In questi giorni non è semplice indossare la mascherina; io ne ho di tre tipi, due lavabili e uno usa e getta. I primi due vanno bene quando le giornate sono più miti o addirittura fredde, in quanto trattengono il sudore che finisce per gocciolare sulla bocca, il terzo tipo invece assorbe anche il sudore e io mi chiedo se questa mascherina sia davvero protettiva oppure no. Insomma, il problema mascherina non è da sottovalutare né in questa stagione né in quelle successive, tanto che io e mio marito stiamo valutando l'acquisto di mascherine lavabili, anche un po' più costose ma più confortevoli. Dal momento che questa situazione generale non tende a placarsi, ritengo che la spesa delle mascherine sia una priorità da mettere in conto tanto quanto l'acquisto di generi di prima necessità. Ormai indossare la mascherina sta diventando un'abitudine come quella di sanificare la mani ogni volta che si è fuori casa e si entra in un negozio o si tocca qualcosa in esterno, insomma non è più un peso. E' un po' fastidioso con il caldo, ma la paura del contagio fa superare il disagio della precauzione.
Caldo o no ho preso il coraggio a quattro mani e sono andata a fare l'esame della glicemia in farmacia. Bisogna dire che l'organizzazione di accoglienza delle persone è accurata ed ho potuto fare l'esame in tutta tranquillità; mi hanno disinfettata a dovere e la puntura è stata velocissima come l'esito, che ha fugato tutte le mie paure di avere il diabete. Sono tornata a casa serena dopo aver trascorso giornate di ansia, tormentata da dubbi che sono subito spariti quando l'indicatore ha segnalato un valore accettabile ed inferiore a quello di allerta. Purtroppo gli anni passano e malattie che crediamo abbiano solo gli altri potrebbero essere anche le nostre, un piccolo controllo e torna subito la serenità. La pandemia ha bloccato i controlli di routine e i programmi di prevenzione ospedalieri e, soprattutto, ha creato la paura che gli ospedali siano luoghi di infezione. Io continuo a nutrire i miei dubbi in merito, non tanto per i reparti, che sono sempre disinfettati e puliti, quanto per la zona delle prenotazioni e pagamento ticket, quella che dovrebbe chiamarsi CPU. Lì, che si voglia o no, c'è il maggior passaggio di gente e bisogna obbligatoriamente passare di lì e fare la coda per poter accedere ai reparti. Probabilmente il problema dell'assembramento sarà stato risolto, ma io non mi sono ancora azzardata ad andarlo a constatare. La salute è un bene troppo prezioso, che va tutelato e conservato nel miglior modo possibile. Fa troppo caldo e meno mi espongo a situazioni che potrebbero crearmi problemi e meglio è per la mia salute.
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