Anche se il calendario dice che l'autunno non è ancora iniziato, la stagione è ormai cambiata e sono iniziate le prime piogge e, quando fuori piove, è il momento di fare i lavori in casa. Non so perché riesco sempre ad accumulare così tante faccende :o intanto l'agenda comincia a riempirsi d'impegni e l'idea di uscire con questa umidità non mi attira di certo; insomma, tra dentro e fuori ho un sacco di roba da fare. E dire che a me l'estate non piace, eppure sono ancora con la testa nelle vacanze e non sono ancora tornata mentalmente... al lavoro. La pioggia mi dice che devo iniziare ad occuparmi dell'armadio e a smetterla di arrampicarmi nelle parti più alte per prendere giacche o maglie quando devo uscire. Uffa! I miei acquisti dei saldi estivi me li sono goduti poco e già devo pensare all'abbigliamento autunnale. Nei giorni scorsi, mentre ero fuori per impegni, sono andata in un grande magazzino ed ho fatto il primo acquisto, se così lo si vuole chiamare, autunnale. E' stato più per sfizio che per necessità: mi sono comprata una felpa da mettere con i jeans. Di colore rosa cipria. Ovviamente. Non credo che sia più il colore di moda di questa stagione ventura e sinceramente non me ne importa niente, mi piace e basta. Quando ho riposto la felpa nell'armadio, mi sono resa conto che c'erano altri capi del medesimo colore ed ho subito pensato a quando ho avuto il mio momento viola, che è durato anni. Adesso le mie preferenze sono virate dal viola al rosa cipria e anche all'azzurro, colori più adatti alla primavera che al resto delle stagioni, però attualmente mi fanno sentire bene e mi vesto così. Tuttora permangono nell'armadio i colori neutri, come i grigi e i beige, sempre nelle tonalità chiare, mentre è quasi totalmente sparito il nero, colore che adesso trovo assolutamente deprimente. Mi rendo conto che al momento mi piacciono i colori tranquilli, quelli che mi danno l'aspetto di donna calma e serena, anche se nella realtà non lo sono affatto, insomma, mi piacciono le tinte pastello. E' forse indossare questi colori pacifici che mi fa sentire bene e a mio agio, per cui non vedo il motivo a preferire colori di tendenza, che neanche mi piacciono. Negli anni passati sentivo l'autunno come una stagione che preludeva all'inverno e al freddo intenso, una stagione necessariamente di passaggio e di cui non apprezzavo la vera essenza, di conseguenza le mie preferenze cromatiche dovevano necessariamente essere molto calde ed accese, quasi sempre dominate dal marrone in tutte le sue declinazioni, dal fucsia e dalle tinte ocra, insomma le tipiche tinte che la moda riserva all'autunno. E' solo in questi ultimi anni, in cui l'autunno è diventato la mia stagione preferita, che ho iniziato ad andare in controtendenza e a preferire colori più chiari e luminosi.
La borsa per me è sempre stato l'accessorio che determina la stagione e con l'autunno, tutti gli anni, saltavano fuori dall'armadio le borsette nere e marrone scuro; solo di recente non è più così e, complice anche la moda, ho iniziato a preferire borse dai toni più chiari e apprezzabili tutto l'anno. In fondo, la moda attuale non è più moda, è più una sorta di suggerimenti che la persona adotta secondo il proprio gusto e stile. L'unica cosa che permane in questi ultimi tempi è l'orientamento minimal dei vestiti. Infatti i tagli sono sempre rigorosi, piuttosto lineari e tendono a seguire la figura della persona; non ci sono più fronzoli e accessori marcati e se c'è qualche volant è solo per sottolineare una linea del vestito e niente di più. Anche le lunghezze si sono assestate e le gonne troppo corte o troppo lunghe sembrano avere sempre le stesse misure standard. Un po' mi sono abituata a questi modelli di abiti stringati; sarà perché tutta questa linearità è più semplice da abbinare o solo perché sono capi pratici da indossare. Non sono vestiti che mi fanno impazzire, ma li porto. L'ultima volta che sono andata in un outlet ho visto una carrellata di abbigliamento con queste linee e con queste tinte unite che mi ha lasciata basita. Saranno anche capi eleganti, alcuni, ma questo genere di tagli e questa scelta di tinte unite o di fantasie minimaliste porta ad una massificazione tale che è quasi impossibile distinguere uno stile sartoriale da un altro. E' un po' come per le automobili: si distinguono le monovolume, i suv, le famigliari, ma per capire a quale casa automobilistica appartengano l'unica differenza importante è la fanaleria posteriore. Un po' poco, no?
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