Se volevo la pioggia, ecco che è arrivata. A secchiate, però. Sta piovendo da quasi una settimana e io ho avuto ovviamente i miei impegni da sbrigare giusto nei giorni in cui pioveva di più. Non fa molto freddo ma è tanto umido, così ho dovuto uscire con ombrello e scarpe antipioggia. La cosa più seccante è stata evitare le macchine che passano nelle pozzanghere e ti lavano da capo a piedi. La gente in auto ha fretta e se ne frega di chi cammina o attraversa la strada, passano, ti bagnano e neanche si accorgono che ci sono passanti; è già tanto che non ti investano. Non mi piace muovermi in città quando piove, tutto sembra sempre in ritardo anche se non è vero; dai mezzi pubblici agli uffici, sembra che tutto si muova a rallentatore, eppure, se si guarda l'orologio il tempo è quello di sempre. Sono giornate in cui è meglio starsene a casa, a guardare la pioggia che cade dai vetri della finestra, ma non è possibile se si hanno cose da fare. Perché le scadenze e gli appuntamenti cadono anche nei giorni di pioggia?
Tutta questa pioggia mi sta lavando il balcone e tenendo alla larga i piccioni, mi spiace solo per i miei vasi che sono rimasti abbandonati sotto le intemperie. Eppure, stanno bene; forse perché non c'è ghiaccio né al mattino né alla sera . Adesso c'è il vero autunno, quello che quando ti alzi ti saluta con il cielo grigio, gli alberi ingialliti e quasi spogli e la nebbia o, come adesso, con la pioggia.
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