Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo
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giovedì 9 marzo 2017
Primavera nell'aria
Sono così presa dai miei problemi quotidiani che non mi accorgo che il tempo passa e che la stagione sta cambiando. La nebbia dei giorni scorsi è sparita e c'è anche stata una pioggia di breve durata, ma io non mi sono nemmeno accorta che le nuove giornate di sole stanno annunciando l'arrivo della primavera. Le temperature sono più miti e al mattino non c'è più il ghiaccio che ricopre i tetti e le automobili, solo le montagne mostrano le cime bianchissime di neve. La giornata incomincia all'insegna del sole e le le ore di luce sono gradatamente aumentate e viene buio più tardi, ma io sono troppo presa dai miei affanni per pensare al tempo.
Sul balcone di casa i miei vasi malcurati giacciono accantonati e pieni di foglie secche; qualcuno sembra dare ancora segni di vita con microscopici germogli che promettono una piccola ripresa, ma gli altri sembrano essere definitivamente morti. Sono così disinteressata alle mie piante che non sto nemmeno progettando una sostituzione a quella moria. La primavera si è già annunciata ma, essendo una stagione capricciosa, solo quando sarà veramente avanzata mi permetterà di progettare un rinnovo dei vasi, che al momento restano così come sono. Sempre che io abbia ancora voglia e tempo di occuparmene.
A causa di nuovi problemi famigliari non faccio più passeggiate e quindi non ho più avuto l'occasione di osservare giardini per sincerarmi dell'effettivo cambio stagionale. Seguo distrattamente le previsioni meteo e, persino quando esco per impegni, guardo semplicemente dalla finestra e poi improvviso. Non è ancora il momento di pensare al cambio stagionale nell'armadio, solo i piumini sono stati accantonati per le giacche da mezza stagione: fa ancora troppo freddo per scoprirsi di più.
Sono molto preoccupata per mia mamma. Da due settimane ha iniziato la fisioterapia per le spalle e le braccia e sembra che ci sia stato un piccolo miglioramento, ma l'età non gioca certo a suo favore, poi dovrà pensare alle gambe e alle anche. I dolori articolari stanno diventando un serio ostacolo ad ogni sua attività e mi chiedo quanto possa reggere in quelle condizioni. L'autonomia per un anziano è molto importante ed è uno stimolo per mantenere una qualità di vita accettabile. E' vero che ci sono numerosi ausili che migliorano le prestazioni fisiche, però bisogna accettarli e comprendere che non sono un segno di invalidità, ma un aiuto. Mia mamma è refrattaria ad utilizzare ausili e l'unica cosa che ha accettato è il vecchio bastone di mio nonno, che più che un ausilio è un pezzo d'antiquariato da esporre in casa e non da usare come sostegno. Con questi presupposti è sicuramente difficile migliorarle la qualità di vita e proporle aiuti fisici che la rendano più autonoma. Ogni giorno cerco di capire l'andamento delle sue condizioni, di supportarla psicologicamente e di proporle piccole soluzioni per risolvere i suoi problemi quotidiani e tutto questo solo per telefono. Ogni giorno cerco di confortare mio papà nel suo impegno di assistenza e di fargli sentire la mia vicinanza.Ogni giorno mi alzo e penso a come affrontare il fatto che i miei genitori diventano sempre più anziani e sempre meno autonomi. Ogni giorno....
In questo clima di assistenza agli anziani mia figlia invece sta cercando casa. Un altro problema da aggiungere alla lista. Mi ero dimentica lo stress della ricerca di una casa; sono trascorsi troppi anni da quando l'ho fatto io per la mia e adesso ho ricominciato per lei. Per mia fortuna il grosso del lavoro è a carico suo e io mi limito alla ricerca su internet, però, prima o poi, l'accompagnerò di persona a vedere gli alloggi e allora riproverò la vera fatica fisica e mentale della ricerca. Non riesco a capire se quello della casa è per me un problema di vecchia memoria o qualcosa di nuovo legato al fatto che è una novità per mia figlia, so solo con certezza che è qualcosa che mi mette ansia. Ogni valutazione va fatta considerando tanti parametri e non comprendo mai se alla fine sto cercando semplicemente una casa abitabile o invece miro a una ideale. In questa ricerca ci sono momenti in cui mi sembra di aver trovato alloggi bellissimi, che visti in secondo momento mi sembrano bruttissimi, e così divento incerta e non so se proporli a mia figlia oppure no. Certo che vedere solo delle fotografie non aiuta quanto andare sul posto, ma non posso fare diversamente. Inoltre, devo anche tenere presente che la decisione della casa non la devo prendere io ma mia figlia, per cui la mia è solo una ricerca di supporto e di presentazione. Ogni giorno c'è anche questo da fare.