqua; in questi giorni ho visto le pubblicità delle uova di cioccolato e mi è venuta voglia di farle. Mi domando chi comprerà uova e colombe se poi non si posso vedere parenti e amici. E' una situazione assurda.
Adesso anche la voglia di graficare sta diminuendo. Ci sono momenti in cui mi dedico solo ai miei giochi in internet e non creo nulla, persino andare nei miei siti più che piacevole sembra faticoso. Per questo topic ho deciso di creare due tag dedicate alla Pasqua; in questi giorni ho visto le pubblicità delle uova di cioccolato e mi è venuta voglia di farle. Mi domando chi comprerà uova e colombe se poi non si posso vedere parenti e amici. E' una situazione assurda.
giovedì 19 marzo 2020
Quando si cambia stile di vita
Non si può più uscire, anzi, non si deve uscire e restare a casa impone nuove abitudini di vita. Da quando mio marito si è ritrovato in ferie forzate e non possiamo più fare le nostre attività in esterno, abbiamo cercato di ricrearci degli spazi per poter svolgere i nostri interessi personali in maniera indipendente, ritrovandoci solo per i pasti, per chiacchierare un po', per fare qualche lavoro domestico insieme o per guardare qualcosa in tv che piaccia a tutti e due. Le giornate sembrano interminabili e stiamo cercando di riempirle con attività che prima erano svolte nella maggior parte nel tempo libero. Si cerca soprattutto di vincere l'inedia che comporta questa situazione di isolamento, sforzandoci di essere attivi e di stare un po' meno davanti al computer o alla tv, anche se, dopo tutti questi giorni, sono la soluzione più facile. Ieri ci siamo detti che se dovevamo stare in casa potevamo renderla più confortevole, così abbiamo deciso di fare un po' di spostamento di mobili nei nostri spazi. Non è stato niente di impegnativo o faticoso in quanto non abbiamo spostato grandi volumi, ma solo un paio di tavolini e riportato alla luce una vecchia poltroncina che stava prendendo polvere in mansarda, il nostro ripostiglio. Abbiamo impiegato tutto il pomeriggio, ci siamo stancati, abbiamo posizionato e riposizionato più volte le cose, fino a raggiungere quella che per noi era la soluzione perfetta, e alla fine abbiamo pensato alla cena. Nel nostro piccolo abbiamo cercato di rendere il più possibile piacevole il nostro ambiente domestico, dal momento ci dobbiamo trascorrere molto tempo, anche se in realtà era gradevole anche prima di questo trasloco. La cosa buona è stata che abbiamo fatto tutto a costo zero, usando quello che avevamo già, e abbiamo anche creato il passatempo di un giorno. Io credo che questa storia del coronavirus stia cambiando lo stile di vita a moltissime persone, che si ritrovano a dover cambiare di colpo le proprie abitudini e che questo sia difficile da realizzarsi. Ci si sente limitati, ma quello che è peggio è che si è maldisposti a rinunciare alle proprie consuetudini per un bene più grande. Capisco che sia difficile stare a casa, lo so perfettamente, ma possibile che tutti vivano in una scatola di cartone così brutta da volerne uscire ad ogni costo? Non lo credo proprio; non sarà un palazzo principesco ma è la propria casa, e chi non ha nemmeno quella? Che poi, con i mezzi che ci sono adesso, possiamo stare in contatto con tutto il mondo, e allora? Un piccolo sforzo e stiamo a casa.
lunedì 16 marzo 2020
Uno sprazzo di sole
Dopo due giorni umidi e nuvolosi oggi c'è stato uno sprazzo di sole che ha subito illuminato la casa. Infatti stamattina mi sono alzata più presto del solito, forse svegliata dalla luce che trapelava attraverso le tapparelle abbassate, e sono uscita sul balcone. Nel cielo c'erano ancora parecchie nuvole, ma per fortuna non era più umido come nei giorni scorsi. In quel mentre mio marito mi ha fatto notare in lontananza i cavalli che correvano nel recinto di una fattoria poco distante da casa nostra e sono rimasta a guardarli finché sono spariti dalla nostra vista, nascosti da una tettoia che fa loro da riparo. In quel momento lo sguardo ha abbracciato in un colpo solo i tetti delle case e dei giardini confinanti, da cui si vede che è ormai primavera, e tutto è finito lì perché poi siamo rientrati. Un'altra settimana di reclusione ci aspetta, mentre il morbo impazza ovunque, quale citazione letteraria e di manzoniana memoria. In questo momento ho i ricordi narrati dai miei genitori che hanno vissuto la guerra sotto i bombardamenti e le loro devastanti descrizioni fatte di fughe, fame e paura, ma credo che questo sia qualcosa di peggio. Non appena si accende la tv il bollettino dei morti è sempre in ascesa e contemporaneamente si annuncia che il picco dei contagi non si è ancora raggiunto; impossibile non rabbrividire a queste notizie, è un incubo ad occhi aperti. Al momento in casa abbiamo ancora cibo a sufficienza, ma prima o poi bisognerà andare a fare la spesa. Ho tanta paura per mio marito che sarà costretto ad uscire alla ricerca di viveri. Non abbiamo una mascherina; non siamo riusciti ad acquistarne una, che sono andate tutte esaurite prima ancora di pensare di farne acquisto. Però, ho dei guanti monouso :) Tempo addietro, prima che tutto questo succedesse, avevo acquistato una confezione-scorta di guanti bianchi usa e getta per i lavori domestici e adesso sembrano tornare utili per andare a fare la spesa; non è molto, ma questa piccola precauzione dà soddisfazione. Io purtroppo non posso uscire, sono invalida e immunodepressa, per cui sono una persona a rischio e me ne rendo conto, stare in casa per me è l'unica soluzione, ma questo non toglie che sono preoccupata per il mio consorte che deve fare anche la mia parte. Comunque, continuo a non sentirmi oppressa dal dover stare in casa, anche se oggi, dopo aver visto quei cavalli che correvano sul prato ho avuto desiderio di essere là a guardarli più da vicino. Per fortuna mi è tornata la voglia di graficare e di scrivere qui in questo blog e tutto sembra meno grigio.
domenica 15 marzo 2020
In isolamento
Sono ormai tre settimane, forse anche di più, che sono in isolamento e adesso anche mio marito si è unito a me, in ferie forzate a causa della terribile situazione causata dal coronavirus, e tutti e due ce ne stiamo tappati in casa. Questa clausura obbligatoria mi sta facendo perdere la nozione del tempo e faccio fatica a rendermi conto in quale giorno della settimana mi trovo: mi sembrano tutti uguali. Ho la sensazione di essere un astronauta nella stazione spaziale, dal momento che sono quotidianamente chiusa in questa capsula che è la mia casa, e anche il mondo lo vedo da lontano, cioè dalla finestra o in tv, che sono i miei oblò. Non è forse così che ci si sente quando si è nello spazio? Non ci sono mai stata, ma me lo immagino in questo modo. Come per gli astronauti l'attività fisica ridotta mi sta indebolendo fisicamente, infatti o sono al computer o guardo la tv, per cui cerco di fare un po' di cyclette per mantenere le gambe toniche, ma è così faticoso e noioso. Persino le faccende domestiche mi sembrano più pesanti del solito e va a finire che ci dedico sempre meno tempo. Quando si potrà di nuovo uscire credo che farò non poca fatica a riabituarmi e non parlo solo dal punto di vista fisico. Adesso che anche mio marito è a casa mi risulta difficile organizzarmi; le abitudini sono sconvolte dalla sua presenza e, siccome sono contenta che lui sia con me, mi sembra che sia sempre un giorno di festa per cui tendo a rilassarmi invece che a impegnarmi in qualche attività domestica. E' vero: ci si impigrisce a stare sempre chiusi 😮 Non mi annoio, questo sia chiaro, il discorso è che tendo a dedicarmi di più alle cose divertenti che a quelle importanti. Mi sta persino passando la voglia di cucinare. Mio marito ha fatto un po' di rifornimento, acquistando anche piatti pronti e io tendo a prediligere quelli piuttosto che a preparare io qualcosa. Metto le cose in microonde o in pentola, pochi minuti ed è tutto pronto. Che pigrona 😂
E' il momento di connettersi, ma non solo con internet ma anche con Skype e WhatsApp. Dopo anni che non usavo Skype ho provato a riattivarlo e mi sono accorta che la app si è rinnovata, o sono io che non mi ricordavo più come funzionasse, sta di fatto che ci ho messo due giorni per mettere due contatti, imparare ad usarlo ed ho già dimenticato come ho fatto 😞 C'è poco da fare, non essendo nata nell'era digitale è faticoso adattarsi a questi sistemi, eppure, dato il momento critico, sono utilissimi per comunicare a distanza. In questo modo ho potuto parlare con mia figlia e scoprire che sta bene e tra breve potrò anche comunicare con mio figlio, anche se ho avuto di recente sue notizie, tutte confortanti. La necessità spinge a fare passi in avanti e anche per me e mio marito, che siamo refrattari a questa modernità tecnologica, è importante adeguarsi. Non è semplice avere la famiglia separata in uno stato di crisi e non sapere come sta, questi sistemi agevolano la comunicazione permettendo di vedersi, e non è poco. Sono una mamma apprensiva, anche se i miei figli sono adulti e consapevoli, e non riesco a smettere di fare la chioccia, d'altra parte anche la mia mamma lo è nei miei riguardi nonostante la mia veneranda età. Beh ... da qualcuno avrò pur imparato 😂
E' il momento di connettersi, ma non solo con internet ma anche con Skype e WhatsApp. Dopo anni che non usavo Skype ho provato a riattivarlo e mi sono accorta che la app si è rinnovata, o sono io che non mi ricordavo più come funzionasse, sta di fatto che ci ho messo due giorni per mettere due contatti, imparare ad usarlo ed ho già dimenticato come ho fatto 😞 C'è poco da fare, non essendo nata nell'era digitale è faticoso adattarsi a questi sistemi, eppure, dato il momento critico, sono utilissimi per comunicare a distanza. In questo modo ho potuto parlare con mia figlia e scoprire che sta bene e tra breve potrò anche comunicare con mio figlio, anche se ho avuto di recente sue notizie, tutte confortanti. La necessità spinge a fare passi in avanti e anche per me e mio marito, che siamo refrattari a questa modernità tecnologica, è importante adeguarsi. Non è semplice avere la famiglia separata in uno stato di crisi e non sapere come sta, questi sistemi agevolano la comunicazione permettendo di vedersi, e non è poco. Sono una mamma apprensiva, anche se i miei figli sono adulti e consapevoli, e non riesco a smettere di fare la chioccia, d'altra parte anche la mia mamma lo è nei miei riguardi nonostante la mia veneranda età. Beh ... da qualcuno avrò pur imparato 😂
venerdì 13 marzo 2020
La solita piaga
Le temperature si stanno innalzando, le giornate di sole annunciano la venuta della primavera, i giardini sono ormai verdi e fioriti e gli uccelli sono indaffarati con i nidi; questo si direbbe uno scenario delizioso e pacifico, se non fosse lo sfondo di un apocalisse. Assurdo? Mica tanto. Le drastiche misure di contenimento per il coronavirus, imposte dallo stato, stanno limitando all'estremo i contatti umani e quindi le uscite sono accettabili solo per comprovata necessità, pertanto io continuo a starmene reclusa in casa in attesa di tempi migliori. Tutto potrebbe andare bene ed essere sopportabile nel mio confort quotidiano se con il caldo non si fosse risvegliata la solita piaga: gli scarafaggi 😭 Non bastava la paura del covid 19, adesso anche quella dei detestabili insetti. Che cosa mi manca ancora nella lista delle cose spaventose? Le cavallette? Altro che le piaghe d'Egitto ... 😫 Da giorni gli scarafaggi hanno fatto la loro comparsa nella mia cucina, che ultimamente pulisco in modo risoluto, e io ho iniziato a buttare insetticida dappertutto appestando la stanza. Data la situazione di emergenza nazionale non credo che verrà effettuata una disinfestazione condominiale, anche perché è impossibile fare riunioni per deliberarne l'intervento e quindi dovrò tenermi le maledette bestiacce. Credo che la mia tensione nervosa cominci ad essere messa dura prova 😒 Ogni giorno cerco di dosare la fatica fisica per le mie attività utilizzando il programma stabilito con la psicologa e mi impegno a mantenere la casa pulita e a mantenermi attiva, ma quando vedo i miei sforzi cancellati dall'arrivo di uno scarafaggio allora entro in crisi. E' già dura non poter uscire e vedere i propri impegni cancellati, convivere con questa piaga diventa ancora più difficile. Purtroppo non riesco a pulire il balcone dalle lordure dei piccioni perché potrei prendere un colpo d'aria a causa del clima instabile e constatare che l''arrivo questi insetti potrebbe essere anche determinato dalla cattiva pulizia esterna mi sta mettendo di malumore. Cosa posso fare? Non riesco a fare tutto. Uffaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!! 😵😵
In questi giorni di isolamento forzato ho iniziato a guardare con maggiore frequenza la televisione e a seguire tanti programmi di arredamento case. La cosa mi permette di fantasticare sulla mia casa di campagna, che mi piacerebbe ristrutturare e trasformare come una di quelle che vedo in tv. A parte che è impossibile, prima di tutto non c'è la metratura e non ho un castello, poi è ... una casa di campagna 😄 Ultimo e non meno importante è il costo della ristrutturazione. Per quello che vorrei fare io dovrei avere almeno la disponibilità di Paperon de Paperoni e non è certo il mio caso, in secondo luogo l'eventuale ristrutturazione imporrà un tetto nuovo e il rifacimento degli impianti a norma, poi, se resta ancora qualcosa, bagno e cucina. Stop 😶 La fantasia fa creare castelli in aria. Ma qualora avessi la disponibilità di Paperone e la metratura di un castello, ma chi la pulirebbe poi una casa così? Faccio già fatica tenere pulito un alloggio figuriamoci la Casa Bianca 😂😂😂😂😂😂 Sono i deliri di chi non ha altro da pensare.
Bah! Diamoci alla grafica, che è meglio; anche il costo della fantasia è minore.
In questi giorni di isolamento forzato ho iniziato a guardare con maggiore frequenza la televisione e a seguire tanti programmi di arredamento case. La cosa mi permette di fantasticare sulla mia casa di campagna, che mi piacerebbe ristrutturare e trasformare come una di quelle che vedo in tv. A parte che è impossibile, prima di tutto non c'è la metratura e non ho un castello, poi è ... una casa di campagna 😄 Ultimo e non meno importante è il costo della ristrutturazione. Per quello che vorrei fare io dovrei avere almeno la disponibilità di Paperon de Paperoni e non è certo il mio caso, in secondo luogo l'eventuale ristrutturazione imporrà un tetto nuovo e il rifacimento degli impianti a norma, poi, se resta ancora qualcosa, bagno e cucina. Stop 😶 La fantasia fa creare castelli in aria. Ma qualora avessi la disponibilità di Paperone e la metratura di un castello, ma chi la pulirebbe poi una casa così? Faccio già fatica tenere pulito un alloggio figuriamoci la Casa Bianca 😂😂😂😂😂😂 Sono i deliri di chi non ha altro da pensare.
Bah! Diamoci alla grafica, che è meglio; anche il costo della fantasia è minore.
giovedì 12 marzo 2020
Silenzio
Sono trascorse tre settimane e forse più da quando sono in autoisolamento, adesso, dopo l'ordinanza del Presidente del Consiglio, è diventato obbligo per tutti e la città è quasi deserta. Ieri sera ho ascoltato la sua comunicazione in diretta televisiva e il suo appello di restare chiusi in casa non mi pesa, anzi, proprio per questa ragione ho iniziato a fare un po' di pulizia e la casa è quasi luccicante. Paura e preoccupazione sono all'ordine del giorno, non tanto per me ma per mio marito che continua ad andare al lavoro e ad occuparsi della spesa; se gli succedesse qualcosa per me che sono invalida sarebbe un disastro 😱 Ogni giorno cerco di fare attenzione mentre sbrigo le faccende domestiche, di salire il meno possibile sulla scala e di non affaticarmi troppo; mi rendo conto che se cadessi e mi facessi male, andare in ospedale per avere assistenza ora come ora sarebbe critico. Tutti i giorni seguo in televisione l'andamento della situazione generale, con la speranza di qualche miglioramento, e al momento non sembra esserci niente di positivo; ci vorranno settimane prima che tutto passi e si possa tornare alla normalità. Questa reclusione generale ha in fondo un aspetto positivo: c'è silenzio. Niente bambini strillanti nei cortili, il traffico automobilistico è sensibilmente diminuito e non si sentono nemmeno passare le ambulanze con le sirene spiegate, persino nella casa i rumori sono diminuiti, segno che la gente ha poca voglia di muoversi e come me segue solo più i telegiornali. In questo silenzio forzato sembra che di essere nel castello della bella addormentata, in cui tutti attendono che l'incantesimo malvagio venga spezzato dall'arrivo del principe. Favole a parte, è tutto così surreale e al tempo stesso vero che c'è da chiedersi come sia possibile che si sia giunti a tanto. Per quanto possa sembrare paradossale, io apprezzo questo silenzio, mi aiuta a concentrarmi e mi distende i nervi; mi disturba solo la motivazione che lo ha determinato.
La primavera è praticamente cominciata, anche se il 21 marzo non è ancora arrivato ci sono fiori e foglie verdi ovunque, dove per me "ovunque" sta per "fin dove arriva la vista dalla finestra di casa". E' ancora freddo, non si va sotto zero, ma fa freddo. La caldaia continua ad essere in funzione e non è ancora il momento di tenere porte e finestre aperte. Ci sono giornate di sole alternate a giornate nuvolose e umide e la stagione sembra confermare la sua costante e nota mutevolezza.
Vorrei poter andare nella casa di campagna e scoprire se ci sono fiori nuovi nel mio giardino, ma è uno spostamento proibito così, per ovviare la mancanza, sono andata a rivedere le fotografie degli anni passati: quanti colori e quanti meravigliosi fiori ho avuto. Se tutto va bene, forse la casa verrà ristrutturata e diventerà accessibile anche a me che non posso più fare le scale, e forse allora potrò tornarci e soggiornarci piacevolmente, adesso è solo retaggio della mia famiglia che non ha problemi fisici come i miei.
Credo che quest'anno passerò direttamente dall'inverno all'estate senza passare dalla primavera, dal momento che debbo starmene a casa e non posso vivere in esterno la stagione corrente, pazienza: dal freddo al caldo in un colpo solo. Oggi, ad esempio, è nuvolo e mi chiedo se domani pioverà, com'è previsto. Una volta la pioggia era vista come un mezzo che puliva l'aria e portava via le malattie, mi domando se questa credenza abbia una sua fondatezza e qualora l'avesse porterebbe via anche questo brutto coronavirus? Io vorrei che fosse davvero così, ma ormai si è abituati alla siccità e anche questa fievole speranza legata ad una credenza sembra svanire con le nuvole che se vanno.
La primavera è praticamente cominciata, anche se il 21 marzo non è ancora arrivato ci sono fiori e foglie verdi ovunque, dove per me "ovunque" sta per "fin dove arriva la vista dalla finestra di casa". E' ancora freddo, non si va sotto zero, ma fa freddo. La caldaia continua ad essere in funzione e non è ancora il momento di tenere porte e finestre aperte. Ci sono giornate di sole alternate a giornate nuvolose e umide e la stagione sembra confermare la sua costante e nota mutevolezza.
Vorrei poter andare nella casa di campagna e scoprire se ci sono fiori nuovi nel mio giardino, ma è uno spostamento proibito così, per ovviare la mancanza, sono andata a rivedere le fotografie degli anni passati: quanti colori e quanti meravigliosi fiori ho avuto. Se tutto va bene, forse la casa verrà ristrutturata e diventerà accessibile anche a me che non posso più fare le scale, e forse allora potrò tornarci e soggiornarci piacevolmente, adesso è solo retaggio della mia famiglia che non ha problemi fisici come i miei.
Credo che quest'anno passerò direttamente dall'inverno all'estate senza passare dalla primavera, dal momento che debbo starmene a casa e non posso vivere in esterno la stagione corrente, pazienza: dal freddo al caldo in un colpo solo. Oggi, ad esempio, è nuvolo e mi chiedo se domani pioverà, com'è previsto. Una volta la pioggia era vista come un mezzo che puliva l'aria e portava via le malattie, mi domando se questa credenza abbia una sua fondatezza e qualora l'avesse porterebbe via anche questo brutto coronavirus? Io vorrei che fosse davvero così, ma ormai si è abituati alla siccità e anche questa fievole speranza legata ad una credenza sembra svanire con le nuvole che se vanno.
martedì 10 marzo 2020
Tanta paura
Ed eccomi qui, ancora in casa. Non sono più uscita, ho sospeso tutti i miei impegni e le mie passeggiate, non faccio più la spesa e sono in auto isolamento da giorni. Ieri, la conferma ufficiale del Presidente del Consiglio: isolamento in tutta Italia, si esce solo per necessità contingenti. Il problema coranavirus sta creando disagi e paure dappertutto. Sinceramente non mi pesa restare chiusa in casa, ci sono abituata; comunque mi piacerebbe andare in un centro commerciale e vedere un po' di negozi, anche senza fare acquisti, poi mi dico che tanto vale stare dove sono e non ci penso più. L'unica attività che mi sono concessa è il consueto appuntamento con la psicologa per continuare l'addestramento a superare la mia invalidità, per il resto non vedo più nessuno eccetto mio marito. I miei genitori non vedo ma li sento al telefono quotidianamente, mentre mio figlio non lo vedo da due mesi e lo sento telefonicamente tutte le settimane, mia figlia invece sono riuscita ad incontrarla eccezionalmente domenica. Stiamo tutti chiusi nelle nostre abitazioni e suppliamo ai mancati incontri con le telefonate: nostra unica consolazione. Mio marito continua ad andare al lavoro e finalmente sono riuscita a convincerlo ad andarci in macchina e a non prendere più i mezzi pubblici, ma lui si lamenta della mancanza di parcheggi e del tempo perso a cercarne uno; mia figlia, invece, sta perdendo tutte le sue opportunità lavorative per via della sospensione degli assembramenti ed è obbligata a stare ferma. E' un momento terribile ed angosciante 😢 La paura del contagio è quotidiana, anche perché questo virus non è una semplice influenza ma qualcosa di incurabile ed inarrestabile. Si prendono tutte le precauzioni possibili, ma la fatalità è dietro l'angolo. Quello che più mi infastidisce è la gente che non si attiene alle disposizioni, che continua a fare i propri comodi indipendentemente dalla situazione e che mette a repentaglio, più che se stessi, gli altri. L'idiozia è più pericolosa del Covid 19. Mi rendo conto che c'è un vero disastro a livello educativo, disastro che parte già dalle famiglie stesse che non sono più in grado ad educare alla rinuncia. Nessuno vuole più rinunciare alle proprie necessità, che spesso più che necessarie sono voluttuarie, per cui fa il proprio comodo indipendentemente da chi gli sta intorno e gli effetti di questa dilagante maleducazione si vedono proprio nei momenti di difficoltà. La cosa che più mi preoccupa è che rimettere a posto le cose, adesso come adesso, è praticamente impossibile.
martedì 3 marzo 2020
Piccoli cambiamenti grafici
Sarà la primavera, ma avevo voglia di fare qualche piccolo cambiamento grafico in questo blog e così ho iniziato cambiando il logo. Purtroppo, non so per quale motivo, cambiando il logo è venuto fuori che non posso più avere l'impostazione precedente del layout e nel top compare il titolo in lettere del sito 😖 Ho provato in mille modi a rimettere l'impostazione precedente, ma è stato tutto inutile ed allora ho fatto impercettibili modifiche per adattare il tutto al nuovo stile: mi è sembrata la soluzione migliore. Credo che forse Blogspot abbia volutamente cambiato alcune impostazioni, che non appena si fanno modifiche saltano fuori e sostituiscono i vecchi codici. Sinceramente mi sembra che l'homepage adesso sia più ordinata e lineare e non so se cambiare anche stile al blog o lasciarlo così. Purtroppo i nuovi layout di Blogspot non sono adatti al tipo di blog che ho aperto; li ho provati in amministrazione con l'anteprima e sono risultati decisamente inadeguati e scomodi, vorrei aggiungere anche brutti, ma mi sembra eccessivo in quanto tutto dipende dal sito che si ha e, se non vanno bene al mio, non è detto che non vadano bene agli altri. Credo che al momento lascerò tutto così com'è. Non ho voglia di perdere il tempo dietro tentativi, cambi di colore e di immagini, insomma, non ho voglia di mettere mano ai codici di questo circuito che mi sono sempre risultati ostici. Ho dei siti altrove e li si impazzisce di meno nel fare questi cambiamenti, a meno che non si abbiano esigenze particolari, e poi c'è un supporto migliore. Qui, solo per cambiare il logo e capire come sistemare le scritte ci ho perso un'ora :|
Mi è tornata un po' la voglia di graficare, quindi anche quella di scrivere in questo spazietto, e questo mi dà soddisfazione. Come al solito sono alla ricerca di poser e di materiale grafico , questa volta, però, ho deciso di affidarmi di più alla fantasia e di riutilizzare quello che ho già in archivio da tempo, non sarà il massimo o ... forse sì :D :D
E' bastato un giorno di pioggia per tornare indietro con la stagione e sulle montagne è persino nevicato. Dalla finestra di casa mi sono accorta che le pendici dei monti erano tutte bianche, mentre da me era solo tutto bagnato. Subito ho pensato ad un ritorno d'inverno, ma è durato poco. Già oggi è tornato il sole, anche se l'aria è ancora fredda ed è bene stare coperti quando si esce di casa.
Sto pensando di ripulire il balcone e di prepararlo per la bella stagione. Queste giornate soleggiate stanno invogliando a stare fuori e il balcone potrebbe essere una facile ed immediata soluzione. Come al solito dovrò affrontare l'annoso problema dei piccioni, che hanno lordato tutti i bordi e il mancorrente, e quello delle piante. Al primo non ho soluzione, a parte lo schifo di dover pulire, al secondo sì e sono combattuta. Tutti gli anni penso sempre all'acquisto di nuove piante o al mantenimento di quelle vecchie, questa volta, invece, sto pensando all'eliminazione, se non totale ma quasi, di quelle che ho. Non riesco più a stare dietro a queste cose; con l'arrivo dell'autunno non monto più la serra di plastica, che sta in cantina da anni, e lascio le piante al loro destino invernale. Credo che questa decisione derivi dal fatto che ogni anno si presenta il problema dei piccioni e degli scarafaggi e io non ne posso più. Spostare i vasi, fare operazioni di rinvaso o di aggiunta di terra, pulire e disinfettare l'area esterna sono operazioni pesanti, senza contare che seguono le costanti innaffiature e il mantenimento della pulizia. Vorrei semplificarmi la vita riducendomi solo alla pulizia e basta. Non sembra, ma vedere i propri vasi ben curati sporcati dalle cacche di piccione fa venire un nervoso inimmaginabile 😬 C'è da aggiungere che non sono più una ragazzina e un lavoro così impegnativo non me lo posso più permettere, quindi la semplificazione mi è sembra la strada giusta. Ne riparlerò più avanti.
Mi è tornata un po' la voglia di graficare, quindi anche quella di scrivere in questo spazietto, e questo mi dà soddisfazione. Come al solito sono alla ricerca di poser e di materiale grafico , questa volta, però, ho deciso di affidarmi di più alla fantasia e di riutilizzare quello che ho già in archivio da tempo, non sarà il massimo o ... forse sì :D :D
E' bastato un giorno di pioggia per tornare indietro con la stagione e sulle montagne è persino nevicato. Dalla finestra di casa mi sono accorta che le pendici dei monti erano tutte bianche, mentre da me era solo tutto bagnato. Subito ho pensato ad un ritorno d'inverno, ma è durato poco. Già oggi è tornato il sole, anche se l'aria è ancora fredda ed è bene stare coperti quando si esce di casa.
Sto pensando di ripulire il balcone e di prepararlo per la bella stagione. Queste giornate soleggiate stanno invogliando a stare fuori e il balcone potrebbe essere una facile ed immediata soluzione. Come al solito dovrò affrontare l'annoso problema dei piccioni, che hanno lordato tutti i bordi e il mancorrente, e quello delle piante. Al primo non ho soluzione, a parte lo schifo di dover pulire, al secondo sì e sono combattuta. Tutti gli anni penso sempre all'acquisto di nuove piante o al mantenimento di quelle vecchie, questa volta, invece, sto pensando all'eliminazione, se non totale ma quasi, di quelle che ho. Non riesco più a stare dietro a queste cose; con l'arrivo dell'autunno non monto più la serra di plastica, che sta in cantina da anni, e lascio le piante al loro destino invernale. Credo che questa decisione derivi dal fatto che ogni anno si presenta il problema dei piccioni e degli scarafaggi e io non ne posso più. Spostare i vasi, fare operazioni di rinvaso o di aggiunta di terra, pulire e disinfettare l'area esterna sono operazioni pesanti, senza contare che seguono le costanti innaffiature e il mantenimento della pulizia. Vorrei semplificarmi la vita riducendomi solo alla pulizia e basta. Non sembra, ma vedere i propri vasi ben curati sporcati dalle cacche di piccione fa venire un nervoso inimmaginabile 😬 C'è da aggiungere che non sono più una ragazzina e un lavoro così impegnativo non me lo posso più permettere, quindi la semplificazione mi è sembra la strada giusta. Ne riparlerò più avanti.
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