Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

Benvenuti/Welcome in Sogni  senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

sabato 27 febbraio 2021

Un po' di shopping

 

Di questi  tempi parlare di  shopping dal  vivo è un evento incredibile, eppure sono riuscita ad avere il mio momento real-shopping tra una chiusura da lockdown e l'altra. E' stato un momento improvvisato, legato al fatto che io  e mio  marito  volevamo acquistare delle scarpe per nostro figlio, e ci siamo recati nel  centro commerciale più vicino a casa, ma fuori  comune, per poter andare nel solito negozio in cui facciamo  spese. Abbiamo anche scelto un orario in cui non ci  fosse un grande affollamento, cioè nel primo pomeriggio, e ci  siamo  fiondati subito tra gli scaffali per scegliere il paio giusto. Per nostra fortuna era il periodo in cui  il negozio faceva l'offerta 3 + 1, cioè il quarto paio, quello che costa meno, si paga solo 1 € e ne abbiamo giusto approfittato per fare incetta e prendere scarpe anche per la primavera-estate. Tra la promozione e i saldi siamo riusciti a fare un buon affare e presto mio figlio avrà per Pasqua una bella sorpresa. Purtroppo, non essendo mia figlia disponibile, per lei niente regalo di Pasqua. Quando abbiamo finito di fare il nostro acquisto io e mio marito abbiamo  tirato un sospiro  di  sollievo ed eravamo quasi  disposti a ritornarcene a casa, poi, in astinenza da centro  commerciale, abbiamo deciso  di  fare un giro per vedere altri negozi. In quel mentre mi  sono accorta che, mentre guardavo le vetrine o entravo in qualche negozio, non avevo  voglia di  comprare niente. Tutte le novità esposte sugli scaffali mi lasciavano indifferente e intanto mi dicevo: " che lo compro a fare, se poi non lo metto perché non posso andare da nessuna parte" e tiravo  avanti. Anche mio marito si sentiva demotivato e non ha fatto acquisti; alla fine ci siamo stancati di quell'inutile girovagare e siamo entrati in un supermercato alimentare per comprare qualcosa per preparare la cena: il finale del momento shopping nel massimo della banalità. Da lunedì scatterà la zona arancione e non ci  saranno altri momenti shopping, questa è stata dunque l'ultima occasione prima della chiusura.



martedì 23 febbraio 2021

Le solite cose

 

Questa situazione generale sta condizionando la vita privata delle persone  che necessariamente è dovuta cambiare e adesso c'è una nuova quotidianità a cui mi sono abituata anche io. Non appena devo uscire di  casa, per un qualsiasi motivo, mi metto subito la mascherina e mi disinfetto le mani e poi parto per la mia destinazione; ormai non ci  faccio più caso ed è  diventata una banale consuetudine. Anche il fatto che mio marito lavori da casa è diventato un fatto assodato; mi sono abituata ai nuovi orari  dei pasti e mi sono organizzata per prepararli e anche questo è  diventato parte della mia normalità. Insomma, se l'anno scorso tutto questo  era visto con una certa apprensione, dopo quasi un anno di pandemia, è diventato irrilevante. Mi sono persino abituata ad avere meno attività esterne e se me ne capita l'occasione possono essere considerate addirittura seccanti, anche se sono  di piacere: sto diventando sempre più pigra e stare a casa mi piace. Mi sono assestata sulle mie attività casalinghe e sto bene così; mi occupo della casa, dei miei siti, grafico, gioco in internet e guardo un po' di  tv, anzi, quest'ultima sempre di meno e tra un po' saremo obbligati in massa a cambiare televisore, in quanto il passaggio alla nuova banda di  trasmissione avverrà a fine primavera di quest'anno. Sono decisamente seccata 😞 Quando anni fa questo cambiamento era già capitato avevo comprato il decoder, ma questo non funzionava nonostante la corretta installazione, per cui avevo dovuto mettere in soffitta il mio televisore funzionante e acquistarne uno nuovo e adesso si ripeterà la medesima solfa. All'inizio di quest'anno mio marito mi aveva opportunamente accennato alla questione e preventivato l'acquisto che, a causa degli "apri-chiudi" da lockdown, veniva sempre rimandato o accantonato in attesa del momento giusto, ma il momento giusto sta arrivando adesso e bisognerà pensarci seriamente, visto che si tratta pure di una spesa notevole. Sono veramente infastidita 😟 Non mi va di immagazzinare un altro televisore funzionante e altrettanto mi secca smaltirlo nella spazzatura. Acquistare un nuovo apparecchio,  solo perché i decoder sono delle bufale, mi sembra uno spreco;  senza contare per quello che danno in tv 😞 Certo che la televisione non sarà un elettrodomestico utile quanto un forno o una lavatrice,  ma l'informazione e l'intrattenimento hanno comunque il loro peso nella vita di  tutti i giorni. Anche i miei genitori saranno obbligati a questo cambiamento, ma per due anziani la televisione è importante; poveretti, anche loro si  ritroveranno  con una tv funzionante da mettere o buttare via. E io che ho appena acquistato un divano e una poltrona ... almeno quello che  vado  ad eliminare ha il giusto grado  di usura, cioè 30  anni,  ma la mia tv è solo del 2016 😢



domenica 14 febbraio 2021

Freddo polare

 

L'inverno non è ancora finito e gli anticipi primaverili delle passate giornate si sono  trasformati in un ritorno del freddo. I giorni  scorsi  ci  sono state delle belle giornate di sole che facevano presagire ad un cambio stagionale tanto che, in una delle mie rare uscite, ho persino indossato capi meno pesanti e sono  riuscita sudare lo stesso. La televisione intanto  annunciava l'arrivo di un'ondata polare che avrebbe portato neve a basse quote e io mi domandavo  se la cosa sarebbe successa davvero, dato che il sole splendeva. La cosa è successa davvero. Una mattina mi sono alzata e guardando  dalla finestra ho scoperto un manto bianco  che ricopriva le case e le automobili; in casa faceva più freddo e ho dovuto mettermi una maglia in più. La neve comunque è durata pochissimo, il tempo di una giornata ed è sparita non appena il giorno  successivo c'è stato il sole; le temperature invece sono rimaste fredde, giusto per ricordarci  che è ancora inverno. Le recenti notizie meteo annunciano ancora un tempo instabile ma, d'altra parte, il mese di  febbraio è sempre stato così, tra freddo e sole, bisognerà attendere marzo per vedere se le temperature restano stabili sopra lo 0°. Sinceramente di  quello che fa il tempo me ne importa poco, esco solo se è  necessario e per il resto me ne sto a casa, anche se adesso siamo  ancora in zona gialla e si può circolare in tutta la regione. La scorsa domenica sono andata trovare i miei genitori e faceva freddo, mi sono imbacuccata ed ho fatto loro solo una visita veloce, solo per vedere se stavano bene e sono scappata via prima che facesse buio. In macchina avevo  freddo e non vedevo l'ora di  arrivare a casa. C'è poco  da fare, a forza di  restarmene chiusa in casa per i problemi legati alla pandemia, non riesco più  a sopportare un po'di  freddo. 

Approfittando  del fatto che la mia regione è ancora in zona gialla, sono  riuscita ad andare fuori  comune in un negozio specializzato  per ordinare un divano ed una poltroncina nuovi. E' da lunghissimo tempo che voglio cambiare in special modo il divano, quello che ho in uso è da sistemare. L'avevo  fatto rifare anni fa e adesso  bisognerebbe cambiargli di nuovo fodera ed imbottitura, ma non ne vale più la pena. L'avevo acquistato quando  ero venuta ad abitare nell'attuale casa, cioè tantissimo  tempo fa e non avevo neppure i figli, e, quando sono diventati grandicelli, l'avevo fatto rimettere a nuovo che ne aveva viste di  tutti i  colori. Adesso l'imbottitura si  è nuovamente schiacciata a causa dell'uso quotidiano e la fodera, dopo un po' lavaggi e tante sedute, si è consumata; solo la struttura è ancora sana e si sarebbe potuto pensare ad un secondo  rinnovo, ma il problema a riguardo è un altro. Come il divano è diventato  vecchio anche io lo sono diventata e, quando  mi ci  siedo  sopra, ho difficoltà ad alzarmi perché è troppo basso. Con questo presupposto cambiare il divano stava diventando una necessità  sempre più impellente, specie adesso che si è obbligati a stare più chiusi, e appena è stato possibile muoversi da casa io e mio marito siamo andati a comprarne uno. Quanto alla poltroncina, beh ... quella serve quando ci  sono ospiti e in ogni caso è una seduta in più anche per noi. Arrivata nel  negozio ero preoccupata per la scelta in quanto c'era un sacco di divani e poltrone, fortunatamente il commesso ha capito  subito le mie necessità e mi ha fatto vedere e provare solo due modelli che rispondevano perfettamente alle mie esigenze e scegliere a quel punto non è stato più difficile. Purtroppo, per avere la giusta altezza della seduta ed avere la rigidità necessaria per alzarsi, ho dovuto scegliere un divano letto, ma questo lo  sapevo già da prima e, anche se non mi serve, ero conscia che sarebbe stato così. Quanto al colore avevo già in mente le tinte, cioè azzurro per il divano e giallo per la poltroncina, e mi è bastato scegliere soltanto la texture dal campionario per completare l'ordine. Tutto facile e veloce :) Il divano e la poltroncina arriveranno tra circa due mesi  e dovrò pazientare ancora un po' prima di  godermeli, ma so  aspettare. Dimenticavo, entrambi hanno misure leggermente più grandi  di quelle attuali, sono pochissimi centimetri ma basteranno per dare più comodità  e lo spazio nella stanza c'è comunque :D



martedì 2 febbraio 2021

Aiuto il tampone!!!!!

 

E' un po' che non scrivo in questo blog, ma mi sono dedicata ad altre attività specialmente agli aggiornamenti del mio sito di  grafica. Sembra strano perché nel post precedente una delle problematiche quotidiane da affrontare era proprio  come impiegare il tempo. Ce l'ho fatta,  sono riuscita a sbloccarmi un po', ad organizzarmi e quindi, oltre alle solite cose di  routine, mi sono dedicata di più  alla casa, l'ho messa un po' in ordine e subito mi sono sentita meglio. Sarà anche che il tempo, inteso  come meteo, è  migliorato e, dopo giornate di  ghiaccio, pioggia e nebbia,  finalmente è venuto  fuori il sole e le temperature sono salite sopra lo zero. Nel frattempo il miraggio di cambiare colore e di  passare da zona arancione a zona gialla  è diventato reale e, anche se per me non cambia molto, ha contribuito a farmi stare meglio. Nel mentre sono  riuscita ad incontrare brevemente mio  figlio e proprio in quel frangente io e mio marito abbiamo  fatto il nostro  primo  tampone per la diagnostica del Covid. E' stato terribile!!!!!! 😱 Finora non ne avevo mai  fatto uno, non c'era stata nessuna occasione e non avevo mai pensato che la cosa sarebbe potuta succedere data la vita da reclusa che conduco e invece ... Avevo visto in televisione immagini di persone a cui lo stavano facendo e avevo  notato che alcuni facevano smorfie strane, interrotte però da un taglio netto della telecamera. La cosa mi era sembrata plausibile perché immagini del genere erano al solo scopo informativo e basta, non dovevano certo mostrare sofferenza o indisponibilità, tantomeno morbosità, per cui era necessaria una certa delicatezza dato che erano filmati da notiziari spesso trasmessi in fasce orarie di larga visibilità. Per cui mi sono approcciata al test con fiducia, anche se mio figlio mi aveva detto che gli era venuto da piangere quando glielo avevano fatto. Il tipo di tampone che ho fatto io è stato di  tipo "rapido" cioè con esito in pochi minuti e si è trattato di un tampone nasale. In pratica viene infilata in una narice una specie di  lungo cotton fioc che viene fatto ruotare per 3 secondi, i miei più lunghi  3 secondi di  tutta la vita, nella parte più profonda del naso. Ammetto che mentre mi facevano il tampone dopo il secondo 1 ho espresso il mio disappunto con un sonoro "Ahhhh!!!!" e  mi sono tirata indietro il più possibile, anche se l'operatore mi invitava a stare ferma dicendomi che aveva quasi  terminato. Quando  finalmente mi hanno levato l'odioso bastoncino dal naso mi sono  venute le lacrime agli occhi: non ho pianto solo per dignità. A mio figlio non ho detto niente, in fondo  era una sciocchezza trascurabile, e vederlo  di nuovo in buona salute mi ha fatto dimenticare il fastidioso test, che nel frattempo aveva dato esito negativo.