E' un po' che non scrivo in questo blog, ma mi sono dedicata ad altre attività specialmente agli aggiornamenti del mio sito di grafica. Sembra strano perché nel post precedente una delle problematiche quotidiane da affrontare era proprio come impiegare il tempo. Ce l'ho fatta, sono riuscita a sbloccarmi un po', ad organizzarmi e quindi, oltre alle solite cose di routine, mi sono dedicata di più alla casa, l'ho messa un po' in ordine e subito mi sono sentita meglio. Sarà anche che il tempo, inteso come meteo, è migliorato e, dopo giornate di ghiaccio, pioggia e nebbia, finalmente è venuto fuori il sole e le temperature sono salite sopra lo zero. Nel frattempo il miraggio di cambiare colore e di passare da zona arancione a zona gialla è diventato reale e, anche se per me non cambia molto, ha contribuito a farmi stare meglio. Nel mentre sono riuscita ad incontrare brevemente mio figlio e proprio in quel frangente io e mio marito abbiamo fatto il nostro primo tampone per la diagnostica del Covid. E' stato terribile!!!!!! 😱 Finora non ne avevo mai fatto uno, non c'era stata nessuna occasione e non avevo mai pensato che la cosa sarebbe potuta succedere data la vita da reclusa che conduco e invece ... Avevo visto in televisione immagini di persone a cui lo stavano facendo e avevo notato che alcuni facevano smorfie strane, interrotte però da un taglio netto della telecamera. La cosa mi era sembrata plausibile perché immagini del genere erano al solo scopo informativo e basta, non dovevano certo mostrare sofferenza o indisponibilità, tantomeno morbosità, per cui era necessaria una certa delicatezza dato che erano filmati da notiziari spesso trasmessi in fasce orarie di larga visibilità. Per cui mi sono approcciata al test con fiducia, anche se mio figlio mi aveva detto che gli era venuto da piangere quando glielo avevano fatto. Il tipo di tampone che ho fatto io è stato di tipo "rapido" cioè con esito in pochi minuti e si è trattato di un tampone nasale. In pratica viene infilata in una narice una specie di lungo cotton fioc che viene fatto ruotare per 3 secondi, i miei più lunghi 3 secondi di tutta la vita, nella parte più profonda del naso. Ammetto che mentre mi facevano il tampone dopo il secondo 1 ho espresso il mio disappunto con un sonoro "Ahhhh!!!!" e mi sono tirata indietro il più possibile, anche se l'operatore mi invitava a stare ferma dicendomi che aveva quasi terminato. Quando finalmente mi hanno levato l'odioso bastoncino dal naso mi sono venute le lacrime agli occhi: non ho pianto solo per dignità. A mio figlio non ho detto niente, in fondo era una sciocchezza trascurabile, e vederlo di nuovo in buona salute mi ha fatto dimenticare il fastidioso test, che nel frattempo aveva dato esito negativo.
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