Ormai il paesaggio campestre è quasi completamente spoglio, anche se alcuni alberi e cespugli resistono con le foglie ormai scurite dalla stagione; banchi di nebbia si levano dal fondovalle e opacizzano le piante. L'umidità ti entra persino nelle ossa e bisogna cominciare a coprirsi. Queste sono le osservazioni del momento.
La sorpresa è stata il sabato. Il mattino si è presentato con il sole splendente e, man mano che progrediva la giornata, le temperature variavano raggiungendo apici primaverili. La pioggia e l'umidità del giorno prima svanivano magicamente e la campagna si mostrava in tutti i suoi colori. Così, ho potuto scoprire che le mie viole erano fiorite, che il rosmarino aveva ancora qualche fiorellino e che, stranamente, la forsizia aveva i rami ingemmati. Povera me! E' il momento di potarla e quella ha messo le gemme: scherzi della mutazione climatica globale.
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