Sono ormai tre settimane, forse anche di più, che sono in isolamento e adesso anche mio marito si è unito a me, in ferie forzate a causa della terribile situazione causata dal coronavirus, e tutti e due ce ne stiamo tappati in casa. Questa clausura obbligatoria mi sta facendo perdere la nozione del tempo e faccio fatica a rendermi conto in quale giorno della settimana mi trovo: mi sembrano tutti uguali. Ho la sensazione di essere un astronauta nella stazione spaziale, dal momento che sono quotidianamente chiusa in questa capsula che è la mia casa, e anche il mondo lo vedo da lontano, cioè dalla finestra o in tv, che sono i miei oblò. Non è forse così che ci si sente quando si è nello spazio? Non ci sono mai stata, ma me lo immagino in questo modo. Come per gli astronauti l'attività fisica ridotta mi sta indebolendo fisicamente, infatti o sono al computer o guardo la tv, per cui cerco di fare un po' di cyclette per mantenere le gambe toniche, ma è così faticoso e noioso. Persino le faccende domestiche mi sembrano più pesanti del solito e va a finire che ci dedico sempre meno tempo. Quando si potrà di nuovo uscire credo che farò non poca fatica a riabituarmi e non parlo solo dal punto di vista fisico. Adesso che anche mio marito è a casa mi risulta difficile organizzarmi; le abitudini sono sconvolte dalla sua presenza e, siccome sono contenta che lui sia con me, mi sembra che sia sempre un giorno di festa per cui tendo a rilassarmi invece che a impegnarmi in qualche attività domestica. E' vero: ci si impigrisce a stare sempre chiusi 😮 Non mi annoio, questo sia chiaro, il discorso è che tendo a dedicarmi di più alle cose divertenti che a quelle importanti. Mi sta persino passando la voglia di cucinare. Mio marito ha fatto un po' di rifornimento, acquistando anche piatti pronti e io tendo a prediligere quelli piuttosto che a preparare io qualcosa. Metto le cose in microonde o in pentola, pochi minuti ed è tutto pronto. Che pigrona 😂
E' il momento di connettersi, ma non solo con internet ma anche con Skype e WhatsApp. Dopo anni che non usavo Skype ho provato a riattivarlo e mi sono accorta che la app si è rinnovata, o sono io che non mi ricordavo più come funzionasse, sta di fatto che ci ho messo due giorni per mettere due contatti, imparare ad usarlo ed ho già dimenticato come ho fatto 😞 C'è poco da fare, non essendo nata nell'era digitale è faticoso adattarsi a questi sistemi, eppure, dato il momento critico, sono utilissimi per comunicare a distanza. In questo modo ho potuto parlare con mia figlia e scoprire che sta bene e tra breve potrò anche comunicare con mio figlio, anche se ho avuto di recente sue notizie, tutte confortanti. La necessità spinge a fare passi in avanti e anche per me e mio marito, che siamo refrattari a questa modernità tecnologica, è importante adeguarsi. Non è semplice avere la famiglia separata in uno stato di crisi e non sapere come sta, questi sistemi agevolano la comunicazione permettendo di vedersi, e non è poco. Sono una mamma apprensiva, anche se i miei figli sono adulti e consapevoli, e non riesco a smettere di fare la chioccia, d'altra parte anche la mia mamma lo è nei miei riguardi nonostante la mia veneranda età. Beh ... da qualcuno avrò pur imparato 😂
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