La settimana piovosa si è bruscamente interrotta ed è comparso un clima quasi primaverile. Sole, cieli sereni di giorno e stellati di notte sembrano aver fatto dimenticare tutta l'acqua dei giorni scorsi che in alcuni punti del paese ha anche creato disastri. Dalle mie parti si è solo verificata un po' di allerta, ma niente di significativo. Circa vent'anni fa o poco più c'erano state esondazioni e vasti allagamenti, ma i lavori di rinforzo degli argini, fatti dopo l'incidente, hanno retto e da allora i danni sono sempre stati contenuti. Io, ovviamente, proprio nella settimana di pioggia, avevo i miei impegni da sbrigare e così ho dovuto muovermi in macchina. In una di queste occasioni è stato necessario passare in una delle zone allertate a rischio esondazione ed ho visto un fiume che, per il suo carattere subdolo, viene chiamato "Orco". D'estate questo fiume è praticamente in secca e sugli argini e parte del letto la gente va prendere il sole e fare il bagno nell'acqua bassa. Intere famiglie, con ombrelloni e teli da mare, soggiornano su questa spiaggia improvvisata che, anche se è sassosa, è molto frequentata. Anche io, quando i miei figli erano molto piccoli, ero andata una volta in gita sulle sponde di questo fiume, tanto per provare, ma a cui ho presto rinunciato per il tipo di frequentazione umana. Nel periodo autunnale, però, il fiume aumenta la portata in base alle precipitazioni e il letto si riempie nuovamente di acqua. Quest'anno le piogge sono state abbondanti e l'Orco ha dimostrato di essere all'altezza del suo nome, ancora una volta, incutendo paura con la sua piena. Il livello dell'acqua è salito fino all'altezza massima delle sponde e il fiume si è riempito di fango, aumentando la velocità della corrente che è diventata subito turbolenta. Da una parte, vedere questo fiume in piena è uno spettacolo della natura: le acque turbinose viaggiano ad una velocità impressionante, mosse da una corrente vorticosa; dall'altra, l'impeto della piena è un pericolo costante che può avere imprevedibilmente effetti disastrosi. Per raggiungere la destinazione a cui dovevo andare, ho attraversato il fiume Orco e vedere il suo livello poco sotto il ponte su cui passavo mi ha un po' spaventata, tanto che speravo che la traversata fosse il più rapida possibile. Nei tempi di secca c'è da chiedersi come mai ci sia un ponte così alto per un fiume così basso, ma basta passare in un' occasione come questa per ricredersi.
Sto continuando la corsa ai regali e, proprio come avevo fatto l'anno scorso, per alcune persone sono andata un po' di più sul personale. Adesso ho tanti pacchetti da fare e non ho ancora iniziato, ma mi manca ancora qualche regalo. Non vedo il momento di terminare questa ricerca, anche perché i negozi e i centri commerciali cominciano ad essere più frequentati ed è difficile trovare un orario tranquillo in cui poter osservare la merce, pensare, decidere ed acquistare. Optando per il regalo personale sto impiegando più tempo del previsto, in quanto sono obbligata a visitare più negozi e più centri commerciali. Come avevo presunto, il traffico è aumentato e rientrare a casa dopo lo shopping è stato più difficile, con conseguente dilatazione degli orari di arrivo. Sono stanca , ma sto cercando di tenere duro; pochi regali ed è finita, poi inizieranno le visite con distribuzione. Le feste natalizie ormai sono così e la consuetudine strutturata in questo modo non cambia più. Tutti gli anni, arrivati a novembre, ci si comincia a muovere per gli acquisti di Natale, arrivando fino alla vigilia, e solo a gennaio, dopo l'Epifania, si tira un sospiro di sollievo. Mentre ero intenta alla ricerca del dono giusto per le persone dell'immancabile lista, un regalo me lo sono fatta a me :D Ho ceduto alla tentazione dei bijoux e mi sono regalata una parure di collana ed orecchini rosa e di una seconda collana lunga con perline colorate: una piccola coccola, per consolarmi dalla fatica degli acquisti me la merito anche io :)
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