Ne parlo da mesi, senza mai arrivare ad una soluzione; è il mio cruccio di questi ultimi tempi. che chiede di essere risolto e che mi sono posta di portare a termine entro quest'anno nuovo, insomma, sto parlando della vecchia questione di eliminare dei vecchi mobili e che invece ... ho deciso di tenere. Ma, ricapitoliamo questa storia, di cui ho già riempito post e post in questo blog. L'anno scorso avevo deciso di eliminare la mia vecchia ed antica sala da pranzo, in quanto, per motivi di salute, non faccio più inviti a pranzo o a cena. I mobili che la compongono sono, come ho detto prima, molto antichi e anche molto ingombranti, pertanto avevo pensato di sostituirli con qualcosa di più moderno, come poltrone, un divano nuovo e una piccola credenza bassa. Il progetto l'avevo creato da mesi, ma non avevo ancora deciso che stile specifico scegliere, dato che le moderne tendenze offrono diverse soluzioni, ma nessuna di queste mi convinceva sufficientemente da spingermi a fare una scelta. La questione era sempre la stessa: i colori erano o troppo chiari o troppo scuri, le linee troppo spartane o con motivi e materiali troppo azzardati per i miei gusti. Per farla breve: non riuscivo a focalizzare che nuovo stile volevo vedere a casa mia. Mi piaceva tutto e non mi piaceva niente. La questione, di questo passo, si è protratta fino al periodo natalizio, tra discussioni e tentennamenti, fino a diventare motivo di litigi con mio marito che, esasperato, si è rifiutato di sentir parlare ancora dell'argomento, finché è rimasta sospesa. Già, fino a che, dopo l'Epifania, io non ho ripreso a cercare uno stile per la mia stanza e ho deciso di vendere finalmente i mobili. Neanche a farlo apposta, nella settimana in cui sono stata poco bene, ho realizzato che dovevo terminare la faccenda una volta per tutte. Siccome non mi occupavo dei miei forum per via del malessere, ho cominciato ad occuparmi della cosa, incontrando le prime difficoltà. Per sbarazzarmi dei vecchi mobili era necessario venderli privatamente oppure rivolgermi a ditte che si occupano dell'acquisto di mobili e, nel mio caso specifico, di mobili antichi. Nel primo caso significava mettere un annuncio in internet, previa iscrizione, in siti specializzati per la vendita tra privati, seguire l'annuncio, ricevere contatti e avere gente per casa che sarebbe venuta a vedere la merce. Nel secondo caso, sarebbe stato necessario inviare le foto dei mobili da vendere alle ditte specializzate, attendere un riscontro ed infine adire alla vendita con tanto di smontaggio, trasporto, ecc. Detta così, sembra una cosa fattibile; ma per me niente è fattibile. Anni fa avevo venduto un pianoforte con il primo sistema, cioè quello dell'annuncio privato, ed era stata una grossa seccatura. All'epoca c'era ancora mia figlia in casa ed aveva seguito lei l'andirivieni di persone, le telefonate , i messaggi e così via; sinceramente non me la sono sentita di farlo da sola ed ho scartato la prima ipotesi. Restava la seconda soluzione, ma anche quella non mi piaceva. Pur risolvendo in fretta il problema, sarei rimasta con la stanza mezza vuota, non avrei avuto un grande guadagno dalla vendita e soprattutto non avevo ancora deciso che stile di mobili mettere in sostituzione. Mio marito, inoltre, mi aveva fatto presente che la vendita dei mobili avrebbe comportato necessariamente l'intervento di un imbianchino, per cancellare i segni rimasti dopo lo spostamento, e che questo avrebbe significato che i soldi della vendita sarebbero sarebbero stati investiti nell'imbiancatura, anzi, nemmeno sarebbero bastati e io a questo non ci avevo pensato neanche lontanamente. Ammetto che con il passare del tempo sono diventata sempre più pigra e l'idea di avere trambusto in casa mi sconcerta sempre di più, per cui, piuttosto che avere curiosi in casa e operai al lavoro, ho deciso che se volevo evitare grattacapi era meglio tenere tutto e lasciare le cose come stavano. Mio marito, essendo una persona più pratica di me, mi ha fatto notare, dopo aver fatto due conti, che una ristrutturazione globale della stanza con imbiancatura e acquisto di nuovi mobili, avrebbe avuto , al di là del disturbo, pure un peso notevole sul portafoglio . Un po' amareggiata per la conclusione e la decisione presa, mi sentivo insoddisfatta; io volevo un cambiamento, qualcosa di nuovo che desse uno stile a quella stanza che ormai non mi convinceva più. Poi, l'idea! Il relooking totale poteva essere fatto in stile più economico. Dal momento che avevo deciso di conservare tutto, questo non implicava che si potessero fare piccoli cambiamenti. Per dare un carattere nuovo alla stanza e una nuova luce ai vecchi mobili, erano sufficienti dei nuovi complementi d'arredo. La soluzione era nel mettere qualcosa di nuovo che non snaturasse lo stile originale della stanza, ma che solo ne omogenizzasse il contenuto. Dal momento che nella mia sala da pranzo sono presenti elementi d'antiquariato ed elementi di stile contemporaneo, il punto era trovare il trait d'union che legasse armonicamente i due stili, ma già anni addietro mi ero confrontata con questo problema e quindi non era una questione nuova. All'epoca purtroppo avevo iniziato l'opera di arredo, scegliendo complementi che mi emozionavano sul momento, senza pensare se erano adatti o meno ai mobili e alle pareti a cui erano destinati; invece adesso, con l'esperienza, mi sono accorta che una diversa disposizione di quegli stessi oggetti poteva non solo valorizzarli, ma che valorizzava anche i mobili. A quel tempo, il mio interesse era legato particolarmente agli oggetti etnici che, per la loro peculiarità, potevano essere inseriti facilmente sia nell'arredo d'antiquariato che in quello moderno; per cui da subito mi è bastato spostare alcuni oggetti ed eliminarne altri per avere una nuova prospettiva della stanza. In pratica, la soluzione ce l'avevo già in casa e davanti agli occhi. Riconsiderando la scelta del complemento in stile etnico e decidendo di incrementare quella del complemento moderno, io e mio marito abbiamo deciso che avremmo acquistato solo pochi nuovi oggetti per rinnovare la sala. La soluzione si è mostrata vincente: due quadri nuovi e una lampada nuova hanno subito cambiato aspetto alla stanza, senza spolpare troppo il portafoglio. L'unico grosso cambiamento che invece è rimasto in programma è quello riguardante il divano, che dopo trent'anni andrà finalmente in pensione :D
mercoledì 24 gennaio 2018
giovedì 11 gennaio 2018
Due giorni di pioggia
Quando ho guardato fuori dalla finestra ed ho scoperto che stava piovendo, quasi non riuscivo a crederci e quando è piovuto per ben due giorni, altrettanto. La pioggia, come ho detto, è durata poco e poi è subito tornato il bel tempo. Vedere e sentire la pioggia sta diventando ormai un evento eccezionale in questo inverno mancato; solo due giorni di neve, solo due giorni di pioggia: il maltempo è tutto qui. Tanto sole, poi. Descritto in questo modo sembrerebbe un clima da favola e in effetti lo è, ma non mi aspetto il lieto fine. Tutta le neve che era venuta prima di Natale è sparita e quel che ne rimane è solo sulle montagne che vedo dalla finestra. Anche oggi c'è il sole e fa anche meno freddo, così ho deciso di togliere una delle coperte pesanti dal letto: mi sembra che sia primavera. A vedere tutto questo sole mi viene voglia di acquistare nuove piantine per i miei vasi sul balcone, poi guardo il calendario e quello mi dice che sono appena passati pochi giorni dall'inizio dell'anno e che siamo ancora a gennaio. Impossibile. Nell'armadio ci sono ancora appesi i piumini, la sciarpa e il cappello nuovi sono in cima, dentro il cassetto, e io sto pensando alle giacche più leggere: assurdo. Non sono più uscita da quando è finito il periodo natalizio, chiusa in casa a rimettere a posto le cose dopo che mio figlio se ne è tornato per conto suo; non so nemmeno se va bene il piumino o la giacca più leggera . Il sole intanto mi inonda la casa e mette in chiaro la polvere sui mobili. Uff! Con il buio dei due giorni di pioggia almeno non si vedeva.
Ancora forum. Restando a casa a riordinare, nel tempo di riposo mi occupo dei miei forum. Ho ripreso a seguire Etheria-Chronicles, forum fantasy che ultimamente avevo trascurato ed ho iniziato a riempirlo di topic. Rivedendo il tema del forum, mi sono accorta che alcune sezioni contengono argomenti ormai vecchi e che non interessano più, così ho pensato di portarle a termine aggiungendo le discussioni che mancavano. Ho anche scoperto che avevo preparato materiale per le discussioni e che l'avevo lasciato inutilizzato in archivio per mesi e anni: che fesseria! A mia discolpa posso solo dire che, avendo tanti forum, non ho sufficiente tempo per dedicarmi a tutti: ho anche una vita reale da vivere, ben più importante degli spazi web. In questi giorni passati su Etheria- Chronicles mi sono accorta che molti degli argomenti trattati non mi interessano più, che il fantasy, per alcuni aspetti, comincia a stancarmi e che invece è cresciuto di più l'interesse per i blog, più personali, e che mi permettono di esprimermi al meglio in campo grafico. Etheria-Chronicles, adesso, ha subito arrangiamenti grafici che ne hanno migliorato l'aspetto, senza però modificare quello originale che è rimasto intatto; quindi, niente skin nuova, né targhette nuove. Il forum si sta adesso riempiendo di notizie e tutte le sezioni hanno i topic ordinati e razionalizzati; niente più confusione e tutto è consultabile con maggiore facilità. Sono soddisfatta del mio lavoro e del risulto raggiunto, ma sono dubbiosa sul destino del sito: se molti argomenti non mi interessano più, perché continuare a tenerlo? Una mia amica, con cui spesso parlo di forum in quanto condividiamo lo stesso interesse, mi aveva consigliato di mettere i forum, in cui non si vuole più fare attività, in forma di solo lettura, lasciando l'accessibilità per la consultazione. Ammetto che non è una cattiva idea e che mi permetterebbe di dedicarmi con più attenzione a ciò che mi interessa realmente, ma è anche un modo per dichiarare che si sono chiusi i battenti per quel forum. Certo che dopo anni di cura ed attenzioni, finire così ... Beh, non tutto dura in eterno, specie se parliamo di internet.
Da parecchi giorni sto valutando con attenzione i miei acquisti fatti su Amazon e ho qualche perplessità. Ho fatto due spese, che per il mio portafoglio, sono state importanti, ma che non mi stanno soddisfacendo pienamente. Ricapitoliamo i fatti: prima di Natale ho acquistato su Amazon un aspirapolvere ed una borsetta e questi due oggetti sono entrati nell'uso quotidiano. Per quanto riguarda l'aspirapolvere non sono del tutto contenta : i pezzi che compongono il bastone di aspirazione sono ad incastro e, se da una parte si sfilano facilmente permettendo di passare con semplicità agli accessori necessari, dall'altra si staccano troppo in fretta, così mi succede di ritrovarmi con la spazzola per terra ed il bastone in mano. Non ho molta forza per incastrare bene i pezzi e mi ritrovo spesso a dover rimontare i componenti del bastone dell'aspirapolvere proprio mentre lo sto usando e questo è seccante. E il rumore? Questo aspirapolvere è rumorosissimo e dopo due stanze comincio ad avere le vertigini per il baccano che fa; dovrei mettere i tappi per non sentire il ronzio del motore. Non è che il rumore sia collegato alla potenza, anzi, quanto a potenza non è che sia poi così portentosa. La spazzola, poi, non ha una buona aderenza sul pavimento e quando la passo sotto il letto si solleva e non aspira più; va a finire che, quando ho terminato di usare l'elettrodomestico devo passare la scopa Swiffer per rifinire. I vantaggi di questo aspirapolvere sono le dimensioni e il peso, essendo più piccolo lo ripongo con più facilità e occupa meno spazio; essendo più leggero posso sollevarlo facilmente con il suo maniglione e spostarlo rapidamente mentre pulisco. Quello che io mi chiedo è che se , invece di comprarlo in internet, l'avessi comprato in negozio avrei fatto la stessa scelta. Dal vivo le cose si possono toccare e valutare in maniera differente, ma il precedente aspirapolvere, che avevo acquistato in negozio, con l'uso, mi sono accorta che la sagoma semi-triangolare della spazzola non arrivava negli angoli e che il montaggio del bastone era difficoltoso e richiedeva forza per staccare i pezzi e cambiare gli accessori, senza contare che il peso mi obbligava a trascinare l'apparecchio. In conclusione, gli sbagli si fanno in qualunque modo. Ma , adesso, passiamo alla borsetta. In internet mi sembrava bellissima, dal vero un po' meno. Premetto che è il classico prodotto cinese e già il prezzo in partenza chiariva cosa stavo comprando ma, a parte questo, qualcosa di buono ce l'ha. Il colore è strano, è un beige che vira al giallo ed è un colore che non ho mai avuto, si abbina a tutto e dà una nota allegra agli outfit invernali. La forma è quella che mi attirato di più e ne sono soddisfatta; è una borsetta piena di piccoli spazi e l'interno è come quello di borse che avevo già avuto e che non riesco a trovare più: diviso a metà e con tasche interne. E' spaziosa e posso suddividere i miei oggetti personali come voglio io e, quando sono fuori casa, posso buttarci dentro quello che mi capita per poi ritrovarlo senza perdere tempo a frugare. Ma se è una borsetta così soddisfacente, che cosa ha che non va? Il peso!!!!!! Sono stata una cretina a non pensare che tutte quelle cerniere e fibbie che la ornano sono un peso in più oltre a quello che uno ci mette dentro. La cosa assurda è che questo errore l'avevo già fatto in passato. Anni addietro avevo comprato una borsa nera con ornamenti metallici e l'avevo poi data a mia figlia perché diventava troppo pesante quando ci mettevo le cose dentro e adesso ci sono ricascata, ma la borsa è beige :$
Da delirio 8| Ultima cosa: le tasche laterali della borsetta sono troppo strette e profonde per metterci dentro qualcosa, sono inutilizzabili e forse sono lì solo per bellezza. E altro peso :\
Da prima di Natale i miei genitori sono influenzati e la malattia non sembra volersene più andare. Nonostante le cure mediche, stanno sempre male e sono tormentati da tosse e stanchezza. Il mio papà sta un po' meglio e non so se questo dipenda dal fatto che ha fatto il vaccino o perché non ha tutti i problemi che ha mia mamma, ma almeno lui, dopo settimane, è riuscito ad uscire di casa. E' una cosa terribile: le influenze stanno diventando malattie letali. I miei genitori mi hanno comunicato che un loro conoscente è mancato dopo un'influenza e che altre persone che conoscono sono dovute ricorrere all'assistenza ospedaliera, insomma, una mattanza da malattie da raffreddamento. Io, per fortuna, fino adesso, non ho preso neanche un raffreddore, ma la paura di contrarre questo nuovo tipo di influenza è tanta. Ormai queste malattia dura come minimo un mese e se ne va lasciando strascichi che perdurano per parecchio tempo: preoccupa davvero. Mi ricordo quando mia mamma mi diceva del raffreddore: tre giorni a venire, tre giorni ad andare, ed era vero; ora, anche il più banale raffreddore nasconde insidie più brutte ed è la porta per l'influenza. Che tristezza! :(
Ancora forum. Restando a casa a riordinare, nel tempo di riposo mi occupo dei miei forum. Ho ripreso a seguire Etheria-Chronicles, forum fantasy che ultimamente avevo trascurato ed ho iniziato a riempirlo di topic. Rivedendo il tema del forum, mi sono accorta che alcune sezioni contengono argomenti ormai vecchi e che non interessano più, così ho pensato di portarle a termine aggiungendo le discussioni che mancavano. Ho anche scoperto che avevo preparato materiale per le discussioni e che l'avevo lasciato inutilizzato in archivio per mesi e anni: che fesseria! A mia discolpa posso solo dire che, avendo tanti forum, non ho sufficiente tempo per dedicarmi a tutti: ho anche una vita reale da vivere, ben più importante degli spazi web. In questi giorni passati su Etheria- Chronicles mi sono accorta che molti degli argomenti trattati non mi interessano più, che il fantasy, per alcuni aspetti, comincia a stancarmi e che invece è cresciuto di più l'interesse per i blog, più personali, e che mi permettono di esprimermi al meglio in campo grafico. Etheria-Chronicles, adesso, ha subito arrangiamenti grafici che ne hanno migliorato l'aspetto, senza però modificare quello originale che è rimasto intatto; quindi, niente skin nuova, né targhette nuove. Il forum si sta adesso riempiendo di notizie e tutte le sezioni hanno i topic ordinati e razionalizzati; niente più confusione e tutto è consultabile con maggiore facilità. Sono soddisfatta del mio lavoro e del risulto raggiunto, ma sono dubbiosa sul destino del sito: se molti argomenti non mi interessano più, perché continuare a tenerlo? Una mia amica, con cui spesso parlo di forum in quanto condividiamo lo stesso interesse, mi aveva consigliato di mettere i forum, in cui non si vuole più fare attività, in forma di solo lettura, lasciando l'accessibilità per la consultazione. Ammetto che non è una cattiva idea e che mi permetterebbe di dedicarmi con più attenzione a ciò che mi interessa realmente, ma è anche un modo per dichiarare che si sono chiusi i battenti per quel forum. Certo che dopo anni di cura ed attenzioni, finire così ... Beh, non tutto dura in eterno, specie se parliamo di internet.
Da parecchi giorni sto valutando con attenzione i miei acquisti fatti su Amazon e ho qualche perplessità. Ho fatto due spese, che per il mio portafoglio, sono state importanti, ma che non mi stanno soddisfacendo pienamente. Ricapitoliamo i fatti: prima di Natale ho acquistato su Amazon un aspirapolvere ed una borsetta e questi due oggetti sono entrati nell'uso quotidiano. Per quanto riguarda l'aspirapolvere non sono del tutto contenta : i pezzi che compongono il bastone di aspirazione sono ad incastro e, se da una parte si sfilano facilmente permettendo di passare con semplicità agli accessori necessari, dall'altra si staccano troppo in fretta, così mi succede di ritrovarmi con la spazzola per terra ed il bastone in mano. Non ho molta forza per incastrare bene i pezzi e mi ritrovo spesso a dover rimontare i componenti del bastone dell'aspirapolvere proprio mentre lo sto usando e questo è seccante. E il rumore? Questo aspirapolvere è rumorosissimo e dopo due stanze comincio ad avere le vertigini per il baccano che fa; dovrei mettere i tappi per non sentire il ronzio del motore. Non è che il rumore sia collegato alla potenza, anzi, quanto a potenza non è che sia poi così portentosa. La spazzola, poi, non ha una buona aderenza sul pavimento e quando la passo sotto il letto si solleva e non aspira più; va a finire che, quando ho terminato di usare l'elettrodomestico devo passare la scopa Swiffer per rifinire. I vantaggi di questo aspirapolvere sono le dimensioni e il peso, essendo più piccolo lo ripongo con più facilità e occupa meno spazio; essendo più leggero posso sollevarlo facilmente con il suo maniglione e spostarlo rapidamente mentre pulisco. Quello che io mi chiedo è che se , invece di comprarlo in internet, l'avessi comprato in negozio avrei fatto la stessa scelta. Dal vivo le cose si possono toccare e valutare in maniera differente, ma il precedente aspirapolvere, che avevo acquistato in negozio, con l'uso, mi sono accorta che la sagoma semi-triangolare della spazzola non arrivava negli angoli e che il montaggio del bastone era difficoltoso e richiedeva forza per staccare i pezzi e cambiare gli accessori, senza contare che il peso mi obbligava a trascinare l'apparecchio. In conclusione, gli sbagli si fanno in qualunque modo. Ma , adesso, passiamo alla borsetta. In internet mi sembrava bellissima, dal vero un po' meno. Premetto che è il classico prodotto cinese e già il prezzo in partenza chiariva cosa stavo comprando ma, a parte questo, qualcosa di buono ce l'ha. Il colore è strano, è un beige che vira al giallo ed è un colore che non ho mai avuto, si abbina a tutto e dà una nota allegra agli outfit invernali. La forma è quella che mi attirato di più e ne sono soddisfatta; è una borsetta piena di piccoli spazi e l'interno è come quello di borse che avevo già avuto e che non riesco a trovare più: diviso a metà e con tasche interne. E' spaziosa e posso suddividere i miei oggetti personali come voglio io e, quando sono fuori casa, posso buttarci dentro quello che mi capita per poi ritrovarlo senza perdere tempo a frugare. Ma se è una borsetta così soddisfacente, che cosa ha che non va? Il peso!!!!!! Sono stata una cretina a non pensare che tutte quelle cerniere e fibbie che la ornano sono un peso in più oltre a quello che uno ci mette dentro. La cosa assurda è che questo errore l'avevo già fatto in passato. Anni addietro avevo comprato una borsa nera con ornamenti metallici e l'avevo poi data a mia figlia perché diventava troppo pesante quando ci mettevo le cose dentro e adesso ci sono ricascata, ma la borsa è beige :$
Da delirio 8| Ultima cosa: le tasche laterali della borsetta sono troppo strette e profonde per metterci dentro qualcosa, sono inutilizzabili e forse sono lì solo per bellezza. E altro peso :\
Da prima di Natale i miei genitori sono influenzati e la malattia non sembra volersene più andare. Nonostante le cure mediche, stanno sempre male e sono tormentati da tosse e stanchezza. Il mio papà sta un po' meglio e non so se questo dipenda dal fatto che ha fatto il vaccino o perché non ha tutti i problemi che ha mia mamma, ma almeno lui, dopo settimane, è riuscito ad uscire di casa. E' una cosa terribile: le influenze stanno diventando malattie letali. I miei genitori mi hanno comunicato che un loro conoscente è mancato dopo un'influenza e che altre persone che conoscono sono dovute ricorrere all'assistenza ospedaliera, insomma, una mattanza da malattie da raffreddamento. Io, per fortuna, fino adesso, non ho preso neanche un raffreddore, ma la paura di contrarre questo nuovo tipo di influenza è tanta. Ormai queste malattia dura come minimo un mese e se ne va lasciando strascichi che perdurano per parecchio tempo: preoccupa davvero. Mi ricordo quando mia mamma mi diceva del raffreddore: tre giorni a venire, tre giorni ad andare, ed era vero; ora, anche il più banale raffreddore nasconde insidie più brutte ed è la porta per l'influenza. Che tristezza! :(
lunedì 1 gennaio 2018
Un altro anno che inizia
Così come è finito l'anno precedente, ecco che inizia il successivo. Il Capodanno è volato via, consumato, o meglio bruciato, tra fuochi d'artificio e le solite feste; ed è più l'aspettativa che la festa in sé a creare quell'atmosfera di festeggiamento. Quest'anno, però, il Capodanno si è espresso con maggior contenimento. Temevo un frastuono incontrollabile di botti e il cielo inondato da fuochi d'artificio, invece, come per il Natale meno ricco di luci, anche il Capodanno è stato più parsimonioso. Dalla finestra di casa assisto ogni 31 dicembre allo spettacolo pirotecnico di fine anno e questa volta di fuochi d'artificio ne ho visti ben pochi e nel giro di dieci minuti il cielo è tornato buio ed è calato il silenzio. Da giorni la televisione annuncia la proibizione di botti cittadini e mostra le immagini di innumerevoli sequestri di materiale illegale di fuochi artificiali, sarà forse quello o la diminuzione dello spirito festaiolo ma sta di fatto che si è registrato un Capodanno più tranquillo. Da parte mia, tutta la mia festa si è risolta con una fetta di panettone e un bicchiere di spumante dolce consumato con la mia famiglia, fatta eccezione dei miei genitori ancora malati, e sinceramente ne sono contenta: la semplicità si rivela sempre vincente.
Nella notte di Capodanno è iniziato a piovere, una pioggerellina sottile che ha subito creato tanta umidità, ma la mattina dopo tutto il bagnato era già asciutto e nel pomeriggio è spuntato il sole. Un inizio d'anno all'insegna ancora della siccità. Questo clima così soleggiato è talmente anomalo da far rimpiangere il vero inverno. Tutte queste giornate così luminose fanno sentire l'assenza del riposo, un po' come quando si vuole dormire e c'è sempre la luce accesa. Se da un lato il bel tempo favorisce gli spostamenti, dall'altro viene a noia e l'arrivo della primavera non è più atteso con trepidazione. Sin da piccola non mi piaceva l'inverno e mi immaginavo un tempo di eterna estate, ma adesso che sono adulta e che sto vivendo un clima del genere mi rendo conto dell'assurdità di quel desiderio.
Nella notte di Capodanno è iniziato a piovere, una pioggerellina sottile che ha subito creato tanta umidità, ma la mattina dopo tutto il bagnato era già asciutto e nel pomeriggio è spuntato il sole. Un inizio d'anno all'insegna ancora della siccità. Questo clima così soleggiato è talmente anomalo da far rimpiangere il vero inverno. Tutte queste giornate così luminose fanno sentire l'assenza del riposo, un po' come quando si vuole dormire e c'è sempre la luce accesa. Se da un lato il bel tempo favorisce gli spostamenti, dall'altro viene a noia e l'arrivo della primavera non è più atteso con trepidazione. Sin da piccola non mi piaceva l'inverno e mi immaginavo un tempo di eterna estate, ma adesso che sono adulta e che sto vivendo un clima del genere mi rendo conto dell'assurdità di quel desiderio.
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