Stamattina ho inviato gli auguri a tutti i parenti e amici e tutti mi hanno risposto con grande affetto, questa è una cosa che scalda il cuore e fa sentire meno il freddo della giornata. Negli anni passati il giorno di Capodanno andavo dai miei genitori per stare con la famiglia ed iniziare insieme il nuovo anno, questa volta gli auguri sono stati solo telefonici. E' strano, da un lato mi dispiace che non ci si possa incontrare e festeggiare insieme, questa è sempre un'occasione conviviale e piacevole; dall'altro la mia pigrizia mi dice "meglio così", fa troppo freddo per imbacuccarsi e mettersi in macchina. A cosa ci si riduce a pensare .... Non riesco a trovare una giustificazione a come mi sento.
Ma quando finirà questa storia del covid? A forza di restarcene chiusi, non abbiamo più voglia di fare niente. Gli irriducibili sfidano anche le regole più rigide pur di fare quello che vogliono, i virtuosi attendono pazientemente che passi la buriana. Io sono tra questi ultimi, però mi chiedo, quando sarà finito davvero tutto, avrò ancora voglia di fare quello che facevo prima? C'è da dire che, oltre al passare del tempo inteso come durata temporale, passa anche il tempo biologico. Non è che col passare dei mesi io divento più giovane, per cui, quando sarà possibile tornare alla vecchia vita di sempre, io avrò la medesima vitalità? Al momento è l'immaginazione e il ricordo che mi fanno pensare ad una vita più dinamica, poi mi rendo conto che mettere in pratica un desiderio è più complicato del previsto. Sarà che la giornata grigia di oggi spegne ogni voglia di mettere il naso fuori dalla porta, ma appena spunterà il sole sarà diverso. Se non altro, finite le festività si riprenderà con qualche piccolo diversivo, sia anche solo andare a fare la spesa, e questo non sarà che l'inizio di attività fuori casa.
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