Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

Benvenuti/Welcome in Sogni  senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

sabato 31 marzo 2018

Rilettura

Non ho mai  tenuto un diario in vita mia, nemmeno  da adolescente, quando  altre mie amiche lo  facevano io non ne sentivo il  bisogno. Annotare gli  eventi della giornata e o delle giornate, gli incontri  con persone o semplicemente i propri pensieri è sempre stata un'attività che non mi  ha interessato fino  a che non ho  aperto  questo  blog. Dalla sua apertura ho iniziato a parlare di un tema in particolare, il tempo, inteso  per lo più in senso  meteorologico, e di  alcuni  eventi personali, spesso  collegati al tempo medesimo e al suo trascorrere. Quello che maggiormente mi  colpisce , quando  apro  questo  blog, è la rilettura dei vecchi post. Solitamente il sito  lo  utilizzo per le immagini, che vengono  utilizzate anche in altre pagine dei miei  forum, più che per i testi e rileggere a distanza di  mesi ciò  che è  avvenuto in un passato  recente, mi  fa un certo  effetto. Nel web, in cui tutto dura il tempo di aprire e chiudere una pagina, questo sito è una goccia in un mare, ma è anche la mia esistenza, breve e invisibile come tante altre, e al contempo  reale ed effettiva. La banalità  delle cose che scrivo non può interessare a nessuno, ma il fatto di  raccontarle può invece far comprendere che la vita è  fatta di piccole cose, cioè  di momenti che sommati creano l'esistenza di un individuo. La mia narrazione, benché noiosa spero possa essere di conforto a chi , come me, deve affrontare i disagi  e le gioie della quotidianità, perché è sincera e reale.


venerdì 30 marzo 2018

Nella settimana di Pasqua

Ho la percezione che il  tempo sia trascorso senza che io me ne sia accorta, infatti è  già la settimana di  Pasqua. Sarà perché mi sono occupata dei  regali pasquali in tempo e non dovevo più  pensarci all'ultimo minuto oppure sarà perché ho  avuto molte cose da fare, ma, in conclusione, le settimane sono volate e mio figlio sta per arrivare per la consueta visita legata alla festività.  Mi sembra di essermi persa qualcosa per strada, eppure i  giorni  sono  sempre gli  stessi, tutti di  24 ore e non di più. Il cambiamento stagionale probabilmente, oltre a rendermi più  stanca, mi ha resa più distratta e adesso sono qui ad aspettare l'atteso  arrivo. Il tempo si è mostrato in linea con la stagione e questa settimana è iniziato  a piovere tra alti  e bassi. Io continuo  a pensare all'inverno  e la primavera mi  mette di  malumore. La paura dell'arrivo  del caldo mi infastidisce ogni  giorno  che passa e vedere oggi la pioggia cadere mi ha fatta sentire meglio. E con la pioggia sono arrivati anche degli impegni,  che mi  hanno obbligata ad affrontare l'umidità fuori casa. Ammetto di  essere come i gatti  e che non amo  bagnarmi le zampine, senza contare che detesto uscire quando piove, ma l'urgenza mi ha fatto affrontare di  buon grado la situazione e tutta impermeabilizzata me ne sono uscita. La pioggia mi piace vederla dalla finestra, mentre cade e anche quando  scroscia violenta; ogni  volta è una sorpresa vedere un fenomeno  che, in fondo, non ha niente di  particolare ma a me fa sempre l'effetto di un prodigio. Fortunatamente le temperature sono sopportabili e non ho  dovuto alzare il riscaldamento; la mia caldaia, tra un po', avrà bisogno  di  riposo e sarà il tempo a fare il suo compito.

Con l'umidità climatica ho  dovuto  subire l'assalto  degli scarafaggi. Anche il mio  vicino  di  casa è tormentato da questi insetti e stiamo aspettando la riunione di  condominio per prendere provvedimenti in merito. Quest'anno è peggio  dell'anno scorso. Non so  cosa stia succedendo , ma sembra che anche nelle case limitrofe ci  sia questa piaga, eppure non è  cambiato molto in questi ultimi  tempi e non capisco  che cosa ha determinato  questa proliferazione. Ho constatato che l'insetticida che usavo  di  solito è  diventato inefficace e tutte le bombolette che ho acquistato potrei  tranquillamente buttarle nella pattumiera, che tanto  non fermano  queste bestiacce e fanno stare male solo me. Non so più  come arrestare l'invasione. Tutti i  giorni  cerco  di  tenere il più possibile  pulita la cucina; la detergo  con i miei soliti  detersivi e dopo la pulizia spruzzo anche un po'  di  aceto, ma sembra  che l'odore faccia scappare solo me e non gli  scarafaggi. L'ultima novità  che voglio provare sono le trappole, se non funzionano  neanche quelle allora sono  senza speranze :(


lunedì 26 marzo 2018

Primi tormenti di primavera


E' appena iniziata la primavera e già mi  lamento :D I primi caldi  sono  sempre i più  difficili da sopportare,  in quanto  si  passa da temperature basse a temperature più elevate senza uno stadio intermedio e l'acclimatazione non è immediata. La caldaia, anche se è  ancora in funzione, non si  accende più durante la giornata e attraverso le finestre arrivano i primi  tepori di  stagione. Detesto la primavera: tutti i giorni sono pervasa da un senso  di  stanchezza legato al variare stagionale e ovviamente al  caldo e con il caldo  sono arrivati puntuali  gli  scarafaggi, che dall'anno  scorso  sono  diventati il tormento di  questa casa. Io proprio non riesco  a tollerarli, mi fanno davvero schifo. L'altro  giorno me ne sono trovata uno che mi  correva sul bancone della cucina mentre stavo preparando il pranzo; ho lanciato un urlo, che al confronto quello di  Tarzan è pari allo squillo del cellulare. A mio marito è preso  quasi un mezzo colpo per avermi sentita gridare e, dopo  essersi  accertato che non mi ero  fatta male, in stile Oggy  ha inseguito con la paletta il maledetto per ammazzarlo. Tutti i  giorni  abbiamo queste sgradite visite e l'insetticida che usavo  fino all'anno scorso sembra essere diventato inutile. Non so  più cosa fare :( Oggi ho provato ha pulire la cucina con un po' d'aceto, ma per l'odore, invece degli  scarafaggi, sono  scappata io. Non so come mai  siano comparsi improvvisamente  questi fastidiosi  insetti in condominio; io continuo a collegarli alla comparsa dei  colombi  sul tetto. Anche quelli stanno  cominciando a diventare fastidiosi, specie perché  stanno procurando  danni al tetto ed è  ormai  due anni che si  spendono  soldi per ripararlo. Quando penso  a queste cose non mi sento più tanto amante della natura :$


Dopo settimane sono  finalmente riuscita ad incontrare mia figlia; è  stata un'improvvisata, decisa sul momento, il tempo di  annunciare il mio  arrivo al cellulare  e le sono piombata in casa. Mi fa piacere vedere il suo mini  appartamento; ogni  volta guardo  le stanze e i mobili come se fosse la prima volta che li vedo, anche se in realtà li conosco  bene: è che cerco  di  scoprire se ci  sono stati cambiamenti. Mia figlia ride di  questo comportamento e mi fa sempre vedere se ha comprato cose nuove perché sa della mia curiosità. So che è un comportamento sciocco ed infantile da parte mia, ma è più forte di  me :D Da quando ha lasciato il nido l'ho trovata cambiata. E' diventata più adulta, più consapevole di  sé, quasi sembra un'altra persona, eppure è  sempre lei, con il suo sorriso  e le sue battute. Molto di  questo cambiamento è dovuto al lavoro, che le occupa gran parte della giornata e la obbliga a spostamenti continui. Infatti, l'ho  trovata anche stanca. Questa osservazione mi ha portata a pensare a me stessa, a quando  avevo la sua età e al lavoro e alle fatiche che facevo, che se dovessi  rifare adesso non sarei più in grado. Ad ognuno  tocca il suo  turno. Mentre il mio si  avvicina al termine, per mia figlia è invece l'inizio.


giovedì 22 marzo 2018

E' primavera!

La primavera è  arrivata. Fino a ieri il tempo era umido e c'era un po' di pioggia, ma il vento  notturno ha spazzato via le nuvole, così stamattina il sole splendeva e gli uccellini  cantavano. Residui nuvolosi si  vedono solo all'orizzonte e la foschia cela le montagne, probabilmente coperte di  neve; insomma, la giornata si  è presentata in linea con la stagione. Adesso, mi sa, che è il momento di  pensare a sistemare il balcone che fino  a ieri giaceva abbandonato alle intemperie. Premetto che non ho idee e soprattutto non ho  voglia di pensare alle pulizie, nei vasi  c'è ancora l'acqua residua della pioggia che fino  a ieri  cadeva e pertanto aspetterò che tutto sia asciutto. Non so  se confermare l'idea delle piante aromatiche, che aveva caratterizzato lo  scorso  anno, o  se cambiare totalmente, scegliendo piante da fiore per avere un balcone più  colorato. Al momento l'impulso  è quello  di  non fare rinnovi e di lasciare ciò che c'è. In questi giorni non ho  avuto  occasione di uscire, così non so  se le temperature sono le stesse degli  scorsi  giorni; il sole è ingannevole e il tempo instabile e io in casa sento ancora freddo.


La Pasqua è imminente e io ho dovuto pensare agli acquisti necessari per fare gli auguri e tra questi ci  sono state le classiche uova. Non nascondo  che acquistare due uova di  cioccolato mi ha messa davvero in crisi. L'anno scorso  era stata una cosa più  semplice: ero  andata in un paio  di  supermercati e avevo  fatto le giuste scelte perché sapevo  cosa dovevo  acquistare e tutto si  era risolto semplicemente. Quest'anno, invece, pur essendosi  ridotto l'acquisto a solo  due uova, la cosa è  stata più complicata. Sembra che le uova con sorpresa non esistano più; mi spiego meglio, le sorprese tradizionali come pupazzetti, gadget e cose simili sono state sostituite da buoni acquisto. E' stato uno shock scoprire che la sorpresa dell'uovo  era un buono acquisto da 10 € su Amazon, ma, superata la mia sorpresa, ho proceduto all'acquisto. Il mondo  sta cambiando  rapidamente e io non riesco  a stare al passo. Capisco  che i  bambini di  adesso non giocano più con i  giocattoli tradizionali, già a due anni manipolano lo smartphone o il tablet scegliendo da soli il  gioco  che preferiscono e poco più grandi  sono già attaccati alla Play Station e al  computer, ma le vecchie bambole e macchinine sono proprio  da buttar via? Le uova di  Pasqua si  sono adeguate a queste nuove esigenze e, dal momento che i  negozi  stanno  sparendo  e si compra solo più su internet, è ovvio che peluche, bambolotti e macchinine scelte dalle aziende non siano più sorprese gradite. Per carità, scegliere di persona la sorpresa che si  vuole è meglio che trovare nell'uovo  qualcosa che non piace, ma svanisce anche quel vago piacere di  rompere la cioccolata per trovare e scartare il magico involucro che nasconde un piccolo oggetto e scoprire quello che la sorte ci ha riservato. Fino a pochi anni fa c'erano le uova tematiche, che si ispiravano a cartoni  animati o  serie televisive , la cui sorpresa aveva un logo o un personaggio riferito a quell'argomento e la sorpresa consisteva nello  scoprire cosa ci  era capitato, anche se si  sapeva a priori cosa più o meno poteva capitare. Ora, sull'uovo è  riportato che contiene un buono acquisto per una sorpresa fai-da-te. Per me è la morte della fantasia e della sorpresa, è la morte di  quella metafora della vita che può riservati gioie o  delusioni, perché rompendo  quell'uovo  non sai  che cosa ti ha riservato la sorte. Ma, come ho detto prima, i tempi cambiano e sono io  che non so  stare al passo  con i tempi.

In questi giorni ho provato ad usare i detergenti  fatti in casa. Premetto che per le pulizie di  casa io acquisto detergenti già pronti e, siccome sono tanti, mi invadono vari spazi dei  mobili, spazi che talvolta vorrei utilizzare in maniera diversa. Non so perché abbia voluto fare questa prova, dopo anni  che pulisco in modo  tradizionale, forse perché  volevo  diminuire il numero  di  bottiglie e flaconi o forse per curiosità, ma sta di  fatto che ho cercato  su Youtube i video  mi  spiegavano  come prepararli e così  ho messo a punto il mio primo  detergente ed ho provato ad usarlo. I risultati sono stati abbastanza soddisfacenti, a parte l'odore pregnante d'aceto che ci mette un po' ad andare via e il fatto  che bisogna miscelare bene gli ingredienti. Mi è sembrato  di  avere ottenuto un buon successo, ma non sono  del  tutto convinta sull'abbandono  del metodo  tradizionale. I detergenti  che si  acquistano al supermercato sono già pronti, ben miscelati e hanno un buon profumo, alcuni si  sciacquano  rapidamente e per altri non è  necessario  sciacquare. I detergenti fai-da-te non sono inquinanti e puliscono anche bene, ma bisogna prepararli nelle giuste dosi e non sono profumati. Forse, la mia, è  solo questione di  abitudine e di pigrizia e su  questo devo lavorarci sopra. Se penso  che i miei mobili antichi  sono  stati  rinnovati con un detergente fatto in casa e sono splendenti ancora adesso, forse un pensierino  su  come cambiare le abitudini lo  dovrei  fare.


martedì 20 marzo 2018

Anticipi di primavera

Il tempo  di  queste giornate è alterno; piove, c'è il sole, di nuovo  piove e le temperature sono ballerine, tra alti  e bassi, tra freddo  e tepore: sono gli  anticipi di primavera. Non so se iniziare a fare i cambi  nell'armadio oppure no. I giorni  scorsi è piovuto e faceva pure freddo, tanto  che per uscire ho  dovuto mettere il mio solito piumino e la cuffietta di lana, due giorni  dopo mi sono  ritrovata con la giacca e senza cappello e sudavo pure, ma non mi stupisco più di  tanto perché  so  che questa è la stagione. Però, ho sempre paura di prendere un colpo d'aria e di  raffreddarmi; tutto l'inverno  l'ho scampata e non vorrei stare male proprio  adesso. Con le prime giornate di  quasi primavera ho cominciato a dare un'occhiata al mio balcone che, oltre ad essere sporco e segnato dai  colombi, mi ha  comunque riservato una piacevole sorpresa: l'erba cipollina che credevo  spenta con l'arrivo  dell'autunno è tornata rigogliosa con le piogge. Adesso ha un colore brillante e le sue foglie sembrano  consistenti, prima o poi dovrò sistemare il vaso e rimuovere le parti secche della pianta per permetterle di  crescere e germogliare di più. Questo  fatto mi ha fatto  pensare a come sistemare il balcone per la bella stagione, ma sono indecisa se acquistare nuove piante o  tenermi  solo le sopravvissute e non  è una cosa semplice. Il periodo per mettere vasi  sul balcone è ormai  prossimo e  una decisione va presa in tempo  giusto; purtroppo, la mia scarsa volontà di  occuparmi dei vasi e la mia salute mi stanno complicando la vita e sono ancora tentennante. Il tempo, prima o poi, io spero poi, si  sistemerà e forse allora mi  deciderò.

L'anno è iniziato da due mesi  e mezzo e da subito si è mostrato antipatico, tanto che vorrei fosse già  finito. Eventi spiacevoli hanno caratterizzato queste giornate di  fine inverno, rendendomi malinconica per non dire triste. La rabbia per essere sempre sfortunata sta caratterizzando  queste ultime giornate, ma ciò  che mi perseguita è l'impossibilità di  ribellarsi al  destino  e di piegarlo in una direzione migliore. Di solito affronto  gli  eventi  negativi  a modo mio, ma quando  ti  accorgi  che piove sempre sul bagnato cominci  a macinare delusione, rabbia e rancore, insomma, si  diventa negativi  all'ennesima potenza. Non mi serve la sfera di  cristallo per prevedere l'arrivo  della buona stagione all'insegna della negatività, mi basta fare due più  due e , soprattutto detesto le persone che mi  dicono  di  essere ottimista, che le cose potranno andare meglio e di non essere sempre così negativa. L'esperienza mi ha insegnato che se qualcosa deve andare male, va male , o così accade a me che sono sempre scalognata, e, in particolar modo, quando le condizioni di  base sono negative o sbagliate, non è possibile che ne vengano  fuori  cose buone e io ai miracoli non ci credo. Non sono  nello  spirito  giusto per affrontare i prossimi mesi e non c'è  niente in previsione che mi  dimostri che mi  sto  sbagliando. Se non fossi malata, forse potrei avere qualche possibilità in più nel gestire meglio situazioni complicate e invece mi ritrovo ad essere bloccata da un'infermità che mi permette azioni limitate. Il fatto di non guidare più, di muovermi  con un deambulatore, di affaticarmi in poco  tempo mi fanno  sentire in trappola e la situazione di  mio  figlio mi fa sentire senza speranza. Ci sono dei momenti in cui mi  chiedo come sia possibile vivere senza speranza, vivere sapendo che non esistono soluzioni reali ai  tuoi problemi e che devi  soffrire fino alla fine dei  tuoi  giorni; avrai  anche delle giornate un po' più leggere, ma che comunque non ti  compenseranno mai dell'immensa sofferenza a cui sei  condannato. E sì, queste sono le vere domande della vita, che al confronto "chi siamo? Donde veniamo? Donde andiamo?" sono solo bazzecole :D


lunedì 12 marzo 2018

Temperature in rialzo

Dopo le ultime giornate di  maltempo le temperature sono in rialzo. Non è un bollettino della borsa, ma meteo e non è stato neanche una cosa simpatica. Questo innalzamento improvviso è arrivato  con la mattinata di oggi e si è mantenuto costante per tutta la giornata; io non sapevo  come comportarmi. La prima cosa è stata mettere qualcosa di più  leggero addosso, poi ho abbassato il riscaldamento  di  casa e infine ho cominciato a pensare se fare i cambi nell'armadio e togliere il piumino leggero dal  letto. Neanche a farlo  apposta, oggi dovevo uscire per comprare un nuovo  trapuntino per quando  arriva in visita mio figlio. Infatti, da dopo che mia figlia ha traslocato, non mi sono più occupata della biancheria per gli ospiti e mi sono ritrovata con le vecchie coperte, che non vanno più bene in quanto  usurate. Mio figlio non si  lamenta, ma a me dà fastidio fargli  trovare il letto pronto con le vecchie cose stinte e lise e così, a causa della necessità, ho chiesto a mio marito di  accompagnarmi e di uscire. Date le temperature più alte mi sono vestita un pochino più leggera, senza scoprirmi troppo però, non sapendo  bene se avrei  trovato un clima ancora freddo o meno. Era meno. Non appena sono salita in macchina ho iniziato a sudare ed ho  capito che forse mi  ero  vestita troppo; il resto della giornata è  stato all'insegna della sauna. Sono rientrata appena possibile; non vedevo l'ora di  cambiarmi a causa del sudore, tanto l'acquisto l'avevo  fatto e non c'era motivo  di restare ancora fuori. Non mi piace il caldo e, anche se siamo a marzo  e la primavera è alle porte, preferisco il freddo dell'inverno  agli  sgoccioli. Ormai gli inverni sono diventati pallidi  fantasmi  stagionali, ma analogamente le primavere somigliano a fresche estati. Non mi va di  fare il solito discorso delle "mezze stagioni  che non esistono più" , ho una sola cosa da dire: io con il caldo  comincio a stare male. Per la precisione, divento  spossata e non ho più  voglia di  fare nessuna attività fisica; questo è  tollerabile, si  fa per dire,  finché si  tratta dei lavori domestici, ma quando  si  tratta degli impegni  fuori  casa la cosa è  diversa: caldo  o no, le cose vanno ottemperate. Vorrei l'orologio  del  tempo, anche se è una cosa impossibile, per avere ancora un po'  di  freddo, ma il tempo non aspetta me.


sabato 10 marzo 2018

Pioggia e maltempo


La fine di  febbraio e l'inizio di marzo sono stati caratterizzati da pioggia e maltempo, che hanno ricordato che l'inverno non è  ancora finito. C'è stata persino la neve, che fortunatamente è  sparita subito, e le temperature sono arrivate di poco  sotto lo  zero. In questo clima di  tardo inverno c'è stato più disagio che altro; l'innaturalezza del meteo è stata fastidiosa, anche perché  accompagnata da sprazzi di  sole che hanno creato sbalzi  termici e io, proprio in questo periodo, mi sono  ritrovata ad avere due impegni importanti dopo un lunghissimo periodo  di  tranquillità e, neanche a farlo apposta, tutti e due nello  stesso  giorno e mentre pioveva. E' stata una giornata pesantissima e il giorno  dopo ero a pezzi e ho  trascorso la giornata a fare quasi  niente. Da momento che è gli impegni sono capitati in un giorno  di pioggia, sto stata all'umido  tutta la  giornata, tanto che non vedevo l'ora di  tornarmene a casa. A causa degli  orari delle incombenze, mi sono ritrovata a fare tardi  e ho dovuto cenare fuori casa, così  ne ho  approfittato e sono andata in un centro commerciale nei pressi di casa mia e che frequento  abitualmente. Naturalmente, prima del pasto, ho fatto un giro  nei negozi, ormai pieni di cose primaverili, ma essendo quello un giorno piovoso non sono stata certo invogliata a fare acquisti e a vedere tutte quelle magliette leggere mi  veniva freddo  solo  a guardarle. Beh ... qualcosa, in verità, l'ho comprato: una sciarpa leggera color rosa cipria. Sono ancora attratta da questo colore e mi fa piacere indossarlo e così non ho  resistito a quella sciarpina rosa, con le stelline argento, che stava appesa ad un gancio  e che sembrava aspettare solo  me. Adesso è lì in un cassetto, in attesa che arrivi la primavera, per essere indossata con le mie maglie del medesimo  colore :)


Mia figlia mi aveva regalato a Natale un apparecchietto per l'aromaterapia; non so di  che cosa si  tratti e non mi interessa, non sono tipo da cose "new age", ma qualcosa che profumi  la casa mi piace e quello sì che mi interessa. Da settimane è diventata una piacevole abitudine accenderlo, anche perché il profumo, mitigato dal  vapore, si diffonde nell'ambiente senza essere opprimente. Utilizzo poche gocce di olio  essenziale e sarà forse per quello che il profumo è  gradevole. Io non sono amante dei profumi in generale, mi  piace l'odore del pulito ma il sentore marcato di  essenze e miscele aromatiche mi infastidisce. Per anni mi sono affidata alla profumazione degli  ambienti domestici ai ben noti bastoncini  di incenso, ma il loro odore, essendo  fumoso, può diventare troppo forte e persistente e conseguentemente fastidioso. Ne accendevo uno nella stanza da profumare, in cui ovviamente non dovevo  starci, e aspettavo  che bruciasse del tutto prima di  tornarci. I bastoncini, però, hanno il difetto di  fare cenere e non sempre il supporto su  cui poggiano la raccoglie per intero, per cui  bisogna fare attenzione a come si orientano o bisogna pulire dove cade il residuo bruciato; il problema è sempre lo stesso: dove posarli per evitare che la cenere caduta non faccia danno. Di recente ho  cominciato ad usare le candele, quelle piccoline, le "tealight", che sono  molto graziose e creano punti luce, ma non sono particolarmente profumanti e vanno seguite per evitare che diventino  fonte di incendi. Generalmente, se accendo una tealight, controllo sempre che non faccia danni e la metto in un posto dove non ci  sia niente intorno  che sia infiammabile, tipo un tavolo, ed aspetto che si  spenga da sola. Solitamente non utilizzo le tealight alla sera perché, se devo  andare a dormire, è necessario spegnerle e a quel punto si  spande per la casa odore di  fumo bruciato che sostituisce o si  mescola alla puzza di prima. Per ultimo, per dare profumo alla casa, utilizzo le classiche bombolette di  deodorante spray, ma quelle solo in casi  estremi e generalmente solo per il bagno; non so perché ma mi sembra di mettere nell'aria sostanze aggressive come il gas propellente che contengono. E'  vero che non hanno più il freon, ma le bombolette di  deodorante hanno comunque una dispersione gassosa che entra nell'atmosfera, molto  più di  quella di un bastoncino  d'incenso  o di una tealight, che possono essere inquinanti solo nell'ambito domestico. Probabilmente non sono sufficientemente informata sui nuovi  propellenti per le bombolette e continuo ad avere riserve irragionevoli a riguardo, ma adesso che ho questo nuovo  sistema di profumazione ad acqua sono più contenta ed ho smesso di usare i bastoncini d'incenso e le tealight le uso più raramente.