Anche Pasqua e il 25 aprile sono passati e quest'anno erano praticamente appiccicati con pochi giorni feriali tra le due festività, ma le cose non sono andate come avrebbero dovuto. Tanto per cominciare alcune settimane fa mi ero raffreddata e per quindici giorni non sono stata bene; speravo che almeno per Pasqua sarei stata meglio e per fortuna è andata così, però si sono ammalati i miei famigliari. Tutto era stato programmato per andare nella casa di campagna, dove avremmo fatto la grigliata all'aperto, ma il tempo ha cominciato a fare i capricci: si è rannuvolato, sono iniziate le piogge e le temperature si sono abbassate. Anche con il maltempo il proposito di andare in mezzo al verde non era cambiato, tutto si sarebbe realizzato mettendo la griglia al coperto e si sarebbe pranzato il casa; nessuno aveva previsto l'arrivo dei malanni. Per farla breve, la mia famiglia si è dimezzata e Pasqua l'ho trascorsa con mio marito, mia figlia e il suo compagno. A quel punto non siamo più partiti e la grigliata l'abbiamo dovuta fare a casa sul grill elettrico, anche perché le carni erano già state acquistate e non si poteva cambiare menù.
Per il 25 aprile invece ho deciso di approfittarne e di andare in un centro commerciale: idea sbagliatissima 😯 Dal momento che quel giorno pioveva e la gente, come me, non sapeva dove andare ci siamo ritrovati tutti a girare al coperto per negozi. Dopo un po' sono scappata per la confusione. Era pieno di bambini urlanti che si divertivano sulle giostrine e su degli strani pupazzi a forma di animale automoventi, mentre gli adulti affollavano i negozi e le casse; era praticamente impossibile muoversi. Io ho già delle difficoltà a spostarmi con il girello negli stand, figuriamoci se poi sono pure affollati. Sono riuscita a fare un solo acquisto e poi me ne sono andata perché non resistevo più. In questo periodo è all'ordine del giorno la polemica sulla chiusura dei centri commerciali la domenica e i festivi, personalmente trovo la questione assurda. Mi chiedo dove deve andare la gente adesso che il passeggio non esiste più, dal momento che la maggior parte dei negozi sono spariti . I centri commerciali non sono solo luoghi destinati all'acquisto, sono diventati luoghi di aggregazione ed intrattenimento e questo indipendentemente dalla loro ampiezza. Ci vanno gli anziani che si ritrovano per chiacchierare, i disabili e gli invalidi come me perché c'è l'accesso alle carrozzelle, le famiglie con bambini in quanto ci sono le aree gioco e tutto il resto della popolazione che si ritrova semplicemente per passeggiare e guardare le vetrine. Il fatto che i centri commerciali siano al coperto li rende confortevoli in tutte le stagioni; sono caldi in inverno, asciutti se piove e freschi d'estate. Chiuderli la domenica e nei festivi diminuirebbe il flusso di affari commerciali e le opportunità di visita da parte della popolazione. I commessi, che si lamentano perché debbono lavorare in giorni destinati al riposo, non pensano che ci sono altri lavoratori che hanno occupazioni tali da essere impegnati nei medesimi giorni? Non voglio parlare di medici, infermieri, vigili del fuoco, poliziotti e così via in quanto sono persone che svolgono attività di primaria utilità, senza e quali non si garantirebbe un servizio sociale, ma ad esempio le persone che stanno alle casse del cinema il giorno di Natale? Quelle non hanno diritto di festeggiare come tutti gli altri? Non mi sembra che svolgano un'attività di primaria utilità. Io credo che ormai i centri commerciali svolgano un servizio importante per la popolazione e chi ci lavora dentro dovrebbe capirlo. Piuttosto si dovrebbe parlare della loro remunerazione e degli orari di lavoro che debbono sostenere, che forse dovrebbero essere resi più conformi alla loro professione. Credo che se i centri commerciali dovessero essere chiusi la domenica e i festivi, la gente che vuole fare acquisti finirebbe per farli solo più su internet; infatti, anche io sto cominciando ad orientarmi in quel senso, anche se preferisco acquistare in negozio. Se tutti comprassero solo più su internet, spesa alimentare compresa, credo i centri commerciali a quel punto chiuderebbero e allora ci sarebbero domeniche e festivi tutti i giorni e sarebbe sicuramente peggio.
La mia guerra agli scarafaggi mi sta vedendo ogni giorno sempre più perdente, ma forse uno spiraglio si sta aprendo. Finalmente c'è stata l'assemblea condominiale e sembrerebbe che tutti si siano convinti a sbarazzarsi dei piccioni dal tetto, mettendo il sistema elettrificato e limitando così la presenza di scarafaggi, che adesso hanno invaso il condominio. Io sono diventata così insofferente, che non entro più in cucina se prima non è passato mio marito a pulire. La disinfestazione domiciliare, che abbiamo eseguito tempo fa, si è esaurita e non ha risolto il problema e io sono veramente stressata da questa questione. E' inaccettabile subire l'assalto di questi insetti, anche perché non sono riuscita a capire quale sia la via del loro accesso. Tutte le sere metto insetticida nei punti critici, ma sembra inutile. Vorrei davvero cambiare casa, anche se è intollerabile non poter restare dove ho scelto di stare.
Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo
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domenica 28 aprile 2019
sabato 13 aprile 2019
Giornate da malanni
Questo tempo uggioso è favorevole ai malanni e io ne sono una prova; da giorni continuo ad essere raffreddata e con la raucedine e mi sento pure spossata. Ogni mattina spero di alzarmi e stare meglio, invece continuo a tossire e ad essere fiacca. Avevo chiesto a mio marito di prendermi uno sciroppo per la tosse, ma lui è andato in farmacia e si è dimenticato di elencare tutti i farmaci della mia terapia e mi ha preso un prodotto inadeguato. Poi, non avendo più voglia di andarlo a cambiare, lo sciroppo è stato messo nel ripostiglio dei medicinali col presupposto di un uso futuro e io sono rimasta senza medicamento. Non so se arrabbiarmi o portare pazienza, in quanto anche i mariti invecchiano e la memoria fa loro difetto o, più presumibilmente, non ci arrivano proprio a ricordare certe cose 😟 Sta di fatto che io continuo a stare male e non riesco neanche a pensare a quello che devo fare; il giorno lo passo un po' al computer e un po' distesa a guardare la tv: mi sembra di essere un vegetale 😧
Tra breve sarà Pasqua e io non sono ancora riuscita a fare un pensierino ai miei famigliari. E' vero che non è tradizione fare regali come a Natale e, se si deve, ci si scambia cose come uova di Pasqua o colombe, ma io vorrei fare ugualmente un regalino, anche solo una sciocchezza, e che non sia necessariamente un dolce. Per l'occasione i miei genitori mi hanno anticipata e mi hanno regalato il "tronchetto pasquale", un dolce al cioccolato buonissimo, lo so perché l'ho già assaggiato anche se non è ancora festa :D Per la verità dovrei stare attenta a quello che mangio, dal momento che sono passati circa due mesi dall'operazione di colecisti, ma sono troppo golosa e il binomio dolce e cioccolato è una tentazione davvero irresistibile. I giorni passano in fretta, anche se quando si è ammalati sembra che il tempo sia più lungo; in realtà, è solo una falsa percezione dovuta al fatto che non si vede l'ora di stare meglio.
giovedì 11 aprile 2019
Raucedine
In questi ultimi giorni il tempo è cambiato, è sparito il sole, piove e le temperature si sono abbassate; sono i capricci di primavera, che prima regala giornate bellissime, che anticipano l'estate, e poi giornate che ricordano l'autunno. Non so come ho fatto, ma ho preso un colpo d'aria e adesso ho la raucedine. E' veramente seccante :\ Mi dà un fastidio non riuscire a parlare e a tossire mentre parlo ... 😠 Neanche a farlo apposta sono le giornate in cui ho ricevuto più telefonate ed ho avuto più impegni. La gente non ci fa caso se ho la voce cavernosa e tossico, ma io mi sento a disagio e temo di non essere capita mentre parlo. Purtroppo il malanno impiegherà il suo tempo ad andarsene e nel frattempo io sto prendendo medicine per farlo andare via, cioè, così si dice, ma in realtà se andrà quando vuole lui e non quando voglio io, cioè adesso. Spero di stare bene per Pasqua, non mi andrebbe continuare a prendere pastiglie anche durante la festa e fare la figura dell'ammalata. La mia famiglia è già stata avvisata del mio stato e tutti mi stanno facendo gli auguri di pronta guarigione, mentre io mi chiedo come sono riuscita a superare indenne l'inverno per poi raffreddarmi adesso 😯 Sono così di malumore che non sono neanche andata alla finestra a guardare la pioggia che scende e lava il mio balcone, di solito è una cosa che mi rasserena perché lo pulisce dalle lordure dei piccioni, ma ho la gola e l'umore irritati. Quando oggi sono uscita per andare ad un appuntamento, mi sono imbacuccata tutta ed ho preso l'ombrello; per fortuna in quel momento non pioveva forte e mi sono bagnata poco. Tornata a casa ho cominciato a tossire ed ho dovuto sdraiarmi, ma era solo stanchezza e non febbre. Questa settimana le giornate sembrano più lunghe del solito, lo so, è solo l'effetto del maltempo e della mia abitudine a lamentarmi :D
martedì 9 aprile 2019
La salute prima di tutto
Prendo cura di me stessa sempre, ma questa volta ho voluto fare qualcosa di più e ho deciso di fare un esame clinico che mi viene prescritto da anni e che rifiuto sempre di fare perché mi dà un senso di claustrofobia: la risonanza magnetica. Dal momento che erano dieci anni che non ne facevo più una, avevo dimenticato parecchie cose riguardo l'apparecchiatura; ricordavo solo quel senso di soffocamento che mi dava restare ferma in quel buco ombroso e l'attesa interminabile che la cosa finisse e basta. In dieci anni, però, qualcosa è cambiato riguardo la strumentazione medica e quando mi sono presentata per fare l'esame ho dato una rapida occhiata alla macchina, senza indugiare troppo sui dettagli, per scoprire quanto fosse paurosa ed ho atteso di essere accompagnata al lettino. La stanza della risonanza era incredibilmente luminosa e bianca e anche l'apparecchiatura era tutta bianca, dentro e fuori, con alcune luci sull'imboccatura e, soprattutto, era un po' più corta di come me la ricordavo. Una volta distesa sul lettino mi sono ritrovata a fissare il soffitto bianco mentre mi venivano infilate cuffie anti rumore e il gabbiotto, anche quello bianco, sulla faccia ed allora ho chiuso gli occhi. Poco dopo ero dentro e l'esame al mio cervello stava per iniziare; chissà quante ragnatele ci avrebbero trovato :D :D :D :D Tutto è partito con dei suoni che mi ricordavano le giostre a tema fantascientifico e subito ho pensato di essere su un disco volante, stile quelli del "Pizza Planet" di Toy Story, poi mi sono ricordata di tutte quelle persone che mi raccontavano che quando facevano la risonanza magnetica si addormentavano ed ho realizzato che forse ci sarei riuscita anch'io, così mi sono rilassata. Poco dopo ... la musica è cambiata 😨 Un rumore assordante ha cominciato a martellarmi le orecchie e tutti i pensieri sereni, rilassanti e confortanti sono svaniti di colpo. Ho socchiuso gli occhi e dalle fessure del gabbiotto ho intravisto la volta della macchina, bassissima ed incombente su di me, e subito li ho richiusi: pessima idea 😲 Quanto sarebbe durato l'esame? Quando sarebbe finito? E quanto sarebbe durato quell'orribile fracasso che mi faceva scoppiare la testa? La risposta che mi davo era sempre la medesima: troppo 😰 Quando finalmente il baccano pareva cessato ecco arrivare degli scossoni al lettino, poi dei suoni fastidiosi ma accettabili per ancora un po' ed infine il rassicurante rumore del lettino che usciva da quella cava della tortura. Quando tutto era poi finito ed io ero fuori, stordita ma all'aperto e sulla strada, mi sono ricordata del perché detestavo tanto la risonanza magnetica: il rumore e il mio proposito è stato di rifarla tra altri dieci anni, se sarò ancora viva. Mi auguro che inventino un'altra risonanza meno rumorosa. Spero.
Ed eccomi ad affrontare un'altra grande paura; dopo la risonanza magnetica il dentista. Anche in questo caso ne è passato di tempo dall'ultima volta in cui ci sono stata: due anni invece di dieci. Ero preoccupata per la visita di controllo e pensavo che mi avrebbero trovato qualche caria e il pensiero del trapano mi spaventava alquanto, anche perché da un po' di tempo avevo degli insoliti fastidi e le gengive sanguinanti. Purtroppo, essendo passato troppo tempo dall'ultima visita, ho dovuto rifare la panoramica dentaria, esame che adesso si svolge in 30 secondi, e con mia grande soddisfazione ho scoperto che tutto era rimasto invariato, eccetto un bell'accumulo di tartaro, colpevole del fastidi e dei sanguinamenti. Tra breve inizierò le sedute di igiene orale con un po' di apprensione, in quanto saranno lunghette e fastidiose, ma sicuramente niente trapano né anestesie :)
La mia guerra agli scarafaggi non mi concede tregua e tutti i giorni continuo a trovare la mia cucina invasa dai fastidiosi insetti. Finalmente ho avuto la disinfestazione domiciliare da parte di una ditta specializzata, ma non mi sembra di avere ottenuto grandi risultati. L'operatore che è venuto da me per l'intervento mi ha spruzzato uno specifico veleno a lunga durata, non tossico per le persone e a base acqua, in tutta la casa e la mansarda, con l'avvertenza di non lavare i pavimenti per alcuni giorni. Mi è poi stato spiegato che il problema non è comunque risolvibile, in quanto si tratta di un'infestazione a livello condominiale e che per eliminarlo definitivamente bisogna eliminare prima i piccioni che hanno trovato dimora sul tetto, poiché il loro guano è cibo per gli scarafaggi, per cui, più ce n'è più ci sono scarafaggi. Questa era una conclusione a cui ero arrivata anche io e che avevo già fatto presente a miei vicini di casa, ma come si fa a convincere un intero condominio che per eliminare i piccioni bisogna fare un intervento risolutivo e costoso? Tra breve ci sarà l'assemblea condominiale e la questione verrà discussa e io temo in un esito negativo :( Se potessi, metterei io il sistema elettrico anti-piccione sul tetto, ma credo sia impossibile per una questione di permessi. E anche di spesa 😳
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