L'autunno è segnato dall'arrivo delle cimici verdi, quei fastidiosi insetti puzzolenti che ti ritrovi dappertutto e di cui non riesci mai a liberarti. Sono una piaga come quella degli scarafaggi, ma quando cominci a vederle in giro sai che la stagione sta cambiando. Il mio problema è tenerle alla larga quando stendo il bucato; inevitabilmente me ne trovo qualcuna sulle lenzuola o sulle tovaglie e la cosa mi infastidisce perché puzzano e attaccano il loro odore alla biancheria. Dal momento che l'autunno è diventato un'estate più fresca io continuo a stendere fuori, ma devo fare attenzione agli orari per evitare l'incontro con questi fastidiosi insetti. Sembra che ormai siano ubiquitari e come me altre persone ne lamentano la presenza, ma fanno parte del pacchetto autunnale e dobbiamo tenercele . Quando ero bambina non ricordo di aver mai visto l'invasione di cimici verdi che c'è adesso; forse se ne vedeva qualcuna, ma come oggi mai. L'adattamento alle nuove condizioni climatiche ha quindi favorito alcune specie di insetti rispetto ad altre, senza contare che l'arrivo di nuove specie non autoctone ha portato ad un aumento della popolazione entomica. Non mi piacciono gli insetti, ce poco da fare :(
La salute innanzitutto. Con questa prerogativa ho iniziato un percorso di visite specialistiche per tenere sotto controllo la mia salute che, col passare degli anni, diventa più cedevole. Non so nemmeno io dove ho trovato la forza per affrontare il disagio delle prenotazioni, del raggiungimento degli studi e delle visite stesse; sono una persona che col tempo sta diventando sempre più pigra, ma anche più ansiosa, e conciliare questi due aspetti per raggiungere obiettivi prefissati è diventato piuttosto complicato. Comunque, pur essendo io una persona complicata, quando prendo una decisione, cerco di portarla a compimento e questa volta ho deciso di fare così. Finora sembra che le cose dal punto fisico vadano bene, ma non avendo ancora finito la lista degli incontri specialistici mi aspetto qualche notizia sgradevole e con la sfiga che ho io di sicuro ci sarà. Spesso penso ai miei genitori che, essendo molto anziani, sono sotto costante controllo medico e mi domando come riescano a tollerare una simile situazione; si lamentano, ma vanno avanti lo stesso. Quasi tutti i giorni hanno bisogno di ricette per le loro terapie e periodicamente fanno visite specialistiche; insomma, per loro fare le visite mediche sta diventando un'attività come un'altra. Personalmente sono restia ad applicare alla mia persona una cosa del genere ed immaginare il mio futuro con un andazzo simile mi preoccupa alquanto ed è per questo che mi domando come sono riuscita adesso a prenotare tutte queste visite per me. Spero solo che, finito questo periodo di controlli, la parola "medico" finisca nell'ultima pagina del mio vocabolario.
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