In questi giorni in cui si è obbligati a stare a casa vengono in mente le cose più strane per passare il tempo e a me è venuto in mente di guardare alcuni video su YouTube riguardanti la riorganizzazione di armadi e cassetti. Forse tutto questo non è poi così strano come potrebbe sembrare, siamo quasi in primavera e la voglia di pulizia e ordine nelle case è abbastanza comune, pertanto il fatto che io abbia cominciato a pensarci è decisamente normale. Così come è normale il fatto che, dopo aver visto i video, io abbia deciso di cambiare radicalmente disposizione alle cose dei miei armadi e cassetti. Molto tempo fa avevo fatto un cambio simile per unico cassetto e questo dopo aver letto il fantastico libro "Il magico potere del riordino" di Marie Kondo, libro che mi aveva spalancato le porte inaspettate di una nuova concezione di ordine. Da quella volta, però, il riordino si era arenato a quell'unico cassetto e tutto era rimasto stoccato con le normali abitudini. Non so cosa mi sia preso adesso, forse complice la mancanza di adeguati programmi televisivi che compensavano le pause pomeridiane, ma sta di fatto che mi era venuta voglia di sistemare il sottolavello della cucina, che da anni mi tormenta per la sua organizzazione caotica, ed allora mi sono decisa a cercare una soluzione proprio guardando dei video su YouTube. Diciamo che la soluzione che cercavo non sono riuscita ad applicarla subito, in quanto mi occorrevano dei contenitori speciali, di quelli impilabili per la precisione, che potevo acquistare o online o in negozio e, poiché ero intenzionata a riorganizzare tutto il giorno in cui avevo deciso di farlo, mi sono arrangiata con quello che avevo in casa. Nel contempo, da quei video ho scoperto altre soluzioni applicabili al resto della casa! Sono quasi due settimane che ne guardo altri e che cerco di applicare nuove forme di organizzazione a cassetti ed armadi 😄 Ammetto che alcune soluzioni si sono rivelate vincenti ed ho scoperto di avere spazio là dove credevo di non averne, senza contare che tutto questo fermento ha persino coinvolto mio marito nell'impresa del riordino. Un simile cambiamento è certamente di lunga portata, però richiede assimilazione della tecnica ed abitudine nella pratica e c'è il vantaggio che, superati questi scogli, la vita si semplifica, e di parecchio. Purtroppo il mio progetto non è ancora terminato e ci sono ancora altri spazi da visionare e sistemare, ma sono sulla buona strada. Da questo lavoro ho imparato che cos'è il decluttering, quello vero non quello che faccio io, e sinceramente non sono ancora del tutto pronta per applicarlo integralmente alla mia casa. Infatti non sono riuscita ad eliminare delle cose perché ci sono tuttora affezionata o perché penso che mi possano servire in futuro, insomma, le solite scuse. Comunque sono riuscita gettare via una parte di inutile e questo è importante di suo, ma quello che ha fatto la differenza è stata la disposizione dell'oggettistica, quella è stata determinante per l'ordine e lo spazio. Ho imparato a piegare l'abbigliamento e la biancheria di casa in modo differente da quello che uso io, così come ho imparato a stipare alimenti e attrezzi da cucina, persino nel bagno c'è stata una radicale modifica sul piano del lavandino e negli armadietti. Come ho detto prima, mio marito è rimasto favorevolmente colpito dalla mia iniziativa, un po' perché mi ha vista più attiva del solito e un po' perché da tempo insisteva sulla necessità di riorganizzare ed eliminare alcune cose di casa. Dal momento che sono sempre stata restia a farlo, vedermi all'opera non ha fatto altro che incentivarlo a cavalcare l'onda, tanto che mi ha proposto di fare pulizia nella mansarda, cioè nel ripostiglio di casa. Quello però è un'impresa epica, un vero lavoro da decluttering e confermo che la cosa mi preoccupa 😕 Lì c'è davvero una marea di cose da prendere in visione e da eliminare, dai vecchi soprammobili, alcuni addirittura rotti ma conservati per affezione, ai vecchi vestiti fuori moda, e nei quali non ci entro più ma tenuti per lo stesso motivo. Insomma, lì c'è davvero il grande magazzino delle cose inutili, spesso conservate per ricordo o con l'idea che un giorno potrebbero tornare utili, giorno che ancor oggi non è venuto, e il piccolissimo magazzino delle cose utili, tipo i ventilatori che ivi trovano posto durante la pausa invernale. Non so come affronterò il momento della mansarda, ma dopo queste settimane di rodaggio credo di essere pronta .... o quasi :)
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