Restare senza internet è un bella scocciatura, però è un
disagio che si è risolto in breve tempo; il gestore a cui sono abbonata è stato
tempestivo perciò il collegamento si è rapidamente ripristinato. E’ susseguita,
solo per qualche giorno successivo la
riparazione, una serie di messaggi e
telefonate di controllo da parte della
compagnia telefonica, ma finalmente sono
riuscita a partire per una vacanza senza il problema del computer e del telefono fisso che non funzionavano. La mia meta è sempre la stessa: la mia casa di campagna, piccola, senza pretese ed immersa
nel verde. Sono arrivata dopo un
tranquillo viaggio in auto, con aria condizionata, ma appena scesa ad attendermi c’era un caldo esasperante. Non piovendo da giorni e senza innaffiature il giardino di casa era
un disastro. Tutte piante avevano le foglie flosce e c'erano già i primi
segni di ingiallimento e
secchezza; solo le mie rose, potate l’ultima volta che c’ero stata, avevano fatto sbocciare nuovi fiori e finalmente le ho potute ammirare in
tutta la loro bellezza e profumo. Quanto
lavoro per rimettere tutto a posto! Il prato davanti a casa era di nuovo da tagliare, i cespugli erano diventati giganteschi e con rami pendenti
che ostruivano il passaggio e poi era
necessario controllare la frutta per valutare l’eventuale raccolta. I pomeriggi
assolati e caldi hanno impedito di lavorare con costanza e quotidianamente,
obbligando a svolgere le più banali
attività o di mattina o
di tardo pomeriggio, e passare il
tempo quando non si lavora qui è sempre
un’impresa. Tra campi e boschi in questo posto non c’è tv né internet, ma io
non mi preoccupo: questo è uno dei
vantaggi della vacanza, che offre un totale riposo dalla tecnologia intensiva; pertanto faccio le parole crociate o grafico sul mio portatile, nell'attesa che
le temperature si mitighino e mi permettano anche sane passeggiate. Con questo
clima torrido non sento nemmeno il frinire delle cicale o cantare gli uccelli, l’afa sembra aver zittito tutti, solo le vespe e le mosche continuano a
ronzare imperterrite. Il caldo pomeridiano purtroppo mi ha creato un grande
disagio ed ammetto di essere stata anche
male; mi sembrava che il respiro mancasse e il cuore pulsava all'impazzata,
dandomi un senso di ansia incontrollabile. Non ero preparata a
soffrire così tanto, il mese di giugno in
cui ero stata qui era stato clemente e tranquillo, ma quello di agosto si mostrato all'altezza delle mie peggiori
prospettive e, anche se temevo che sarebbe finita così, non ero comunque pronta
a stare così male. Questo tormento del caldo è diventato un appuntamento
annuale inarrestabile e irrimediabile, tanto che a malincuore non vedo l’ora che l’estate
termini.
Durante questa vacanza i miei genitori sono venuti
a farmi visita e come sempre è
stato un momento di festa per tutti, anche se è durato il lasso di
una giornata. Il giardino e la sua cura sono l’argomento principale di discussione e accudirlo insieme diventa l'intrattenimento della giornata; si lavora fianco
a fianco parlando e progettando,
mentre si suda e si aspetta il
momento del pranzo. Una volta a tavola
si parla ancora di piante e di fiori, delle
coltivazioni future e del mantenimento di
questo fazzoletto verde e, mentre
si chiacchiera, il tempo passa velocemente finché arriva al momento del
commiato con la promessa di rivederci ancora lì.
L'arrivo di un temporale con tanto di grandine ha creato scompiglio nella mia tranquilla vacanza. Il vento era veramente forte, non solo da piegare le piante ma tanto da far penetrare l'acqua in casa. Improvvisamente è mancata la luce e neanche dopo un'ora il collegamento era stato ripristinato; intanto la furia del temporale iniziava a placarsi e la speranza che la situazione migliorasse era tanta. Dopo un'altro po' di attesa, la luce non c'era ancora e la serata iniziava a prendere piede quindi la decisione di partire. Così ho anticipato la mia partenza e me ne sono tornata a casa, alle mie attività e al mio solito quotidiano. Mi è dispiaciuto molto andarmene a causa di un imprevisto che mi avrebbe creato disagi insostenibili. Come ho già detto la casa non è dotata di confort e non supporta tali imprevisti; infatti mi sarebbe stato impossibile cucinare e mantenere al fresco i cibi nel frigo, la luce delle candele sarebbe stata insufficiente per trascorrere la serata e la pioggia da quelle parti rende impraticabili le strade di comunicazione. Insomma, basta un temporale per trovarsi nei guai e andarsene era la soluzione migliore, anche perché sarei partita in ogni caso il giorno dopo. Tornata in città e alle comodità mi sono ritrovata a riprogettare un'altra vacanza in campagna, ma è solo una fantasia purtroppo.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.