Quando vado nella mia casa di campagna la mia attenzione è sempre rivolta ai miei fiori e alle mie piante, che sovente fotografo per poterle rivedere quando sono in città. Non mi accorgo, invece, che intorno a me c'è anche una natura selvatica, fatta anch'essa di fiori e piante, che ha in sé una sua bellezza particolare, trascurata in quanto considerata insignificante: non è così, però. Quando sono arrivata a casa, dopo tanto tempo che vi mancavo, la mia prima preoccupazione è stata quella di poter raggiungere la porta di casa che era ostacolata dall'erba alta, cresciuta anche a causa delle recenti piogge, e non mi sono accorta che c'era uno spettacolo floreale in mezzo a tutto quel verde. Naturalmente, in quel momento, l'incombenza più importante era quella di rasare il piccolo prato davanti a casa per poter accedere all'abitazione e passare con l'automobile, ma, prima di iniziare l'operazione di pulizia, ho fatto qualche foto e solo adesso mi accorgo di quanti bei fiori selvatici riempivano il mio piccolo prato e io li ho tagliati tutti :o Non ho fotografato tutto, anche se la vista di quella distesa così colorata mi ha fatta sentire un po' in colpa per l'intenzione di rasarla, ma di fronte alla necessità non si poteva fare diversamente. Ogni anno è sempre la stessa storia: un'assenza più lunga del previsto e l'erba cresce in fretta. Sono gli inconvenienti di avere una casa in campagna, ma al tempo stesso i vantaggi; si vive in un mondo immerso in una natura selvatica che costantemente cerca di prevalere sulla natura coltivata e questo ti porta inspiegabilmente a sentirti preso da una vita più naturale. Non riesco a spiegare la sensazione che provo quando mi ritrovo nella mia casa di campagna; è un ambiente così diverso da quello che vivo tutti i giorni e non riesco nemmeno a spiegare quel senso di libertà e serenità che mi ispira quel mondo verde e selvaggio al tempo stesso. E' veramente faticoso pulire il prato e il giardino dalle erbacce, eppure è una fatica più gradevole di quella che faccio quando sono in città, tra le comodità degli elettrodomestici e le strade asfaltate. Sì, non so spiegarmi, ma là sto bene, anche se dopo qualche giorno senza televisione, lavastoviglie e lavatrice comincio a pensare che le comodità, alla fine, fanno ... comodo :D :D :D :D
Nei post precedenti mi sono dimenticata di parlare dei mie pini excelsa; mio papà li aveva pianti anni fa e adesso stanno crescendo bene. E' una qualità di pino che adoro per gli aghi molto lunghi e disposti a ciuffo, senza contare che la colorazione della chioma è di un verde argentato molto gradevole alla vista. Essendo in primavera anche i miei pini excelsa stanno mettendo delle infiorescenze, che adesso però credo siano sparite e sostituite con degli accenni di pigne. Sono riuscita fotografarle solo sui rami più bassi e sui pini più anziani. Ho altri pini più piccoli, ma questi non fanno ancora le pigne.
Nei giorni trascorsi nella casa di campagna, anche se siamo in primavera, mi sono ritrovata a dover accendere la stufa e il camino a causa del meteo nuvoloso e umido. Seguire il fuoco non è un'operazione proprio agevole. Bisogna fare attenzione che non si spenga, aggiungendo legna o sterpaglia se la fiamma tende a spegnersi e soprattutto bisogna pulire dalla cenere, operazione che da me si fa al mattino. L'intera giornata necessita di questo costante accudimento se si vuole mantenere la casa calda e ammetto che è un po' faticoso, eppure questa fatica non mi pesa: non so dire perché, ma mi sembra così naturale. Mio marito si occupa del taglio della legna e io riempio il camino e la stufa. Mi piace guardare la fiamma che brucia i ceppi, creando volute in movimento; alle volte resto lunghi minuti a guardare quello spettacolo infuocato che forse è meglio di tanti programmi televisivi. :D