Per me Halloween è un evento recente, tanto che non mi entusiasma affatto e non lo sento come parte della mia tradizione culturale. Sono cresciuta sin da bambina con la festività di Ognissanti, che non è certo fantasmagorica come Halloween, visto che è dedicata ai morti ed è per lo più collegata alla religiosità, pertanto non mi interessano i preparativi e all'attesa di questo momento e tanto meno le pubblicità televisive che lo accompagnano. Anche se cambiare abitudini ed accettare i nuovi eventi sociali può essere positivo ed amplia le proprie vedute, io proprio non riesco ad adattarmici. Potrei restare semplicemente indifferente a tutto quanto ed invece ne sono infastidita, forse perché non ho mai amato le tematiche orrorifiche e una festa che si esprime con costumi ad esse ispirati non mi attrae affatto. Non è per una questione di età, come ho detto prima ci si può anche adeguare, è che io sono sempre stata una tutta "fatine ed elfi" e per lo più lo sono ancora adesso; vedere in giro queste maschere raccapriccianti e brutte mi disgusta. Sicuramente l'effetto pauroso di questa rappresentazione ha proprio lo scopo di accettare paure ataviche, ma a me sortisce l'effetto contrario. Halloween, comunque, è un evento autunnale e spesso viene associato a questa stagione come una sorta di emblema, anche se dura lo spazio di una notte, ma io continuo a non condividere questa concezione.
Questo è pure il periodo delle zucche e ad esse sono dedicate alcune feste locali, molto meno spaventose di Halloween, divertenti e anche gustose. Meno dolcetti e scherzetti, ma piatti sani e appetibili, anche se non apprezzo la zucca dal punto di vista gastronomico per via del suo sapore dolciastro. Poche settimane fa ne ho raccolte alcune nel mio fazzoletto di terra. Le aveva piantate il mio papà e adesso le ho prese io e messe come centrotavola sul tavolo della sala da pranzo; sono proprio soddisfatta.