Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

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mercoledì 23 dicembre 2020

Che noia!

 

Il cielo è grigio e nuvoloso, ma non piove né nevica, resta coperto quasi  tutto il giorno e fino a quando  diventa buio;  so che resta come tale anche di notte perché non si  vedono le stelle brillare. Le temperature, pur essendo  basse, sono sopportabili e ci  sono mattine in cui mi alzo e non vedo il ghiaccio sui tetti delle case e sulle automobili parcheggiate; è il solito inverno degli ultimi tempi, mite e senza precipitazioni. Anche se è iniziata la stagione fredda e ci  si avvicina al Natale, è  tutto così  strano e diverso dagli altri anni; la pandemia ha cambiato le abitudini e le regole e sono giornate noiose, non solo per il tempo piatto ma perché stare a casa e fare poco o niente è seccante. Da domani l'Italia diventa interamente zona rossa e non si potrà più circolare, se non per vere necessità come il lavoro, la spesa o la salute, perciò bisognerà starsene tutti  a casa. Il mio problema è che non sto molto bene e sono costretta a casa per motivi  di  salute, vorrei uscire e andare a vedere i negozi con le vetrine natalizie, ma non me la sento e anche se me la sentissi adesso non si può. Riuscissi almeno a fare le faccende domestiche ... passerei il tempo, invece sono stanca anche per quelle. Sto cercando  di portare pazienza e aspetto di stare meglio per recuperare il tempo perso e, appena avrò un po' più di  forza, sto pensando di  fare qualche passeggiata intorno a casa: almeno quella è un'attività esterna concessa. Nelle vie non si  vedono quasi le decorazioni natalizie che ornano i balconi e i negozi, è un Natale decisamente sobrio da questo punto di  vista. Forse negli anni passati è  stato vissuto in maniera troppo vistosa, ma adesso è tutto così "minimal". Non potendo  raggiungere i grandi  centri  commerciali posti fuori  città non so come se la siano cavata con gli addobbi, ma credo che la sobrietà di  questi tempi sia la cosa giusta da rispettare. In fondo questo Natale così fuori  dalla tradizione non ha bisogno dello  sfarzo delle luci e forse il covid ha persino ridimensionato quell'abitudine appariscente che imperversava da troppo tempo. Il Natale è una festa intima, famigliare, fatta degli affetti più cari, di  bontà, di  generosità e non ha bisogno di  troppi  fronzoli, anche se qualche scintillio in più, in definitiva, non fa poi così  tanto male, solo non bisogna esagerare. Non ho  fatto progetti per queste feste, improvviserò. L'unica cosa che mi importa davvero è  stare bene e superare l'empasse del momento, per il resto si vedrà.



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