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martedì 9 aprile 2019
La salute prima di tutto
Prendo cura di me stessa sempre, ma questa volta ho voluto fare qualcosa di più e ho deciso di fare un esame clinico che mi viene prescritto da anni e che rifiuto sempre di fare perché mi dà un senso di claustrofobia: la risonanza magnetica. Dal momento che erano dieci anni che non ne facevo più una, avevo dimenticato parecchie cose riguardo l'apparecchiatura; ricordavo solo quel senso di soffocamento che mi dava restare ferma in quel buco ombroso e l'attesa interminabile che la cosa finisse e basta. In dieci anni, però, qualcosa è cambiato riguardo la strumentazione medica e quando mi sono presentata per fare l'esame ho dato una rapida occhiata alla macchina, senza indugiare troppo sui dettagli, per scoprire quanto fosse paurosa ed ho atteso di essere accompagnata al lettino. La stanza della risonanza era incredibilmente luminosa e bianca e anche l'apparecchiatura era tutta bianca, dentro e fuori, con alcune luci sull'imboccatura e, soprattutto, era un po' più corta di come me la ricordavo. Una volta distesa sul lettino mi sono ritrovata a fissare il soffitto bianco mentre mi venivano infilate cuffie anti rumore e il gabbiotto, anche quello bianco, sulla faccia ed allora ho chiuso gli occhi. Poco dopo ero dentro e l'esame al mio cervello stava per iniziare; chissà quante ragnatele ci avrebbero trovato :D :D :D :D Tutto è partito con dei suoni che mi ricordavano le giostre a tema fantascientifico e subito ho pensato di essere su un disco volante, stile quelli del "Pizza Planet" di Toy Story, poi mi sono ricordata di tutte quelle persone che mi raccontavano che quando facevano la risonanza magnetica si addormentavano ed ho realizzato che forse ci sarei riuscita anch'io, così mi sono rilassata. Poco dopo ... la musica è cambiata 😨 Un rumore assordante ha cominciato a martellarmi le orecchie e tutti i pensieri sereni, rilassanti e confortanti sono svaniti di colpo. Ho socchiuso gli occhi e dalle fessure del gabbiotto ho intravisto la volta della macchina, bassissima ed incombente su di me, e subito li ho richiusi: pessima idea 😲 Quanto sarebbe durato l'esame? Quando sarebbe finito? E quanto sarebbe durato quell'orribile fracasso che mi faceva scoppiare la testa? La risposta che mi davo era sempre la medesima: troppo 😰 Quando finalmente il baccano pareva cessato ecco arrivare degli scossoni al lettino, poi dei suoni fastidiosi ma accettabili per ancora un po' ed infine il rassicurante rumore del lettino che usciva da quella cava della tortura. Quando tutto era poi finito ed io ero fuori, stordita ma all'aperto e sulla strada, mi sono ricordata del perché detestavo tanto la risonanza magnetica: il rumore e il mio proposito è stato di rifarla tra altri dieci anni, se sarò ancora viva. Mi auguro che inventino un'altra risonanza meno rumorosa. Spero.
Ed eccomi ad affrontare un'altra grande paura; dopo la risonanza magnetica il dentista. Anche in questo caso ne è passato di tempo dall'ultima volta in cui ci sono stata: due anni invece di dieci. Ero preoccupata per la visita di controllo e pensavo che mi avrebbero trovato qualche caria e il pensiero del trapano mi spaventava alquanto, anche perché da un po' di tempo avevo degli insoliti fastidi e le gengive sanguinanti. Purtroppo, essendo passato troppo tempo dall'ultima visita, ho dovuto rifare la panoramica dentaria, esame che adesso si svolge in 30 secondi, e con mia grande soddisfazione ho scoperto che tutto era rimasto invariato, eccetto un bell'accumulo di tartaro, colpevole del fastidi e dei sanguinamenti. Tra breve inizierò le sedute di igiene orale con un po' di apprensione, in quanto saranno lunghette e fastidiose, ma sicuramente niente trapano né anestesie :)
La mia guerra agli scarafaggi non mi concede tregua e tutti i giorni continuo a trovare la mia cucina invasa dai fastidiosi insetti. Finalmente ho avuto la disinfestazione domiciliare da parte di una ditta specializzata, ma non mi sembra di avere ottenuto grandi risultati. L'operatore che è venuto da me per l'intervento mi ha spruzzato uno specifico veleno a lunga durata, non tossico per le persone e a base acqua, in tutta la casa e la mansarda, con l'avvertenza di non lavare i pavimenti per alcuni giorni. Mi è poi stato spiegato che il problema non è comunque risolvibile, in quanto si tratta di un'infestazione a livello condominiale e che per eliminarlo definitivamente bisogna eliminare prima i piccioni che hanno trovato dimora sul tetto, poiché il loro guano è cibo per gli scarafaggi, per cui, più ce n'è più ci sono scarafaggi. Questa era una conclusione a cui ero arrivata anche io e che avevo già fatto presente a miei vicini di casa, ma come si fa a convincere un intero condominio che per eliminare i piccioni bisogna fare un intervento risolutivo e costoso? Tra breve ci sarà l'assemblea condominiale e la questione verrà discussa e io temo in un esito negativo :( Se potessi, metterei io il sistema elettrico anti-piccione sul tetto, ma credo sia impossibile per una questione di permessi. E anche di spesa 😳