Parecchi anni fa i brico spopolavano; ogni ipermercato aveva il proprio brico e altri brico aprivano magari poco distante, quasi fossero funghi della stessa famiglia. A vedere tutti questi immensi magazzini di attrezzistica, minuteria e materiali tessili sembrava che la gente in massa volesse costruirsi le cose in casa e fare ristrutturazioni fai da te. In questi ultimi anni, però, evidentemente ci si sta orientando in senso inverso e i brico stanno sparendo. Nella mia zona ne hanno già chiusi due, sostituiti da un supermercato di roba cinese e l'altro da un negozio di mobili dozzinali. In questi giorni ho avuto necessità di acquistare materiale per sistemare un elettrodomestico e ho cercato il brico più vicino a casa senza successo. Viene spontaneo chiedersi perché non mi sono recata più semplicemente in un negozio di ferramenta e la risposta, anche in questo caso, ricorda quanto ho detto prima: anche le ferramenta chiudono e le poche superstiti sovente non hanno magazzino e richieste che vanno oltre viti, chiodi e lampadine richiedono un ordine specifico e giorni d'attesa, in quanto, guarda caso, il fornitore si trova in qualche lontana città italiana e il materiale non è subito disponibile. La speranza di trovare il necessario in un brico è dovuta al fatto che, essendo un centro grande e frequentato da un maggior numero di persone, sia più facile trovare quello che serve. Adesso, però, che questi centri stanno sparendo, diventa sempre difficile trovare ciò che necessita. Tornando a me, mi ero ricordata di un brico della catena Leroy Merlin, che aveva aperto anni fa e che avevo visitato una sola volta e senza soddisfazione, e, dopo essermi accertata della sua esistenza, mi sono recata in quell'ultima spiaggia con mio marito. Dal momento che è lontanissimo da casa mia, ho dovuto partire presto per poter arrivare in un orario decente e visitarlo con calma, ma una volta arrivata là ho scoperto che quel giorno il negozio era praticamente un cantiere aperto. Metà del brico era disponibile e l'altra metà era in lavorazione. E' stato complicato girare nei reparti, che ogni poco erano interrotti per i lavori in corso, tanto che non sono riuscita a capire se stavano facendo un allestimento di nuovi scaffali o se invece stavano smontando e sbaraccando quelli vecchi. Per farla breve, non ho trovato quello che cercavo e ho dovuto tornarmene a casa. Delusa per non aver risolto il problema ho fatto quello che veramente mi infastidisce e a cui non riesco ad adattarmi: ho cercato su Amazon quello che mi serviva e ho fatto fare l'ordine online da mia figlia. Da questo fatto è di nuovo venuto in chiaro con mio marito la necessità di attrezzarci per gli acquisti online, senza dover dipendere sempre da mia figlia, specie adesso che non abita più con noi. Mi sono sentita vecchia ed inadeguata a questo nuovo sistema economico, quasi il mondo mi mettesse da parte e non volesse farmi fare compere come sono abituata. Comunque, io resto refrattaria a questo tipo di acquisto via internet. Sono una persona sensoriale: devo vedere, toccare, provare e anche annusare quello che compro; le immagini, per quanto dettagliate, dei siti commerciali non mi soddisfano appieno. Mi sembra tutto così freddo ed impersonale, mi manca quel contatto che può offrirti il negozio, sia esso un supermercato o la panetteria sotto casa. Mia figlia fa un sacco di acquisti online, giustificando la cosa col fatto che lavorando ha poco tempo per queste cose, eppure è abita in una zona piena di negozi e supermercati: non è che acquistare dal proprio pc rende la gente pigra e distratta?
E' l'ultimo giorno di febbraio e domani inizia marzo, il mese della primavera, ma il tempo è fuori stagione. Sembra che l'inverno sia iniziato adesso, con le nevicate che lasciano bianchi residui un po' dappertutto e una morsa gelata che caratterizza tutte le giornate di quest'ultima settimana. Le temperature sono sotto lo 0° C e, anche se nel pomeriggio compare il sole, bisogna imbacuccarsi bene prima di mettere il naso fuori di casa. Ogni giorno ascolto le previsioni meteo per capire come saranno le precipitazioni, sempre ammesso che ce ne siano, e sapere quanto devo coprirmi. Avrei preferito questo tempo nei mesi precedenti, ma il cambiamento climatico ci riserva anomalie simili tutti gli anni. Non riesco ad abituarmi a queste stagioni così strane, ma è anche colpa della televisione che continua a fare paragoni con annate troppo lontane nel tempo e a parlare di medie stagionali che ormai non hanno più ragione d'essere. Non sarebbe ora di un adattamento più globale a queste nuove condizioni? Se il tempo è cambiato, non credo sia possibile farlo tornare indietro; allora accettiamolo così come è e utilizziamo termini di paragone più recenti. Comprendo che l'imprevedibilità climatica impedisca di avere parametri stabili, ma che senso ha parlare adesso di una primavera del 1978 o di un'estate caldissima del 1952? Credo che i paragoni vadano fatti con le medie stagionali di questi ultimi venti-trenta anni, oltre non ha più senso; mi viene solo la malinconia.
Capelli lunghi o corti? Sono mesi che mi pongo la domanda senza arrivare ad una decisione . Vorrei cambiare pettinatura, ma sono così indecisa, o meglio, così pigra, che rimando sempre. Con la scusa del maltempo mi dico che andrò dalla parrucchiera il giorno dopo e, così dicendo, diventa il giorno dopo l'altro e poi dopo l'altro ancora. Il fatto che io amo i capelli lunghi, li ho sempre portati per anni, anche se pettinature corte hanno alternato quelle lunghe, ma adesso è diverso. Da più di un anno non faccio tinte e i capelli sono diventati grigi e lunghissimi, ma mi piace vedere questa chioma argentata. Quello che mi crea problema è mantenerla in ordine. Lavaggi e messa in piega richiedono più tempo e io mi stanco in fretta e la malattia non mi aiuta; il taglio più corto sveltisce le operazioni ed è più semplice mantenerlo ordinato. Eppure, non sono convinta. Mi guardo allo specchio e con i miei capelli lunghi e grigi vedo me stessa. Andrò dalla parrucchiera e li farò tagliare, ma ... non sarà domani :P
mercoledì 28 febbraio 2018
lunedì 26 febbraio 2018
Neve a febbraio
L'inverno riserva ancora qualche sorpresa; come quegli studenti che arrivano alla fine dell'anno scolastico e devono rimediare le insufficienze per essere promossi, così la stagione si è affrettata a mostrare il suo lato più rigido con un po' di neve. Nell'arco di una giornata è diventato tutto bianco, persino il mio balcone e i miei vasi abbandonati erano coperti di neve e io mi sono ritrovata a guardare fuori dalla finestra lo sfarfallio dei fiocchi che cadevano, incredula nel vederli scendere alla fine di febbraio. Questa mattina c'era ghiaccio dappertutto e le macchine che uscivano dal cortile stridevano sulle lastre indurite, ormai sporche e segnate dai copertoni. Che seccatura! Devo fare la spesa e sono qui davanti al computer :\ Di colpo le temperature si sono abbassate e per fortuna la mia caldaia funziona. I giorni scorsi si era guastata e l'intervento del tecnico è stato salatissimo; per fortuna il problema si è verificato in giornate accettabili, in cui non era così freddo, se fosse accaduto in questi giorni nevosi sarebbe stato complicato e non so cosa avrei fatto. Comunque, mi aspettavo che dopo la nevicata piovesse, invece sembra che la perturbazione sia passata, lasciandosi dietro tanto freddo e niente altre precipitazioni. Se penso che solo la settimana scorsa pensavo di fare qualche cambio nell'armadio e mettere fuori le giacche più leggere ... Questi sbalzi di temperatura influiscono anche sulla salute e le malattie sono dietro l'angolo. Da poco tempo i miei genitori si sono rimessi dall'influenza dopo ben due mesi e adesso è toccato ai miei figli :( Le malattie virali di quest'anno sono veramente aggressive e non danno tregua; il vaccino, in ogni caso, ha solo evitato i danni peggiori ma non l'indisposizione. Io e mio marito ci siamo salvati per puro caso, giusto per occuparci del resto della famiglia, ma l'inverno non è ancora finito e la primavera è infida.
Non è un periodo particolarmente buono, sono così deconcentrata che mi occupo dei miei forum sporadicamente. Cattivi Soggetti è il sito più impegnativo, eppure non riesco a fare del mio meglio neanche lì, dove c'è gente che aspetta il mio intervento. In famiglia ci sono stati dispiaceri, che ci hanno coinvolti tutti, e io ho faticato a tornare serena. L'unica cosa positiva è che il progetto di sistemare la casa è andato a buon termine. Non ho venduto niente, non ho comprato niente, ma ho eliminato qualcosa. Avevo sperato che in questo inizio del 2018 si concretizzasse la questione e così è stato. Devo ancora cambiare il divano e gli infissi delle finestre, è vero; ma per queste cose mi organizzerò più avanti, al momento mi godo la casa così come è. Mio marito non vuole cambiare i mobili, né gli arredi; secondo lui tutte queste cose che riempiono la casa raccontano la nostra vita e sono state scelte solo ed esclusivamente da noi. Persino i recenti acquisti rappresentano un momento della nostra esistenza. Chiamare un arredatore che ci ristrutturi l'appartamento, significherebbe avere una casa bellissima ma impersonale, anche se poi metterebbe dentro i nostri oggetti. Da sempre i progetti di arredo li ho fatti io. Con tanta pazienza ho disegnato la disposizione degli ingombri per ogni stanza, scelto tinte e complementi e anche quando è stato il momento di scegliere la cucina, la stanza più complicata della casa, io avevo il mio progetto pronto. Insomma, il miglior arredatore di casa sono io, con tutti i difetti e le incompetenze che ne derivano in quanto non è il mio mestiere. Per mio marito, la casa adesso va bene così e credo che lo sia anche per me. E' vero, è lui che ha dovuto spostare e smontare mobili e io ho solo detto dove metterli e, forse, con il passare degli anni è anche passata la voglia di fare lavori simili, ma, in definitiva, siamo giunti ad una disposizione finale. La cosa più strana, in assoluto, è che sembra che ci sia ... più spazio :o La sala da pranzo è ancora allo stesso posto, ma mettendoci sopra meno soprammobili e lucidandola, ha un aspetto diverso. Nell'ingresso e nello sgabuzzino abbiamo tolto in tutto due mobili e in questo caso si è fatto più spazio, poi abbiamo ripulito i cassetti e fatto un po' di vuoto persino nell'armadio. In conclusione, eliminando delle cose abbiamo avuto più ordine e una diversa percezione degli ingombri, anche se tutto, poi, è rimasto dove era. Mio marito dice che i mobili stanno bene dove sono e io dico che il mio progetto era giusto, già in origine.
Non so, ci sono momenti in cui si vorrebbe cambiare tutto, avere una prospettiva di vita diversa e la casa dovrebbe riflettere questo cambiamento; ma questo significherebbe essere anche senza un passato. Forse, in alcuni casi, un cambiamento così radicale è necessario, un vero taglio con il passato, riscriversi ed iniziare un nuovo capitolo della propria vita richiede un ambiente totalmente diverso, fatto di cose nuove. Eppure ci sono casi, e probabilmente questo è il mio, in cui in cui il passato e il presente rappresentano la continuità con il futuro, in un unico filo logico. Quello che io vedo intorno a me, nella mia casa, non è altro che la rappresentazione del mio vissuto e, anche se c'è qualcosa che non mi piace più, questo comunque può raccontare momenti belli che non tornano più e se non mi piace è solo perché è vecchio, non più di moda. Spesso penso alla casa di mia figlia, tutta nuova e bellissima, ma anche lei si è fatta il progetto da sola e la casa racconta la sua storia, il suo passato e il suo presente; magari tra un po' di anni, come me, vorrà cambiare qualcosa e come me si troverà ad affrontare il vissuto e a scegliere se eliminarlo o conservarlo. Anche se l'usura può essere un fattore importante nell'eliminazione :D :D :D
Non è un periodo particolarmente buono, sono così deconcentrata che mi occupo dei miei forum sporadicamente. Cattivi Soggetti è il sito più impegnativo, eppure non riesco a fare del mio meglio neanche lì, dove c'è gente che aspetta il mio intervento. In famiglia ci sono stati dispiaceri, che ci hanno coinvolti tutti, e io ho faticato a tornare serena. L'unica cosa positiva è che il progetto di sistemare la casa è andato a buon termine. Non ho venduto niente, non ho comprato niente, ma ho eliminato qualcosa. Avevo sperato che in questo inizio del 2018 si concretizzasse la questione e così è stato. Devo ancora cambiare il divano e gli infissi delle finestre, è vero; ma per queste cose mi organizzerò più avanti, al momento mi godo la casa così come è. Mio marito non vuole cambiare i mobili, né gli arredi; secondo lui tutte queste cose che riempiono la casa raccontano la nostra vita e sono state scelte solo ed esclusivamente da noi. Persino i recenti acquisti rappresentano un momento della nostra esistenza. Chiamare un arredatore che ci ristrutturi l'appartamento, significherebbe avere una casa bellissima ma impersonale, anche se poi metterebbe dentro i nostri oggetti. Da sempre i progetti di arredo li ho fatti io. Con tanta pazienza ho disegnato la disposizione degli ingombri per ogni stanza, scelto tinte e complementi e anche quando è stato il momento di scegliere la cucina, la stanza più complicata della casa, io avevo il mio progetto pronto. Insomma, il miglior arredatore di casa sono io, con tutti i difetti e le incompetenze che ne derivano in quanto non è il mio mestiere. Per mio marito, la casa adesso va bene così e credo che lo sia anche per me. E' vero, è lui che ha dovuto spostare e smontare mobili e io ho solo detto dove metterli e, forse, con il passare degli anni è anche passata la voglia di fare lavori simili, ma, in definitiva, siamo giunti ad una disposizione finale. La cosa più strana, in assoluto, è che sembra che ci sia ... più spazio :o La sala da pranzo è ancora allo stesso posto, ma mettendoci sopra meno soprammobili e lucidandola, ha un aspetto diverso. Nell'ingresso e nello sgabuzzino abbiamo tolto in tutto due mobili e in questo caso si è fatto più spazio, poi abbiamo ripulito i cassetti e fatto un po' di vuoto persino nell'armadio. In conclusione, eliminando delle cose abbiamo avuto più ordine e una diversa percezione degli ingombri, anche se tutto, poi, è rimasto dove era. Mio marito dice che i mobili stanno bene dove sono e io dico che il mio progetto era giusto, già in origine.
Non so, ci sono momenti in cui si vorrebbe cambiare tutto, avere una prospettiva di vita diversa e la casa dovrebbe riflettere questo cambiamento; ma questo significherebbe essere anche senza un passato. Forse, in alcuni casi, un cambiamento così radicale è necessario, un vero taglio con il passato, riscriversi ed iniziare un nuovo capitolo della propria vita richiede un ambiente totalmente diverso, fatto di cose nuove. Eppure ci sono casi, e probabilmente questo è il mio, in cui in cui il passato e il presente rappresentano la continuità con il futuro, in un unico filo logico. Quello che io vedo intorno a me, nella mia casa, non è altro che la rappresentazione del mio vissuto e, anche se c'è qualcosa che non mi piace più, questo comunque può raccontare momenti belli che non tornano più e se non mi piace è solo perché è vecchio, non più di moda. Spesso penso alla casa di mia figlia, tutta nuova e bellissima, ma anche lei si è fatta il progetto da sola e la casa racconta la sua storia, il suo passato e il suo presente; magari tra un po' di anni, come me, vorrà cambiare qualcosa e come me si troverà ad affrontare il vissuto e a scegliere se eliminarlo o conservarlo. Anche se l'usura può essere un fattore importante nell'eliminazione :D :D :D
mercoledì 14 febbraio 2018
La coda dell'inverno
Sono stata così indaffarata nelle mie cose che non ho avuto tempo per accorgermi del ... tempo XD In questi giorni si è verifica quella che io chiamo "coda dell'inverno", cioè le giornate sono state particolarmente fredde e negli unici due giorni in cui è piovuto è comparsa anche un po' di neve, che però è subito sparita, lavata via dalla pioggia. Intanto il mese di febbraio è da considerarsi ancora un mese freddo, anzi, è stato più freddo dei precedenti mesi invernali; le temperature sono sempre basse, anche quando splende il sole. Ci sono state tante mattinate di foschia e di nebbia, che hanno completato questo clima gelido e invernale, nemmeno l'allungarsi delle ore di luce ha compensato la stagione, che si è dimostrata ancora rigida ed inclemente. I pomeriggi luminosi fanno pensare a riporre i capi più pesanti nell'armadio e ad indossare le prime giacche più leggere, ma tutto illusorio; non appena si mette il naso fuori della porta ci si accorge che fa ancora freddo. Dalla finestra di casa guardo sempre le montagne e al momento sono ancora coperte di neve. Da una parte vorrei che rimassero a lungo così: adoro le stagioni fredde. Purtroppo, la primavera è già alle porte. Me ne sono accorta perché in uno dei miei vasi sul balcone è spuntata l'erba cipollina. La scorsa primavera avevo deciso di arredare il balcone con le erbe aromatiche e, dal momento che sono piante annuali, con l'arrivo dell'autunno avevano terminato la loro vita vegetativa ed erano seccate. Io pigramente le avevo abbandonate lì dove erano, con l'intento di sostituirle nella primavera ventura con nuovi acquisti, ma mi sono accorta recentemente che invece qualcosa si era mosso. Sottili fili di erba cipollina erano comparsi, facendosi strada sul vecchio ciuffo secco e questo mi ha fatto pensare che forse potrei trovare anche qualche pianta di basilico, nata dalla semenza caduta. Tale scoperta mi ha fatto capire che l'inverno è agli sgoccioli e che presto dovrò pensare alla pulizia e riordino del balcone; ma anche un altro seccante evento ha sottolineato il cambio stagionale: i primi scarafaggi in casa. Non dico delle urla che ho lanciato :o
FELICE SAN VALENTINO
lunedì 12 febbraio 2018
Una richiesta grafica inaspettata
Da un po' di tempo ho ripreso ad occuparmi dei miei forum, ad aggiornarli e a frequentarli con un po' più di assiduità, finché un giorno non mi è arrivato un messaggio con una richiesta di aiuto per il rinnovo grafico di un forum. Un mio amico di internet mi ha chiesto di aiutarlo a rimettere in piedi un vecchio forum abbandonato, che probabilmente aveva ereditato dal precedente founder, e di rifargli interamente la grafica. Naturalmente ho accettato la proposta dal momento che mi piace lavorare a questo genere di grafica e mi piace veder prendere forma il forum ad ogni piccolo cambiamento; così mi sono messa subito al lavoro trascurando nuovamente i miei spazi web. La questione, purtroppo, ha richiesto lunghi giorni di lavoro. Ho rifatto il logo, lo sfondo, le targhette e tutti gli accessori da mettere in tabella, la tag di spam, i banner per le affiliazioni e i tesserini per l'utenza; insomma, c'è voluto tempo e fatica, ma alla fine sono stata compensata da una grande soddisfazione, non solo mia per fortuna :) Generalmente mi occupo solo della grafica dei miei siti, ma non è la prima volta che mi occupo anche di quella di forum dei miei amici. Perdermi in questo genere di lavoro mi tiene la mente occupata ed è una cosa che nel contempo solletica il mio estro creativo. Da quando non dipingo e non disegno più a causa della malattia, la grafica ha riempito quel vuoto incolmabile che il desiderio creativo può generare quando non lo si soddisfa; è un sistema che aiuta ad esternare la propria creatività e a modulare l'impulso artisitco . Non posso certo creare immagini come nei quadri, ma è comunque soddisfacente elaborare composizioni con il materiale grafico; quindi ben venga anche una semplice richiesta di aiuto grafico: io sono sempre pronta e il mio estro artistico anche :D
Recentemente sono stata ad Ikea. Già, è un posto dove si trovano un sacco di cose interessanti e non sono mai riuscita a visitarlo e ad uscirne senza aver comprato qualcosa. Questa volta, però, la mia non era una visita di curiosità per scoprire cose nuove o svagarmi, volevo acquistare una sedia per la mia scrivania. In tanti anni ho cambiato sedie e scrivanie, che hanno dovuto adattarsi alle esigenze del momento, spesso legate al tipo di computer e di stampante che avevo, fino a che sono arrivata a quella che ho adesso e che spero di tenere per lungo tempo. Quest'ultima scrivania è un modello in stile classico, semplice ma elegante, e ad essa ho sempre abbinato poltroncine che avevo già in casa, piuttosto rigide e scomode e a cui mi sono sempre adattata senza lamentarmi più di tanto; solo adesso, con l'avanzare dell'età, volevo invece qualcosa di veramente comodo, funzionale e in stile ufficio. Quando mia figlia ha messo su casa, ho approfittato del fatto che aveva lasciato dietro la sedia della sua scrivania, munita di rotelle e con seduta regolabile in altezza. Purtroppo, essendo stata acquistata con i mobili della camera ragazzi, la sedia era ormai consunta dall'uso e quando mi sono ritrovata seduta all'altezza del pavimento ho capito che era arrivato il momento di cambiarla e così sono andata ad Ikea. Tra i tanti modelli proposti e i tanti prezzi, nella scelta mi è stato d'aiuto mio marito. La mia nuova sedia da scrivania ha le rotelle, la seduta regolabile e uno schienale che aiuta a mantenere la schiena diritta, senza contare che è pure munito di un sistema basculante automatico per reclinarsi alla sollecitazione e ritornare automaticamente in pozione con un dolce accompagnamento. Questo tipo di sedia è analogo a quello che usa mio marito in ufficio. Quando l'ho provata in negozio l'ho subito trovata comodissima e da giorni la uso con molto piacere. Finalmente ho di nuovo una sedia con i braccioli e finalmente riesco ad alzarmi senza fatica :) Anche il prezzo è stato accettabile, tanto che mentre ero ad Ikea mi sono lasciata tirare da tre fantastici cactus di ceramica, che ho acquistato per la mia cucina. Lo so, non erano in programma, ma con Ikea mi succede sempre così: entro, mi riprometto di non comprare nulla o solo l'indispensabile e poi esco con qualcosa di non programmato :D
Recentemente sono stata ad Ikea. Già, è un posto dove si trovano un sacco di cose interessanti e non sono mai riuscita a visitarlo e ad uscirne senza aver comprato qualcosa. Questa volta, però, la mia non era una visita di curiosità per scoprire cose nuove o svagarmi, volevo acquistare una sedia per la mia scrivania. In tanti anni ho cambiato sedie e scrivanie, che hanno dovuto adattarsi alle esigenze del momento, spesso legate al tipo di computer e di stampante che avevo, fino a che sono arrivata a quella che ho adesso e che spero di tenere per lungo tempo. Quest'ultima scrivania è un modello in stile classico, semplice ma elegante, e ad essa ho sempre abbinato poltroncine che avevo già in casa, piuttosto rigide e scomode e a cui mi sono sempre adattata senza lamentarmi più di tanto; solo adesso, con l'avanzare dell'età, volevo invece qualcosa di veramente comodo, funzionale e in stile ufficio. Quando mia figlia ha messo su casa, ho approfittato del fatto che aveva lasciato dietro la sedia della sua scrivania, munita di rotelle e con seduta regolabile in altezza. Purtroppo, essendo stata acquistata con i mobili della camera ragazzi, la sedia era ormai consunta dall'uso e quando mi sono ritrovata seduta all'altezza del pavimento ho capito che era arrivato il momento di cambiarla e così sono andata ad Ikea. Tra i tanti modelli proposti e i tanti prezzi, nella scelta mi è stato d'aiuto mio marito. La mia nuova sedia da scrivania ha le rotelle, la seduta regolabile e uno schienale che aiuta a mantenere la schiena diritta, senza contare che è pure munito di un sistema basculante automatico per reclinarsi alla sollecitazione e ritornare automaticamente in pozione con un dolce accompagnamento. Questo tipo di sedia è analogo a quello che usa mio marito in ufficio. Quando l'ho provata in negozio l'ho subito trovata comodissima e da giorni la uso con molto piacere. Finalmente ho di nuovo una sedia con i braccioli e finalmente riesco ad alzarmi senza fatica :) Anche il prezzo è stato accettabile, tanto che mentre ero ad Ikea mi sono lasciata tirare da tre fantastici cactus di ceramica, che ho acquistato per la mia cucina. Lo so, non erano in programma, ma con Ikea mi succede sempre così: entro, mi riprometto di non comprare nulla o solo l'indispensabile e poi esco con qualcosa di non programmato :D
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