Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

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Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

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martedì 28 marzo 2017

Ed è primavera


Siamo  tornati all'ora legale. Le lancette si  sono  spostate di un'ora e io non mi sono ancora abituata al cambiamento. In questi  giorni ho parecchi impegni e alzarmi  al  mattino è  così difficile; per parecchie ore rimango intontita e desidero solo tornarmene a letto invece di  uscirmene di  casa. Le giornate si  sono  allungate e ci  sono più ore di luce, ma com'è difficile iniziare la giornata :\  E' iniziata la primavera ed è il momento di pensare al  cambio nell'armadio, anche se le temperature sono ancora fresche, specie al mattino  e alla sera. Tutte le piante sono  fiorite e c'è un esplosione di  colori, tanto che viene voglia di  fare lunghe passeggiate solo per ammirare i giardini coperti di  fiori. Il mio balcone invece è  tristissimo, le mie piante sono morte e io non ho  tempo per pensare ad eventuali  sostituzioni. Uffa! L'inverno  era iniziato storto e così non ho potuto  salvarle. Se devo pensare all'acquisto di  nuove piante posso farlo  solo adesso, che è il momento propizio, e la stessa cosa vale se voglio  fare un progetto di  sistemazione del  balcone, ma sono stressata dagli impegni.


Non ho un momento di  tregua, mia madre ha di nuovo problemi e anche lei ha sofferto il cambio  dell'ora. E' di nuovo lamentosa e necessita di  cure fisioterapeutiche per poter camminare e muoversi in maniera adeguata, ma i tempi di  attesa per le visite sono sempre così lunghi. Anche pagando non si  ottengono  servizi immediati e quando  si  ha male le giornate diventano lunghe. Non so  come alleviarle la sofferenza, le idee cominciano a scarseggiare; mi auguro  solo  che con l'arrivo del caldo i dolori articolari  diminuiscano e che lei possa stare un po'  meglio, anche se l'età non è  certo a suo  favore. Diventare vecchi non è una bella cosa :(


In questo periodo ho iniziato ad occuparmi  della mia salute e così ho fatto una visita specialistica dall'otorino, per rimuovere un tappo di  cerume che non mi  faceva sentire bene. La brutta notizia è  che il tappo mi ha anche procurato un'otite e adesso devo  curarla, ma la cosa non è  finita qui. Ho pure iniziato una terapia antiacido per la cura del  reflusso gastro-esofageo, cura che è ciclica e a vita. E io che ne sto già facendo una importante per la mia malattia ... Ho dovuto creare in cucina uno spazietto per le tutte le terapie che sto  facendo  e mi  sembra di  avere una farmacia in miniatura, e la cosa non mi fa piacere. Quando  dicono  che la salute è  tutto .... Non credo  sia il solito  luogo comune, ma una santa verità.


domenica 19 marzo 2017

Disagi


Anche se sta arrivando la primavera con la sua proverbiale rinascita, per me non cessano  i disagi. Di recente, ho  fatto una visita medica per rabberciare i disturbi minori di  salute che mi  affliggono da tempo e, naturalmente, ne è saltata fuori una nuova : un'altra terapia a lunga scadenza da aggiungere a quella che ho  già. Quando leggo i  bugiardini mi  viene voglia di  non fare nessuna cura e il discorso è  sempre lo  stesso: o mi tengo il malanno  o provo  a curarlo. Di solito tendo ad adagiarmi nella pigrizia e a progettare l'inserimento  di una nuova terapia cercando  di  farla diventare abitudine, in questo modo  diventa automatico farla e non ci penso più. Stamattina mi  sono fatta forza ed ho iniziato la nuova prescrizione medica, con la speranza di non avere effetti collaterali indesiderati e di  raggiungere il primo  obiettivo di due mesi :\ Gli obiettivi  successivi  verranno  stabiliti dopo aver raggiunto il primo. Sembra la soluzione più ovvia, certo! Sulla carta, però!


Dopo aver visto  finalmente che stanno  sbocciando i  fiori  primaverili, mi è venuta voglia di  andare nella casa di  campagna, ma non mi è stato possibile in quanto ho dovuto occuparmi di mia mamma. Così c'è andato solo  mio  marito, che mi ha poi raccontato dei fiori sbocciati laggiù. Per la prima volta è fiorita la mia magnolia che, essendo  stata piantata pochi  anni fa, non mai aveva messo  fiori ma solo  foglie. Uno spettacolo che purtroppo mi  sono persa :(  Pazienza, sarà per il prossimo anno. Intanto, sto continuando  ad aiutare mia mamma a fare pulizia di  vecchie cose, o meglio, di  vecchi  ricordi. E' un lavoro emotivamente difficile per entrambe. Ogni  cosa riporta ad un passato che fa ripercorrere la propria vita e non è  semplice decidere tra quello  che deve restare nel  dimenticatoio ed eliminato una volta per tutte e quello che invece può essere conservato. Ogni persona ha una propria vita e gli oggetti di  cui  si  circonda sono  come tessere di  quell'esistenza, liberarsi  di  quelle tessere è rendersi  conto  di  quanto sia effimera la vita. La mia mamma è sempre stata una persona molto legata al passato, e con l'età lo è  diventata ancora di più, di  conseguenza non è mai  riuscita a separarsi  da tanti oggetti che le ricordavano momenti di  vita trascorsi dall'infanzia fino ad oggi. A quegli oggetti si sono sommati quelli appartenuti ai miei nonni e ad altri  parenti, tutti mancati da tempo, che hanno infoltito la già numerosa collezione. Nel complesso non si  tratta di oggetti di  valore economico ma solo  sentimentale ed è proprio questo il punto  cruciale che ostacola ogni  scelta. Si vorrebbe conservare tutto perché ogni  cosa è un pezzo di storia personale, ma non è oggettivamente possibile e bisogna fare la fatidica scrematura. Ogni  volta che vado ad aiutare la mia mamma in questa operazione di  cernita mi sento  sempre a disagio; vengo  sommersa da una valanga di  ricordi e non riesco  a capire se si  tratta di  nostalgia o della semplice constatazione che la vita di una persona sta volgendo  alla fase finale e quello che sto vedendo  e toccando non è solo la sua esistenza, ma anche la mia. E' un lavoro sia doloroso  che piacevole al  tempo stesso; da una parte il pensare al passato è vedere qualcosa che non c'è più, dall'altra c'è  il ricordo di  quello che si è  stati e che ci ha fatto sentire vivi in quei  momenti.
In questo momento penso  a tutte quelle persone che hanno avuto i  genitori anziani e a come hanno vissuto la loro vecchiaia , però adesso è  toccato a me.


Di questi  tempi è il tema dell'immigrazione selvaggia è uno degli  argomenti dibattuti e vissuti più o meno  da tutti. Da anni vediamo le nostre città e paesi invasi  da stranieri, non certo in visita turistica, che vivono in pianta stabile nel nostro paese. Da anni questa diffusione è  diventata capillare e pressante e non sembra terminare. Il problema  che ne deriva è essenzialmente legato all'integrazione e alla discriminazione di  queste persone che vengono da lontano, con il loro carico  di miseria e problematiche. Ci viene insegnato ad essere civili ed accoglienti, rispettosi  della diversità  altrui, ma quando  gli ospiti risultano indifferenti, prevaricatori e chiaramente refrattari  ad ogni  integrazione allora diventa difficile restare osservanti dei propri insegnamenti. Ne ho  già parlato in un recente topic dell'arrivo nel  mio  condomino  di una famiglia rumena, che da subito ha evidenziato la sua dichiarata intenzione a non integrarsi esponendo per mesi  sul balcone di  casa la propria patria bandiera. Nessuno ha obiettato a questa esposizione, ma quando le suddette persone hanno  cominciato a fare il barbecue nel cortile condominiale, inondando di effluvi  tossici il condominio, e a tenere lo stereo a volume inaccettabile nelle ore notturne, qualcosa è  scattato. Ieri c'è  stata la prima  richiesta diretta da parte di alcuni  condomini di contenere i fumi del barbecue e il volume della musica con esito negativo, anzi, violento. Nessuno si è  fatto male, ma è  stato l'inizio dichiarato di una tensione che si  protrarrà nel  tempo. Purtroppo non esistono leggi che ci proteggano dalla maleducazione, né dai pericoli da essa derivanti; fino a che non ci  sono  feriti o morti non esiste prevenzione.

martedì 14 marzo 2017

Finalmente a spasso


Non mi sembra vero, ma finalmente sono riuscita ad andare a spasso  senza l'assillo di impegni pressanti o preoccupazioni. Mi sembrava che fosse passata un'eternità. In questo modo ho potuto vedere che nei  giardini stanno spuntando i fiori  che ce ne sono persino in quello condominiale dove abito  io. E' proprio primavera. Le temperature si  sono notevolmente alzate e, dopo  quest'uscita, credo  sia arrivato il momento di  dare uno sguardo all'armadio  e pensare al  cambio  stagionale. Il balcone di  casa è invece ancora fermo  e per ora non ho intenzione di occuparmi  dei miei  vasi, anche se ho  già  visto al mercato tante belle piante che potrebbero sostituire quelle morte per i l rigore invernale. Mi prendo  ancora un po' di  tempo :D

Ho cominciato a ritornare un po'  sui miei  forum, ma la preoccupazione per mai madre mi impedisce di  essere serena e concentrata. La fisioterapia che sta facendo ha migliorato un po' la situazione, ma il suo è un problema invalidante e non so  proprio  come risolverlo. I miei  genitori  continuano a voler restare indipendenti, e io li comprendo, ma fino  a che punto la cosa può essere fattibile? Quotidianamente li  sento  telefonicamente, ma la distanza mi impedisce di occuparmene di persona e, qualora fossero  più vicini, la mia malattia sarebbe comunque una zavorra che mi  costringerebbe ad un'assistenza limitata. E' cruccio che mi trascino dietro ogni  giorno.


giovedì 9 marzo 2017

Primavera nell'aria


Sono così presa dai miei problemi  quotidiani che non mi accorgo  che il tempo  passa e che la stagione sta cambiando. La nebbia dei giorni  scorsi è sparita e c'è  anche stata una pioggia di  breve durata, ma io non mi sono nemmeno  accorta che le nuove giornate di  sole stanno  annunciando l'arrivo  della primavera. Le temperature sono più miti e al mattino non c'è più il ghiaccio che ricopre i  tetti e le automobili, solo le montagne mostrano le cime bianchissime di neve. La giornata incomincia all'insegna del sole e le le ore di luce sono gradatamente aumentate e viene buio più  tardi, ma io sono  troppo presa dai miei  affanni per pensare al  tempo.
Sul balcone di  casa i miei vasi malcurati giacciono accantonati e pieni  di  foglie secche; qualcuno  sembra dare ancora segni  di  vita con microscopici  germogli che promettono una piccola ripresa, ma gli  altri  sembrano  essere definitivamente morti. Sono così  disinteressata alle mie piante che non sto  nemmeno progettando una sostituzione a quella moria. La primavera si è  già  annunciata  ma, essendo una stagione capricciosa, solo quando  sarà  veramente avanzata mi permetterà di progettare un rinnovo dei  vasi, che al momento restano  così  come sono. Sempre che io abbia ancora voglia e tempo di occuparmene.
A causa di nuovi problemi famigliari non faccio  più  passeggiate e quindi non ho più avuto l'occasione di osservare giardini  per sincerarmi  dell'effettivo cambio  stagionale. Seguo  distrattamente le previsioni  meteo e, persino quando  esco per impegni, guardo semplicemente dalla finestra e poi improvviso. Non è  ancora il momento di  pensare al cambio  stagionale nell'armadio, solo i piumini sono stati accantonati per le giacche da mezza stagione: fa ancora troppo  freddo per scoprirsi  di più.


Sono molto preoccupata per mia mamma. Da due settimane ha iniziato  la fisioterapia per le spalle e le braccia e sembra che ci  sia stato un piccolo  miglioramento, ma l'età non gioca certo a suo  favore, poi dovrà pensare alle gambe e alle anche. I dolori articolari stanno  diventando un serio ostacolo ad ogni  sua attività e mi  chiedo  quanto possa reggere in quelle condizioni. L'autonomia per un anziano è  molto importante ed è uno stimolo per mantenere una qualità  di  vita accettabile. E' vero che ci  sono  numerosi  ausili  che migliorano le prestazioni  fisiche, però bisogna accettarli e comprendere che non sono un segno  di invalidità, ma un aiuto. Mia mamma è  refrattaria ad utilizzare ausili e l'unica cosa che ha accettato è il  vecchio  bastone di mio nonno, che più  che un ausilio è un pezzo d'antiquariato da esporre in casa e non da usare come sostegno. Con questi presupposti è  sicuramente difficile migliorarle la qualità  di  vita e proporle aiuti fisici  che la rendano più autonoma. Ogni  giorno  cerco  di  capire l'andamento  delle sue condizioni, di supportarla psicologicamente e di  proporle piccole soluzioni per risolvere i  suoi problemi quotidiani e tutto questo  solo per telefono. Ogni  giorno cerco  di  confortare mio papà nel suo impegno  di  assistenza e di  fargli sentire la mia vicinanza.Ogni  giorno mi alzo e penso a come affrontare il fatto che i  miei genitori diventano sempre più anziani e sempre meno autonomi. Ogni  giorno....


In questo clima di  assistenza agli  anziani mia figlia invece sta cercando  casa. Un altro problema da aggiungere alla lista. Mi ero dimentica lo stress della ricerca di una casa; sono trascorsi troppi anni da quando l'ho fatto io per la mia e adesso ho ricominciato per lei. Per mia fortuna il grosso del lavoro è a carico  suo e io mi limito alla ricerca su internet, però, prima o poi, l'accompagnerò di persona a vedere gli  alloggi e allora riproverò la vera fatica fisica e mentale della ricerca. Non riesco  a capire se quello della casa è per me un problema di  vecchia memoria o qualcosa di nuovo legato al fatto che è una novità per mia figlia, so solo con certezza che è  qualcosa che mi  mette ansia. Ogni  valutazione va fatta considerando tanti parametri e non comprendo mai  se alla fine sto cercando semplicemente una casa abitabile o invece miro a una ideale. In questa ricerca ci sono momenti in cui mi sembra di  aver trovato alloggi bellissimi, che visti in secondo momento  mi  sembrano  bruttissimi, e così divento incerta e non so se proporli a mia figlia oppure no. Certo che vedere solo delle fotografie non aiuta quanto andare sul posto, ma non posso fare diversamente.  Inoltre, devo  anche tenere presente che la decisione della casa non la devo prendere io ma mia figlia, per cui la mia è  solo una ricerca di  supporto e di presentazione. Ogni  giorno  c'è anche questo da fare.