Non ho mai tenuto un diario in vita mia, nemmeno da adolescente, quando altre mie amiche lo facevano io non ne sentivo il bisogno. Annotare gli eventi della giornata e o delle giornate, gli incontri con persone o semplicemente i propri pensieri è sempre stata un'attività che non mi ha interessato fino a che non ho aperto questo blog. Dalla sua apertura ho iniziato a parlare di un tema in particolare, il tempo, inteso per lo più in senso meteorologico, e di alcuni eventi personali, spesso collegati al tempo medesimo e al suo trascorrere. Quello che maggiormente mi colpisce , quando apro questo blog, è la rilettura dei vecchi post. Solitamente il sito lo utilizzo per le immagini, che vengono utilizzate anche in altre pagine dei miei forum, più che per i testi e rileggere a distanza di mesi ciò che è avvenuto in un passato recente, mi fa un certo effetto. Nel web, in cui tutto dura il tempo di aprire e chiudere una pagina, questo sito è una goccia in un mare, ma è anche la mia esistenza, breve e invisibile come tante altre, e al contempo reale ed effettiva. La banalità delle cose che scrivo non può interessare a nessuno, ma il fatto di raccontarle può invece far comprendere che la vita è fatta di piccole cose, cioè di momenti che sommati creano l'esistenza di un individuo. La mia narrazione, benché noiosa spero possa essere di conforto a chi , come me, deve affrontare i disagi e le gioie della quotidianità, perché è sincera e reale.
sabato 31 marzo 2018
venerdì 30 marzo 2018
Nella settimana di Pasqua
Ho la percezione che il tempo sia trascorso senza che io me ne sia accorta, infatti è già la settimana di Pasqua. Sarà perché mi sono occupata dei regali pasquali in tempo e non dovevo più pensarci all'ultimo minuto oppure sarà perché ho avuto molte cose da fare, ma, in conclusione, le settimane sono volate e mio figlio sta per arrivare per la consueta visita legata alla festività. Mi sembra di essermi persa qualcosa per strada, eppure i giorni sono sempre gli stessi, tutti di 24 ore e non di più. Il cambiamento stagionale probabilmente, oltre a rendermi più stanca, mi ha resa più distratta e adesso sono qui ad aspettare l'atteso arrivo. Il tempo si è mostrato in linea con la stagione e questa settimana è iniziato a piovere tra alti e bassi. Io continuo a pensare all'inverno e la primavera mi mette di malumore. La paura dell'arrivo del caldo mi infastidisce ogni giorno che passa e vedere oggi la pioggia cadere mi ha fatta sentire meglio. E con la pioggia sono arrivati anche degli impegni, che mi hanno obbligata ad affrontare l'umidità fuori casa. Ammetto di essere come i gatti e che non amo bagnarmi le zampine, senza contare che detesto uscire quando piove, ma l'urgenza mi ha fatto affrontare di buon grado la situazione e tutta impermeabilizzata me ne sono uscita. La pioggia mi piace vederla dalla finestra, mentre cade e anche quando scroscia violenta; ogni volta è una sorpresa vedere un fenomeno che, in fondo, non ha niente di particolare ma a me fa sempre l'effetto di un prodigio. Fortunatamente le temperature sono sopportabili e non ho dovuto alzare il riscaldamento; la mia caldaia, tra un po', avrà bisogno di riposo e sarà il tempo a fare il suo compito.
Con l'umidità climatica ho dovuto subire l'assalto degli scarafaggi. Anche il mio vicino di casa è tormentato da questi insetti e stiamo aspettando la riunione di condominio per prendere provvedimenti in merito. Quest'anno è peggio dell'anno scorso. Non so cosa stia succedendo , ma sembra che anche nelle case limitrofe ci sia questa piaga, eppure non è cambiato molto in questi ultimi tempi e non capisco che cosa ha determinato questa proliferazione. Ho constatato che l'insetticida che usavo di solito è diventato inefficace e tutte le bombolette che ho acquistato potrei tranquillamente buttarle nella pattumiera, che tanto non fermano queste bestiacce e fanno stare male solo me. Non so più come arrestare l'invasione. Tutti i giorni cerco di tenere il più possibile pulita la cucina; la detergo con i miei soliti detersivi e dopo la pulizia spruzzo anche un po' di aceto, ma sembra che l'odore faccia scappare solo me e non gli scarafaggi. L'ultima novità che voglio provare sono le trappole, se non funzionano neanche quelle allora sono senza speranze :(
Con l'umidità climatica ho dovuto subire l'assalto degli scarafaggi. Anche il mio vicino di casa è tormentato da questi insetti e stiamo aspettando la riunione di condominio per prendere provvedimenti in merito. Quest'anno è peggio dell'anno scorso. Non so cosa stia succedendo , ma sembra che anche nelle case limitrofe ci sia questa piaga, eppure non è cambiato molto in questi ultimi tempi e non capisco che cosa ha determinato questa proliferazione. Ho constatato che l'insetticida che usavo di solito è diventato inefficace e tutte le bombolette che ho acquistato potrei tranquillamente buttarle nella pattumiera, che tanto non fermano queste bestiacce e fanno stare male solo me. Non so più come arrestare l'invasione. Tutti i giorni cerco di tenere il più possibile pulita la cucina; la detergo con i miei soliti detersivi e dopo la pulizia spruzzo anche un po' di aceto, ma sembra che l'odore faccia scappare solo me e non gli scarafaggi. L'ultima novità che voglio provare sono le trappole, se non funzionano neanche quelle allora sono senza speranze :(
lunedì 26 marzo 2018
Primi tormenti di primavera
E' appena iniziata la primavera e già mi lamento :D I primi caldi sono sempre i più difficili da sopportare, in quanto si passa da temperature basse a temperature più elevate senza uno stadio intermedio e l'acclimatazione non è immediata. La caldaia, anche se è ancora in funzione, non si accende più durante la giornata e attraverso le finestre arrivano i primi tepori di stagione. Detesto la primavera: tutti i giorni sono pervasa da un senso di stanchezza legato al variare stagionale e ovviamente al caldo e con il caldo sono arrivati puntuali gli scarafaggi, che dall'anno scorso sono diventati il tormento di questa casa. Io proprio non riesco a tollerarli, mi fanno davvero schifo. L'altro giorno me ne sono trovata uno che mi correva sul bancone della cucina mentre stavo preparando il pranzo; ho lanciato un urlo, che al confronto quello di Tarzan è pari allo squillo del cellulare. A mio marito è preso quasi un mezzo colpo per avermi sentita gridare e, dopo essersi accertato che non mi ero fatta male, in stile Oggy ha inseguito con la paletta il maledetto per ammazzarlo. Tutti i giorni abbiamo queste sgradite visite e l'insetticida che usavo fino all'anno scorso sembra essere diventato inutile. Non so più cosa fare :( Oggi ho provato ha pulire la cucina con un po' d'aceto, ma per l'odore, invece degli scarafaggi, sono scappata io. Non so come mai siano comparsi improvvisamente questi fastidiosi insetti in condominio; io continuo a collegarli alla comparsa dei colombi sul tetto. Anche quelli stanno cominciando a diventare fastidiosi, specie perché stanno procurando danni al tetto ed è ormai due anni che si spendono soldi per ripararlo. Quando penso a queste cose non mi sento più tanto amante della natura :$
giovedì 22 marzo 2018
E' primavera!
La primavera è arrivata. Fino a ieri il tempo era umido e c'era un po' di pioggia, ma il vento notturno ha spazzato via le nuvole, così stamattina il sole splendeva e gli uccellini cantavano. Residui nuvolosi si vedono solo all'orizzonte e la foschia cela le montagne, probabilmente coperte di neve; insomma, la giornata si è presentata in linea con la stagione. Adesso, mi sa, che è il momento di pensare a sistemare il balcone che fino a ieri giaceva abbandonato alle intemperie. Premetto che non ho idee e soprattutto non ho voglia di pensare alle pulizie, nei vasi c'è ancora l'acqua residua della pioggia che fino a ieri cadeva e pertanto aspetterò che tutto sia asciutto. Non so se confermare l'idea delle piante aromatiche, che aveva caratterizzato lo scorso anno, o se cambiare totalmente, scegliendo piante da fiore per avere un balcone più colorato. Al momento l'impulso è quello di non fare rinnovi e di lasciare ciò che c'è. In questi giorni non ho avuto occasione di uscire, così non so se le temperature sono le stesse degli scorsi giorni; il sole è ingannevole e il tempo instabile e io in casa sento ancora freddo.
La Pasqua è imminente e io ho dovuto pensare agli acquisti necessari per fare gli auguri e tra questi ci sono state le classiche uova. Non nascondo che acquistare due uova di cioccolato mi ha messa davvero in crisi. L'anno scorso era stata una cosa più semplice: ero andata in un paio di supermercati e avevo fatto le giuste scelte perché sapevo cosa dovevo acquistare e tutto si era risolto semplicemente. Quest'anno, invece, pur essendosi ridotto l'acquisto a solo due uova, la cosa è stata più complicata. Sembra che le uova con sorpresa non esistano più; mi spiego meglio, le sorprese tradizionali come pupazzetti, gadget e cose simili sono state sostituite da buoni acquisto. E' stato uno shock scoprire che la sorpresa dell'uovo era un buono acquisto da 10 € su Amazon, ma, superata la mia sorpresa, ho proceduto all'acquisto. Il mondo sta cambiando rapidamente e io non riesco a stare al passo. Capisco che i bambini di adesso non giocano più con i giocattoli tradizionali, già a due anni manipolano lo smartphone o il tablet scegliendo da soli il gioco che preferiscono e poco più grandi sono già attaccati alla Play Station e al computer, ma le vecchie bambole e macchinine sono proprio da buttar via? Le uova di Pasqua si sono adeguate a queste nuove esigenze e, dal momento che i negozi stanno sparendo e si compra solo più su internet, è ovvio che peluche, bambolotti e macchinine scelte dalle aziende non siano più sorprese gradite. Per carità, scegliere di persona la sorpresa che si vuole è meglio che trovare nell'uovo qualcosa che non piace, ma svanisce anche quel vago piacere di rompere la cioccolata per trovare e scartare il magico involucro che nasconde un piccolo oggetto e scoprire quello che la sorte ci ha riservato. Fino a pochi anni fa c'erano le uova tematiche, che si ispiravano a cartoni animati o serie televisive , la cui sorpresa aveva un logo o un personaggio riferito a quell'argomento e la sorpresa consisteva nello scoprire cosa ci era capitato, anche se si sapeva a priori cosa più o meno poteva capitare. Ora, sull'uovo è riportato che contiene un buono acquisto per una sorpresa fai-da-te. Per me è la morte della fantasia e della sorpresa, è la morte di quella metafora della vita che può riservati gioie o delusioni, perché rompendo quell'uovo non sai che cosa ti ha riservato la sorte. Ma, come ho detto prima, i tempi cambiano e sono io che non so stare al passo con i tempi.
In questi giorni ho provato ad usare i detergenti fatti in casa. Premetto che per le pulizie di casa io acquisto detergenti già pronti e, siccome sono tanti, mi invadono vari spazi dei mobili, spazi che talvolta vorrei utilizzare in maniera diversa. Non so perché abbia voluto fare questa prova, dopo anni che pulisco in modo tradizionale, forse perché volevo diminuire il numero di bottiglie e flaconi o forse per curiosità, ma sta di fatto che ho cercato su Youtube i video mi spiegavano come prepararli e così ho messo a punto il mio primo detergente ed ho provato ad usarlo. I risultati sono stati abbastanza soddisfacenti, a parte l'odore pregnante d'aceto che ci mette un po' ad andare via e il fatto che bisogna miscelare bene gli ingredienti. Mi è sembrato di avere ottenuto un buon successo, ma non sono del tutto convinta sull'abbandono del metodo tradizionale. I detergenti che si acquistano al supermercato sono già pronti, ben miscelati e hanno un buon profumo, alcuni si sciacquano rapidamente e per altri non è necessario sciacquare. I detergenti fai-da-te non sono inquinanti e puliscono anche bene, ma bisogna prepararli nelle giuste dosi e non sono profumati. Forse, la mia, è solo questione di abitudine e di pigrizia e su questo devo lavorarci sopra. Se penso che i miei mobili antichi sono stati rinnovati con un detergente fatto in casa e sono splendenti ancora adesso, forse un pensierino su come cambiare le abitudini lo dovrei fare.
La Pasqua è imminente e io ho dovuto pensare agli acquisti necessari per fare gli auguri e tra questi ci sono state le classiche uova. Non nascondo che acquistare due uova di cioccolato mi ha messa davvero in crisi. L'anno scorso era stata una cosa più semplice: ero andata in un paio di supermercati e avevo fatto le giuste scelte perché sapevo cosa dovevo acquistare e tutto si era risolto semplicemente. Quest'anno, invece, pur essendosi ridotto l'acquisto a solo due uova, la cosa è stata più complicata. Sembra che le uova con sorpresa non esistano più; mi spiego meglio, le sorprese tradizionali come pupazzetti, gadget e cose simili sono state sostituite da buoni acquisto. E' stato uno shock scoprire che la sorpresa dell'uovo era un buono acquisto da 10 € su Amazon, ma, superata la mia sorpresa, ho proceduto all'acquisto. Il mondo sta cambiando rapidamente e io non riesco a stare al passo. Capisco che i bambini di adesso non giocano più con i giocattoli tradizionali, già a due anni manipolano lo smartphone o il tablet scegliendo da soli il gioco che preferiscono e poco più grandi sono già attaccati alla Play Station e al computer, ma le vecchie bambole e macchinine sono proprio da buttar via? Le uova di Pasqua si sono adeguate a queste nuove esigenze e, dal momento che i negozi stanno sparendo e si compra solo più su internet, è ovvio che peluche, bambolotti e macchinine scelte dalle aziende non siano più sorprese gradite. Per carità, scegliere di persona la sorpresa che si vuole è meglio che trovare nell'uovo qualcosa che non piace, ma svanisce anche quel vago piacere di rompere la cioccolata per trovare e scartare il magico involucro che nasconde un piccolo oggetto e scoprire quello che la sorte ci ha riservato. Fino a pochi anni fa c'erano le uova tematiche, che si ispiravano a cartoni animati o serie televisive , la cui sorpresa aveva un logo o un personaggio riferito a quell'argomento e la sorpresa consisteva nello scoprire cosa ci era capitato, anche se si sapeva a priori cosa più o meno poteva capitare. Ora, sull'uovo è riportato che contiene un buono acquisto per una sorpresa fai-da-te. Per me è la morte della fantasia e della sorpresa, è la morte di quella metafora della vita che può riservati gioie o delusioni, perché rompendo quell'uovo non sai che cosa ti ha riservato la sorte. Ma, come ho detto prima, i tempi cambiano e sono io che non so stare al passo con i tempi.
In questi giorni ho provato ad usare i detergenti fatti in casa. Premetto che per le pulizie di casa io acquisto detergenti già pronti e, siccome sono tanti, mi invadono vari spazi dei mobili, spazi che talvolta vorrei utilizzare in maniera diversa. Non so perché abbia voluto fare questa prova, dopo anni che pulisco in modo tradizionale, forse perché volevo diminuire il numero di bottiglie e flaconi o forse per curiosità, ma sta di fatto che ho cercato su Youtube i video mi spiegavano come prepararli e così ho messo a punto il mio primo detergente ed ho provato ad usarlo. I risultati sono stati abbastanza soddisfacenti, a parte l'odore pregnante d'aceto che ci mette un po' ad andare via e il fatto che bisogna miscelare bene gli ingredienti. Mi è sembrato di avere ottenuto un buon successo, ma non sono del tutto convinta sull'abbandono del metodo tradizionale. I detergenti che si acquistano al supermercato sono già pronti, ben miscelati e hanno un buon profumo, alcuni si sciacquano rapidamente e per altri non è necessario sciacquare. I detergenti fai-da-te non sono inquinanti e puliscono anche bene, ma bisogna prepararli nelle giuste dosi e non sono profumati. Forse, la mia, è solo questione di abitudine e di pigrizia e su questo devo lavorarci sopra. Se penso che i miei mobili antichi sono stati rinnovati con un detergente fatto in casa e sono splendenti ancora adesso, forse un pensierino su come cambiare le abitudini lo dovrei fare.
martedì 20 marzo 2018
Anticipi di primavera
Il tempo di queste giornate è alterno; piove, c'è il sole, di nuovo piove e le temperature sono ballerine, tra alti e bassi, tra freddo e tepore: sono gli anticipi di primavera. Non so se iniziare a fare i cambi nell'armadio oppure no. I giorni scorsi è piovuto e faceva pure freddo, tanto che per uscire ho dovuto mettere il mio solito piumino e la cuffietta di lana, due giorni dopo mi sono ritrovata con la giacca e senza cappello e sudavo pure, ma non mi stupisco più di tanto perché so che questa è la stagione. Però, ho sempre paura di prendere un colpo d'aria e di raffreddarmi; tutto l'inverno l'ho scampata e non vorrei stare male proprio adesso. Con le prime giornate di quasi primavera ho cominciato a dare un'occhiata al mio balcone che, oltre ad essere sporco e segnato dai colombi, mi ha comunque riservato una piacevole sorpresa: l'erba cipollina che credevo spenta con l'arrivo dell'autunno è tornata rigogliosa con le piogge. Adesso ha un colore brillante e le sue foglie sembrano consistenti, prima o poi dovrò sistemare il vaso e rimuovere le parti secche della pianta per permetterle di crescere e germogliare di più. Questo fatto mi ha fatto pensare a come sistemare il balcone per la bella stagione, ma sono indecisa se acquistare nuove piante o tenermi solo le sopravvissute e non è una cosa semplice. Il periodo per mettere vasi sul balcone è ormai prossimo e una decisione va presa in tempo giusto; purtroppo, la mia scarsa volontà di occuparmi dei vasi e la mia salute mi stanno complicando la vita e sono ancora tentennante. Il tempo, prima o poi, io spero poi, si sistemerà e forse allora mi deciderò.
L'anno è iniziato da due mesi e mezzo e da subito si è mostrato antipatico, tanto che vorrei fosse già finito. Eventi spiacevoli hanno caratterizzato queste giornate di fine inverno, rendendomi malinconica per non dire triste. La rabbia per essere sempre sfortunata sta caratterizzando queste ultime giornate, ma ciò che mi perseguita è l'impossibilità di ribellarsi al destino e di piegarlo in una direzione migliore. Di solito affronto gli eventi negativi a modo mio, ma quando ti accorgi che piove sempre sul bagnato cominci a macinare delusione, rabbia e rancore, insomma, si diventa negativi all'ennesima potenza. Non mi serve la sfera di cristallo per prevedere l'arrivo della buona stagione all'insegna della negatività, mi basta fare due più due e , soprattutto detesto le persone che mi dicono di essere ottimista, che le cose potranno andare meglio e di non essere sempre così negativa. L'esperienza mi ha insegnato che se qualcosa deve andare male, va male , o così accade a me che sono sempre scalognata, e, in particolar modo, quando le condizioni di base sono negative o sbagliate, non è possibile che ne vengano fuori cose buone e io ai miracoli non ci credo. Non sono nello spirito giusto per affrontare i prossimi mesi e non c'è niente in previsione che mi dimostri che mi sto sbagliando. Se non fossi malata, forse potrei avere qualche possibilità in più nel gestire meglio situazioni complicate e invece mi ritrovo ad essere bloccata da un'infermità che mi permette azioni limitate. Il fatto di non guidare più, di muovermi con un deambulatore, di affaticarmi in poco tempo mi fanno sentire in trappola e la situazione di mio figlio mi fa sentire senza speranza. Ci sono dei momenti in cui mi chiedo come sia possibile vivere senza speranza, vivere sapendo che non esistono soluzioni reali ai tuoi problemi e che devi soffrire fino alla fine dei tuoi giorni; avrai anche delle giornate un po' più leggere, ma che comunque non ti compenseranno mai dell'immensa sofferenza a cui sei condannato. E sì, queste sono le vere domande della vita, che al confronto "chi siamo? Donde veniamo? Donde andiamo?" sono solo bazzecole :D
L'anno è iniziato da due mesi e mezzo e da subito si è mostrato antipatico, tanto che vorrei fosse già finito. Eventi spiacevoli hanno caratterizzato queste giornate di fine inverno, rendendomi malinconica per non dire triste. La rabbia per essere sempre sfortunata sta caratterizzando queste ultime giornate, ma ciò che mi perseguita è l'impossibilità di ribellarsi al destino e di piegarlo in una direzione migliore. Di solito affronto gli eventi negativi a modo mio, ma quando ti accorgi che piove sempre sul bagnato cominci a macinare delusione, rabbia e rancore, insomma, si diventa negativi all'ennesima potenza. Non mi serve la sfera di cristallo per prevedere l'arrivo della buona stagione all'insegna della negatività, mi basta fare due più due e , soprattutto detesto le persone che mi dicono di essere ottimista, che le cose potranno andare meglio e di non essere sempre così negativa. L'esperienza mi ha insegnato che se qualcosa deve andare male, va male , o così accade a me che sono sempre scalognata, e, in particolar modo, quando le condizioni di base sono negative o sbagliate, non è possibile che ne vengano fuori cose buone e io ai miracoli non ci credo. Non sono nello spirito giusto per affrontare i prossimi mesi e non c'è niente in previsione che mi dimostri che mi sto sbagliando. Se non fossi malata, forse potrei avere qualche possibilità in più nel gestire meglio situazioni complicate e invece mi ritrovo ad essere bloccata da un'infermità che mi permette azioni limitate. Il fatto di non guidare più, di muovermi con un deambulatore, di affaticarmi in poco tempo mi fanno sentire in trappola e la situazione di mio figlio mi fa sentire senza speranza. Ci sono dei momenti in cui mi chiedo come sia possibile vivere senza speranza, vivere sapendo che non esistono soluzioni reali ai tuoi problemi e che devi soffrire fino alla fine dei tuoi giorni; avrai anche delle giornate un po' più leggere, ma che comunque non ti compenseranno mai dell'immensa sofferenza a cui sei condannato. E sì, queste sono le vere domande della vita, che al confronto "chi siamo? Donde veniamo? Donde andiamo?" sono solo bazzecole :D
lunedì 12 marzo 2018
Temperature in rialzo
Dopo le ultime giornate di maltempo le temperature sono in rialzo. Non è un bollettino della borsa, ma meteo e non è stato neanche una cosa simpatica. Questo innalzamento improvviso è arrivato con la mattinata di oggi e si è mantenuto costante per tutta la giornata; io non sapevo come comportarmi. La prima cosa è stata mettere qualcosa di più leggero addosso, poi ho abbassato il riscaldamento di casa e infine ho cominciato a pensare se fare i cambi nell'armadio e togliere il piumino leggero dal letto. Neanche a farlo apposta, oggi dovevo uscire per comprare un nuovo trapuntino per quando arriva in visita mio figlio. Infatti, da dopo che mia figlia ha traslocato, non mi sono più occupata della biancheria per gli ospiti e mi sono ritrovata con le vecchie coperte, che non vanno più bene in quanto usurate. Mio figlio non si lamenta, ma a me dà fastidio fargli trovare il letto pronto con le vecchie cose stinte e lise e così, a causa della necessità, ho chiesto a mio marito di accompagnarmi e di uscire. Date le temperature più alte mi sono vestita un pochino più leggera, senza scoprirmi troppo però, non sapendo bene se avrei trovato un clima ancora freddo o meno. Era meno. Non appena sono salita in macchina ho iniziato a sudare ed ho capito che forse mi ero vestita troppo; il resto della giornata è stato all'insegna della sauna. Sono rientrata appena possibile; non vedevo l'ora di cambiarmi a causa del sudore, tanto l'acquisto l'avevo fatto e non c'era motivo di restare ancora fuori. Non mi piace il caldo e, anche se siamo a marzo e la primavera è alle porte, preferisco il freddo dell'inverno agli sgoccioli. Ormai gli inverni sono diventati pallidi fantasmi stagionali, ma analogamente le primavere somigliano a fresche estati. Non mi va di fare il solito discorso delle "mezze stagioni che non esistono più" , ho una sola cosa da dire: io con il caldo comincio a stare male. Per la precisione, divento spossata e non ho più voglia di fare nessuna attività fisica; questo è tollerabile, si fa per dire, finché si tratta dei lavori domestici, ma quando si tratta degli impegni fuori casa la cosa è diversa: caldo o no, le cose vanno ottemperate. Vorrei l'orologio del tempo, anche se è una cosa impossibile, per avere ancora un po' di freddo, ma il tempo non aspetta me.
sabato 10 marzo 2018
Pioggia e maltempo
La fine di febbraio e l'inizio di marzo sono stati caratterizzati da pioggia e maltempo, che hanno ricordato che l'inverno non è ancora finito. C'è stata persino la neve, che fortunatamente è sparita subito, e le temperature sono arrivate di poco sotto lo zero. In questo clima di tardo inverno c'è stato più disagio che altro; l'innaturalezza del meteo è stata fastidiosa, anche perché accompagnata da sprazzi di sole che hanno creato sbalzi termici e io, proprio in questo periodo, mi sono ritrovata ad avere due impegni importanti dopo un lunghissimo periodo di tranquillità e, neanche a farlo apposta, tutti e due nello stesso giorno e mentre pioveva. E' stata una giornata pesantissima e il giorno dopo ero a pezzi e ho trascorso la giornata a fare quasi niente. Da momento che è gli impegni sono capitati in un giorno di pioggia, sto stata all'umido tutta la giornata, tanto che non vedevo l'ora di tornarmene a casa. A causa degli orari delle incombenze, mi sono ritrovata a fare tardi e ho dovuto cenare fuori casa, così ne ho approfittato e sono andata in un centro commerciale nei pressi di casa mia e che frequento abitualmente. Naturalmente, prima del pasto, ho fatto un giro nei negozi, ormai pieni di cose primaverili, ma essendo quello un giorno piovoso non sono stata certo invogliata a fare acquisti e a vedere tutte quelle magliette leggere mi veniva freddo solo a guardarle. Beh ... qualcosa, in verità, l'ho comprato: una sciarpa leggera color rosa cipria. Sono ancora attratta da questo colore e mi fa piacere indossarlo e così non ho resistito a quella sciarpina rosa, con le stelline argento, che stava appesa ad un gancio e che sembrava aspettare solo me. Adesso è lì in un cassetto, in attesa che arrivi la primavera, per essere indossata con le mie maglie del medesimo colore :)
Mia figlia mi aveva regalato a Natale un apparecchietto per l'aromaterapia; non so di che cosa si tratti e non mi interessa, non sono tipo da cose "new age", ma qualcosa che profumi la casa mi piace e quello sì che mi interessa. Da settimane è diventata una piacevole abitudine accenderlo, anche perché il profumo, mitigato dal vapore, si diffonde nell'ambiente senza essere opprimente. Utilizzo poche gocce di olio essenziale e sarà forse per quello che il profumo è gradevole. Io non sono amante dei profumi in generale, mi piace l'odore del pulito ma il sentore marcato di essenze e miscele aromatiche mi infastidisce. Per anni mi sono affidata alla profumazione degli ambienti domestici ai ben noti bastoncini di incenso, ma il loro odore, essendo fumoso, può diventare troppo forte e persistente e conseguentemente fastidioso. Ne accendevo uno nella stanza da profumare, in cui ovviamente non dovevo starci, e aspettavo che bruciasse del tutto prima di tornarci. I bastoncini, però, hanno il difetto di fare cenere e non sempre il supporto su cui poggiano la raccoglie per intero, per cui bisogna fare attenzione a come si orientano o bisogna pulire dove cade il residuo bruciato; il problema è sempre lo stesso: dove posarli per evitare che la cenere caduta non faccia danno. Di recente ho cominciato ad usare le candele, quelle piccoline, le "tealight", che sono molto graziose e creano punti luce, ma non sono particolarmente profumanti e vanno seguite per evitare che diventino fonte di incendi. Generalmente, se accendo una tealight, controllo sempre che non faccia danni e la metto in un posto dove non ci sia niente intorno che sia infiammabile, tipo un tavolo, ed aspetto che si spenga da sola. Solitamente non utilizzo le tealight alla sera perché, se devo andare a dormire, è necessario spegnerle e a quel punto si spande per la casa odore di fumo bruciato che sostituisce o si mescola alla puzza di prima. Per ultimo, per dare profumo alla casa, utilizzo le classiche bombolette di deodorante spray, ma quelle solo in casi estremi e generalmente solo per il bagno; non so perché ma mi sembra di mettere nell'aria sostanze aggressive come il gas propellente che contengono. E' vero che non hanno più il freon, ma le bombolette di deodorante hanno comunque una dispersione gassosa che entra nell'atmosfera, molto più di quella di un bastoncino d'incenso o di una tealight, che possono essere inquinanti solo nell'ambito domestico. Probabilmente non sono sufficientemente informata sui nuovi propellenti per le bombolette e continuo ad avere riserve irragionevoli a riguardo, ma adesso che ho questo nuovo sistema di profumazione ad acqua sono più contenta ed ho smesso di usare i bastoncini d'incenso e le tealight le uso più raramente.
Iscriviti a:
Post (Atom)