Superata la metà di ottobre, in attesa dell' ufficialità dell' 1 e del 2 di novembre, inizia il periodo dedicato alle visite ai cimiteri per ricordare i propri defunti ed occuparsi delle loro definitive dimore. Altro che attesa di Halloween .... 😑 E' il momento di pensare all'acquisto di fiori per ornare le tombe e dedicare un po' di tempo ai nostri cari scomparsi. Nella frettolosità del quotidiano, tempestato di mille impegni e scadenze, va poi a finire che le visite ai cimiteri diventino sporadiche o inesistenti perché si pensa più ai vivi che ai morti. Per fortuna la tradizione ci avvisa che, come per il Natale, questo è il periodo dell'anno in cui è necessario trovare un po' di tempo per occuparsi di chi non è più con con noi. Anche io, come altre persone, sono stata impegnata nella faccenda e sono andata alla ricerca dei fiori opportuni per i miei cari e, come ormai faccio da anni, la mia scelta è stata orientata nell'acquisto di mazzi di fiori finti. Le mie preferenze sono di solito determinate dalle persone a cui sono destinati i fiori, dalla posizione dei loculi e dalla composizione del mazzo, per cui, generalmente, scelgo mazzi classici in cui siano presenti le rose, dal colore tenue se sono il fiore prevalente, oppure vivace se abbinate a fiori chiari importanti. Questa volta ho deciso tutto il contrario e, invece delle solite rose, ho scelto mazzi composti da camelie, protee e foglie tropicali. La scelta che di per sé potrebbe sembrare azzardata, in quanto questi non sono propriamente fiori tradizionali, invece è di tendenza e me ne sono resa conto osservando le tombe degli altri che avevano mazzi simili ai miei. Una volta pulite le lapidi e posizionato questi originali mazzi sono rimasta soddisfatta dell'effetto finale, ho capito che avevo fatto la scelta giusta e che in fondo mettere dei fiori inconsueti è anche bella cosa. Essere troppo tradizionalisti alla fine può risultare pure noioso e dopo questa esperienza credo che in futuro cambierò le mie scelte e mi lascerò tentare dalle novità di mercato.
Per le festività dei santi e dei morti non acquisto fiori freschi e posso dire che per me è diventata quasi una regola. Da anni è sempre problematico, e soprattutto molto dispendioso, acquistare i crisantemi freschi, fiori tradizionali delle tombe, che sono diventati praticamente rari. Le serre che li producono devono fare fronte alle variazioni climatiche, dannose per coltivazioni così delicate come quelle dei fiori, e di conseguenza non hanno produzioni sufficienti alla richiesta di mercato. Gli stessi fiorai acquistano qualità di crisantemi di minor pregio e di provenienza estera, in quanto facilmente vendibili per il loro prezzo modico, oppure sponsorizzano fiori alternativi come rose, gerbere, ecc. Persino le orchidee viola a tralcio, che costituivano una classica alternativa al crisantemo, sono diventate introvabili per motivi simili: difficoltà di coltivazione legata al meteo e difficoltà di trasporto causa la loro fragilità. Conoscendo queste problematiche di acquisto non mi sono mai peritata nella ricerca del fiore fresco specifico per la stagione ed ho sempre optato per quello finto che, oltretutto, ha il pregio di durare fino all'anno successivo e non va sostituito dopo una settimana.
Discorso diverso per la giacca da mezza stagione. Il mio pile viola è andato definitivamente in pensione ed è stato sostituito da un capo diverso ed impermeabile, con una nuance viola più moderna. C'è poco da fare, continuo a scegliere sempre il viola come colore :D