Dopo le giornate nebbiose c'è stato un po' di sole che ha compensato il grigiore del clima, ma è stato di breve durata e subito sono arrivate le nuvole. L'autunno sta facendo la sua parte ed è ovvio che ci sia tanta umidità, non per questo è una brutta stagione; gli alberi hanno cambiato colore e si vedono in giro tanti colori, o forse è meglio dire: si immaginano. Da oggi la mia regione è stata dichiarata zona rossa e sono vietati gli spostamenti, si può solo uscire per comprovate necessità, tanto i negozi sono praticamente chiusi tranne quelli per i generi essenziali e quindi non c'è niente da vedere. La notizia la si conosceva in anticipo perciò la gente si è affrettata a fare acquisti o a visitare parenti e amici prima della chiusura. Anche io non sono stata da meno. Due giorni prima del blocco sono andata in un centro commerciale per l'ultimo shopping prima del divieto e mi sono comprata un nuovo piumino, caldo e leggero. Da una parte mi chiedo se ho fatto bene, dal momento che non posso più uscire, dall'altra mi serviva un capo del genere per sostituirne uno che ho già in uso e che adesso non mi piace più. Fortunatamente ho già potuto indossarlo in un'occasione e mi sono trovata benissimo; la sua caratteristica è il peso che, essendo minimo, non affatica il mio fisico e mi dà libertà di movimento. Il freddo e l'umidità obbligano a coprirsi, di conseguenza i vestiti addosso pesano e rendono impacciati, se sono leggeri e caldi sono più confortevoli e si affrontano meglio le brutte stagioni. Mentre ero nel negozio e provavo il piumino, mio marito mi ha mostrato una maglia in tinta con quel capo e così ho acquistato pure quella. Anche riguardo la maglia mi chiedo se riuscirò ad usarla, visto che sono vietati gli spostamenti e conseguentemente non posso più andare a trovare parenti e amici; il fatto è che dovrei comprare abbigliamento per quando sono casa piuttosto che quello per uscire. E' l'abitudine che fa fare queste scelte. Io penso sempre a quando vado fuori e mai a quando sto a casa, ma anche la roba di casa si consuma, specie adesso che faccio più lavatrici di cose di casa che da uscire. Non so, sarà che che non riesco a capacitarmi di questa situazione, per cui continuo a pensare alle mie abitudini di prima senza rendermi conto che invece è tutto cambiato. Questa chiusura durerà fino al 3 di dicembre ed è appena iniziata, che mi piaccia o no dovrò organizzarmi per fare qualche passeggiata senza meta e nei pressi della mia abitazione, se non voglio rischiare un'atrofia muscolare, e accontentarmi di quella. Per entrare in questa dimensione di secondo lockdown ho cominciato togliendo la polvere dalla mia cyclette, ma non basta: bisogna pedalare per mantenere il tono muscolare, solo che non ne ho voglia, meglio una bella camminata.
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