Dopo giorni e giorni di attesa e preparativi, il momento del trasloco è arrivato e adesso sono nella nuova casa. E' un momento difficilissimo, fatto di trambusto e disordine, in cui si cerca disperatamente di trovare un ordine e una collocazione a tutte le cose. Se prima non mi immaginavo nella nuova casa, adesso ci sono e la casa vecchia sta diventando sempre più un ricordo sbiadito. Non è che non ricordo come era, ci ho vissuto per 36 anni e ne ho conservato le foto, è che cerco di dimenticarla e di adattarmi alla nuova sistemazione. Mentalmente sto pensando ai momenti dei preparativi e a come li ho vissuti e posso dire che, in fondo, non sono stati poi così traumatici come pensavo. Le cose peggiori di tutto questo sono state la fatica fisica necessaria per preparare gli imballaggi che, nel mio caso poi, non è stata nemmeno eccessiva in quanto per la maggior parte se ne è occupato mio marito, e il vaglio delle cose inutili o superflue. In definitiva direi che i preparativi al trasloco sono stati solo fisicamente faticosi ma tollerabili, il peggio è stato il trasloco in sé. Il giorno del trasloco per me è stato devastante; sveglia presto ed un'intera giornata trascorsa a seguire gli spostamenti da una casa all'altra. Nel mio caso specifico si è trattato di spostamenti da una palazzina a quella di fronte, cioè senza uso di camion, ma solo di un elevatore e di braccia e quindi un trasloco facile. Nella vecchia casa ci andrà ad abitare mia figlia, che è stata presente insieme al suo compagno, per tutto il tempo del trasporto, e quindi facendo tutto in famiglia le cose sono state parzialmente agevolate. Il problema vero è proprio è il dopo trasloco. C'è una montagna di scatole e sacchetti da sistemare nei nuovi spazi, che sono diversi dagli originali anche perché ci sono meno mobili. Pur avendone alcuni di quelli vecchi, le cose devono in ogni caso trovare una nuova collocazione anche se c'è meno spazio. La casa è più piccola come dimensioni e di conseguenza anche le stanze. Questo direi che il momento più difficile da affrontare. A complicare questa situazione, la scoperta delle magagne della casa: buchi, la tinteggiatura della camera da letto e dell'ingresso da rifare, chiodi alle pareti, prese elettriche montate male e via discorrendo; il tutto da sistemare mentre noi siamo già dentro. Un'altra brutta scoperta è stato il montaggio errato dell'armadio a 8 ante della camera da letto. E' vero che è monumentale, ma non avendo più un ripostiglio da qualche parte le cose le devo mettere così me lo sono portata dietro. Adesso abbiamo ricontattato i traslocatori e stiamo aspettando che ce lo riparino, quando non so. A nostro vantaggio ha giocato il tempo. E' stata una settimana mite e senza precipitazioni e il passaggio da una casa all'altra è andato bene. Finalmente posso godermi la veranda con le tende in plastica spessa e a rullo, si possono alzare e si può vedere la strada con i passanti e le auto che passano. Ho cominciato a fare l'anziana che si siede sulla sedia e guarda la strada 😆 Vorrei che tutto fosse già a posto, ma è impossibile. Mio marito continua ad andare a prendere scatole e roba che non era trasportabile durante il trasloco, tipo sacchetti aperti e la casa continua a riempirsi di roba sparsa. Purtroppo non posso mettere niente nella camera da letto che deve essere tinteggiata e nemmeno nell'ingresso: non so come farò a resistere ai decoratori 😕 Una settimana prima della trasloco abbiamo dovuto sopportare gli elettricisti che facevano l'impianto di nuove prese per internet nella vecchia casa ed è stato terribile. Mia figlia ci aveva chiesto il permesso di anticipare questo lavoro, necessario per la sua attività, ed avevamo acconsentito, ma è stato estenuante. La polvere da cantiere che finiva sui mobili e sulle scatole da portare via e il rumore dei trapani che foravano i muri mi ha stancata. Ancora adesso mi chiedo come ho fatto a resistere e ad affrontare poi il trasloco 😖 Al momento mi sto godendo soltanto la mia nuova area office, in cui posso usare agevolmente il computer e gestire i miei siti; mi sento quasi una manager, tanto è imponente 😜 Ho chiesto se posso avere davanti alla scrivania anche la sedia ospite, ma mio marito ha seccamente negato 😆 Un'altra cosa: devo abituarmi all'open space. Nell'altra casa c'erano gli spazi divisi mentre qui è tutto aperto; al momento sembra che funzioni, anche perché mio marito ha il suo studio e io sono libera nella mia area office 😊 E' ancora troppo presto per sentirla ... casa.
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