Il tempo di queste giornate è alterno; piove, c'è il sole, di nuovo piove e le temperature sono ballerine, tra alti e bassi, tra freddo e tepore: sono gli anticipi di primavera. Non so se iniziare a fare i cambi nell'armadio oppure no. I giorni scorsi è piovuto e faceva pure freddo, tanto che per uscire ho dovuto mettere il mio solito piumino e la cuffietta di lana, due giorni dopo mi sono ritrovata con la giacca e senza cappello e sudavo pure, ma non mi stupisco più di tanto perché so che questa è la stagione. Però, ho sempre paura di prendere un colpo d'aria e di raffreddarmi; tutto l'inverno l'ho scampata e non vorrei stare male proprio adesso. Con le prime giornate di quasi primavera ho cominciato a dare un'occhiata al mio balcone che, oltre ad essere sporco e segnato dai colombi, mi ha comunque riservato una piacevole sorpresa: l'erba cipollina che credevo spenta con l'arrivo dell'autunno è tornata rigogliosa con le piogge. Adesso ha un colore brillante e le sue foglie sembrano consistenti, prima o poi dovrò sistemare il vaso e rimuovere le parti secche della pianta per permetterle di crescere e germogliare di più. Questo fatto mi ha fatto pensare a come sistemare il balcone per la bella stagione, ma sono indecisa se acquistare nuove piante o tenermi solo le sopravvissute e non è una cosa semplice. Il periodo per mettere vasi sul balcone è ormai prossimo e una decisione va presa in tempo giusto; purtroppo, la mia scarsa volontà di occuparmi dei vasi e la mia salute mi stanno complicando la vita e sono ancora tentennante. Il tempo, prima o poi, io spero poi, si sistemerà e forse allora mi deciderò.
L'anno è iniziato da due mesi e mezzo e da subito si è mostrato antipatico, tanto che vorrei fosse già finito. Eventi spiacevoli hanno caratterizzato queste giornate di fine inverno, rendendomi malinconica per non dire triste. La rabbia per essere sempre sfortunata sta caratterizzando queste ultime giornate, ma ciò che mi perseguita è l'impossibilità di ribellarsi al destino e di piegarlo in una direzione migliore. Di solito affronto gli eventi negativi a modo mio, ma quando ti accorgi che piove sempre sul bagnato cominci a macinare delusione, rabbia e rancore, insomma, si diventa negativi all'ennesima potenza. Non mi serve la sfera di cristallo per prevedere l'arrivo della buona stagione all'insegna della negatività, mi basta fare due più due e , soprattutto detesto le persone che mi dicono di essere ottimista, che le cose potranno andare meglio e di non essere sempre così negativa. L'esperienza mi ha insegnato che se qualcosa deve andare male, va male , o così accade a me che sono sempre scalognata, e, in particolar modo, quando le condizioni di base sono negative o sbagliate, non è possibile che ne vengano fuori cose buone e io ai miracoli non ci credo. Non sono nello spirito giusto per affrontare i prossimi mesi e non c'è niente in previsione che mi dimostri che mi sto sbagliando. Se non fossi malata, forse potrei avere qualche possibilità in più nel gestire meglio situazioni complicate e invece mi ritrovo ad essere bloccata da un'infermità che mi permette azioni limitate. Il fatto di non guidare più, di muovermi con un deambulatore, di affaticarmi in poco tempo mi fanno sentire in trappola e la situazione di mio figlio mi fa sentire senza speranza. Ci sono dei momenti in cui mi chiedo come sia possibile vivere senza speranza, vivere sapendo che non esistono soluzioni reali ai tuoi problemi e che devi soffrire fino alla fine dei tuoi giorni; avrai anche delle giornate un po' più leggere, ma che comunque non ti compenseranno mai dell'immensa sofferenza a cui sei condannato. E sì, queste sono le vere domande della vita, che al confronto "chi siamo? Donde veniamo? Donde andiamo?" sono solo bazzecole :D
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