Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

Benvenuti/Welcome in Sogni  senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

venerdì 31 agosto 2018

Buongiorno Autunno

Un'altra pagina del libro  delle stagioni ed ecco l'autunno. Il primo  temporale di  fine agosto ha segnato l'arrivo del fresco e le temperature sono improvvisamente calate di  alcuni  gradi. Si sta meglio. L'umidità, invece, non è  del  tutto gradevole; entra nella casa con  le finestre aperte e ti obbliga a cambiare vestiti e a pensare che forse è il momento di  guardare nell'armadio per il prossimo  cambio. Da giorni  nei  negozi di  abbigliamento  ci  sono i primi  arrivi  autunnali, ma io mi sto ancora godendo  gli acquisti degli ultimi  saldi estivi e non ho proprio  voglia di pensare ai  capi con le maniche lunghe. Mio marito invece è  stato previdente ed ha già acquistato una giacca per i primi  freddi; sicuramente tra qualche settimana la indosserà, ma io sono riluttante a mettere mano alle mie giacche e scoprire se sono ancora adeguate. Quest'anno ho  visto  tanto  rosso per l'arrivo  dell'autunno ed è un colore che non mi piace, a dirla tutta, è un colore che non mi è mai  piaciuto. In passato avevo  acquistato  capi  rossi, soprattutto invernali e adatti al  periodo  delle feste, ma il rosso proprio non è il mio  colore. Non capisco perché con l'arrivo  delle stagioni più fredde inevitabilmente i colori  debbano  essere tristi; ci  sono stati periodi in cui  il  grigio  e il nero erano imperanti e, anche se sono colori discreti ed eleganti, personalmente li trovo deprimenti. Mi sembra che nel  campo  della moda si  abbia una concezione del  colore legata essenzialmente alla stagione, ma non capisco  se questo sia legato più ad un fatto culturale che ad una percezione naturale delle stagioni. Sta di  fatto  che la moda, che dovrebbe essere espressione non solo  di  tendenza ma di  creatività, ogni  anno propone le stesse gamme di palettes, alternandole nel tempo, tanto che dopo alcuni anni, se si conservano i vestiti, i medesimi  colori  sono ancora à la page. Personalmente sono nel periodo "colori pastello" preferibilmente bianco, che con l'arrivo  dell'autunno non c'entra per niente. Di una cosa sono però  sicura: detesto il nero, tanto che ho  eliminato dall'armadio la maggior parte dei  capi  di  questo  colore, specie quelli  estivi. So perfettamente che il  nero  nell'armadio è un facile abbinamento, ma adesso preferisco  un'alternativa che sia diversa e forse più  personale.


martedì 28 agosto 2018

L'estate è agli sgoccioli

Sono bastati pochi  temporali per cambiare le temperature e l'estate si è  trasformata in un anticipo d'autunno. I cambiamenti  sono  così  rapidi che pare le stagioni mutino come lo sfogliare le pagine di un  libro; fino  a ieri ci  si  squagliava come gelati al  sole e adesso bisogna già indossare la giacchetta. Questo cambiamento così  veloce mi  sorprende tutti  gli  anni e come sempre mi coglie impreparata. E'  vero che l'arrivo  dell'autunno  mi fa sentire meglio e mi  rende più  attiva, ma io sono  sempre restia a coprirmi; in estate si  fa così in fretta a vestirsi, bastata un vestito leggero ed è fatta, mentre adesso sono  così pigra ad infilarmi  calze e  vestiti. Da qualche giorno i  miei  ventilatori  e il condizionatore tacciono e quasi mi  manca il loro  ronzio quotidiano: adesso è sufficiente tenere la finestra aperta per sentire un po'  di  fresco. La sera e la mattina sono diventate pungenti, per cui i vetri devono  essere addirittura accostati per impedire al fresco  di entrare; eppure solo fino  a pochi  giorni  si  faceva di  tutto pur di  ottenerlo. Non si è  mai  contenti e io in prima fila :D Tutti i giorni  c'è il sole, ma è ingannevole pensare che la stagione non sia cambiata; tra pochi  giorni inizierà il mese di  settembre e ben presto arriverà l'autunno, anche se sarà  accompagnato da giornate in cui  si  arriverà ancora a 30°C. Il vero autunno inizierà  alla fine di  novembre e nel  frattempo sarà possible godere di una stagione più  mite e gradevole. Ho in progetto di  fare un bel po'  di passeggiate, per rifarmi  dell'estate che con il caldo  mi  ha fatta spesso restare a casa, anche se so  che la nuova stagione arriveranno impegni  a valanga e non ci  sarà molto  tempo per queste frivolezze. Al momento mi  godo l'agenda vuota, anche perché non c'è  stato ancora il rientro  totale e alcuni attualmente sono in ferie e rientreranno  nelle prossime settimane. Il bello  del mese di  agosto è la tranquillità  che si  gode per le ferie degli altri. Le città diventano meno  affollate, è più  facile trovare parcheggio e passeggiare è più semplice e tranquillo; è vero che tutti i negozi  sono praticamente chiusi  e bisogna fare la spesa solo  nei  supermercati, ma anche lì c'è meno  ressa tra gli scaffali e alle casse. Insomma, qualcosa di positivo in questo fine estate c'è.

Sembrava che l'acquisto  di una scopa elettrica, data la presenza di un aspirapolvere in casa, fosse solo un semplice sfizio e invece si è  rivelato molto più utile del previsto. Da un po' di  tempo  avevo  fatto presente a mio  marito che mi faceva piacere avere quel  tipo di  elettrodomestico, specie dopo averlo  visto a casa di mia figlia, per sveltire la pulizia di stanze come il bagno  e cucina, che si  sporcano più facilmente delle altre. Data l'agevolezza della scopa elettrica, ritenevo più  facile utilizzarla in quei posti dove ci  vuole una pulizia immediata, senza dover montare un elettrodomestico più ingombrante e complesso, che comunque resta complementare nella pulizia generale della casa. Dopo mesi, in cui avevo  visionato svariati modelli in più supermercati, finalmente la decisione finale e la scelta è  caduta su una Colombina De Longhi cordless. Ho sempre avuto una gran fiducia in questa marca italiana, in quanto in passato avevo  avuto degli elettrodomestici  che mi  avevano  dato grande soddisfazione e così è  stato anche questa volta. La nuova scopa elettrica è  leggera e maneggevole, si  svuota facilmente e si  carica come se fosse un cellulare: più facile di  così :)  La vera novità, però, non è stata la scopa elettrica in sé, né il suo acquisto, ma la reazione di mio marito. All'inizio era scettico sulla spesa, ritenuta inutile per la presenza dell'aspirapolvere, ma, pur di  facilitarmi  la vita a causa della mia salute, la mia dolce metà era disposta ad accontentarmi in quello  che poteva sembrare apparentemente un capriccio. Quando finalmente l'elettrodomestico è  arrivato a casa ed è  stato  rapidamente montato, mio marito l'ha anche provato e si è  convinto della sua praticità e facilità di utilizzo, tanto che ha deciso  che poteva utilizzarlo anche lui. Infatti mi è capitato  di sorprenderlo mentre usava la nuova scopa elettrica invece di  quella tradizionale, il tutto di  sua iniziativa .Non immaginavo  che una scopa elettrica potesse cambiarci  così la vita: io adesso non posso  farne a meno. L'aspirapolvere, comunque, continua ad essere il sistema migliore per la pulizia di  fino e lo  ritengo indispensabile per pulire punti inaccessibili, ma la mia scopa elettrica è di un più rapido utilizzo, specie perché  compatta e senza filo Adesso e così  facile togliere le briciole in cucina dopo aver mangiato o  i capelli in bagno dopo la doccia;  però sapere che anche mio marito può fare queste cose di  sua iniziativa è il più  bell'aiuto che si  possa avere :) :) :)


martedì 21 agosto 2018

Anche quest'anno ferragosto è passato

Ferragosto non è una festività  come Natale o  Pasqua ma è comunque sentita come tale, anche se non ha una specifica valenza come le citate feste; è comunque il momento che celebra le vacanze e di  solito la settimana che include tale data è  vissuta come un periodo di  ferie o perlomeno  di  riposo, tanto che tutte le attività cessano e i  servizi  sono  ridotti al minimo. Tutti  gli  anni mio  figlio arriva giusto in questo periodo  per trascorrere le vacanze con noi e in casa nostra tutto  era già pronto per la sua venuta. Io e mio  marito avevamo  fatto la spesa acquistando l'occorrente per preparare  i  suoi piatti preferiti ed erano in programma delle uscite per trascorrere al meglio il soggiorno e ... tutto è andato in  fumo  dopo il suo primo  giorno  d'arrivo. Un improvviso  temporale ha di  colpo cambiato le temperature, che da alte sono precipitate, portando un'inaspettata e forse non troppo  gradevole frescura tanto che mio figlio si è  raffreddato. Dopo quattro  giorni  di  febbre alta, non  appena si è  sentito  meglio, è  subito  rientrato lasciandoci di nuovo  da soli e con il  frigo pieno  di  roba non consumata. Sinceramente in questi ultimi anni non era mai  capitato un evento  simile proprio  a ferragosto, anche se in passato abbiamo subito anche di peggio, evidentemente questo non è l'anno  giusto perché in quegli  stessi  giorni io ho iniziato una nuova terapia che mi avevano prescritto in ospedale e sono  stata malissimo, tanto da doverla interrompere subito. Contemporaneamente mia mamma è caduta facendosi male alla testa e dopo  pochi giorni mio papà è  stato  ricoverato in pronto  soccorso per problemi  cardiaci. Beh .... se questo  doveva essere il periodo  delle ferie non so  che altro pensare. Mi auguro che la settimana incandescente sia terminata, anche perché non saprei più  come gestirla. Proprio in quei  giorni pure internet si è messo  a fare i capricci e così non ho potuto occuparmi  dei miei  forum e dei miei  giochi e passare il tempo davanti alla tv è, come dico sempre, un'impresa per la scarsità  di programmi  decenti. Insomma, per farla breve, mi auguro che le sventure siano finite e che in tv inizino i nuovi programmi annunciati, che se succede qualcos'altro almeno ho un diversivo. Dopo questo concentrato di  sfiga alla massima potenza non può che andare meglio, o no? E poi parlano  di  stress da vacanze, io sono perfettamente d'accordo  :D :D :D


lunedì 13 agosto 2018

In vacanza



Restare senza internet è un bella scocciatura, però è un disagio che si è risolto in breve tempo; il gestore a cui sono abbonata è stato tempestivo perciò il collegamento si è rapidamente ripristinato. E’ susseguita, solo per qualche giorno  successivo la riparazione, una serie di messaggi  e telefonate di  controllo da parte della compagnia telefonica, ma finalmente sono  riuscita a partire per una vacanza senza il problema del  computer e del  telefono fisso  che non funzionavano. La mia meta è  sempre la stessa: la mia casa di  campagna, piccola, senza pretese ed immersa nel  verde. Sono arrivata dopo un tranquillo viaggio in auto, con aria condizionata, ma appena scesa  ad attendermi c’era un caldo  esasperante. Non piovendo  da giorni e senza innaffiature il giardino di  casa era  un disastro. Tutte piante avevano le foglie flosce e c'erano  già i primi  segni  di ingiallimento e secchezza; solo le mie rose, potate l’ultima volta che c’ero  stata, avevano fatto  sbocciare nuovi  fiori e finalmente le ho potute ammirare in tutta la loro  bellezza e profumo. Quanto lavoro per rimettere tutto a posto! Il prato davanti a casa era di nuovo  da tagliare, i cespugli  erano diventati giganteschi e con rami pendenti che  ostruivano il passaggio e poi era necessario controllare la frutta per valutare l’eventuale raccolta. I pomeriggi assolati e caldi hanno impedito di lavorare con costanza e quotidianamente, obbligando  a svolgere le più banali attività o  di  mattina o  di  tardo pomeriggio, e passare il tempo quando non si lavora qui è  sempre un’impresa. Tra campi e boschi in questo posto non c’è tv né internet, ma io non  mi preoccupo: questo è uno  dei  vantaggi della vacanza, che offre un totale riposo dalla tecnologia intensiva; pertanto faccio le parole crociate o grafico sul mio portatile, nell'attesa che le temperature si mitighino e mi permettano anche sane passeggiate. Con questo clima torrido non sento nemmeno il frinire delle cicale o cantare gli  uccelli, l’afa sembra aver zittito  tutti, solo le vespe e le mosche continuano a ronzare imperterrite. Il caldo pomeridiano purtroppo mi ha creato un grande disagio ed ammetto di  essere stata anche male; mi sembrava che il respiro mancasse e il cuore pulsava all'impazzata, dandomi un senso  di  ansia incontrollabile. Non ero preparata a soffrire così tanto, il mese di  giugno in cui ero  stata qui era stato  clemente e tranquillo, ma quello  di agosto si mostrato all'altezza delle mie peggiori prospettive e, anche se temevo che sarebbe finita così, non ero comunque pronta a stare così male. Questo tormento del caldo è diventato un appuntamento annuale inarrestabile e irrimediabile, tanto che a malincuore non vedo l’ora che l’estate termini.
Durante questa vacanza i miei genitori  sono  venuti a farmi  visita e come sempre è stato  un momento di  festa per tutti, anche se è durato il lasso di una giornata. Il giardino e la sua cura sono l’argomento principale di  discussione e accudirlo insieme diventa l'intrattenimento della giornata; si  lavora fianco  a fianco parlando  e progettando, mentre si  suda e si aspetta il momento  del pranzo. Una volta a tavola si parla ancora di piante e di  fiori, delle coltivazioni future e del mantenimento di  questo fazzoletto  verde e, mentre si chiacchiera, il tempo passa velocemente finché arriva al  momento  del  commiato con la promessa di  rivederci  ancora lì. 
Ammetto di  essere una persona semplice riguardo le vacanze; infatti, mentre ero immersa nel mio  contesto agreste, uno degli argomenti  di  discussione con mio marito è stata proprio la meta delle vacanze, che per noi tutti  gli anni è  sempre la medesima. Mi piacerebbe rivedere il mare, ma la prospettiva del  viaggio, del caldo, delle spiagge affollate è per me un deterrente che non riesco più  a superare fisicamente e mentalmente. Nel tempo sono diventata troppo…. casalinga. Non amo i disagi e preferisco uscire da una casa per entrare in un’altra, che in definitiva è poi  sempre la mia. Anche se la casa di  campagna non offre i confort della casa di  città è comunque la mia casa e non devo  renderne conto  a nessuno. E’ vero che non c’è il mare, ma mi basta andare in internet e vederlo  gratis. Cielo, come sono diventata pigra!!!

L'arrivo  di un temporale con tanto di  grandine ha creato  scompiglio  nella mia tranquilla vacanza. Il vento  era veramente forte, non solo da piegare le piante ma tanto da far penetrare l'acqua in casa. Improvvisamente è  mancata la luce e neanche dopo un'ora il collegamento  era stato  ripristinato; intanto la furia del temporale iniziava a placarsi e la speranza che la situazione migliorasse era tanta. Dopo un'altro po'  di  attesa, la luce non c'era ancora e la serata iniziava a prendere piede quindi la decisione di partire. Così ho  anticipato la mia partenza e me ne sono  tornata a casa, alle mie attività e al mio solito quotidiano. Mi è  dispiaciuto molto andarmene a causa di un imprevisto che mi avrebbe creato disagi insostenibili. Come ho  già  detto la casa non è  dotata di  confort e non supporta tali imprevisti; infatti mi  sarebbe stato impossibile cucinare e mantenere al fresco i cibi nel  frigo, la luce delle candele sarebbe stata insufficiente per trascorrere la serata e la pioggia da quelle parti rende impraticabili le strade di  comunicazione. Insomma, basta un temporale per trovarsi  nei  guai e andarsene era la soluzione migliore, anche perché  sarei partita in ogni  caso il giorno  dopo. Tornata in città e alle comodità mi sono  ritrovata a riprogettare un'altra vacanza in campagna, ma è solo una fantasia purtroppo.



sabato 4 agosto 2018

Cambiamento

Da quando  ho aperto questo  blog gli ho già  cambiato la grafica ma mai il logo; questa torrida estate mi ha portata a fare delle considerazioni  riguardo i miei  siti, che sono  sempre in evoluzione e non hanno ancora smaltito del  tutto il passaggio ad https, e mi sono accorta che questo  blog non rispecchiava più la mia personalità, specie nel logo. E' da un po' di  tempo  che sto  cercando immagini  adatte a sostituire quelle del logo passato, ma non ero  ancora riuscita a trovare quelle giuste, poi ... l'ispirazione. Il materiale ce l'avevo  già, dovevo  solo  assemblarlo nel modo  giusto e così è  nato il nuovo logo, che dovrebbe avere un aspetto più sognante e romantico  e meno austero del precedente. Adesso  sono  riuscita a fare il cambiamento e credo  che ci  saranno loghi  successivi. Mi mancava piuttosto lo stimolo  a cambiare, adesso, però, ci  sono  riuscita. Tutti i miei siti, nel  tempo, hanno cambiato logo; il motivo  determinante era legato agli aggiornamenti del tema che comportavano nuovi capitoli, nuovi personaggi da presentare o nuove sezioni; insomma le novità del  sito erano  visibili anche nel logo. Questa cosa, però, si è riflessa anche nei  miei  blog, in cui il  cambiamento  di logo  era più di  tipo umorale che legato alle necessità di veri e propri aggiornamenti di  tema. L'unico  sito a restare immutato  nel tempo è questo in cui  sto  scrivendo  adesso. Non ho mai  capito perché questo  sito non abbia subito i cambiamenti degli altri; forse perché lo  ritenevo  stabile, eppure questo è un sito attivo, che viene aggiornato periodicamente, ma che comunque porta avanti il suo percorso e come tale deve rispecchiarlo anche nel logo. Soprattutto nel logo.



venerdì 3 agosto 2018

Non mi piace quando fa troppo caldo


Anche se questo è il momento di un’ondata di calore ho deciso ugualmente di ritagliarmi una passeggiata, scegliendo la mattina come momento migliore per farla. Mi sono alzata alle 7,00 e verso le 8,00 ho provato ad uscire, non prima di aver guardato dalla finestra il tempo e scoperto che nella notte era piovuto. Tutta contenta e speranzosa ho aperto la porta di casa e sono uscita. Già dopo pochi passi mi sono resa conto che faceva caldo e dopo altri pochi passi che la temperatura sarebbe salita, ma imperterrita ho proseguito ponendomi una metà vicina e facilmente raggiungibile: un giardinetto non lontano da dove abito. Per farla breve: non ce l’ho  fatta ad arrivarci. Man mano che procedevo sotto il sole mi  sembrava che il respiro  mancasse e le gambe diventavano sempre più pesanti, e dire che cammino  col girello, finché ho  desistito e sono  tornata indietro, ma tornare a casa è  stato  faticosissimo. Per il resto della mattinata non sono più riuscita ad alzare un dito, ero così stremata e con la testa che mi  girava che mi  sembrava di  aver fatto una delle fatiche di  Ercole. Spero che questo momento di  caldo  eccessivo duri poco o veramente non so  come fare sopportare ancora queste temperature. La cosa peggiore è che bevo troppo poco, non ho sete e anche se mi sforzo l’acqua non scende in gola e lo  stomaco la rifiuta. La televisione continua a sfornare consigli per affrontare questo periodo afoso, ma contro il caldo non c’è  rimedio che valga se non trovare u  posto  fresco. Tutto il giorno il condizionatore e i ventilatori  sono accesi e non basta, la casa è più fresca ma ci sono momenti in cui alcune stanze sembrano forni appena spenti perché il sole sta battendo  da quella parte; a peggiorare la situazione ci  sarà  tra un po’ l’arrivo  della bolletta della luce con una cifra stratosferica. C’è poco  da fare: le estati stanno  diventando  sempre più calde e anche in altri paesi  del mondo  si  registrano  temperature bollenti, con conseguenze catastrofiche. Io, tutti gli anni in estate, mi lamento ripetendo sempre la solita frase “ogni anno che passa non sopporto più il caldo”, lo so, sono noiosa, ma mi sembra che questa sia una percezione comune e non solo una lamentela personale. E dire che fino adesso ero così  contenta dell’estate, che mi  aveva regalato belle giornate di  sole e una stupenda vacanza nella mia casa di  campagna, ora mi  sto ricredendo ma sono fiduciosa nell'arrivo  di qualche temporale che cambi la situazione.



E doveva anche sparire internet. Non so se è per il caldo, la maggiore richiesta di  energia elettrica o quale altra causa, ma io mi  sono ritrovata senza internet e senza telefono fisso. Il collegamento  web è alternato, un po’ c’è un po’ no, e così non posso andare nei miei forum e blog, col  rischio di non poter inviare messaggi  e discussioni, e la linea è disturbata quindi non posso né telefonare né ricevere chiamate. Non capisco, tutti gli anni ho  sempre il medesimo problema e ci  vogliono  giorni prima che tutto  venga ripristinato. Vuol dire che guarderò più tv e mi disturberanno di  meno :D :D :D



mercoledì 1 agosto 2018

Un'ondata di calore

La temuta ondata di  calore è  arrivata e neanche tanto improvvisa; si è preannunciata già dal mattino di  qualche giorno  fa, con i termometri che rischiavano di  spaccarsi. Ieri, mentre viaggiavo in macchina, non appena incontravo un termometro appeso su  qualche muro, tipo quelli dei supermercati che ti  dicono  anche giorno e ora, cercavo  di leggere la temperatura per vedere fino  a che punto era salita. Dai confortanti, si  fa per dire, 36°C si arrivava fino  ai  41°C e io, chiusa nell'abitacolo, con l'aria condizionata accesa, speravo  che la strada diventasse il più  lunga possibile per ritardare il momento della discesa. Sono  giornate terribili e la televisione ha comunicato che il caldo  durerà per un'intera settimana, raggiungendo picchi  critici. Per me significa dover rinunciare alle mie passeggiate e limitare le uscite solo per impegni  e necessità impreviste. Io non riesco  a tollerare il caldo, mi  sembra di  soffocare e sudo in maniera assurda, con i  rivoli che mi  scendono  sulla faccia. E' il periodo in cui, anche se ti lavi, ti sembra di  non esserti lavato da giorni perché  appena uscito dalla doccia dovresti  già  rientrarci. Il mio dramma sono i  capelli: li lavo e non  li asciugo perché non resisto  a stare sotto il phon, cioè  lo accendo solo per togliere quell'eccesso  di umidità e poi li  lascio asciugare all'aria. La cosa peggiore, però è  che non riesco  a farli  stare in piega; è inutile passare mezz'ora a stirarli  con la piastra, tanta fatica e tempo poi il sudore rovina qualsiasi piega, così di  solito in estate io ho sempre il "look Maga Magò". A  fine primavera avevo  realizzato un taglio corto sfumato, con la speranza di  acconciarlo  facilmente all'arrivo  dell'estate, e invece adesso sembro solo più personaggio  manga. Se la pettinatura è una "mission impossible" il trucco non è  da meno. D'estate proprio non riesco  a truccarmi. Quest'anno ho cambiato cosmetici  ed ho acquistato un fondotinta con una texture molto  leggera, che copre le imperfezioni senza appesantire la pelle, ed una cipria simile che completa il maquillage, ma adesso è impossibile usarli. Se metto il fondotinta mi  sembra che la pelle non respiri  e il sudore lo  lava via, se uso la cipria, pur essendo più leggera, sparisce ugualmente: insomma, c'è il rischio  effetto "maschera di  carnevale". Il trucco  degli occhi è un altro problema; nessun ombretto regge a lungo, meglio una linea sottile con la matita sulla rima superiore della palpebra e un po' di mascara, poco  anche quello se no impasta le ciglia. E il rossetto? Non sopporto nemmeno  quello, ma lo  metto ugualmente, appena un velo, altrimenti le labbra si inaridiscono con il sole. Preferibilmente uso i gloss, il loro lucido  si  abbina al  sudore della faccia,  o i rossetti chiari che, anche se sbavano o spariscono, non fanno sembrare il viso  come se il trucco  fosse lasciato a metà. Ormai  ho preso l'abitudine a non truccarmi, ma mi secca tanto, specie se devo uscire per impegni importanti; non sopporto avere un aspetto scialbo. Purtroppo il sudore rovina qualsiasi trucco e non c'è  prodotto che tenga ai  rivoli gocciolanti  sulla fronte e sulle tempie: tutto di  scioglie come neve al sole. Paragone inadatto, visto che siamo  d'estate.

Sono  riuscita nuovamente a trascorre due giorni  nella mia casa di  campagna e, anche se le temperature erano torride, ho goduto  di un po'  di pace e tranquillità. Finalmente ho potuto  occuparmi ancora una volta del mio  roseto che, dopo la potatura della mia precedente visita, mi ha regalato un'esplosione di  fiori ... secchi. Eh sì, quando  sono arrivata nel mio giardino  le rose erano già  tutte seccate e così ho  dovuto  di  nuovo  rimuovere i fiori  secchi e bagnarle abbondantemente. So già che appena andata via tutti i  boccioli chiusi  si  apriranno e ne verranno  fuori  di nuovi, ma io purtroppo non sarò lì  a vederli. Sono riuscita fotografare ben poco  delle mie rose e avrei  voluto tanto fotografare quelle bianche, ma al momento non c'era nemmeno un bocciolo  aperto. Spero nella prossima volta.



L'estate non è certo il momento dei  fiori ma i vasi  sono rigogliosi e mi  auguro  sopravvivano  all'ondata di  caldo  di  questi  giorni. Li ho  fotografati sulla scala che porta al  fondo  del giardino e quando  dico  fondo intendo  proprio  quello, perché oltre non si  va: il giardino è piccolo. E' un posto abbastanza riparato e fortunatamente si  sono adattati bene, anche se la scala di  cemento con il sole diventa caldissima e irradia calore. Generalmente ho paura a scenderla, in quanto l'anno scorso avevo  visto una biscia che ci  strisciava vicino  e mi  sono  spaventata a morte, da allora sto  solo  sulla cima e guardo  dall'alto, tanto i vasi li  bagno  con la pompa.


E' il primo  anno che riesco a fotografare i  frutti  del mio  acero. Non saprei  dire se la loro  presenza è legata al periodo  giusto di maturazione o se invece precedentemente non erano presenti in quanto la pianta era troppo  giovane, ma loro  gradevole vista meritava di  essere immortalata. Ho sempre apprezzato questa pianta e spero  che diventi  alta ed ombrosa, ha una foglia di  aspetto  piacevole ed è l'unica pianta da ombra che ho in tutto il giardino.


 I miei alberi  da frutta in questo periodo sono carichi di  frutti acerbi e mi auguro tra un po' di  riuscire a raccogliere qualcosa. Purtroppo i  frutti come ho  detto debbono ancora maturare, questione di  qualche settimana, ma il caldo eccessivo  potrebbe rovinarli, cosicché, al momento opportuno,  potrebbero  essere marci o toccati  dagli insetti. E' un'eventualità  che è  già  successa negli anni passati; la siccità fa sì  che insetti ed uccelli cerchino sollievo nei  frutti in quanto non c'è  acqua in giro; in questo modo, però, il raccolto resta compromesso, tanto che mi è capitato di non poter raccogliere niente e di  ritrovarmi  con le piante pulite. In questo momento la cosa si  sta verificando soprattutto con le piante da fico: i fichi  neri  sono praticamente spariti, mangiati da uccelli, vespe e calabroni; ho ancora qualche speranza con i fichi  bianchi, ma il ronzio che ho riscontrato sulla pianta non preannuncia niente di  buono.
Quest'anno il mio papà ha provato  di nuovo  a fare un po'  di orto e sono  riuscita a fotografare una bella pianta di  zucchini, che spero sia producente. Tutti gli  anni  ci prova, ma la siccità rovina ogni  tentativo e la fatica fatta diventa deludente; questo clima così arido sta cambiando  completamente la campagna, impedendo  alle coltivazioni di prosperare. Persino  negli orti in cui  si  bagna regolarmente il caldo  brucia gli ortaggi. Anche l'arrivo  di  specie non autoctone, in particolar modo insetti, unito al clima sfavorevole è stato devastante. Intorno  a me era pieno  di  vigneti, che nel  tempo sono stati interamente distrutti  da parassiti provenienti  dall'estero, ora c'è solo un terribile incolto che ha fatto sparire anche le nostre piante.




L'ultimo sguardo  al mio giardino va all'angolo  di  sottobosco, che si è  sviluppato naturalmente ed è costituito da fragole selvatiche ed alchechengi. Non ho mai voluto alterare questo minuscolo microcosmo, che ricorda i boschi  che circondano il mio  appezzamento; in questa stagione produce frutti belli  e buoni ed è l'angolo più selvatico che ci sia tra tante coltivazioni. Si è formato sotto l'albero di  fico e il nocciolo e ogni  anno prospera incontaminato, senza mai  estendersi oltre e rinnovandosi  semplicemente nel  suo piccolo. E' un posto  fresco e sarebbe anche gradevole starci  vicino, se non ci  fossero  gli insetti ronzanti  che si posano sui  fichi e ti svolazzano intorno appena ti  chini  a fotografarlo. Un rapido  scatto e via, prima che la vespa di turno  si  sia accorta della mia presenza.



L'ultima foto che chiude questa esposizione è  dedicata al mio nuovo melo che, per la prima volta, sta dando  frutti. Nel mio piccolo  giardino  c'era già una pianta di mele, ma adesso è  troppo  vecchia ed quasi  tutta secca, probabilmente quest'autunno  verrà  tagliata perché è diventata un ricettacolo  di  calabroni. Mi dispiace tantissimo tagliarla, quel melo era una qualità  antica che adesso non esiste più; produceva mele per l'inverno, piccolissime, dure, ma saporitissime. Per anni ha prodotto ceste di  mele e adesso sta terminando la sua fase vegetativa. Nel mio  giardino  c'erano molte piante vecchie e adesso  sono  morte e sono state abbattute; ho  ancora fatto in tempo a vederle: raccontavano la storia di  quel piccolo  fazzoletto di  terra. Il mio papà le ha rimpiazzate poco  alla volta, ma non è la stessa cosa: è una altra fase della storia. Il cambiamento del  clima è stato decisivo  sui vecchi  alberi e ne ha determinato la scomparsa, ma io non sono sicura che i nuovi  rimpiazzi siano altrettanto  resistenti. Le giovani piante spesso muoiono prima ancora di aver superato qualche anno  di  vita e si  dimostrano più resistenti le piante che non hanno specifica utilità; di  questo passo sarà  difficile trovare piante alimentari: o ci  adattiamo a mangiare piante tossiche o non viviamo.