Dopo tanti disagi mi sono presa una piccola vacanza nella
speranza di rilassarmi e lasciare da parte i grigi pensieri quotidiani; ed
eccomi, dopo tanto tempo, di nuovo nella mia casa di campagna. All'arrivo il
prato era ricoperto di erba alta, tanto che la macchina ha faticato a passare,
la casa era piena di polvere, ma a quella ormai non faccio più caso, e tutto il
resto era così come l’avevo lasciato l’ultima volta che c’ero stata. Solo il
sentore di umidità ha reso sgradito l’arrivo. Settimane fa era piovuto e la
casa, non essendo stata arieggiata, era pregna di fastidiosa aria umida, ma era
tanto che non ci venivo e questa ne era la conseguenza. Il primo giorno è stato
di ambientamento, poi ho iniziato a sentirmi di nuovo a casa, anche se la
mancanza di comodità ha reso il soggiorno piuttosto selvaggio, ma il bello di
questa vacanza è proprio questo. Nei pomeriggi ho finalmente potuto sdraiarmi sulla
mia poltroncina preferita e guardare il cielo di un azzurro intenso, vedere le
nuvole muoversi lentamente e cambiare forma al mutare del vento. Il rumore
delle foglie, il canto degli uccelli e il ronzio degli insetti sono diventati
la colonna sonora delle mie giornate, molto più apprezzabili dei rumori della
civiltà. Essendo in vacanza purtroppo la pigrizia è diventata l’attività
all'ordine del giorno e abbandonarmi al mero ozio si è trasformata in una
piacevole abitudine. Ogni volta che
vengo qui mi perdo nell'osservazione del paesaggio, eppure lo conosco bene da
anni; ogni volta guardo gli alberi e ne osservo l’ondeggiare al vento, ascolto
i rumori della campagna e tutto sembra nuovo e conosciuto al tempo stesso. Mio
marito è sempre contento di ritornare in questa piccola casa, si sente
tranquillo e dimentica gli affanni della vita cittadina e del lavoro. Almeno,
questa è l’illusione, perché in realtà i problemi ci sono e non se ne vanno
certo cambiando casa per qualche giorno.
Intanto siamo in estate e ci sono le prime partenze per le
mete marine e montane, ma personalmente non mi sento portata per posti simili.
Forse per la montagna, per via del clima fresco, ma del mare no. Detesto la
folla e il carnaio delle spiagge. Con gli anni sono diventata sempre meno ben
disposta alla confusione e la vacanza per me deve significare riposo assoluto,
sia fisico che mentale. E’ già abbastanza congestionata la vita di tutti i
giorni, figuriamoci se in vacanza desidero il caos. Forse apprezzerei le
spiagge semi deserte, come quelle delle pubblicità, in cui la gente si sdraia
sotto l’ombrellone e intorno non c’è nessuno, allora, forse, in quel caso anche
il mare mi piacerebbe. Non disprezzo la sabbia, le onde, il rumore del mare e
il paesaggio marino, anzi, mi piacciono tantissimo; è solo che un posto al mare
significa una moltitudine di turisti
chiassosi, ombrelloni a distesa e rumori non certo marini. Meglio la mia
piccola casa in campagna, con un piccolo prato e la mia unica sdraio.
Quanto lavoro c’è da fare in un piccolo fazzoletto di terra! Pur non avendo una grande estensione, tagliare l’erba è davvero faticoso; sembra che il prato non finisca mai eppure è solo davanti la casa e largo qualche metro. Sarà perché essendo trascurato l’erba è diventata troppo alta e il tosaerba fatica a passare, ma sembra un prato chilometrico, come il campo da calcio di Holly e Benji. Alla fine, quando è ben rasato, allora sembra grandissimo e si può persino passeggiare, beh … solo avanti e indietro :D
In questi giorni di ferie ne ho approfittato per visitare
alcuni brico, quei pochi sopravvissuti all'immane chiusura, e fare acquisti di materiale
necessario per la manutenzione del giardino. Sono stata una brava acquirente e
non mi sono lasciata tentare dall'acquisto di nuove piante, che nel tempo
finirebbero inevitabilmente secche perché qui ci vengo solo quando posso, e mi
sono limitata solo alle spese necessarie. Ogni volta che vado in questi posti
la mia attenzione cade sempre sui dondoli: ne vorrei tanto uno … Mio marito,
invece, è contrario e, purtroppo per me, ha ragione. Un arredo simile è
specifico per gli esterni e passata la stagione buona va ritirato dalle
intemperie e noi non sapremmo dove metterlo perché non abbiamo un posto in cui
ritirarlo, neanche smontato. Eppure, io continuo a sognare queste comode seggiole
e ad immaginarmi dondolante tra morbidi cuscini: un sogno irrealizzabile.
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