Le temperature si stanno abbassando ogni giorno che passa e di notte si arriva ormai allo 0° C. Fa freddo ed è arrivato il momento di coprirsi di più, anche se si sta semplicemente in casa. Il termostato della caldaia non è stato alzato per compensare lo sbalzo termico, ma ogni giorno mi sveglio con il panorama ghiacciato che vedo dalla finestra. Si sta andando verso l'inverno e mi domando se quest'anno nevicherà o se sarà sempre asciutto come gli anni passati; non che sia molto importante dal momento che si è costretti a stare tra le mura domestiche, ma è un'abitudine che viene spontanea in questo periodo.
Intanto ieri è arrivata la notizia che la mia regione è diventata zona arancione e che c'è un piccolo allentamento delle misure restrittive, ma sicuramente non significativo nei dettagli. Infatti è possibile circolare liberamente nel proprio comune senza autocertificazione e si può passeggiare oltre il limite della propria abitazione, senza contare che tutti i negozi sono aperti indipendentemente dalla categoria merceologica e tutto questo è conseguente la diminuzione dei contagi. Diciamo che è già una bella cosa, ma il fatto che non si possa oltrepassare il confine del proprio comune è ancora una grossa limitazione. Con questo vincolo non posso andare a trovare i miei genitori, né i miei figli e non posso andare nei centri commerciali che, per le loro dimensioni, sono siti in spazi extraurbani e sul limitare del mio comune. Uffa! :/ Questa faccenda del covid sta diventando seccante :| Si sta facendo di tutto per migliorare le condizioni economiche e sociali in previsione del Natale, eppure queste limitazioni sono fastidiose da sopportare in un periodo come questo. Negli anni passati avevo già acquistato i regali per la famiglia, adesso non ne ho preso neanche uno. Sono ancora perplessa e non so cosa fare in merito. Probabilmente il giorno di Natale sarà possibile il ricongiungimento famigliare, o almeno questa è la speranza, per il resto sarà la vita di sempre dentro casa. Per i miei genitori sapere che c'è questo spiraglio è uno stimolo a vivere la noia e le costrizioni di queste giornate, in previsione di un incontro che porterà loro un po' di gioia e serenità. Mia mamma sta già pensando al menù natalizio e, indipendentemente dall'essere un'ultraottantenne, si sta preparando alla maratona culinaria. Ho cercato di farle capire che, data l'età, forse è arrivato il momento di calmarsi e di smetterla di stare ai fornelli, ma di fronte alla sua testardaggine comprendo che per lei questo è solo un obiettivo che la rende viva ed attiva e a questo punto io smetto di insistere: per gli anziani restare a casa deve essere di una noia più mortale del covid.
Quando al mattino mi alzo e guardo fuori dalla finestra per vedere che tempo fa il grigiore della stagione mi rende più confortevole stare a casa, mentre i miei maglioni invernali stanno ad invecchiare nell'armadio. Alle volte penso che ci vorranno degli anni prima che si possa tornare a quella che era la vecchia normalità; non riesco a rassegnarmi a questa situazione e ad un mondo che è cambiato per colpa di una malattia. Ancora una volta è l'opera umana ad aver danneggiato l'equilibrio terrestre; prima con l'inquinamento, poi col cambiamento climatico, adesso con un epidemia; mi viene da pensare che l'homo sapiens sia una specie infestante del pianeta.😟
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