Il mese di aprile si sta rivelando gelido, quasi fosse un mese invernale. La settimana di Pasqua è stata caratterizzata da giornate piene di sole e ventose, ma anche molto fredde. In casa la caldaia continua ad accendersi e anche se i termosifoni sono bollenti io ho freddo. Non ho ancora fatto alcun cambio nell'armadio e al momento non ci penso nemmeno. Quando esco non metto più piumini o pellicciotti, ma solo giacche imbottite ed impermeabili per riparami dalle sferzate ventose, inoltre indosso ancora pantaloni e maglie invernali. E' uno strano clima che non fa certo pensare alla primavera, benché intorno sia tutto fiorito. Le mie poche uscite sono sempre state mirate al chiuso, cioè andare in piccoli centri commerciali, con pochi negozi e facili da visitare. Non so perché, ma continuo ad avere difficoltà a camminare e mi sento sempre tanto stanca, sarà anche per il tempo che con questo freddo non aiuta. Al momento preferisco ambienti contenuti come dimensione per poter camminare senza ausili, anche se la carrozzina è sempre in auto pronta per qualsiasi difficoltà.
Ho preso una pausa dal decluttering e adesso la mansarda sembra solo più un campo di battaglia. Alcuni mobili sono stati svuotai e bisognerà rimuoverli e ci sono scatole ovunque pronte per essere buttate nell'ecocentro. Con tutta questa pulizia sono venute fuori le magagne della mansarda e quindi la necessità di sistemarle, ma credo che a questo punto non sarà più compito mio se me ne vado. Ora si vedono le vere dimensioni del locale e mi ricordo quando ci avevo fatto le feste dei bambini e con tutti gli invitati avevamo fatto pranzi o mangiato le torte, poi tutto si è trasformato in un polveroso magazzino stipato di cose inutili. E' strano ripensare a questo passato, veramente lontano; i figli sono adulti e alcuni degli invitati non ci sono più, ma sono le necessità di vita che determinano l'uso delle cose e di conseguenza anche l'uso di questo locale. Credo di avere imparato la lezione e in futuro spero di non accumulare più niente, viste le conseguenze. Spero anche che, essendo una persona di età matura, il futuro mi porti ad avere ricordi meno consistenti, nel senso che ci non saranno più oggetti come i miei vecchi libri di scuola o le videocassette di cartoni animati dei bambini da mettere in magazzino, ma magari solo foto da tenere sullo smartphone. L'eliminazione delle vecchie cose inutili mi dato sulle prime un senso di libertà e pulizia, cui è seguita la malinconia per un passato che adesso materialmente non c'è più. E' strano sentirsi liberi e tristi allo stesso tempo, sarà perché il futuro è incerto mentre il passato è concreto. Mi auguro che questo stato d'animo contrastante passi e che invece tutta la concentrazione sia rivolta al futuro, che potrebbe essere anche migliore.
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