Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo

Benvenuti/Welcome in Sogni  senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.

Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.

mercoledì 28 febbraio 2018

Perché chiudono i brico?

Parecchi anni fa i brico  spopolavano; ogni ipermercato aveva il proprio  brico e altri brico aprivano magari poco distante, quasi  fossero funghi  della stessa famiglia. A vedere tutti questi immensi  magazzini di  attrezzistica, minuteria e materiali tessili sembrava che la gente in massa volesse costruirsi le cose in casa e fare ristrutturazioni fai da te. In questi ultimi anni, però, evidentemente ci  si  sta orientando in senso inverso e i  brico  stanno sparendo. Nella mia zona ne hanno già chiusi  due, sostituiti da un supermercato di  roba cinese e l'altro da un negozio di mobili dozzinali. In questi giorni ho avuto necessità di acquistare materiale per sistemare un elettrodomestico e ho cercato il brico più vicino a casa senza successo. Viene spontaneo  chiedersi  perché non mi  sono  recata più semplicemente in un negozio di  ferramenta e la risposta, anche in questo caso, ricorda quanto ho  detto prima: anche le ferramenta chiudono e le poche superstiti sovente non hanno magazzino e richieste che vanno oltre viti, chiodi  e lampadine richiedono un ordine specifico e giorni d'attesa, in quanto, guarda caso, il fornitore si  trova in qualche lontana città italiana e il materiale non è  subito  disponibile. La speranza di  trovare il necessario in un brico è dovuta al  fatto che, essendo un centro grande e frequentato  da un maggior numero di persone, sia più facile trovare quello  che serve. Adesso, però, che questi centri  stanno  sparendo,  diventa sempre difficile trovare ciò che necessita. Tornando  a me, mi ero ricordata di un brico della catena Leroy Merlin, che aveva aperto anni fa e che avevo  visitato una sola volta e senza soddisfazione, e, dopo essermi  accertata della sua esistenza, mi sono recata in quell'ultima spiaggia con mio marito. Dal momento che è  lontanissimo da casa mia, ho dovuto partire presto per poter arrivare in un orario decente e visitarlo  con calma, ma una volta arrivata là ho scoperto che quel  giorno il negozio  era praticamente un cantiere aperto. Metà del brico era disponibile e l'altra metà era in lavorazione. E' stato complicato girare nei  reparti, che ogni poco  erano interrotti per i lavori in corso, tanto che non sono  riuscita a capire se stavano  facendo un allestimento di nuovi  scaffali o  se invece stavano  smontando  e sbaraccando quelli vecchi. Per farla breve, non ho  trovato quello  che cercavo e ho  dovuto  tornarmene a casa. Delusa per non aver risolto il problema ho fatto quello che veramente mi infastidisce e a cui non riesco  ad adattarmi: ho cercato su  Amazon quello che mi  serviva e ho fatto fare l'ordine online da mia figlia. Da questo fatto è  di nuovo  venuto in chiaro con mio marito la necessità di  attrezzarci per gli  acquisti online, senza dover dipendere sempre da mia figlia, specie adesso  che non abita più con noi. Mi sono sentita vecchia ed inadeguata a questo nuovo  sistema  economico, quasi il mondo mi  mettesse da parte e non volesse farmi  fare compere come sono abituata. Comunque, io resto refrattaria a questo tipo di  acquisto via internet. Sono una persona sensoriale: devo  vedere, toccare, provare e anche annusare quello  che compro; le immagini, per quanto  dettagliate, dei  siti  commerciali non mi  soddisfano  appieno. Mi sembra tutto  così  freddo  ed impersonale, mi manca quel contatto che può offrirti il negozio, sia esso un supermercato o  la panetteria sotto casa. Mia figlia fa un sacco  di  acquisti online, giustificando la cosa col fatto che lavorando ha poco  tempo per queste cose, eppure è abita in una zona piena di  negozi  e supermercati: non è che acquistare dal proprio pc rende la gente pigra e distratta?


E' l'ultimo  giorno  di  febbraio e domani inizia marzo, il mese della primavera, ma il tempo è  fuori  stagione. Sembra che l'inverno  sia iniziato adesso, con le nevicate che lasciano bianchi residui un po' dappertutto e una morsa gelata che caratterizza tutte le giornate di  quest'ultima settimana. Le temperature sono  sotto lo 0° C e, anche se nel pomeriggio compare il sole, bisogna imbacuccarsi  bene prima di mettere il naso fuori di  casa. Ogni  giorno ascolto le previsioni  meteo per capire come saranno le precipitazioni, sempre ammesso che ce ne siano, e sapere quanto devo  coprirmi. Avrei preferito questo  tempo nei  mesi precedenti, ma il cambiamento climatico ci  riserva anomalie simili  tutti gli  anni. Non riesco  ad abituarmi a queste stagioni  così  strane, ma è  anche colpa della televisione che continua a fare paragoni  con annate troppo lontane nel  tempo e a parlare di medie stagionali  che ormai non hanno più  ragione d'essere. Non sarebbe ora di un adattamento più globale a queste nuove condizioni? Se il tempo è  cambiato, non credo  sia possibile farlo  tornare indietro; allora accettiamolo così  come è e utilizziamo termini  di paragone più recenti. Comprendo  che l'imprevedibilità climatica impedisca di  avere parametri stabili, ma che senso ha parlare adesso  di una primavera del 1978 o di un'estate caldissima del 1952? Credo  che i paragoni  vadano  fatti  con le medie stagionali di  questi ultimi venti-trenta anni, oltre non ha più senso; mi viene solo la malinconia.


Capelli lunghi o  corti? Sono mesi  che mi pongo la domanda senza arrivare ad una decisione . Vorrei cambiare pettinatura, ma sono così indecisa, o meglio, così pigra, che rimando  sempre. Con la scusa del  maltempo mi  dico  che andrò  dalla parrucchiera il giorno  dopo e, così  dicendo, diventa il giorno dopo l'altro  e poi dopo l'altro ancora. Il fatto che io amo i capelli lunghi, li ho  sempre portati per anni, anche se pettinature corte hanno alternato quelle lunghe, ma adesso è  diverso. Da più di un anno non faccio tinte e i capelli  sono  diventati  grigi e lunghissimi, ma mi piace vedere questa chioma argentata. Quello che mi  crea problema è mantenerla in ordine. Lavaggi  e messa in piega richiedono  più tempo e io mi  stanco in fretta e la malattia non mi aiuta; il taglio più corto sveltisce le operazioni ed è più semplice mantenerlo  ordinato. Eppure, non sono  convinta. Mi guardo  allo  specchio e con i miei capelli lunghi e grigi vedo me stessa. Andrò dalla parrucchiera e li  farò  tagliare, ma ... non sarà domani :P


lunedì 26 febbraio 2018

Neve a febbraio

L'inverno riserva ancora qualche sorpresa; come quegli studenti che arrivano alla fine dell'anno scolastico  e devono rimediare le insufficienze per essere promossi, così la stagione si è affrettata a mostrare il suo lato più rigido con un po' di neve. Nell'arco  di una giornata è diventato tutto bianco, persino il mio  balcone e i miei vasi  abbandonati erano coperti di neve e io mi  sono  ritrovata a guardare fuori dalla finestra lo sfarfallio dei  fiocchi  che cadevano, incredula nel  vederli scendere alla fine di  febbraio. Questa mattina c'era ghiaccio dappertutto e le macchine che uscivano dal cortile stridevano sulle lastre indurite, ormai sporche e segnate dai  copertoni. Che seccatura! Devo fare la spesa e sono  qui davanti al  computer :\  Di colpo le temperature si  sono abbassate e per fortuna la mia caldaia funziona. I giorni  scorsi  si  era guastata e l'intervento del tecnico è  stato salatissimo; per fortuna il problema si è  verificato in giornate accettabili, in cui  non era così  freddo, se fosse accaduto in questi  giorni  nevosi  sarebbe stato complicato e non so  cosa avrei  fatto. Comunque, mi  aspettavo che dopo la nevicata piovesse, invece sembra che la perturbazione sia passata, lasciandosi  dietro tanto freddo e niente altre precipitazioni. Se penso  che solo la settimana scorsa pensavo  di  fare qualche cambio nell'armadio e mettere fuori le giacche più leggere ... Questi sbalzi  di  temperatura influiscono anche sulla salute e le malattie sono  dietro l'angolo.  Da poco  tempo i miei  genitori  si  sono  rimessi dall'influenza dopo ben due mesi e adesso è  toccato ai  miei  figli :( Le malattie virali  di  quest'anno  sono  veramente aggressive e non danno  tregua; il vaccino, in ogni caso, ha solo evitato i  danni peggiori ma non l'indisposizione. Io e mio marito ci siamo  salvati per puro  caso, giusto per occuparci del  resto della famiglia, ma l'inverno non è  ancora finito e la primavera è  infida.

Non è un periodo particolarmente buono, sono così  deconcentrata che mi occupo dei miei  forum sporadicamente. Cattivi  Soggetti è il  sito più impegnativo, eppure non riesco  a fare del mio  meglio neanche lì, dove c'è  gente che aspetta il mio intervento. In famiglia ci  sono stati dispiaceri, che ci hanno  coinvolti  tutti, e io ho faticato a tornare serena. L'unica cosa positiva è che il progetto di  sistemare la casa è andato  a buon termine. Non ho venduto niente, non ho comprato niente, ma ho  eliminato qualcosa. Avevo  sperato che in questo inizio del 2018 si  concretizzasse la questione e così è  stato. Devo  ancora cambiare il divano  e gli infissi delle finestre, è vero; ma per queste cose mi organizzerò più  avanti,  al momento mi godo  la casa così  come è. Mio marito non vuole cambiare i mobili, né gli arredi; secondo lui tutte queste cose che riempiono la casa raccontano la nostra vita e sono state scelte solo  ed esclusivamente da noi. Persino i recenti acquisti rappresentano un momento  della nostra esistenza. Chiamare un arredatore che ci  ristrutturi l'appartamento, significherebbe avere una casa bellissima ma impersonale, anche se poi metterebbe dentro i nostri oggetti. Da sempre i progetti di  arredo li ho fatti io. Con tanta pazienza ho  disegnato la disposizione degli ingombri per ogni  stanza, scelto  tinte e complementi e anche quando è  stato il momento di  scegliere la cucina, la stanza più complicata della casa, io avevo il mio progetto pronto. Insomma, il miglior arredatore di  casa sono io, con tutti i difetti e le incompetenze che ne derivano in quanto non  è il mio mestiere. Per mio marito, la casa adesso va bene così e credo  che lo  sia anche per me. E' vero, è lui  che ha dovuto spostare e smontare mobili e io ho solo detto dove metterli e, forse, con il passare degli anni è  anche passata la voglia di  fare lavori  simili, ma, in definitiva, siamo giunti ad una disposizione finale. La cosa più strana, in assoluto, è che sembra che ci  sia ... più spazio :o La sala da pranzo è  ancora allo  stesso posto, ma mettendoci  sopra meno  soprammobili e lucidandola, ha un aspetto diverso. Nell'ingresso  e nello  sgabuzzino abbiamo tolto in tutto due mobili e in questo caso  si è  fatto più spazio, poi abbiamo ripulito i  cassetti e fatto un po' di vuoto persino nell'armadio. In conclusione, eliminando  delle cose abbiamo avuto più ordine e una diversa percezione degli ingombri, anche se tutto, poi, è  rimasto dove era. Mio marito dice che i mobili stanno  bene dove sono e io  dico che il mio progetto era giusto, già in origine.
Non so, ci  sono momenti in cui  si  vorrebbe cambiare tutto, avere una prospettiva di  vita diversa e la casa dovrebbe riflettere questo cambiamento; ma questo significherebbe essere anche senza un passato. Forse, in alcuni  casi, un cambiamento così  radicale è necessario, un vero taglio  con il passato, riscriversi  ed iniziare un nuovo  capitolo  della propria vita richiede un ambiente totalmente diverso, fatto di  cose nuove. Eppure ci  sono casi, e probabilmente questo è il mio, in cui in cui il passato e il presente rappresentano la continuità con il futuro, in un unico  filo logico. Quello che io  vedo intorno a me, nella mia casa, non è  altro che la rappresentazione del mio  vissuto e, anche se c'è qualcosa che non mi piace più, questo comunque può raccontare momenti belli che non tornano più e se non mi piace è solo perché è  vecchio, non più di moda. Spesso penso  alla casa di mia figlia, tutta nuova e bellissima, ma anche lei  si è  fatta il progetto da sola e la casa racconta la sua storia, il suo passato e il suo presente; magari tra un po' di  anni, come me, vorrà cambiare qualcosa e come me si  troverà ad affrontare il vissuto e  a scegliere se eliminarlo o  conservarlo. Anche se l'usura può essere un fattore importante nell'eliminazione :D :D :D


mercoledì 14 febbraio 2018

La coda dell'inverno

Sono stata così indaffarata nelle mie cose che non ho avuto tempo per accorgermi  del ... tempo XD In questi  giorni si è verifica quella che io chiamo "coda dell'inverno", cioè le giornate sono state particolarmente fredde e negli unici  due giorni in cui è piovuto è comparsa anche un po' di neve, che però è  subito  sparita, lavata via dalla pioggia. Intanto il mese di  febbraio è da considerarsi ancora un mese freddo, anzi, è stato più freddo  dei precedenti mesi invernali;  le temperature sono sempre basse, anche quando  splende il sole. Ci sono state tante mattinate di  foschia e di  nebbia, che hanno completato questo  clima gelido e invernale, nemmeno l'allungarsi  delle ore di luce ha compensato la stagione, che si è  dimostrata ancora rigida ed inclemente. I pomeriggi luminosi fanno pensare a riporre i capi più pesanti nell'armadio e ad indossare le prime giacche più leggere, ma tutto illusorio; non appena si  mette il naso  fuori della porta ci  si  accorge che fa ancora freddo. Dalla finestra di  casa guardo  sempre le montagne e al momento  sono ancora coperte di  neve. Da una parte vorrei  che rimassero a lungo così: adoro le stagioni  fredde. Purtroppo, la primavera è  già  alle porte. Me ne sono accorta perché in uno  dei miei vasi sul balcone è  spuntata l'erba cipollina. La scorsa primavera avevo  deciso  di  arredare il  balcone con le erbe aromatiche e, dal momento che sono  piante annuali, con l'arrivo  dell'autunno  avevano  terminato la loro vita vegetativa ed erano  seccate. Io pigramente le avevo  abbandonate lì dove erano, con l'intento  di  sostituirle nella primavera ventura con nuovi  acquisti, ma mi  sono accorta recentemente che invece qualcosa  si era mosso. Sottili  fili di  erba cipollina erano  comparsi, facendosi strada  sul vecchio ciuffo secco e questo mi ha fatto pensare che forse potrei trovare anche qualche pianta di  basilico, nata dalla semenza caduta. Tale scoperta mi  ha fatto capire che l'inverno è  agli  sgoccioli e che presto dovrò pensare alla pulizia e riordino  del  balcone; ma anche un altro seccante evento ha sottolineato il cambio  stagionale: i primi scarafaggi in casa. Non dico  delle urla che ho lanciato :o


FELICE SAN VALENTINO

lunedì 12 febbraio 2018

Una richiesta grafica inaspettata

Da un po' di  tempo ho  ripreso  ad occuparmi  dei miei forum, ad aggiornarli  e a frequentarli con  un po'  più di  assiduità, finché un giorno non mi è  arrivato un messaggio con una richiesta di  aiuto  per il rinnovo grafico di un forum. Un mio amico  di  internet mi ha chiesto di  aiutarlo  a rimettere in piedi un vecchio forum abbandonato, che probabilmente aveva ereditato dal precedente founder, e di rifargli interamente la grafica. Naturalmente ho  accettato la proposta dal momento che mi piace lavorare a questo genere di grafica e mi piace veder prendere forma il forum ad ogni piccolo cambiamento; così mi  sono messa subito al  lavoro trascurando  nuovamente i miei  spazi  web. La questione, purtroppo, ha richiesto lunghi  giorni  di lavoro. Ho rifatto il logo, lo  sfondo, le targhette e tutti gli  accessori da mettere in tabella, la tag di  spam, i banner per le affiliazioni e i tesserini per l'utenza; insomma, c'è  voluto tempo e fatica, ma alla fine sono stata compensata da una grande soddisfazione, non solo mia per fortuna :) Generalmente mi occupo solo della grafica dei miei  siti, ma non è la prima volta che mi occupo anche di  quella di  forum dei miei  amici. Perdermi in questo  genere di lavoro mi tiene la mente occupata ed è una cosa che nel  contempo solletica il mio  estro  creativo. Da quando non dipingo e non disegno più a causa della malattia, la grafica ha riempito  quel  vuoto incolmabile che il desiderio  creativo può generare quando non lo  si  soddisfa; è un sistema che aiuta ad esternare la propria creatività e a modulare l'impulso artisitco . Non posso certo  creare immagini come nei  quadri, ma è  comunque soddisfacente elaborare composizioni con il materiale grafico; quindi  ben venga anche una semplice richiesta di aiuto grafico: io sono  sempre pronta e il mio estro artistico  anche :D


Recentemente sono stata ad Ikea. Già, è un posto dove si  trovano  un sacco  di  cose interessanti e non sono mai  riuscita a visitarlo e ad uscirne senza aver comprato qualcosa. Questa volta, però, la mia non era una visita di  curiosità per scoprire cose nuove o  svagarmi, volevo  acquistare una sedia per la mia scrivania. In tanti  anni  ho cambiato sedie e scrivanie, che hanno dovuto adattarsi  alle esigenze del momento, spesso legate al  tipo di  computer e di  stampante che avevo, fino  a che sono arrivata a quella che ho  adesso e che spero di  tenere per lungo tempo. Quest'ultima scrivania è un modello in stile classico, semplice ma elegante, e ad essa ho  sempre abbinato poltroncine che avevo già in casa, piuttosto rigide e scomode e a cui mi  sono  sempre adattata senza lamentarmi più di  tanto; solo adesso, con l'avanzare dell'età, volevo invece qualcosa di veramente comodo, funzionale e in stile ufficio. Quando mia figlia ha messo  su  casa, ho approfittato del fatto che aveva lasciato dietro la sedia della sua scrivania, munita di  rotelle e con seduta regolabile in altezza. Purtroppo, essendo  stata acquistata con i mobili  della camera ragazzi, la sedia era ormai consunta dall'uso e quando mi sono  ritrovata seduta all'altezza del pavimento ho  capito che era arrivato il momento di  cambiarla e così sono andata ad Ikea. Tra i tanti modelli proposti e i tanti prezzi, nella scelta  mi è  stato d'aiuto mio  marito. La mia nuova sedia da scrivania ha le rotelle, la seduta regolabile e uno schienale che aiuta a mantenere la schiena diritta, senza contare che è pure munito  di un sistema basculante automatico per reclinarsi alla sollecitazione e ritornare automaticamente in pozione con un dolce accompagnamento.  Questo tipo di  sedia è analogo a quello che usa mio marito in ufficio. Quando l'ho provata in negozio l'ho subito  trovata comodissima e da giorni la uso con molto piacere.   Finalmente ho  di nuovo una sedia con i braccioli e finalmente riesco ad alzarmi  senza fatica :) Anche il prezzo è stato accettabile, tanto che mentre ero ad Ikea mi sono lasciata tirare da tre fantastici  cactus di  ceramica, che ho acquistato per la mia cucina. Lo so, non erano in programma, ma con Ikea mi  succede sempre così: entro, mi riprometto di non comprare nulla o solo l'indispensabile e poi esco con qualcosa di non programmato :D